martedì 27 febbraio 2018

4 Marzo: Noi non ci saremo




Io non voto

Perché il mio pensiero
nasce libero e proprio
non riesce ad essere
rinchiuso in una cabina
per mettere una croce
come un analfabeta
su una schedina
facendo una scelta obbligata,
da qualcun'altro ben studiata.

Io non voto

Perché questa
non è una democrazia
ma l'ennesima schiavitù
di una secolare strategia.

Divisi in parti con i partiti
contrappongono le masse
e alimentano le liti.

Gatti e volpi
con il popolo pinocchio
nel campo dei miracoli.

Quello della infernale usura
che Dante canta
con Virgilio nell'inferno
dei peccati contro natura.

Io non voto

Massoni buffoni,
mafiosi lebrosi,
e preti parassiti,
che dallo Sbarco Siciliano
fino al confine alpino italiano
da Portella della Ginestra
passando per Piazza Bologna
Capaci e via D'Amelio
hanno ridotto questo paese
nel degradato cesso del Vaticano.

Io non voto

Perché mi ricordo di quel 1946.
Quando scegliemmo
direttamente la democrazia con il
REFERENDUM DELIBERATIVO
tra Repubblica e monarchia.

Quello che il popolo
decide e sceglie
si attua e non si toglie.

E mi ricordo del 1948
quando senza il consenso popolare
ci fecero ingoiare
una costituzione
fondata sul lavoro.

Sulla schiavitù.

Non sul diritto
garantito alla vita.

Sul lavoro.
Sulla schiavitù.

Senza neanche aver contemplato
sulla carta quel
REFERENDUM DELIBERATIVO
che tanto gli è stato caro
per rubarci quel primo consenso
dimostrativo.

Costretti in una democrazia
senza il potere di decidere.
Una democrazia nata morta.

Patrigni costituenti traditori
celebrati dalla falsa cultura
come eccelsi moralizzatori.

Io non voto

Artisti svenduti
Intellettuali comprati
Giornalisti ben pagati
Scenziati malati 
Politici depravati
Magistrati taroccati
Professori deviati

Tutte menti silenziate
dalla menzogna.

Io non voto.

I servizi segreti che nella costituzione non sono
neanche citati.

Io non voto

Perché nell'autentica
democrazia non può
esistere l'aristocrazia.

Non possono esistere
ne servi, ne padroni
ne popoli coglioni.

Non possono esistere
Istituti giuridici privati
che vivono in eterno
e permettono di trasferire
il potere acquisito
di genitori in figli
mentre lo schiavo comune
di miseria è costretto a morire.

Io non voto

Perché non possono coesistere
nella democrazia
le Società per Azioni
le corporation
le multinazionali

che ci trattano
come se fossimo maiali.

Avvelenandoci con il cibo industriale.
Con la terra che hanno contaminato.
Con l'aria e l'acqua che hanno inquinato.

Ci hanno ammalati
e in un lager a cielo aperto
tra discariche e piogge velenose veniamo sterminati
delle case farmaceutiche
che terapizzano tutti questi mali
senza mai curare
per la grazia del controllo demografico di questi criminali.

Io non voto.

Non voto uno Stato delinquente
che ruba il libero arbitrio
di un neonato che viene
da subito schedato
e indebitato.

Io non voto

Non voto lo Stato
che è l'elite dei gregari.
I camerieri dei banchieri
dei vampiri secolari.

Lo Stato non siamo Noi.
Non tutela Noi.

Lo Stato preserva se stesso
da Noi.
Per il bene dei suoi padroni.

Io non voto

Non voto questa sporca menzogna
perché ne ho vergogna
E non mi faccio complice
di questi infami criminali
che con il mio consenso
ci fanno guerre per i loro
luridi scopi mondiali.

Non voto tutto quel sangue
innocente versato
di un essere umano
continuamente ammazzato.

Io non voto

E con obiezione di coscienza
scanzo da me tutta 
questa lurida indecenza.

Io non voto

Perché Io siamo Noi.



4 Marzo: Noi non ci saremo

Il voto offre la delega a individui che raccolgono nelle loro mani la somma delle forze sociali ed impongono a ciascuno la loro volontà, sotto il pretesto di provvedere ai servizi pubblici ed alla sicurezza generale. In una società armonica, fondata sulla solidarietà e sulla maggiore possibile soddisfazione dei bisogni di tutti, in una società in cui il buon andamento della cosa pubblica è condizione del buon andamento della cosa privata di ciascuno e non vi sono signori da proteggere e masse da tenere a freno, un governo non ha ragione di esistere. Quelle tra le funzioni governative che sono veramente necessarie o utili e che il governo esercita a vantaggio esclusivo delle classi dominanti, possono essere esercitate direttamente dalla società e a vantaggio di tutti. L'organizzazione sociale non deve essere imposta da uno o più uomini che accaparrano il potere e lo esercitano in nome di dio o del popolo, ma deve essere l'espressione della volontà di tutti (non della maggioranza), il risultato dello svolgersi e dell'armonizzarsi degli interessi e dei sentimenti umani preso come punto di partenza, il diritto uguale in tutti alla materia prima e agli strumenti di lavoro. Quindi non più autorità (di destra o di sinistra) ma organizzazione spontanea procedente dal basso all'alto e cambiantesi ad ogni cambiamento di interessi e di volontà che avviene nel seno della società. 
Non più delegazione di potere ma delegazione di funzioni.
Non più governo ma ANARCHIA.
Malatesta

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