mercoledì 17 luglio 2013

BYE BYE CARA CUPOLA MEDIATICA.

BYE BYE CARA CUPOLA MEDIATICA.

- SERGIO DI CORI MODIGLIANILibero pensiero -

CROLLA IN ITALIA IL MERCATO DELL’ EDITORIA, DELL’ INFORMAZIONE E DELL’ ASCOLTO TELEVISIVO. QUESTA E’ LA RAGIONE DELLA VIRULENZA DEL CAVALIERE SILVIO BERLUSCONI

La giustizia non c’entra affatto.
Il disgustoso cancan allestito dalle truppe berluskiane, con la complicità piddina, poco ha che vedere con problemi di merito o di sostanza legati a questioni dello Stato di Diritto, tutela, rapporti con la magistratura, ecc.
E’ semplicemente un banale problema di introito pubblicitario.
Tutto qui.
Nè più nè meno.
In un paese lievemente più serio del nostro sarebbe stato affrontato nelle sedi competenti, il che vuol dire convegni organizzati dall’associazione che raduna le agenzie di pubblicità, seminari con esperti di strategia di comunicazione e pianificazione marketing, e infine, attraverso alcuni interventi strategici di alcuni lobbysti.
E invece, hanno montato questa patetica messinscena.
E’ questo ciò che penso.
I dati che questa mattina l’agenzia Nielsen ha diffuso (è la più importante società di rilevazione dei dati reali sul fatturato pubblicitario, sugli indici di ascolto televisivo,  quelli di lettura, e sulla diffusione dei prodotti media) parlano con grande chiarezza e semplicità.
E’ crollato da ventisei mesi il fatturato pubblicitario dell’intero sistema editoriale italiano, cartaceo, radiofonico, televisivo. Aumenta in progressione geometrica quello sul web.
Tutti i quotidiani -nessuno escluso- i settimanali, i mensili, le prime 15 emittenti televisive, perdono complessivamente diversi miliardi di euro l’anno.
Ma questo è un trend ormai planetario.

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