venerdì 28 giugno 2013

Letta e l'elefante sott'acqua

Letta e l'elefante sott'acqua





letta_pmi.jpg 
Un'estate ero al mare quando avvertii delle mani poderose, implacabili, sulle mie spalle. Qualcuno mi spinse sott'acqua. Cercai di divincolarmi per uno, due minuti, senza riuscirci. Dopo molti inutili tentativi, preso dall'angoscia, stavo per rassegnarmi alla mia sorte ma, per incanto, chi mi voleva morto lasciò la presa. Riemerso lo vidi. Non lo conoscevo. Rideva, ma guardandomi cambiò espressione. "Scusa - mi disse - era uno scherzo, pensavo fossi il mio amico Alberto". Capitan Findus Letta è così. Quando vede una piccola media impresa la affoga, ma per scherzo, come si fa tra amici. Il problema è che lo scherzo non gli riesce mai e l'impresa muore per mancanza d'aria. L'ultima stangata del Nipote dello Zio che annegherebbe un elefante è l'anticipo di 2,6 miliardi di euro per l'aumento degli acconti di fine anno. Sale dal 99 al 100% l'acconto dell'Irpef, dal 100 al 101% quello dell'Ires e dal 100 al 110% quello dell'Irap. Una raffinata tortura dell'acqua, un waterboarding, una forma di annegamento controllato su misura per le imprese. Il problema delle PMI è la cassa, la liquidità, l'argent, i danèe. Le banche non fanno credito impegnate come sono a comprare titoli di Stato italiani.
... Continua

Nessun commento: