mercoledì 26 aprile 2017

La perenne condanna che chiamiamo STATO




Secondo gli anarchici, i problemi sociali come il crimine, l’ignoranza e l’apatia delle masse sono un prodotto della stessa società autoritaria:

Mantenere gli individui perennemente sotto un’autorità superiore fa sì che questi non siano più capaci di comportarsi autonomamente, senza un capo che gli comandi cosa fare; inoltre qualsiasi capo cercherà sempre di mantenere il proprio potere, e quindi cercherà il più possibile di rendere i sottoposti non autonomi, e di creare bisogni negli stessi sottoposti, come la necessità di protezione dal crimine dal terrorismo e dalla guerra ma anche dalla fame, privatizzando suolo e mezzi di produzione e costringendo l’individuo che ormai è ”carcerato” nella società attuale ad implorare un lavoro dove verrà schiavizzato :

A) sul pianeta terra con una piccola percentuale delle spese militari, si potrebbe donare una casa ad ogni essere umano.
B) l’automazione delle macchine che ci dovrebbe aver già liberato dal lavoro..basterebbero tre ore al giorno se TUTTI lavorassimo per il bene comune.

Secondo la prospettiva libertaria quindi lo Stato non ha alcun reale interesse a risolvere i problemi sociali, perché altrimenti verrebbe meno il bisogno del potere.

(..) Così, man mano, attraverso tutta una rete complicatissima di lotte di ogni specie, invasioni, guerre, ribellioni, repressioni, concessioni strappate, associazioni di vinti unitisi per la difesa, e di vincitori unitisi per l’offesa, si è giunti allo stato attuale della società in cui alcuni detengono ereditariamente la terra e tutta la ricchezza sociale, mentre la gran massa degli uomini, diseredata di tutto, è sfruttata ed oppressa dai pochi proprietari.

Da questo dipendono lo stato di miseria in cui si trovano generalmente i lavoratori, e tutti i mali che dalla miseria derivano: ignoranza, delitti, prostituzione. Da questo, la costituzione di una classe speciale (governo), la quale, fornita di mezzi materiali di repressione, ha missione di legalizzare e difendere i proprietari contro le rivendicazioni dei proletari; e poi si serve della forza che ha, per creare a sé stessa dei privilegi e sottomettere, se può, alla sua supremazia anche la stessa classe proprietaria. Da questo, la costituzione di un’altra classe speciale (il clero), la quale con una serie di favole sulla volontà di Dio, sulla vita futura, ecc., cerca d’indurre gli oppressi a sopportare docilmente l’oppressione, ed al pari del Governo oltre di fare gli interessi dei proprietari, fa anche i suoi propri. Da questo, la formazione di una scienza ufficiale che è, in tutto ciò che può servire agl’interessi dei dominatori, la negazione della scienza vera. Da questo, lo spirito patriottico, gli odi di razza, le guerre, e le paci armate talvolta più disastrose delle guerre stesse. Da questo, l’amore trasformato in tormento o in turpe mercato. Da ciò l’odio più o meno larvato, la rivalità, il sospetto fra tutti gli uomini, l’incertezza e la paura per tutti.

Tale stato di cose noi vogliamo radicalmente cambiare. E poiché tutti questi mali derivano dalla lotta fra gli uomini, dalla ricerca del benessere fatta da ciascuno per conto suo e contro tutti, noi vogliamo rimediarvi sostituendo all’odio l’amore, alla concorrenza la solidarietà, alla ricerca esclusiva del proprio benessere la cooperazione fraterna per il benessere di tutti, alla oppressione ed all’imposizione la libertà, alla menzogna religiosa e pseudoscientifica la verità. Dunque:

Abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garantiti i mezzi per produrre e vivere, siano veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente; per l’interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.

Abolizione dei Governo e di ogni potere che faccia la legge e la imponga agli altri: quindi abolizione di monarchie, repubbliche, parlamenti, eserciti, polizie, magistratura, ed ogni qualsiasi istituzione dotata di mezzi coercitivi.

Organizzazione della vita sociale per opera di libere associazioni e federazioni di produttori e consumatori, fatte e modificate secondo la volontà dei componenti, guidati dalla scienza e dall’esperienza e liberi da ogni imposizione che non derivi dalle necessità naturali, a cui ognuno, vinto dal sentimento stesso della necessità ineluttabile, volontariamente si sottomette.
Garantiti i mezzi di vita, di sviluppo, di benessere ai fanciulli ed a tutti coloro che sono impotenti a provvedere a loro stessi.

Guerra alle religioni ed a tutte le menzogne, anche se si nascondono sotto il manto della scienza. Istituzione scientifica per tutti e fino ai suoi gradi più elevati.

Guerra alle rivalità ed ai pregiudizi patriottici. Abolizione delle frontiere: fratellanza fra tutti i popoli.

Ricostruzione della famiglia in quel modo che risulterà dalla pratica dell’amore, libero da ogni vincolo legale, da ogni oppressione economica o fisica, da ogni pregiudizio religioso


”La rivoluzione, abolendo il governo e la propietà individuale, non crerà forze che non vi esistono; ma lascerà libero campo all’esplicazione di tutte le forze, di tutte le capacità esistenti, distruggerà ogni classe interessata a mantenere le masse nell’abbrutimento, e farà in modo che ognuno potrà agire ed influire in proporzione alle sue capacità, e conformemente alle sue passioni ed interessi. E questa è la sola via per la quale le masse possano elevarsi, poichè è solo con la libertà che uno si educa ad essere libero, come è solo lavorando che uno impara a lavorare.”





Sta avvenendo una sola cosa che andrebbe detta al TG1 e su tutti i telegiornali e giornali .. Ma che nessuno pubblica..che nessuno dice. La notizia sarebbe questa:

Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause ad essa correlate. I dati sono migliorati rispetto alle 35.000 persone di dieci anni fa o le 41.000 di venti anni fa. (Secondo me perchè la popolazione è diminuita..sai quando non c’è cibo, capita). Tre quarti dei decessi interessano bambini al di sotto dei cinque anni d’età.

Mentre più della metà del cibo prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia commestibile. Il dato, è stato rilevato dalla FAO. Senza contare il cibo che viene gettato in mare per non far abbassare i prezzi,quello che scade e quello non vendibile perchè in scadenza, quello gettato via perchè non conforme allo standard .. dunque escluse tutte le assurdità occidentali..

Fatta 100 la quantità complessiva, a livello mondiale, di cibo sprecato nelle varie fasi della catena dalla produzione alle nostre tavole, ecco le stime della FAO sullo spreco nelle singole fasi, in percentuale e in milioni di tonnellate.

32% –> 510 milioni di tonnellate
si sprecano durante la produzione agricola
22% –> 355 milioni di tonnellate
nelle fasi immediatamente successive alla raccolta
11% –> 180 milioni di tonnellate
durante la trasformazione industriale
13% –> 200 milioni di tonnellate
durante la distribuzione
22% –> 345 milioni di tonnellate
li spreca il consumatore, a livello domestico
e nella ristorazione.









– Un giornale scrisse che nel 2000 le macchine avrebbero potuto liberare l’uomo dal lavoro
..hanno inventato la crisi..hanno imposto la disoccupazione.. e ora lo supplichiamo..
Fonte: Anarchia Unica Via

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