mercoledì 2 novembre 2016

Un’arma ambientale chiamata “terremoto”: forse non sapete che….


Quello che segue non è articolo visionario e complottista, sono riportati dati scientifici, leggi approvate dal Parlamento, teorie scientifiche (Richard Close) basati sulla raccolta di dati e di atti concessori, che ritengono possibile, con la geo ingegneria, "influenzare" i terremoti. Non vogliamo, con la pubblicazione dell'articolo, avallare nessuna teoria complottista, ma desideriamo fare solo il nostro mestiere, secondo noi al meglio, ospitando le voci fuori dal coro. 
di Simona Mazza.
Un’arma ambientale chiamata “terremoto”: forse non sapete che….
Il sottosuolo italiano continua inesorabilmente a tremare: l’ultima scossa di magnitudo 4,8 è stata avvertita il primo novembre, a distanza di due giorni da quella ancora più violenta che ha colpito il Centro Italia (magnitudo 6,5).
Un particolare accomuna le ondate sismiche che dallo scorso 24 agosto non danno tregua al Bel Paese.
Parliamo della modesta profondità dell’ipogeo, circostanza che lascia intravedere l’ipotesi della responsabilità umana.
Spieghiamo perché.
Forse non tutti sanno che i terremoti possono essere provocati dall’uomo attraverso azioni ben precise quali: esplosioni convenzionali e nucleari nel sottosuolo, esperimenti bellici, estrazioni di idrocarburi o iniezioni nelle faglie sismiche di energia elettromagnetica.
Gli Stati Uniti d’America l’11 agosto 1987 hanno brevettato l’US4686605 “Modificazione della Ionosfera per mezzo di onde radio”.
Incrementando la presenza di ioni liberi nella ionosfera, qualora tali cariche si scarichino sulla litosfera si possono innescare fenomeni sismici globali per via della forza di Lorentz.
(Se un campo magnetico esercita una forza su un conduttore percorso da corrente, è lecito pensare che ogni particella carica che si muove in un campo magnetico subisce una forza, poiché la corrente è costituita da cariche in movimento).
L’effetto ottenuto è lo stesso provocato dalle tempeste geomagnetiche (interferenze, interruzioni ampie delle telecomunicazioni, sia marine che di superficie che nel sottosuolo in ambito militare, i segnali dei satelliti artificiali).
Il 20 agosto 1991, gli Usa hanno altresì brevettato l’ US5041834, un sistema utilizzato per focalizzare segnali elettromagnetici in precise zone del globo o dell’atmosfera.
Sei tali segnali vengono scaricati sulla terra, alterano la situazione geologica, scatenando sismi di grande intensità, ma con ipocentro superficiale e standardizzato… proprio quello che sta accadendo negli ultimi mesi in Italia.
L’effetto delle estrazioni.
Oltre a ciò, ricordiamo che attualmente nel mar Adriatico sono attive 12 concessioni (da parte di Eni e Edison) per la perforazione, l’estrazione di idrocarburi e le reiniezioni ad elevata pressione di scarti anche radioattivi nel sottosuolo marino, che possono provocare fenomeni sismici.
(Nelle Marche, secondo i dati ufficiali ministeriali risultano ben 26 concessioni in uso).
Un’arma ambientale chiamata terremoto.
A conferma di quella che potrebbe sembrare una folle teoria complottista, ricordiamo che i terremoti vennero considerati “arma ambientale” e vietati dalla convenzione internazionale Enmod dell’ONU, in vigore dal 1978.
L’Italia l’ha ratificata con la legge 962 del 1980, a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Tutte queste informazioni purtroppo vengono tacitate all’opinione pubblica e pertanto i terremoti vengono considerati come fenomeni naturali, nulla più.
Una interessante ricerca
Christian Klose, ricercatore della School of Applied Science della Columbia University, (Usa), ha dichiarato “Fino a pochi anni fa, nessuno immaginava che l’uomo avrebbe potuto avere un tale impatto sui fenomeni geofisici”.
Secondo i suoi studi, nel diciannovesimo secolo fino ad oggi si sono verificati più di 200 terremoti con una intensità compresa tra i 4,5 e i 7,9 gradi della scala Richter, in seguito a lavori di geoingegneria.
Klose ha spiegato “Molti dei terremoti in questione sono avvenuti in aree dove esistono estrazioni di carbone, gas o altri fluidi dal sottosuolo, e di solito non superano i 5 gradi Richter. Quando invece l’attività umana innesca il movimento di faglie, i sismi conseguenti possono essere molto più forti”.
Lo zampino della Nato
Per una strana coincidenza, geologi, sismologi ed esperti della materia partecipano al workshop annuale della Nato in Europa.
A questo punto, una domanda sorge spontanea: perché la Nato si interessa dei terremoti in Italia?
La risposta è sconcertante.
Dal 2002 la Nato conduce esperimenti bellici nel nostro territorio, mediante un progetto segreto di geo-ingegneria atmosferica.
Ogni giorno i nostri cieli vengono infatti solcati da velivoli militari che disperdono sostanze in grado di rendere l’aria maggiormente elettroconduttiva.
Il filo conduttore è il Muos “Il programma di comunicazione satellitare a banda stretta di nuova generazione del Dipartimento della Difesa creato per sostenere le operazioni militari USA e NATO in tutto il mondo”.
Insomma un vero e proprio programma di guerra.
Sveliamo un arcano
Tanto per rafforzare questo concetto, sconosciuto alla stragrande maggioranza di cittadini, sveliamo un arcano:
Il 27 ottobre, il Primo Comitato dell’Assemblea generale dell’Onu che si occupa di disarmo e questioni di sicurezza internazionale, ha adottato, con 123 voti a favore e 38 contrari, una risoluzione politica che chiede di avviare nel 2017 i negoziati per un Trattato internazionale volto a vietare le armi atomiche, decisione che dovrebbe porre fine alla corsa agli armamenti.
L’Italia è stata tra i 38 Paesi contrari.
Il nostro Paese ed altre nazioni guerrafondaie che ospitano armi nucleari sul loro territorio come parte di un accordo segreto NATO (ovvero, mai ratificato dal Parlamento italiano), non hanno sostenuto la risoluzione.
A favore della risoluzione si sono espresse 123 nazioni, con Austria, Brasile, Irlanda, Messico, Nigeria e Sud Africa che si sono assunti il compito di redigere concretamente la Risoluzione.
16 invece i Paesi astenuti.
Conclusioni.
L’Italia prosegue evidentemente nella sua corsa verso la dittatura di stampo fascista/piduista e guerrafondaia.
Lo sta facendo non solo attraverso la disinformazione ed il tentativo di distruzione della Costituzione repubblicana, ma anche tramite la violazione del trattato internazionale di non proliferazione (TNP).
Intanto gli Stati Uniti d’America hanno realizzato 4 arsenali nucleari ad Aviano, Ghedi, Livorno (Camp Darby) e Sigonella.
L’ 8 novembre all’aeroporto militare di Amendola, vicino Manfredonia (Puglia) sarà inoltre impiantato un mastodontico deposito costiero di gas esplosivo (progetto Energas/Q8), e giungeranno i primi due cacciabombardieri nucleari italiani.
L’Italia comprerà 90 velivoli F-35 che costeranno agli italiani circa 60 miliardi di euro.
Nelle basi di Amendola e Grottaglie saranno dislocati e pronti all’uso contro la Russia, questi strumenti di guerra e di morte.

Italiani che ne dite?

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