domenica 10 gennaio 2016

DISSOCIARSI NON BASTA


DISSOCIARSI NON BASTA

In questo complesso quadro globale, nel quale possiamo vedere un escalation drammatica dovuta ad una palese e violenta volontà di dominio sui popoli, da parte dei soliti noti, mi viene da fare una riflessione sulle 'parti in causa'.
Abbiamo da un lato i tiranni, che pur di non rinunciare ai loro scopi, stanno dimostrando che sono ben pronti ad usare qualunque mezzo coercitivo; che va dalla repressione brutale del dissenso, al'interferenza nello scacchiere geopolitico a puro scopo predatorio, con la solita scusa della 'democrazia' e della 'civilizzazione' di altre popolazioni, che come ben sappiamo 
nasconde solamente il gioco sporco della depredazione delle risorse di quei Paesi, non esitando a scatenare guerre e genocidi di massa per imporre il proprio dominio.
Il mondo intero è ormai una prelibata torta da spartirsi tra quei pochi che detengono un potere immenso, eserciti, appoggi ecclesistici e sostegno della feccia traditrice, collusa e vigliacca di quei cittadini che vivono di benessere riflesso sostenendo o votando politici e governi ormai notoriamente di egemonia totale dei banchieri criminali e delle lobbies mondialiste.
Questa complessa situazione, resa ancora più fumosa dall'informazione distorta dei media
interamente al servizio dei potenti, crea di riflesso situazioni al confine dell'irreale e dell'umano; molte di queste sfuggono anche al loro controllo, come l'Isis e moltissime guerre e conflitti di riflesso che ormai imperversano ovunque, e dove non si sa neanche più se dietro a questi fatti, vi sia il potere o siano genuine espressioni di ribellione locale mista a motivazioni 'religiose', o altre cause.
la situazione, a mio avviso sta sfuggendo al controllo un po a tutti, e davvero sarà difficile riuscire a pronosticare quale sarà l'epilogo di tutto questo.
Una guerra globale che ci porterà alla catastrofe? 
Un nuovo mondo di carattere Orwelliano, completamente dominato dai tiranni e senza più alcun anelito di ribellione, ma solo schiavi e robot umani che serviranno alla perpretazione
di una elìte ben definita e radicata?
Oppure ci aspetteranno decenni, o secoli, di guerre, rivoluzioni pilotate, rivolte e guerre civili un po ovunque, che daranno i natali ad un mondo insidioso e orrendo, che si avvierà attraverso una lunga agonia alla sua distruzione?
Nessuno può dire con certezza cosa accadrà, ma è certo che ormai siamo ad un punto di non ritorno, perchè loro non rinunceranno mai ai loro privilegi e al loro dominio, e sono pronti a sterminarci, pur di non rinunciare al loro scopo.
Un altra cosa è evidente; chi non si dissocia da tutto questo, e prende le parti di uno qualsiasi di questi poteri, è complice totalmente di quanto accade.
Si può scegliere di combattere, o meno, tutto questo, a seconda delle possibilità e della volontà individuale, ma la scelta sta appunto dal dissociarsi innanzitutto da questo sistema, e poi decidere cosa fare o non fare.
Sappiamo bene che il terrorismo è una loro creatura, originata da tutte le angherie che gli imperialisti hanno fatto subire a quei popoli, come in Iraq, Guantanamo e tutti quei casi in cui le popolazioni hanno subito la violenza , le torture e il peso di un conquistatore spietato
e potente.
Ora che succede? Molti 'mostri' partoriti da questa violenza, ora sono nelle fila del terrore,
cercano un riscatto agli orrori subiti, spinti oltretutto da ideologie e religioni intrise di fanatismo e violenza.
Dall'altra parte ci siamo noi, che ci siamo da tempo dissociati da questi meccanismi, da quando perlomeno ne abbiamo compreso la realtà ingannevole e abbiamo smesso dicredere nella politica, nel voto e nel sistema, diventando chi anarchico e chi semplicemente dissociato da tutto, senza un preciso ideale, se non quello di 
'non stare al gioco' cercamdo di sopravvivere tra mille difficoltà e compromessi.
Ora però, nonostante questo, dovremo affrontare due 'nemici'.
Uno, il principale, è il sistema e i suoi rappresentanti, che abbiamo anche tra 
le nostre Istituzioni e al governo.
L'altro nemico è questa violenza di ritorno scatenata da questo sistema assassino, 
rappresentata da coloro che prima erano uomini e donne come noi, ed ora sono 
diventate belve assetate di sangue, che vedono noi occidentali come i colpevoli di tanto orrore e di tanta violenza scatenata sui loro popoli; loro non sanno, o non gli interessa più sapere, se tra coloro che ammazzano nel corso di un blitz come a Parigi, ci sono persone innocenti ed anch'esse contro al loro nemico, o se noi occidentali siamo tutti complici
di quanto i tiranni hanno fatto in tutti questi anni.
Per dirla in breve e cinicamente, a me non mi tange se a crepare sia uno dei servi del sistema, compreso chi si ostina a sostenerlo con il proprio voto, perchè prima o poi ci si deve aspettare che 'il conto arriva'.
A me preme capire come io posso avere un ruolo in tutto questo, ove le condizioni del quotidiano degenerassero e ci si vedrebbe costretti a difenderci o a prendere una posizione in merito, e il problema è che saremo sempre una minoranza, perchè tanti si schiereranno
con una o l'altra fazione.E' sempre stato così.
Alex Dharma

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