sabato 15 luglio 2017

Sostieni Agripunk, supporta la liberazione animale

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Agripunk Onlus è un'associazione senza scopo di lucro per la tutela e la salvaguardia della natura e dell'ambiente.
Nostro scopo è dare soccorso ad animali al di là di qualsiasi definizione prestabilita e dar loro la possibilità di vivere come meglio scelgono di farlo, bonificare l'area del Podere dall'inquinamento perpetrato in tutti questi anni, tutelare il bosco, i corsi d'acqua e le sorgenti, proteggere e dare rifugio ad animali selvatici avendo creato un'area libera dalla caccia, restaurare gli stabili interni al Podere creando una "comunità" che vive in maniera il più possibile sostenibile, cercando di aiutare persone in difficoltà, realizzando un'agricoltura sostenibile-biodinamica-sinergica-selvatica, recuperando sementi e piante antiche e tradizionali, creando laboratori di artigianato.
Tutti insieme senza discriminazione alcuna.


Amiche ed amici è tutto pronto! A momenti pubblicheremo l'evento benefit a favore di Agripunk rifugio per animali liberi previsto per giovedì 27 luglio prossimo presso il più antico ristorante vegan della Capitale, La Capra Campa, uno dei locali più famosi nel panorama vegan e non solo di Roma e dintorni, due parole per descriverlo:

Le verdure a km zero direttamente dalle campagne laziali
Le farine, i legumi, i cereali tutti bio
La frutta secca equosolidale
I dolci con zuccheri alternativi
I vini naturali e biologici e le birre artigianali
Gli IN-Forma (fermentati e stagionati di nostra produzione)
..tutto servito e spiegato da Simona e Patrizia e cucinato da Francesco!


Il ristorante oltre ad offrire una varietà di piatti prelibati sfiziosi e allegri, utilizza sapientemente  prodotti della natura, tutti biologici, tutti di stagione, preparati con tanta fantasia, vi permetterà di assaggiare ed eventualmente acquistare i famosi formaggi vegetali In-Forma prodotti e confezionati da Patrizia e Simona:

"Se entrate in un ristorante vegano a Roma e vi propongono una “cacio e pepe vegan” qualche dubbio è legittimo, se però il piatto è sontuoso e convince anche il più recalcitrante carnivoro, allora la curiosità è d'obbligo.
Le mandorle pugliesi, le nocciole biodinamiche di Viterbo, l'anacardo e la noce del Brasile equosolidali, la canapa lucana sono le materie di prim'ordine con cui La Capra Campa Bistrot di Roma produce IN-FORMA, una linea di alimenti vegetali innovativi.
Si parte dai semi ridotti in crema e fatti fermentare con starter naturali, quindi aromatizzati con spezie e erbe aromatiche e poi fatti stagionare.
La caciottina di mandorla e quella di anacardo sono i prodotti di punta, sia nelle versioni spalmabili che in quelle stagionate (si arriva anche a una stagionatura di 6 mesi).
Se i vostri gusti sono un po' più esotici non potete esimervi dal provare IN-FORMA di nocciola e di noce del Brasile nella versione stagionata.
E infine i freschi le classiche Re-cotte di soia per tutti gli usi e i palati e la particolarissima RE-cotta di canapa che amerete o odierete, ma che non vi lascerà indifferenti.
Insomma, che siate vegani, crudisti (perchè IN-FORMA è anche crudo), intolleranti o semplicemente curiosi, questo è il prodotto che fa per voi!".

Per continuare ad addentrarci nel mondo Agripunk e conoscerlo ancora di più, vi propongo un articolo pubblicato da Earth Riot:

Sostieni Agripunk, supporta la liberazione animale

Agripunk, realtà antispecista che (senza scendere a compromessi) in un’epoca in cui la costante è rappresentata dalla scomparsa di luoghi incontaminati, immense distese verdi colonizzate e convertite in monocolture, industrie, miniere e allevamenti, soffocate dal cemento e dalle grandi opere, è riuscita nell’impresa di liberare un’area di 26 ettari un tempo occupata dagli stabilimenti di Amadori.
Un luogo dove un tempo venivano uccisi 30.000 tacchini ogni tre mesi è stato bonificato, trasformato in un rifugio per quegli animali liberati dalla schiavitù del sistema specista e capitalista, restituiti a nuova vita in un ambiente che è il simbolo della lotta per la liberazione animale, umana, della Terra.
Una realtà, un progetto, un sogno e un precedente che ha cambiato radicalmente le sorti di questa lotta, ma che per sopravvivere necessita del supporto di tutt* coloro che si battono per un mondo reso libero da ogni espressioni di dominio e prevaricazione.
I/le ragazz* che hanno dato vita a questa realtà dedicano ogni istante della loro vita alla tutela degli animali ospitati, alla cura del terreno dove sorge Agripunk e hanno bisogno di sostegno sia pratico che economico affinché questo sogno possa continuare ad essere una realtà.
I modi per sostenerl* sono molti: partecipando agli eventi che organizzano ogni mese, recandosi al rifugio per offrire il proprio aiuto materiale, attraverso l’acquisto delle magliette o dei generi alimentari auto-prodotti, diffondendo il loro materiale o tramite donazioni dirette come spiegato nella sezione come aiutarci sul sito di Agripunk.

Sul consumo di carne e sugli effetti deleteri e devastanti sul nostro organismo, Franco Libero Manco presidente dell'Associazione Vegan nimalista ha scritto questo illuminante articolo da leggere fino in fondo:

LA CATTIVA ALIMENTAZIONE RENDE L’UOMO VIOLENTO
Finché gli esseri umani si nutriranno come le belve si comporteranno come le belve
Franco Libero Manco


I continui episodi di improvvisa violenza che si stanno verificando in Italia, e non solo, non hanno precedenti nella storia recente. Non passa giorno che non si registri una esplosione di follia con efferati risvolti drammatici di cui le vittime sono quasi sempre le donne e i minori.
Questa lunga catena di delitti, in apparenza inspiegabili, riconduce il problema al fenomeno di pochi anni fa della cosiddetta mucca pazza diventata tale perché alimentata con residui di carnami inadatti alla sua natura di animale erbivoro. L’identico effetto non lo si può non associare all’essere umano per sua natura frugivoro. Mai l’umanità ha consumato quantitativi di carne come in questo periodo storico, e siccome la carne è un alimento adatto agli animali predatori (serve a dar loro la necessaria aggressività per uccidere la preda) la logica vuole che se gli umani consumano questa sostanza è probabile che si verifichino i medesimi effetti e di conseguenza si verificheranno “inspiegabili” comportamenti aggressivi e violenti.
Se una persona si nutre di alimenti scarsi di un determinato principio nutritivo, (per esempio di piante coltivate su un terreno povero di un certo minerale), anche il suo organismo accuserà la stessa carenza e questa si riflette inevitabilmente sulle funzioni del suo organismo. Ogni nutriente può far funzionare meglio o peggio un organo del corpo e di conseguenza l’intero organismo.
Il nostro cervello è una macchina che funziona prevalentemente a glucosio, se scarseggia tale nutriente funzionerà male, con le conseguenze che si immaginano. Noi siamo quello che mangiamo e quello che mangiano determina la nostra condotta. Questo l’aveva previsto già il grande Krisha che Nella Bhagavad Gita rispondendo ad Ariuna che gli chiede come potersi salvare dalle conseguenze delle vite passate e raggiungere la liberazione dal ciclo di rinascita e morte. E il Dio risponde: “Tu sei ciò che mangi e le tue attività modellano la tua vita. Se regoli il cibo e le attività puoi vincere le tendenze demoniache e promuovere le tendenze pure dentro di te. Il cibo è la principale forza creativa: la condotta morale, le buone abitudini, o sforzo spirituale, tutto dipende dalla qualità del cibo”.
Vi sono aminoacidi (come la tirosina, di cui sono ricchi i prodotti animali) che favoriscono la concentrazione nel cervello dei neurotrasmettitori dopamina e adrenalina i quali inclinano l’individuo alla competizione, alla litigiosità, all’aggressione, alla violenza (gli yogi indiani sostengono che i carnivori non possono mai raggiungere l’estasi). Anche la fenilalanina, di cui sono ricchi le carni, i formaggi ed anche i legumi, e un eccesso di zuccheri e di colesterolo nel sangue risultano essere tra i maggiori imputati.
Per contro altri principi nutritivi presenti principalmente nei prodotti vegetali, in virtù del loro altro contenuto in amidi e fibra consentono la concentrazione di triptofano nel cervello consentendone la trasformazione in serotonina, neurotrasmettitore che favorisce uno stato di calma, di serenità, di socievolezza di empatia, di disponibilità verso gli altri. Anche l’ossitocina, ormone dell’amore, predispone all’ empatia, alla fiducia negli altri. In sostanza, è possibile aumentare o diminuire certe funzioni cerebrali, introducendo con la dieta certi aminoacidi in misura maggiore o minore di altri.
E’ documentato che grassi di origine animale, zuccheri e carboidrati raffinati compromettono la salute del cervello, mentre una dieta vegana svolge un’azione protettiva. Due importanti cardiologi (Michael Cooper e Michael Agent) hanno dimostrato come la meditazione è in grado di abbassare di un terzo il livello di colesterolo nel sangue: e se la mente è in grado di condizionare la materia allo stesso modo la materia (il cibo) è in grado di condizionare il pensiero e di conseguenza la condotta dell’individuo. In sostanza, siccome ogni cibo entra in relazione con la nostra coscienza e con la nostra mente, modificando la dieta si influisce anche sulle emozioni e sul comportamento della persona.
La cattiva alimentazione impoverisce le facoltà cognitive e favorisce la demenza. La droga rende apatici, assenti, modifica il pensiero e il comportamento delle persone. Il profumo inebria, calma e rilassa. Traumi in specifiche zone del cervello ledono specifiche funzioni. Certi settori del cervello coinvolti in processi emotivi lo sono anche nella elaborazione dei pensieri. Differenti emozioni attivano differenti zone del cervello e viceversa.
"I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare", ha detto Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e un professore di biologia integrativa e fisiologia nel Collegio UCLA di Lettere.
Studiosi dell’University of California hanno dimostrato che anche i batteri presenti nell’intestino possono modificare alcune funzioni psichiche; in sostanza si può modificare lo stato psichico dell’uomo utilizzando specifici alimenti (intuizioni che risalgono ad Ippocrate). Modificando la flora batterica intestinale si possono influenzare le risposte psichiche, e con esse migliorare o peggiorare determinati comportamenti.
Anche gli stati d’animo e le emozioni si riflettono su tutte le cellule e le funzioni del corpo. Le emozioni negative generano disarmonia nelle funzioni fisiche e alterano i battiti cardiaci. Sentimenti come l’odio, la gelosia, la paura se persistono possono arrivare a provocare dei cambiamenti organici e quindi delle vere malattie. I capelli di una donna belga condannata a morte dai tedeschi divennero improvvisamente bianchi nella notte precedente l’esecuzione. Non solo la mente ma anche la coscienza umana è un’energia capace di modificare il mondo fisico.
La meditazione, la preghiera, giocano ruoli determinanti nei processi di guarigione. La mente ha il potere di attivare le difese immunitarie dell’organismo ed operare la guarigione. Un terzo delle persone guarisce attivando il potere della mente. Un atteggiamento attivo nei confronti della malattia influenza pesantemente il decorso. Anche l’ipnosi risulta essere un potente mezzo di guarigione. Gli esperimenti placebo sono una realtà riconosciuta anche dalla medicina ufficiale. Addirittura mente e cuore possono interagire al di fuori della dimensione spazio e tempo.
Seneca faceva notare che tra i mangiatori di carne si trovano i tiranni, gli organizzatori di eccidi, di faide e di guerre fratricide, i mandanti di assassinii, gli schiavisti, mentre coloro che si nutrono dei frutti della terra sono caratterizzati da comportamenti miti e socievoli. E Porfirio (considerato da S. Agostino il più grande dei filosofi) scriveva: “Non è tra i mangiatori di vegetali ma tra i mangiatori di carne che si trovano gli assassini, i ladri, i tiranni. Il regime vegetali più di ogni altro è adatto a dare una salute perfetta e una mente riflessiva e filosofica”. E Rousseau: “Comunque si voglia spiegare il fenomeno, è certo che i mangiatori di carne sono in genere feroci e crudeli più degli altri uomini. E’ quindi necessario non abituare i bambini a nutrirsi di carne, se non per la loro salute almeno per il loro carattere”. Lamartine: “Sono convinto che uccidere gli animali per nutrirsi della loro carne sia una delle disgrazie della razza umana. Io credo che queste immolazioni questo appetito di sangue, questa vista di carni palpitanti, siano fatti per rendere il cuore più duro e brutale”.Questo l’aveva intuito già Platone, vegetariano, che consentiva il consumo di carne solo ai soldati che partivano per la guerra.
Le popolazioni, o le comunità più pacifiche e miti, sono quelle che hanno escluso la carne dalla loro dieta, come gli Hunza del Kashmir, i russi del Caucaso, gli indiani del Toda e dello Yucatan (centro America), i Vilcabamba nell’antico Perù, gli indigeni del Monte Hagen nella Nuova Guinea, i Carani Guaranti dell’America del Sud, certe tribù dell’Africa o gruppi di Indios del Brasile nord-occidentale o gli Indios Piaroa in Venezuela. In questi non c’è traccia di aggressività e di violenza e l’odio è sconosciuto.
(Franco Libero Manco)

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