martedì 29 dicembre 2015

DOMANI ACCADRA' di Stefano Benni


DOMANI ACCADRA' di Stefano Benni (dicembre 2008)

Non ci saranno problemi per il nuovo anno, in quanto Berlusconi non ci sarà più.
La sua scomparsa porterà a risse interne e spostamenti di potere, ma alla fine lo scenario sarà sorprendente e ognuno potrà vivere come e dove meglio crede.
L’Italia sarà naturalmente spartita,federalizzata,regionalizzata.
In quale delle Italie preferirete vivere?
Il Lombardo-Veneto non più ricco ma leghista, dove la mano d’opera sarà tutta straniera e verrà introdotto l’apartheid che però si chiamerà “corsia esistenziale preferenziale”.
Il Piemonte di Marchionne e Gheddafi, dove sarà obbligatorio per i bambini andare a scuola ogni mattina sopra piccole automobili Fiat, così i genitori avrano più tempo per lavorare.
La Liguria dal bel clima che diventerà la Colombia italiana con grandi piantagioni di oppio.
Il Trentino bello e nevoso, guidato dalla Merkel.
Venezia che, montata su uno zatterone di legno, vagherà per il mare, repubblica oceanica, piattaforma per festival e grande casinò.
L’Emilia dove l’ordine della sinistra finalmente regnerà, e ci sarà il coprifuoco dalle nove di sera.
La Romagna di Abramovich, dove potrete mangiare piadine al suono della balalaika.
Il Molise di Di Pietro, pieno di mozzarelle e valori.
Il granducato di Otranto dove il granduca Fini potrà fare tutte le immersioni che vuole.
Il sud finalmente riconsegnato alla democrazia cristiana, dove finalmente si farà una sinergia tra camorra ’ndrangheta e mafia, splendido set per spettacoli televisivi e cinematografici.
La Sardegna autonoma spartita tra Soru e Veltroni, con parlamento insediato al Billionaire.
E sul Monte Amiata un parco naturale di sedici chilometri quadrati per i veri comunisti, che si divideranno subito in dodici sottoparchi.
La repubblica del Traforo del Bianco dove verrà chiuso Brunetta perché non lo sopportano più neanche i suoi amici.
Roma finalmente tutta del Vaticano, con Totti che intona l’Ave Maria prima di ogni partita, e una breve confessione al posto del cartellino giallo.
Milano trasormata in un cantiere dell’Expo, un buco pieno di fango.
E San Marino, ultimo baluardo dell’identità italiana.
Queste meraviglie accadranno, se il mutamento che sta devastando l’Italia non cancellerà il nostro paese. Ma tranquilli: nel caso che le acque ci sommergano, il governo è pronto a mettere il veto.

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