lunedì 11 gennaio 2016

Cannabis:La pianta dai mille usi


Cannabis: La pianta dai mille usi
(Da Cannabis i mille usi di una pianta miracolosa di Chris Conrad)

La canapa è una pianta versatile e attraente che si presenta in tre specie, molteplici varietà e possiede tre caratteristiche essenziali: è fatta per sopravvivere, per costruire e per curare. questa pianta è stata dotata dalla natura di una straordinaria forza vitale, ma ha anche un "problema di identità". I botanici stanno ancora dibattendo se si tratti di una pianta monotipo, cioè una specie sola, o di un politipo, che ne ha diverse. La canapa ha svariate sottospecie e centinaia di nomi locali, e a volte il suo nome viene applicato erroneamente a circa una dozzina di altre piante da fibra.
   Il nome latino ufficiale di questa grande lavoratrice è cannabis sativa, dal greco kannabis. Questo nome doppio, menzionato per la prima volta da Discoride nel 60 d.C., fu poi adottato da Carl Linnaeus per il suo erbario Specie Plantarum del 1753. I sostenitori della sua monotipicità sostengono che questa è l'unica specie esistente. Jean Lamarck, però, nella sua Enciclopedia del 1783 ne elenca un'altra specie, battezzata cannabis indica in onore dell'India, presunta terra d'origine della pianta resinosa. Anche se non universalmente accettata, nel 1924 ne è stata segnalata una terza specie, la cannabis ruderalis. tutte le varietà di semi di cannabis, detti cultivar, possono essere incrociate tra loro. le tracce del passaggio di questa pianta nelle lingue del mondo sono rivelate dal suffisso an, eredità del suo antico nome accadico quanuba, che viaggiò per l'Asia, in nomi come ganiah in India.. tornò poi verso occidente attraverso il greco kannabis fino al latino cannabis dei romani, da cui derivano l'italiano canapa e lo spagnolo cànamo. Il suffisso an legato al geroglifico egiziano per dire "corda", fu trasformato nella lettera romana "h", dando origine a chanvre in francese, poi viaggiò nel nord attraverso l'olandese hennep e il tedesco hanf fino all'inglese arcaico hoenep, da cui prima hempe e poi il moderno hemp.

Breve descrizione della cannabis

   La cannabis è una pianta erbacea annuale che nasce da semi. Fa parte dell'ordine botanico delle urticales, insieme alla pianta del luppolo, da cui si produce la birra, ma è classificata in una famiglia distinta, le Cannabaceae. Alcuni botanici preferiscono assegnarla alla famiglia delle Moraceae, che include le more.
   La canapa raggiunge da uno a cinque metri di altezza, o anche più, e produce una lunga corteccia fibrosa.. ha un fusto rigido, che è rotondo o grossolanamente quadrangolare, più o meno scanalato, con nodi ben marcati a distanze regolari di 10-15 centimetri. Se le piante crescono vicine, come nelle coltivazioni destinate a fibra, i fusti non hanno rami o foglie se non sulla cima, e gli steli morbidi vanno dai sei ai venti millimetri di diametro. Quando invece le piante crescono distanziate tra loro, per le colture da semenza o per uso medicinale, producono molti rami che si dipartono dal fusto centrale con una solida nervatura centrale dai tre ai sei centimetri di diametro e una corteccia ruvida e fibrosa vicino alla base.
   La familiare foglia  di canapa è palmata, composta da un minimo di cinque fino a un massimo di undici lamelle, in genere sette. Le lamelle sono verde intenso, più chiare sotto e lanceolate, lunghe dai cinque ai quindici centimetri e larghe uno o due. Le foglie crescono appaiate ai lati opposti del fusto, eccetto alla fine dei rami, dove spesso si alternano sui due lati. Le ulteriori diramazioni partono sopra i nodi delle foglie. la maggior parte degli elementi nutritivi utilizzati dalla pianta sono immagazzinati nelle foglie e ritornano alla terra con le foglie che cadono a fine stagione.
   La specie produce due sessi distinti. i fiori della canapa sono estremamente sviluppati: i fiori maschio, con gli stami impollinati, e i fiori femmina, con i pistilli che producono semi, sbocciano su piante separate. Tuttavia, esistono anche piante ermafrodite.
   Poichè la maggior parte della gente non è in grado di riconoscere i fiori femmina, le piante maschio vengono spesso chiamate "canapa fiorita". Il fiore maschio è costituito da cinque sepali giallo-verdi o viola, raccolti a grappoli, che si aprono completamente quando alla maturità i cinque stami essudano un abbondante polline. Il fiore femmina, meno visibile, è piccolo, verde, solitario e senza stelo. E' fatto di un minuto calice verde e sottile, leggermente appuntito e con una dentellatura su un lato. Il calice è quasi chiuso sull'ovario e lascia appena uscire alla sommità due piccoli stemmi bianchi, come fossero le piume  di un cappello, per raccogliere il polline trasportato dal vento. Questi fiori sono nascosti tra le piccole foglie sulla cima dei rami, e a volte sono così vicino uno all'altro da sembrare una specie di mazza, o una spiga coperta di punte. i fiori maschio muoiono presto dopo aver distribuito il loro polline, i fiori femmina invece rimangono vivi e verdi per altri due mesi, finchè i semi si siano sufficientemente sviluppati. L'ovario a un seme si sviluppa in un piccolo, tenero achene, o nucleo, in un proprio baccello separato. I frutti ricchi di olio crescono insieme a grappoli lungo gli steli fioriti.
   Le rispettive proporzioni, in peso, delle diverse parti della pianta di canapa completamente essiccata al sole sono i seguenti: gambi 60%, foglie 30% e radici 10%. Quando la canapa è coltivata a semenza, circa metà del peso complessivo della pianta essiccata è costituito dai frutti.
   Uno studioso olandese su duecento cultivar (semi) di canapa ha rivelato 97 varietà con un contenuto percentuale della componente biochimica denominata THC nei fiori dallo 0,06 all'1,77 per cento, mentre la potenza delle varietà coltivate per uso medicinale va dal 4 per cento in su. Inoltre, una modalità di coltivazione molto fitta riduce ulteriormente il livello di potenza media fino a sopprimere l'effetto psicoattivo.



Alcuni impieghi della Canapa

La pianta di canapa, principalmente la specie sativa, ha molte caratteristiche speciali e ogni parte della pianta ha un suo utilizzo specifico.
   Le foglie  e le radici rassodano e arricchiscono il terreno. Il fusto avvolge con la più soffice fibra esistente in natura una fonte di polpa per cellulosa pronta all'uso - il CHO - su cui si basa l'industria moderna. La cellulosa, impiegata per fabbricare carta, plastica, pellicola, rayon, ecc. è la componente principale della parete delle cellule vegetali nella parte lignea delle piante. Il seme della pianta di canapa è una fonte di nutrimento altamente digeribile per l'uomo e l'animale, e se ne trae anche dell'ottimo olio. Inoltre la canapa è un'erba aromatica e decorativa che può essere coltivata per gli effetti terapeutici e psicoattivi dei suoi fiori.

L'erba che fa sentire meglio

   Le foglie, i semi e le radici della cannabis hanno numerosissimi impieghi medicinali, sia tradizionali che clinicamente dimostrati, con un potenziale che non è stato ancora sfruttato fino in fondo.
   Le foglie e le cime fiorite di alcune varietà costituiscono un'efficace erba medicinale e un leggero inebriante. La componente THC e i relativi composti sono concentrati nei fiori femmina, meno pronunciati nelle piante di sativa coltivate nei climi temperati, laddove le concentrazioni più alte sono per lo più considerate una caratteristica dell'indica.
   Nei 421 componenti della cannabis si trovano oltre sessanta composti sinergici terapeuticamente attivi. Il cervello umano possiede dei ricettori particolari per alcuni di questi composti, una parte unica del nostro modello genetico, che mette in diretto contatto la mente umana e la pianta di cannabis.


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