Se continui a leggere potrai venire a conoscenza di particolari inquietanti della politica di stato e inizierai a pensare che quella che sei costretto a vivere potrà anche essere la realtà, ma vista da dentro un grattacielo da dietro una finestra oscurante ed infrangibile.
Benvenuto nella distopia ucronica anno domini 2017, nella realtà creata appositamente per inquisirti, imprigionarti, censurarti e mettere a tacere tutte le voci degli animali fuori dal coro.
Come te, come me, come tutti noi che siamo costretti a conviverci ma vogliamo colpirlo con violenza, la stessa usata dalla repressione contro i nostri compagni, colpire quel vetro infrangibile distruggendo lo stesso grattacielo.
Perché sappiamo per esperienza storica dalle Twin Towers che il grattacielo indistruttibile potrà esserlo solo finché non vorrai deciderti a distruggerlo.
Distruggerai la società costituita infrangendo tutti i vetri dei suoi palazzi, per scacciare l’oscuramento e scatenare miliardi di stelle finalmente libere di bruciare e dar luce a nuovi pianeti viventi.
Tutte finalmente libere di essere e di autodeterminarsi.
Finché avrai le forze, finché avrai l’astuzia, finché avrai la volontà e la motivazione per farlo…
Inizia così l’articolo che vogliamo proporvi oggi, un chiaro appello alla resistenza antispecista e alla diffusione dei suoi valori più puri, da mettere in pratica nel quotidiano e tradurre in gesti diretti per la liberazione animale, umana, della Terra.
Chi segue Earth Riot da qualche tempo avrà ormai notato i chiari riferimenti che ci legano alla cultura punk, radici alle quali siamo molto affezionati.
Nel rispetto di ogni genere musicale però, anche del più discutibile, vi invitiamo alla lettura di quanto segue con il sottofondo della canzone che più di ogni altra vi fa venire i brividi, perché questa è la sensazione che dovrete provare nel leggere i contenuti del testo offerto da Agripunk.
Per la lettura integrale dell’articolo “Disboscare per nutrire il pianeta“, di cui riportiamo alcuni estratti, vi rimandiamo direttamente al blog di Agripunk, dove potrete trovare tutte le informazioni sull’impegno quotidiano delle persone che danno vita a questa realtà antispecista.
SE LA LIBERAZIONE ANIMALE È UN PERCORSO, L’ANTISPECISMO È UN SALTO.
Voluto. Rapido. Deciso.
E’ la decisione e la determinazione di aiutare Scilla e tutti i ribelli a vivere liberi dalla repressione.
E’ il non porti il problema di quanto sia senziente o famosa una vita per impegnarti a liberarla.
E’ il non soffermarsi davanti ad un assegno o a un distintivo.
Adesso si rivela il solo antispecismo possibile, che guardacaso finalmente coincide esattamente con la resistenza al nazifascismo e con la liberazione totale da ogni forma di schiavismo.
E’ necessario abbattere completamente il sistema idiocratico esistente per liberare il pensiero e il vivente.
E’ necessaria la solidarietà e complicità con l’azione diretta dei nostri compagni per la liberazione animale e della terra.
E’ necessaria la solidarietà e l’azione nella lotta per la liberazione dei compagni di ogni specie.
L’antispecismo è la lotta per la liberazione totale del vivente da ogni forma di schiavitù.
Fonte: Earth Riot
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