Lettera ad un amico anarchico |
Con questo articolo vorrei rispondere ai tanti utenti che ho voluto raggruppare, nell'articolo precedente, sotto la voce "Anarchia - no delega". Ma anche a tutti quelli che la pensano come loro, anche se non hanno partecipato ai commenti. Sappiate prima di tutto che io la penso essenzialmente come voi. Anch'io ritengo l'autorità un concetto ributtante, e le migliaia di leggi e codicilli di ogni nazione sostanzialmente inutili. Anch'io ritengo che l'uomo debba essere in grado di autogestirsi e di autoregolarsi, arrivando a capire da solo che cosa può e che cosa non può fare, per perseguire la propria realizzazione senza danneggiare il percorso altrui. Come ho scritto altre volte, per un'umanità ideale basterebbe una sola legge, fatta di quattro parole: non fare del male. In inglese sono addirittura tre: "Do no harm". Interpretando questa legge nel suo senso più ampio, ci si ritrova magicamente ad includere le migliaia e migliaia di leggi e leggine esistenti oggi in ogni parte del mondo. "Non fare del male" significa non inquinare, non rubare, non violentare, non ingannare, non prevaricare, non ammazzare, non umiliare, non tradire, non abbandonare chi ha bisogno, non distruggere ciò che è utile, non sfuggire alle proprie responsabilità. |
Informazioni sulle realtà antispeciste, anarchiche, vegan, canapa e liberazione animale umana e della terra. Sempre più persone si accostano consapevolmente alla dieta vegana per una scelta etica, per ragioni legate all’ecologismo o per un intento salutistico legato all’abbandono del modello ‘cibo industriale’. Una cucina ricca di tonalità e gusto che spazia dai cereali ai legumi, dalla verdura alla frutta, dai semi alle erbe aromatiche, dalle spezie alle alghe.
mercoledì 10 aprile 2013
Lettera ad un amico anarchico
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