di Alessandra Daniele
Chi si ostina a pensare che Matteo Renzi non abbia davvero a cuore gli interessi dell’Italia, e non sappia o non voglia trovare soluzioni reali, efficaci e innovative ai problemi economici, politici e sociali più pressanti del Paese, adesso non potrà che ricredersi.
Col rivoluzionario coraggio che lo contraddistingue, Matteo Renzi ha infatti concepito la soluzione definitiva.
Invadere la Russia.
Il primo movente della nostra azione sarà ovviamente umanitario: liberare quel paese dal giogo dittatoriale di Vladimir Putin, un pericoloso autocrate pronto a riscrivere qualsiasi regola pur di consolidare e accrescere il proprio potere.
Inoltre, il know-how italiano, che così efficace s’è dimostrato nel combattere la criminalità organizzata nostrana, avrà facilmente ragione della perniciosa mafia russa, e dei suoi complici internazionali.
Il nobile intento di esportare la nostra efficiente e illuminata democrazia – appena perfezionata dalla grande Riforma Costituzionale renziana – però non ci impedirà di godere meritatamente degli immancabili benefici nazionali del nostro generoso sforzo bellico.
A cominciare dall’immediata soluzione di qualsiasi problema energetico, grazie alle enormi risorse di carburante d’ogni tipo controllate dalla Russia.
I vasti territori scarsamente popolati che abbondano fra quelle gelide lande saranno poi il luogo ideale verso il quale dirottare gli immigrati che sconsideratamente premono alle nostre frontiere.
Soprattutto però la nostra nuova Campagna di Russia aprirà immensi mercati all’operosa imprenditoria italica, ricchi di clientela ricettiva, come di manodopera a bassissimo costo.
Il nostro paese riprenderà finalmente il posto dovuto fra i grandi della terra, realizzando il sogno che fu di Napoleone e Hitler.
Cosa aspettiamo? All’armi dunque, la steppa ci attende!
Col rivoluzionario coraggio che lo contraddistingue, Matteo Renzi ha infatti concepito la soluzione definitiva.
Invadere la Russia.
Il primo movente della nostra azione sarà ovviamente umanitario: liberare quel paese dal giogo dittatoriale di Vladimir Putin, un pericoloso autocrate pronto a riscrivere qualsiasi regola pur di consolidare e accrescere il proprio potere.
Inoltre, il know-how italiano, che così efficace s’è dimostrato nel combattere la criminalità organizzata nostrana, avrà facilmente ragione della perniciosa mafia russa, e dei suoi complici internazionali.
Il nobile intento di esportare la nostra efficiente e illuminata democrazia – appena perfezionata dalla grande Riforma Costituzionale renziana – però non ci impedirà di godere meritatamente degli immancabili benefici nazionali del nostro generoso sforzo bellico.
A cominciare dall’immediata soluzione di qualsiasi problema energetico, grazie alle enormi risorse di carburante d’ogni tipo controllate dalla Russia.
I vasti territori scarsamente popolati che abbondano fra quelle gelide lande saranno poi il luogo ideale verso il quale dirottare gli immigrati che sconsideratamente premono alle nostre frontiere.
Soprattutto però la nostra nuova Campagna di Russia aprirà immensi mercati all’operosa imprenditoria italica, ricchi di clientela ricettiva, come di manodopera a bassissimo costo.
Il nostro paese riprenderà finalmente il posto dovuto fra i grandi della terra, realizzando il sogno che fu di Napoleone e Hitler.
Cosa aspettiamo? All’armi dunque, la steppa ci attende!
Fonte: Carmillaonline
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