martedì 16 luglio 2013

AAA ITALIA SVENDESI

AAA ITALIA SVENDESI

- Valerio Lo Monaco -

Quasi oscurata dalle altre notizie che hanno occupato le prime pagine dei giornali la settimana scorsa, la tematica più importante è un’altra: il nostro Paese si prepara a svendere immobili e altri gioielli di famiglia, oltre a varare nuove norme, per un totale, parziale quanto si vuole eppure niente affatto modesto, di 400 miliardi.
Lo scenario è pertanto inequivocabile: come era facile prevedere stiamo entrando in una nuova fase dello smantellamento del nostro Stato. Dopo l’ondata delle misure di austerità imposte da Monti, una delle ultime importanti cose che il governo del professore del Bilderberg e di Goldman Sachs non aveva fatto in tempo a mettere in pratica è ora nelle mani di Enrico Letta, anch’egli, come sappiamo, degli ambienti del “Gruppo”.
Stiamo parlando delle privatizzazioni e della messa all’asta di ciò che è nostro onde far fronte ai debiti accumulati nel tempo.
Il governo vorrebbe, con questa operazione, tagliare appunto 400 miliardi di debito pubblico, facendo fede così al Fiscal Compact in “partenza” dal 2015. Secondo Brunetta, 100 miliardi arriverebbero dalla vendita dei beni pubblici, 40-50 dalla costituzione e cessione di società per le concessioni demaniali (chi saranno i proprietari di tali società?), 25-35 miliardi dalla tassazione ordinaria delle attività finanziarie detenute in Svizzera (come se la cosa fosse facile da applicare…) e ulteriori 215-235 miliardi da questa “operazione choc” di svendita. Appunto.
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