domenica 7 agosto 2016

Lettera aperta ad Alessandro Di Battista...




Io penso che gli uomini saranno uccisi e torturati fino a quando gli animali saranno uccisi e torturati e che fino allora ci saranno guerre, poiché l'addestramento e il perfezionamento dell'uccidere deve essere fatto moralmente e tecnicamente su esseri piccoli. Penso che ci saranno prigioni finché gli animali saranno tenuti in gabbia. Poiché per tenere in gabbia i prigionieri bisogna addestrarsi e perfezionarsi moralmente e tecnicamente su piccoli esseri.
(Edgar Kupfer-Koberwitz, ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, vegetariano)

Caro Alessandro,
mi farebbe molto piacere incontrarti nel tour IO DICO NO COSTITUZIONE COAST TO COAST




Permettimi di presentarmi, mi chiamo Nino Malgeri sono un'attivista del Movimento da sempre, sono vegano e da circa un mese da quando abbiamo conquistato le due capitali d'Italia dove da sempre hanno regnato incontrastati i maschi nel corso dei secoli, per la prima volta amministriamo queste due importanti e fondamentali città con due grandi donne come Virginia Raggi e Chiara Appendino,   credo che il M5S debba fare un salto di qualità, gettare il cuore oltre l'ostacolo e chiarire una volta per tutte che il nostro Movimento prendendo esempio dalla sindaca di Torino, dagli amici parlamentari Lello Ciampolillo, Enza Blundo, Mirko Busto, Paolo Bernini, abbraccia ufficialmente la filosofia vegan e si affida al mondo femminile per salvare tutti gli esseri viventi, siamo il primo Movimento politico del paese e possiamo permetterci di dichiararlo pubblicamente senza temere l'assalto dei media e di tutti i partiti, tanto più che lo fanno già abitualmente da quando siamo apparsi sulla scena politica, abbracciare la filosofia vegan vuol dire salvare questo paese e gli umani e non umani che lo abitano, daremo così l'esempio al mondo intero che non cibarsi di animali e loro derivati è l'unico sistema per preservare il nostro pianeta, poichè essere vegan non è una moda, neanche una dieta nè tanto meno una presa di posizione radical-schic come vorrebbero farci credere i padroni dell'informazione, ma una vera filosofia di vita, dobbiamo renderci conto che questi personaggi contro i quali combattiamo tutti i giorni non sono nient'altro che delle piccole pedine foraggiati dai padroni del pianeta e faranno di tutto per contrastarci, come d'altronde stanno facendo quotidianamente, ebbene dal mio punto di vista quello che sto proponendo a te e a tutti i tuoi colleghi è che dobbiamo organizzare un'azione eclatante e talmente esplosiva da permetterci di dare la spallata definitiva a questi criminali mercanti di armi e fomentatori di guerre e devastazioni in tutto il globo terracqueo;
Ho iniziato questo percorso nel 2007 l'anno in cui ho maturato la convinzione che continuare a cibarmi di carne e derivati animali mi avrebbe portato prematuramente alla tomba, sono passati quasi dieci anni e posso assicurarti che sono rinato, ho aperto questo blog e da allora mi sono documentato sullo sfruttamento degli animali in tutte le sue forme, sulle sofferenze inanerrabili che noi esseri umani infliggiamo ai nostri fratelli e sul devastante impatto ambientale causato dagli allevamenti intensivi, a tal proposito ti consiglio vivamente di confrontarti con i tuoi colleghi vegani i quali sapranno descriverti nei dettagli tutte le conseguenze nefaste che questo sistema ci infligge ormai da qualche secolo, voglio anche aggiungere che insieme al blog ho anche la mia bacheca su facebook, visitandola noterai che le oltre cinquemila amicizie sono quasi tutte donne, ho cercato di realizzare nel mio piccolo il matriarcato virtuale poichè sono convinto che le donne e gli animali saranno i soggetti che ci salveranno;
Dal momento che  lo squallido trio dei lestofanti matricolati Renzi/Boschi/Verdini spalleggiato dai suoi tirapiedi e appoggiato da tutta l'informazione azzerbinata vuole stravolgere la nostra Costituzione e instaurare una vera e propria dittatura in questo paese, e devo dire che la tua iniziativa e tutto quello che il Movimento sta organizzando per contrastare questa deriva autoritaria sono operazioni encomiabili e di tutto rispetto (vedi link del blog) ma credo che non siano sufficienti per contrastarli in maniera efficace, come dice Mirco Mariucci, "Per ottenere una rivoluzione bisogna essere disposti a rimettere in discussione ogni aspetto della società, senza alcuna limitazione, abbandonando definitivamente il deleterio atteggiamento acritico-fideistico tipico delle religioni", da attivista e cittadino di questo paese propongo di passare al contrattacco e inserire nel sistema  operativo Rousseau  la seguente proposta che possa essere presentata in forma ufficiale durante l'evento ITALIA A CINQUE STELLE a Palermo nei giorni 24 e 25 settembre:

Una Costituzione vegana... 
Articolo uno: L'Italia è una Federazione di comuni gestiti principalmente da donne, fondata sul benessere dei suoi abitanti umani e non umani e sul rispetto inderogabile dell'ambiente;
Articolo due: L'Italia si impegna ad uscire al più presto dall'Euro e dalla Unione Europea e potrà dotarsi di moneta propria riappropriandosi della sua Sovranità Monetaria;
Articolo tre: Tutti i cittadini della Federazione hanno diritto al Reddito di Esistenza, che consiste in un'erogazione monetaria elargita a intervalli di tempo regolari a tutti gli esseri umani solo ed esclusivamente per il fatto di esistere, con un importo tale da assicurare un livello di vita dignitoso, indipendentemente dal fatto che si abbia un lavoro, dall'attività lavorativa effettuata, dalla nazionalità, dal sesso, dal credo religioso e dalla posizione sociale, fin dalla nascita e per tutto il corso della vita.
Tutti gli individui dovrebbero avere la certezza di poter vivere in modo dignitoso solo ed esclusivamente per il fatto di essere umani e si dà il caso che il reddito d'esistenza, nella giusta ottica, rappresenti un ottimo strumento per concretizzare questo obiettivo fondamentale ancora oggi negato ai più, che invece dovrebbe essere posto a fondamento di ogni società di esseri umani civili ed evoluti, ognuno potrà in tal modo esprimere liberamente la propria fantasia e creatività.
Articolo quattro: Tutti i cittadini avranno la facoltà di espletare un qualsivoglia lavoro che non superi le quattro ore lavorative giornaliere o le venti ore settimanali, sono compresi anche i lavori di cura e i lavori domestici;
Articolo cinque: Sono aboliti i mattatoi, i circhi con animali, la vivisezione, la caccia e la pesca, le feste popolari che utilizzano e sfruttano animali e le strutture che operano nel campo dell'alimentazione, della moda, dell'arredamento e tutte le attività che sfruttano e utilizzano animali;
Articolo sei: Abolite tutte le sovrastrutture inutili in quanto non confacenti alla Federazione pertanto:
Abolizione della Presidenza della Repubblica;
Abolizione di Camera e Senato;
Abolizione del Potere Esecutivo,
Abolizione del Ministero di Grazia e Giustizia dei tribunali e delle carceri, poichè avendo tutti il diritto al reddito di Esistenza la criminalità sarà pari a zero;
Abolizione del Ministero dell'Interno e della Polizia di Stato (Vedi sopra);
Abolizione del Ministero della Difesa e smantellamento degli eserciti e dell'Arma dei carabinieri, poichè come recita anche la Costituzione vigente l'Italia aborre la guerra in tutte le sue forme e quindi non ha bisogno di strutture militari, evitando in tal modo eventuali rischi di colpi di Stato;
Abolizione di tutti i partiti politici i quali non avranno più ragione di esistere;
Smantellamento di tutte le strutture belliche e le fabbriche di armi che verranno riconvertite per scopi sociali;
Smantellamento di tutte le industrie chimiche e farmaceutiche e riconversione delle stesse per scopi sociali;
L'alimentazione per tutti sarà a base vegetale senza utilizzo di animali e derivati, saremo tutti più sani e sarà quasi impossibile ammalarsi e di conseguenza...
Smantellamento e riconversione di tutte le strutture ospedaliere, la medicina di base e le farmacie, tutte queste strutture serviranno sempre meno e potranno essere utilizzate a scopi sociali;
Tutte le religioni potranno essere professate dai fedeli senza oneri per la Federazione;
L'istruzione sarà gestita localmente nelle strutture comunali con metodi e programmi su base vegana, quindi insegnando principalmente agli studenti il rispetto degli animali e dell'ambiente;
In tutti i comuni della federazione i trasporti pubblici saranno gratuiti sempre e per tutti ed il costo del servizio graverà sulla fiscalità generale si avrà in tal modo il risultato di liberare le strade dalle autovetture private e si vivrà in un ambiente salubre e pulito;
La Polizia Urbana non avrà armi e manganelli in dotazione e svolgerà principalmente servizi di pubblica utilità;
I palazzi e le sedi pubbliche liberati dalle sovrastrutture sopracitate e tutte le strutture pubbliche saranno fruibili da tutti i cittadini ventiquattro ore su ventiquattro.
A mio parer questi argomenti dovrebbero essere messi in discussione fra gli iscritti al Sistema Operativo e fra la cittadinanza tutta, da parte mia invierò questo post a tutti i tuoi colleghi, agli amici attivisti e a tutti i gruppi ai quali sono iscritto invitando a condividere e diffondere, credimi Alessandro non abbiamo più tempo, dobbiamo agire in fretta con metodo e decisione e sono convinto che tanti altri popoli prenderanno esempio da noi e ci seguiranno, d'altronde come dice un antico proverbio africano: "Se uno sogna da solo, il suo rimane un sogno; se il sogno è fatto insieme ad altri, esso è già l'inizio della realtà".
A proposito di sogni, immagina caro Alessandro se riuscissimo a raggiunger questi risultati, il passo successivo sarebbe l'abolizione della proprietà privata, in modo che il tutto tornerà ad essere di tutti, senza invidie e prevaricazioni, e successivamente noi tutti potremo andare in giro nudi con il sesso bene esibito e non dovremo più vergognarci delle nostre "vergogne" e chiunque potrà copulare con chiunque gli piaccia senza più essere additato come puttaniere o meretrice, proprio come gli animali, perchè tutti noi in fondo siamo animali tali e quali come i nostri amici a quattro zampe...
da PensieriParole
Grazie per l'attenzione e spero di venire all'incontro di Nettuno programmato per il sette settembre, potrò finalmente conoscerti di persona.
Un caro saluto

Nell'intento di darti qualche informazione sulla filosofia vegan ti invito a leggere questa intervista ad una grande donna, Marina Berati  dell'Associazione Agire Ora la quale da oltre vent'anni si batte per la liberazione animale, ti consiglio di leggere anche il suo illuminante libro: "Perchè vegan" scaricabile gratuitamente in rete e in fondo al post ti lascio il link del documentario Cowspiracy nel quale si narra delle mostruosità degli allevamenti intensivi e dei disastri che questi moderni lager procurano agli animali e all'ambiente, Lev Tolstoj diceva: "Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani".


Cosa succederebbe se in Italia smettessimo tutti di mangiare carne?
Illustrazione di Jessica Olah.

Cosa succederebbe se in Italia smettessimo tutti di mangiare carne?

Nel corso degli ultimi due mesi, tutto il dibattito italiano su veganesimo e vegetarianesimo è ruotato intorno a due poli: da una parte, le polemiche sulla giunta Appendino dopo le dichiarazioni sulla volontà di promuovere la dieta vegetariana a Torino; dall'altra i casi di malnutrizione grave di due bambini succedutisi in poco tempo aGenova e Milano. In entrambe le situazioni, la strumentalizzazione e la scarsa informazione—da un lato e dall'altro—hanno trasformato il tutto in un caos.

Caos che si è sommato al solito avvicendarsi di studi contrastanti sulla dieta vegana, che un giorno viene celebrata come allunga-vita e il giorno dopo viene accusata di non poter sfamare tante persone quante una dieta onnivora.

Ora, al di là delle scelte etiche di ognuno, ci sono chiari segni che collegano la produzione di carne e di derivati dagli animali all'inquinamento e al riscaldamento globale. Curiosamente, questo versante della diatriba, pur essendo confermato da variericerche importanti e oggetto di articoli come "Reducing meat consumption in Italy could save the environment—but Italians aren't happy about it", è spesso il più ingiustamente ignorato.

Perciò, se comunque da un lato già più di cinque milioni di persone solo in Italia hanno eliminato la carne dalla propria dieta, per chi continua a consumare derivati animali potrebbe essere utile capire cosa sta succedendo al nostro pianeta—e in che modo la loro dieta vi contribuisce.

Ho deciso di chiederlo a Marina Berati, coordinatrice del progetto "Dalla fabbrica alla forchetta: Sai cosa mangi?" e coautrice di questo report sull'impatto ambientale delle diverse tipologie di nutrizione—volevo un testimone, insomma, non tanto schierato sul piano delle idee ma su quello della scienza.



VICE: Cosa si intende per "ecologia della nutrizione"?
Marina Berati: L'ecologia della nutrizione si occupa di valutare gli impatti delle scelte alimentari da vari punti di vista: la salute umana, l'ambiente, la società e l'economia. In particolare si concentra sull'impatto ambientale, per determinare la sostenibilità dei vari tipi di alimentazione. Negli ultimi anni molti studi scientifici hanno dimostrato come le scelte fatte a tavola siano infatti lo strumento più importante che noi singoli cittadini abbiamo per ridurre drasticamente il nostro impatto sull'ambiente, più di qualsiasi altra decisione che possiamo prendere a livello individuale.

In questo senso quali sono le maggiori problematiche legate alla nostra alimentazione? Quali i principali fattori di rischio per l'ambiente?
Conta che per ogni chilo di carne bisogna fornire mediamente all'animale 15 chili di vegetali, con uno spreco enorme. Per esempio: una persona vegana consuma un etto di legumi; una onnivora un etto di carne. Per ottenere quell'etto di carne è stato necessario coltivare 1,5 kg (15 volte tanto) di vegetali [e, in Italia, si calcola fino a 21.000 litri per singolo kg di carne] e quindi la quantità di risorse consumate è stata 15 volte maggiore. Perciò, se è vero che la scelta vegan è una scelte etica di rispetto per gli animali, sul piano dell'alimentazione implica anche altri vantaggi: per la salute e per l'ambiente.

Ma fattualmente, questi disastri ambientali in cosa si rendono evidenti?
Be', il risultato numero uno dei nostri comportamenti alimentari è l'effetto serra, per non parlare della quantità di acqua impiegata per l'allevamento, la deforestazione delle foreste pluviali—che viene effettuata per lo più per allevare animali oppure per coltivare i loro mangimi—e poi fertilizzanti chimici, pesticidi, diserbanti...


Ok, siamo tutti d'accordo che l'allevamento intensivo e altri passaggi nella produzione di carne e derivati animali siano una brutalità per gli animali e per l'ambiente, ma non sarebbe sufficiente affidarsi all'allevamento biologico?
L'allevamento biologico non è migliore di quello intensivo: si usano meno sostanze chimiche ma la quantità di acqua e di energia consumate e le emissioni di gas serra conseguenti sono le stesse. Anzi, il consumo di terreni è ancora maggiore, quindi l'allevamento biologico accresce i problemi ambientali, non li fa diminuire.

Considera poi che in entrambi i casi gli animali vengono usati come "macchine": si fornisce loro una certa quantità di vegetali, ricchi di sostanze nutritive, e si ricava una quantità di prodotti animali (carne, latte, uova) molto minore, e una quantità di prodotti inquinanti esorbitante. Secondo i dati della FAO del 2006, le emissioni del settore zootecnico sono pari al 18 percento del totale—una percentuale analoga a quella delle emissioni industriali e maggiore di quella dovuta al settore dei trasporti. In Italia l'allevamento è responsabile del 79 percento delle emissioni di ammoniaca, e dell'80 percento delle emissioni di gas serra del settore agricolo.

Quindi non c'è speranza per il mio pollo bio?
No, ora l'industria zootecnica cerca di giocare in difesa e dimostrare come stia facendo il possibile per essere "sostenibile"... impresa impossibile, in quanto il problema è intrinseco nell'allevamento stesso. Qualsiasi tecnica si applichi, non esisterà mai un animale che per ogni etto della sua carne non dovrà consumare parecchi etti di mangime.

Però lei mi sta parlando solo di veganesimo—il vegetarianesimo non è proprio preso in considerazione come scelta alimentare più "equa"?
La scelta vegan è una scelta etica: si utilizzano solo ingredienti vegetali per non uccidere gli animali. La scelta vegetariana, intesa come latto-ovo-vegetariana, non è un passo intermedio necessario, né utile. Di solito viene compiuto da chi non ha ancora approfondito il tema e non si rende conto che non c'è differenza tra allevare animali per la carne oppure per produrre latte o uova.

Infatti questi animali alla fine vengono macellati esattamente come gli altri (e gli individui maschi di quella specie vengono uccisi appena nati o giovanissimi) e in vita soffrono ancora di più; dal punto di vista ambientale, è l'allevamento il problema.

Però, diciamo che in Italia siamo 60 milioni e tra vegetariani e vegani sono cinque milioni: se tutti smettessimo di mangiare carne andremmo incontro anche a problemi "immediati", per esempio cosa farcene del bestiame e come reinvestire il lavoro di chi lo alleva.
Il problema di cosa farsene degli animali d'allevamento non esiste: sono animali che vivono pochi anni, sono macellati all'età di poche settimane o al massimo di quattro-cinque anni. In questo lasso di tempo non può certo avvenire la "veganizzazione" dell'intera umanità, quindi non si potrebbe porre il problema di cosa farsene degli animali "avanzati". Semplicemente, basta non farli nascere, dato che nessuno di loro si riproduce per conto suo, ma sono tutti fatti nascere appositamente, quasi sempre con l'inseminazione artificiale. Sarebbe un processo graduale, così come gradualmente cambierebbe il mercato del lavoro—come è sempre stato nel corso dei secoli, quando sono scomparsi lavori obsoleti e ne sono nati di nuovi.

Poniamo allora che smettessimo di allevare animali—esistono anche delle problematiche legate alle colture, no?
Tutte le attività umane hanno un impatto sull'ambiente: richiedono risorse ed emettono inquinanti. La coltivazione di vegetali pone appunto queste problematiche, ma eliminare gli allevamenti significa diminuire moltissimo la necessità di coltivare: basti pensare che i due terzi delle terre fertili sono usate per coltivare mangimi per animali o per allevare bestiame. Per esempio, per quanto riguarda i cereali in Europa il 77 percento e negli Stati Uniti l'87 percento sono coltivati per nutrire gli animali; e lo stesso si dica del 90 percento della soia globale. Calcolando che l'Italia è al settimo posto in Europa per la coltivazione di cereali, e che i cereali rappresentano più del 13 percento della produzione agricola totale europea, parliamo di una quantità di risorse ingente. Ovvero, il 50 percento dei cereali prodotti in Italia è destinato a nutrire gli animali da allevamento. Meno coltivazioni significa anche che i terreni saranno meno impoveriti e quindi non serviranno fertilizzanti chimici.

Da un punto di vista di politiche sociali, quali sono i percorsi da seguire per sensibilizzare o in qualche modo "costringere" le persone a preoccuparsi dell'insostenibilità della nutrizione?
Sicuramente le istituzioni possono fare molto per educare la popolazione, informandola sui vantaggi di un'alimentazione 100 percento vegetale. Un aspetto importante che riguarda le istituzioni è quello del sostegno economico agli allevamenti. E sarebbe una decisione saggia e lungimirante insegnare ai ragazzi nelle scuole il rispetto e l'empatia verso tutti gli animali. Anche perché ormai sostenere le politiche contrarie, continuare a negare che l'allevamento sia dannoso, è controproducente, dato che di impatto ambientale degli allevamenti si parla su quotidiani e riviste, cartacee o online.

Alcuni personaggi dello spettacolo si sono pubblicamente spesi per la causa—pensa che stiamo andando nella direzione di un mondo più cosciente o che sia una semplice moda? È un trend globale o piuttosto occidentale?
Nei paesi industrializzati aumentano le persone vegetariane e vegane, è un trend che si conferma ormai da molti anni. Ma non bisogna dimenticare che nei paesi in via di sviluppo il consumo di carne aumenta, perché viene ancora vista come status symbol.


Ma considera questo: noi occidentali abbiamo potuto per decenni avere dei consumi enormi di cibi animali perché il resto del mondo aveva un'alimentazione basata sui vegetali e quindi potevamo usare le risorse altrui. Ora che tutto il resto del mondo vuole fare lo stesso, non è semplicemente possibile: se tutti volessero mangiare come l'occidentale medio, servirebbero almeno due pianeti e mezzo. È una scelta obbligata.

Cowspiracy, la cospirazione delle mucche:

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