lunedì 27 maggio 2013

Larghe intese per la catastrofe, aspettando Hitler


Larghe intese per la catastrofe, aspettando Hitler

Il Berlusconi che abbaia contro Bruxelles «non è credibile non solo per quello che è e rappresenta, ma anche per quello che ha votato, sia come presidente del Consiglio, sia nell’anno di sostegno al governo Monti». Eppure, quello che ora va dicendo – anche solo per tenere sotto ricatto il governo Letta-Napolitano, chiedendo all’establishment di proteggerlo dalla magistratura, è tragicamente vero: grazie alla scure del rigore, l’Italia rischia di fare la stessa fine della Germania democratica di Weimar, arresasi a Hitler dopo che, negli anni ’20, l’intransigenza rigorista delle potenze vincitrici della Prima Guerra Mondiale, Francia in primis, l’avevano costretta alla disperazione per fame. Anche allora, osserva Giorgio Cremaschi, destra e sinistra subirono il diktat del debito. Per poi essere scavalcate da chi lo rifiutò nettamente: i nazisti. «Il sistema politico di quel paese, fondato sulle larghe intese tra socialdemocrazia e centrodestra democratico, cercò di barcamenarsi un po’ Adolf Hitlerpagando il debito e un po’ cercando di dilazionarlo», scrive Cremaschi sul blog “Per un movimento anticapitalista”. «La crisi economica degli anni Trenta travolse la giovane democrazia tedesca e portò al potere Hitler, che subito dichiarò la denuncia unilaterale del pagamento delle riparazioni di guerra». Un successo clamoroso: «Le potenze democratiche occidentali subirono e concessero al dittatore tedesco quello che avevano rifiutato ai governi democratici». Oggi, in Italia, l’unico politico nazionale che si è incaricato di denunciare Bruxelles è Silvio Berlusconi, uno che però «non ha alcuna credibilità personale e politica quando afferma che l’Italia deve ignorare i vincoli europei e sforare il tetto al 3 % al deficit pubblico, e così non aumentare l’Iva». Berlusconi non ha mai esitato a praticare politiche neoliberiste, e inoltre si è rassegnato a sostenere il governo di Mario Monti.
... Continua

Nessun commento: