mercoledì 16 maggio 2018

Maltrattamenti agli animali: come reagire alla tristezza


Il sacrificio

Ultimamente mi torna in mente una frase che lessi alcuni anni fa, una frase che per qualche ragione a me misteriosa mi è rimasta impressa in maniera particolare: . Non vi è dubbio che letta velocemente ha un suo fascino e spesso, anche se in altri termini, la riscontro ancora oggi in alcuni scritti sulla liberazione animale. Per quanto mi riguarda vi è un'incomprensione di base, o meglio non chiarisce, non spiega, non affronta il fatto che la loro libertà (gli altri/e) è anche la nostra e quindi lottare per la liberazione animale significa lottare per la nostra stessa liberazione. La schiavitù non umana non è un mondo a sè, scollegato da un ideologia repressiva più complessa. Il termine schiavitù non ha correnti "privilegiate" dove soltanto una categoria di animali può farne "uso e consumo". Anche per i termini violenza e dominio sulle "categorie", il discorso non cambia, colui o coloro che subiscono sono per definizione indifesi e alla mercé, come rapporto di terrificante dipendenza di "qualcuno" o nel caso degli animali non umani all'assurdo del "qualcosa" (la macchina che trita tutto). Dimenticare o non interrogarsi su aspetti generali di sfruttamento animale può spingerci a cadere nella trappola manipolatoria che il sistema può cambiare o diventare più sostenibile. Dimenticare o non interrogarsi su questi aspetti si arriva infine a ritenere accettabile questo dominio a patto che si possa "migliorare" la schiavitù animale non umana. Viviamo in un sistema piramidale dove la devastazione e lo sfruttamento su tutti gli esseri viventi sono pilastro per la sua stessa sopravvivenza. Vogliamo elemosinare ai suoi esecutori un miglioramento delle nostre condizioni? ci fa sentire meglio? pensare che abolire delle leggi, certamente violente e infami sugli animali non umani, esse abolite possano risolvere la nostra condanna animale al vivere incatenati? Ci sentiamo più fortunati di altri? bene, fatevi un giro più ampio del vostro quartiere e scoprirete sofferenza e squallore, violenza e sopraffazione umana e animale, unite con anelli di ferro e fango per il semplice fatto che siamo tutti animali. L'esistenza stessa del sistema è sintomo di dolore, nessuno può difendersi nel momento in cui spalanca gli occhi al baratro della menzogna che ammanta le nostre convinzioni granitiche di cartapesta. Non siamo la specie eletta, il bene e il male lo lasciamo a coloro che ci hanno privato della libertà, concetti morali di razza superiore. A me resta solo uno sguardo di complicità totale con chi soffre la condizione di schiavo, io stesso schiavo, abbracciato tremante ai miei fratelli e sorelle di qualsiasi forma, colore, dimensione, profumo...


Maltrattamenti agli animali: come reagire alla tristezza

Sappiamo che nel mondo sono innumerevoli gli animali imprigionati, maltrattati, torturati, sofferenti, uccisi nei modi più tremendi. E' inevitabile che, quando si apprende di un nuovo caso o si pensa alle loro sofferenza quotidiane, ci si lasci prendere dallo sconforto e ci si senta impotenti.
Questa reazione però non aiuta gli animali, perciò dobbiamo imparare a contrastarla e trasformarla in qualcosa di utile. Utile per loro, ma anche per noi, per scacciare questo sentimento negativo.
Ecco alcuni consigli utili per tutti.
1
Se già non lo sei, diventa vegan
Se la sofferenza degli animali ti colpisce così tanto, probabilmente già lo sei, ma se non è così considera una cosa: il settore in cui gli animali sono sfruttati e uccisi in maggior numero è proprio quello della produzione alimentare. Pensa che diventando vegan puoi risparmiare una vita di patimenti e una morte atroce, nel corso della tua vita, ad almeno 1400 animali terrestri (più un numero di pesci ancora più elevato): tante vite salvate con un semplice cambiamento del tuo menù! Animali salvati e un sollievo per te, che non sarai più causa di tanta sofferenza. 
Se hai già fatto la scelta vegetariana, fai un passo oltre: gli animali sono maltrattati e uccisi anche per la produzione di latte e uova, esattamente come per la produzione di carne.
2
In questo modo farai la tua parte per costruire un mondo migliore, anziché disperarti in modo infruttuoso. Se hai molto tempo, dedica molte ore la settimana, se ne hai poco puoi investire anche solo un paio d'ore al mese, che saranno davvero preziose per gli animali. Farai qualcosa di utile, e ti sentirai meglio. 
L'Area Volontari di AgireOra è fatta apposta per questo, registrati e inizia!
3
Visita un rifugio per animali salvati dal macello
Ci sono diversi rifugi di questo tipo in Italia. Visitarne uno ti consentirà di vedere animali felici e così contrastare il senso di disperazione per tutti quelli che invece soffrono e muoiono. Ti darà la carica per andare avanti e impegnarti a salvare altre creature come loro.
4
Rilassati, non devi sapere tutto
A volte, nel tentativo di fare del nostro meglio per informare chi ci sta intorno ci facciamo prendere dall'ansia: se i tuoi familiari e conoscenti ti fanno domande sulla tua scelta vegan o su altri aspetti dello sfruttamento degli animali (circhi, vivisezione, ecc.), non devi per forza conoscere tutte le risposte e dare la risposta perfetta. 
Semplicemente, racconta i motivi delle tua scelte, riporta la tua esperienza. Cerca di spiegare le cose con semplicità e chiarezza, in modo che capiscano le tue ragioni. Se sono interessati, bene, altrimenti avrai semplicemente soddisfatto la loro curiosità. Non aspettarti che dopo le tue spiegazioni diventino subito vegan anche loro... con qualcuno potrà succedere, ma non provare delusione se la maggior parte di loro non vorrà cambiare.
5
Cerca sostegno e risposte nel forum di VeganHome
VeganHome è un forum fatto per chi è vegan e per chi vuole diventarlo: potrai porre nel forum qualsiasi domanda e ottenere un aiuto per fare la tua scelta vegan o per altri aspetti della difesa degli animali e dell'attivismo. Inoltre frequentando il forum potrai anche aiutare gli altri che si stanno avvicinando a questa scelta e indurli a compierla al più presto.
6
Stacca da Internet
Prenditi una pausa dai social network e focalizzati su qualcosa di pratico, non virtuale, che ti faccia sentire bene o che sia utile. Può essere una passeggiata, un po' di sport, un libro, oppure, meglio ancora, un paio d'ore di volontariato per gli animali off-line (come distribuire volantini, per esempio).
7
Guarda le cose in prospettiva
Anziché farti sopraffare dalle cose terribili che accadono agli animali, focalizzati sulle cose positive che puoi fare tu per loro: innanzitutto, ricorda sempre che, visto che ciascuna persona che diventa vegansalva nel corso della sua vita almeno 1400 animali, questi li stai già salvando. 
In aggiunta, con poche ore di volontariato al mese, potrai raddoppiare, triplicare, decuplicare il numero di animali che salvi, perché ogni persona che aiuterai a diventare vegan grazie al tuo attivismo salverà a sua volta altri 1400 animali. Quindi con poco impegno puoi moltiplicare questo numero.
Entra nell'Area Volontari di AgireOra per iniziare, unendoti ad altre centinaia di persone che stanno facendo lo stesso in tutta Italia.
Fonte: Agire Ora

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