martedì 3 marzo 2015

Attenzione al picco del fosforo

Attenzione al picco del fosforo

Si parla ormai spesso e giustamente di picco del petrolio, ossia del fatto che, ormai, consumiamo più petrolio di quello che è rimasto sottoterra (con tutti gli effetti, sul clima e non, che ne conseguono), e che estrarlo sta diventando troppo costoso in termini energetici.
C’è però un altro picco, molto importante, a cui le società industriali ci hanno portati, e di cui raramente si sente parlare. È il picco del fosforo. 
Senza petrolio si può vivere, senza fosforo no.
Elemento chimico con numero atomico 15 e simbolo P, il fosforo è un non-metallo del gruppo dell’azoto che si trova in alcune rocce e nelle cellule degli esseri viventi, del cui metabolismo è un componente essenziale. È addirittura un componente  essenziale di molecole come gli RNA o addirittura del DNA, ma anche della Adenosina trifosfato (ATP), la molecola chiave nel metabolismo energetico delle cellule.
Qual è il problema del fosforo? Che lo stiamo letteralmente consumando tutto.
Sembrerebbe impossibile, perché questo elemento “passa” dalla terra e dal mare ai corpi di piante e animali e viceversa in un circolo che dura da milioni di anni. E invece è così, perché i ritmi con cui viene estratto sono eccessivamente rapidi, ma soprattutto perché, a differenza di quanto è sempre accaduto nelle ere passate, gli esseri umani estraggono enormi quantità di fosforo in determinati luoghi e li smaltiscono altrove (nelle acque di scarico, in campi ed allevamenti lontani migliaia di chilometri, nelle città in cui si concentrano i consumi, a partire dal quello di cibo, ecc.).

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