martedì 23 agosto 2016

Stai pensando alla scelta vegan? Ti starai facendo queste domande!




La scelta vegan è solitamente motivata da questioni non solo etiche, ma anche salutiste ed ecologiste. E soprattutto per chi come noi è nato in una società dove mangiare animali è considerato normale e necessario, con tutto il corollario di disinformazione a riguardo, è ovvio che l’idea della scelta vegan porti una serie di interrogativi.




Se anche tu stai pensando di intraprendere questo percorso probabilmente ti sarai già posto alcune delle seguenti domande. Per aiutarti a trovare le risposte, abbiamo raccolto in questo articolo i quesiti più diffusi.


Una dieta a base vegetale ha controindicazioni?




No, a patto di seguire un’alimentazione varia. Il cambio di abitudini alimentari non presenta effetti collaterali, a meno che non si traduca nel consumare esclusivamente pochi alimenti, a esempio farinacei e derivati della soia. In questo caso è sempre meglio rivolgersi a professionisti come dietologi e nutrizionisti che ci sapranno indicare gli accorgimenti necessari per una dieta vegetale perfettamente bilanciata. In Italia per fortuna non mancano e molti si sono riuniti in un’apposita associazione.


E le proteine?





Quello delle proteine è un falso mito: non è assolutamente necessario mangiare carne e un’alimentazione a base vegetale è in grado di fornirci tutti gli aminoacidi dei quali abbiamo bisogno. Per una lettura più approfondita rimandiamo qui.


Mangiare carne è naturale?





La maggior parte della carne consumata in Italia e nel mondo proviene da allevamenti intensivi, luoghi che di naturale hanno ben poco e dove, nascosti alla vista dei consumatori, milioni di animali sono costretti a passare un’esistenza in gabbia e tenuti in vita con l’aiuto di farmaci. Tali precarie condizioni di vita all’interno degli stabilimenti, possono favorire inoltre negli animali lo sviluppo di batteri e patologie potenzialmente pericolosi per l’uomo.
Mangiare la carne di animali non è affatto naturale per l’essere umano, che ha l’anatomia simile a quella dei frugivori (come lo sono gli altri primati) e in natura sarebbe una preda e non certo un cacciatore. Solo millenni di adattamento hanno reso possibile, ma non indispensabile, farlo.


E se scegliessi solo carne BIO?



Scegliere di rispettare gli animali vuol dire rispettare la loro volontà di vivere; ogni allevamento invece, a prescindere dalla tipologia, ha una sola destinazione: il macello.In questi luoghi la morte è morte e non esiste differenza tra animali etichettati bio o meno, tutti soffrono allo stesso modo.
Negli allevamenti cosiddetti BIO la quantità di sostanze chimiche utilizzate è certamente inferiore, mentre le quantità di acqua ed energia consumate rimangono invece le stesse, così come le emissioni di gas serra e le conseguenze per il clima. Contrariamente a quanto si pensa, la dicitura BIO non sempre risulta essere garanzia di sostenibilità e rispetto della vita degli animali.


Se smettiamo di allevarli, gli animali sparirebbero dal pianeta?




Stefano Belacchi / Essere Animali

Negli allevamenti intensivi gli animali vengono perlopiù riprodotti in modo artificiale e vengono fatti nascere (e morire) appositamente. La quantità di animali presenti è determinata esclusivamente dalle esigenze di mercato, non dal timore di far estinguere una determinata specie. Inoltre la maggior parte delle specie allevate non esistono come tali in natura, sono il frutto di secoli di selezione finalizzata solo a produrre di più.


E se mi limitassi alla scelta vegetariana?



Spesso la scelta vegan viene vista come estrema, e in molti optano per un passo intermedio. Molti non sanno però che anche il consumo di latte e uova implica sofferenze per gli animali e che al termine del loro ciclo produttivo vengono macellati.
La scelta vegetariana è un passo importante e del quale essere orgogliosi, perché contribuisce a ridurre la sofferenza degli animali. Ma non va vista come un punto di arrivo, perchè è possibile impegnarsi per andare oltre.


Posso mangiare il pesce?




Essere Animali

Ormai lo ammettono tutte le fonti scientifiche più importanti: i pesci soffrono esattamente come gli altri animali. Anche qui inoltre il fenomeno degli allevamenti intensivi è sempre più presente, con condizioni sempre peggiori per questi animali. Per una lettura più approfondita rimandiamo a questo articolo.


Se la dieta vegan è equilibrata perchè ho bisogno della B12?







La B12 non viene prodotta dalle piante né dagli animali, ma è una sostanza di derivazione batterica. I microrganismi responsabili della sintesi di questo prezioso elemento si trovano anche nel terreno, perciò in una condizione di vita “naturale” la assumeremmo mangiando frutta e verdura e bevendo acque da loro “contaminate”. Per ovvie motivazioni questo tipo di situazione non è proponibile al giorno d’oggi.
Anche agli animali negli allevamenti intensivi, che in situazioni di normalità la produrrebbero autonomamente, viene fornita attraverso apposite integrazioni nel mangime. Quindi anche chi mangia carne prende un integratore, anche se per via indiretta.


Anche la coltivazione di alimenti vegetali inquina?




Come ogni attività umana anche l’agricoltura impatta sull’ambiente, a causa principalmente del consumo d’acqua e dell’uso di erbicidi e pesticidi. Quello che però è meno noto è che la maggior parte dei terreni coltivati nel mondo sono destinati a nutrire gli animali degli allevamenti.
Calcolando che per produrre un chilo di carne si consumano in media 15 chili di vegetali, se un vegano mangia un etto di piante, chi mangia una bistecca ne consuma 1,5 kg! Chi sceglie un’alimentazione vegtale contribuisce quindi a ridurre drasticamente la quantità di terreno destinata al consumo umano.




Scegliere vegan vuol dire andare incontro ad uno stile di vita più consapevole, nuove abitudini e sapori tutti da scoprire. Oltre al rispetto per gli animali, un’alimentazione a base vegetale ha effetti benefici anche sulla propria salute e sull’ambiente.


SE VUOI SAPERNE DI PIÙ LEGGI QUI

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