sabato 27 aprile 2013

Tamponare il disastro, stampando 10 miliardi: di lire

 Tamponare il disastro, stampando 10 miliardi: di lire
Vorrei sottoporre all’attenzione di coloro che sono interessati la proposta che l’Italia provveda al soccorso dei cittadini più bisognosi mediante la stampa di moneta. Prego il lettore di prendere sul serio la frase “sottoporre all’attenzione”: è possibile che la proposta sia assurda, o che non lo sia ma ci siano ostacoli molto seri, o che sia inopportuna, e in generale che abbia dei difetti che io non ho visto. Penso però che valga comunque la pena di discuterne, eventualmente per decidere che è impraticabile. Qui di seguito i dettagli.   L’Italia dovrebbe stampare una moneta parallela all’euro, chiamiamola lira, da usarsi per distribuire un sussidio di disoccupazione generalizzato. Vari interventi, su cui non mi dilungo, suggeriscono che il valore complessivo dovrebbe essere dell’ordine di 10 miliardi di euro all’anno. Il tasso nominale di cambio più comodo sarebbe ovviamente 1 lira = 1 euro; la lira però non dovrebbe essere convertibile in euro né in altre valute, né dare origine a depositi fruttiferi. Inoltre non dovrebbe essere utilizzabile per pagare contributi fiscali o previdenziali (dato che altrimenti si tradurrebbe in un’altra manovra, e cioè l’emissione di euro).
E’ appena il caso di ricordare che 10 miliardi costituiscono circa due terzi dell’1% del Pil. Il pericolo che la politica qui suggerita abbia seri effetti Moneta complementareinflazionistici è quindi minuscolo, e certamente risibile di fronte al ben più grave pericolo di deflazione causata dalla costante diminuzione della domanda interna.
... Continua

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