domenica 25 giugno 2017

Ma davvero l'essere umano si è evoluto?

Si dice che l'uomo discende dalla scimmia. Ebbene si! l'uomo discende dalla scimmia, e ne discende perchè la scimmia non ce la faceva più a reggerlo sul groppone e ha deciso di farlo "discendere"...

Se parli con gli animali essi parleranno con te e vi conoscerete l’uno con gli altri. Se non parli con loro non potrai conoscerli, e ciò che non si conosce fa paura. Quando qualcosa fa paura, l’uomo la distrugge.
(Chief Don George)

Personalmente credo che non più di qualche secolo fa tutti gli esseri viventi di questo pianeta fossero in grado di comunicare fra loro tramite la telepatia, umani e non umani si viveva allegramente in piccole o grandi comunità gestite dalle donne in un sistema comunemente detto Matriarcato, gli umani non erano costretti a coprirsi le "vergogne" e si copulava simpaticamente senza dover mettere su famiglia, i bambini erano accuditi e allevati da tutta la comunità e datosi che non ci si cibava di animali non esistevano neanche le tante malattie dell'era moderna e non c'era nessuna Lorenzin qualsiasi che si permettesse di rendere i vaccini obbligatori, non esistevano stati nè autorità nè religioni, e, non essendoci ladri e malfattori non esistevano polizie eserciti, tribunali e prigioni, effettivamente eravamo messi veramente male, per fortuna a tutto questo è subentrato il Patriarcato;
Non sappiamo in quale periodo del passato i maschi presero il sopravvento nelle comunità, ma sappiamo i disastri che il genere maschile ha inferto all'intero pianeta con le conseguenze sotto gli occhi di tutti, i maschi ancora adesso detengono il loro ferreo potere su tutto il globo terracqueo, sono maschi i capi religiosi, sono maschi i proprietari delle banche e delle multinazionali, sono maschi i capi degli eserciti e delle polizie, sono maschi i capi di stato e i dittatori, e tutti costoro continuano ininterrottamente da qualche secolo a tenere sottomessi interi popoli, questo loro potere si basa principalmente su due fondamentali pilastri: la sottomissione delle donne e lo sfruttamento degli animali la loro vera inesauribile fonte rinnovabile, se un giorno non lontano gli esseri umani aprissero finalmente gli occhi e smettessero di cibarsi di animali e derivati il potere di questi signori del pianeta sarebbe destinato a ridursi in polvere e potremmo tornare a vivere nel benessere e tornare a parlare con gli animali di tutte le specie, vi invito a leggere alcune considerazioni di Franco Libero Manco su questi fondamentali argomenti:


“La carne nella dieta ha favorito l’evoluzione dell’uomo”. Se questo fosse vero sarebbe sufficiente somministrare carne alle scimmie antropomorfe per accelerare il loro livello intellettivo. Nessuno è in grado di affermare le motivazioni dello sviluppo cerebrale che parte dall’australopiteco in poi. Molto probabilmente è dipeso dalla necessità di doversi difendere dai predatori nel nuovo ambiente della savana, ma più in particolare l’uso delle mani in virtù del bipedismo e del linguaggio verbale.

“Ci sono problemi più importanti che interessarsi di alimentazione o protezione degli animali”. Tutti i problemi umani scaturiscono dal pensiero e dalla coscienza degli individui. La nostra filosofia va alle cause dei problemi e le cause risiedono tutte nella mancanza di giustizia e sensibilità verso la condizione dell’altro. La cultura vegan contribuisce in modo determinante alla risoluzione dei grandi problemi umani perché rende l’individuo più giusto e sensibile non solo verso gli animali ma verso gli esseri umani. Finché non si rispetteranno gli animali non si rispetteranno nemmeno gli esseri umani, perché tutto è interconnesso.

“Il vostro benessere e la riduzione della malattie è dovuto al vostro stile di vita più sano non dalla mancanza di carne nella vostra dieta”. A noi questo interessa: responsabilizzare le persone sull’importanza fondamentale di un giusto stile di vita, per se stessi, l’ambiente, l’economia. Ma se credete che sia sufficiente uno stile di vita corretto continuate a consumare carne, pesce e latticini, e vedrete se sarete o no immuni alle patologie ad essi correlate.

Voi vegani siete degli estremisti. Per noi è come vivere in un contesto sociale in cui si considera lecito fare a pezzi gli schiavi.

“C’è bisogno della carne per crescere”. Infatti gli elefanti non crescono. I nostri figli vegan non crescono. I figli del prof. Veronesi non sono cresciuti, come non è cresciuta Margherita Hack.

“Ma gli elefanti sono erbivori noi onnivori”. Siamo onnivori per abitudine non per disposizione naturale. Se fossimo stati strutturati a mangiare la carne la natura ci avrebbe fornito gli strumenti adatti ad uccidere gli animali, ci avrebbe dato dentatura adatta a lacerare la carne, l’acido cloridrico necessario, l’enzima uricasi, l’intestino adatti a metabolizzare la carne.

“Perché essere vegan”? Perché la vita chiede di essere rispettata e tutelata in qualunque forma si manifesta. E perché questo rispetto rende l’uomo migliore. Siamo vegan per aderire al comando non ammazzare e non fare ad altri ciò che non si vorrebbe per se stessi; per non avere sulla coscienza la sofferenza e la morte di tanti animali; per non danneggiare la nostra salute con alimenti incompatibili con la nostra natura; per non contribuire alla distruzione delle foreste, all’inquinamento del pianeta, alla fame nel mondo, all’economia personale e collettiva.

“Voi pensate ai danni della carne mentre anche gli alimenti vegetali sono altamente contaminati”. Una cosa è inquinarsi al 10% un altro è inquinarsi al 100%. La nostra battaglia mira alla conversione delle colture convenzionali con colture di alimenti naturali, biologici ed integrali, possibilmente a chilometro zero.

“Bisogna tornare a consumare la carne degli animali allevati allo stato naturale”. Ci vorrebbero altri 5 pianeti come il nostro per dare ai miliardi di animali ora allevati lo spazio necessario a farli pascolare in modo naturale. Solo attraverso gli allevamenti intensivi è possibile disporre dell’ingente quantitativo di latte, formaggi e uova che ora vengono consumate dell’umanità.

“Perché la carne fa male”? La carne degli animali non fa male solo perché lo dicono gli istituti di ricerca più accreditati nel mondo e dagli scienziati indipendenti, non perché quello che mangiano gli animali è già contaminato, non perché agli animali vengono somministrati vari farmaci, non perché gli animali macellati possono essere ammalati: la carne fa male soprattutto per le ptomaine che si sviluppano da ogni organismo animale in via di putrefazione, cioè putrescina, cadaverina, istolo, indolo, fenoli ecc. tutte sostanze altamente tossiche. Ma la carne fa soprattutto male agli umani, alla nostra coscienza, alla nostra capacità di condividere le sofferenza dei più deboli; fa male perché ci abitua alla logica della supremazia del forte sul debole, all’indifferenza verso la sofferenza del prossimo; fa male all’ambiente, all’economia, alle popolazioni del terzo mondo costrette a coltivare monocolture, cioè mangimi per gli animali d’allevamento per i paesi abbienti. Per contro i vegetali per il loro alto contenuto di amidi e fibra favoriscono la concentrazione di triptofano nel cervello consentendone la trasformazione in serotonina, neurotrasmettitore che favorisce uno stato di calma, di serenità, di socievolezza.

“Vi sono stati tanti filosofi carnivori”. E’ vero, ma nessuno del calibro di Pitagora, Plutarco, Leonardo da Vinci, Ganhi, Einstein.

“Se mangerete il cibo giusto sarete stupefatti, entrerete in un altro ordine di vibrazioni, vi sentirete legati all’universo ed in armonia con esso, godrete di uno straordinario stato di pace, di pienezza e di felicità” (Omraam Mickael Aivanhov, filosofo e pedagogo bulgaro, 1900-1986)

E se tutto quanto sopra detto non bastasse vi invito a visionare il documentario:

Un equilibrio delicato

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L'ALLEVAMENTO DI TACCHINI CHE... DIVENTA RIFUGIO! 🙏
C'è un posto, in Toscana, fatto di campi, boschi e capannoni, per decenni adibiti ad allevamento di tacchini.
Nel 2014 l'allevamento chiude, grazie al lavoro e alla caparbietà di due persone che sognano di farne un luogo dove animali (umani e non) possano vivere in pace, lontani da violenza e sfruttamento.
Ad Aprile del 2015, nasce Agripunk Onlus, un rifugio che a oggi ospita più di 100 animali salvati. Non uno di loro è stato comprato, perchè non si tratta di oggetti, ma di vite con un valore intrinseco che nulla ha a che fare con quello economico.
Un podere composto da 3 appartamenti, 2 case, vari fondi, i 7 capannoni dell’ex allevamento, 5 ettari coltivabili inclusi vigneti per fare il vino ed ulivi per fare l’olio, oltre ad altri 20 ettari di prati, boschi, sorgenti, torrenti e un lago dove poter lasciar pascolare liberi gli animali liberati e dove dare riparo dalla caccia a quelli selvatici. Per un totale di 26 ettari ossia 260.000 metri quadri.
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Qui potete leggere tutta la storia di questi favolosi ragazzi e tutto quello che hanno fatto fin'ora per salvare più animali possibili! https://goo.gl/xEUJfm
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