giovedì 28 giugno 2018

Gli hamburger vegetali stravincono nei maggiori supermercati in USA

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Questa immagine di un husky senza pelo, diventata virale e retwittata migliaia di volte, è il simbolo dell’ignoranza in tema di tosatura. TOSARE IL CANE È SBAGLIATO, ECCO PERCHÉ: il cane non ha ghiandole sudoripare sul corpo, di conseguenza la sudorazione avviene tramite le ghiandole sudoripare collocate prevalentemente sui polpastrelli e nelle orecchie, il principale meccanismo di regolazione termica consiste nell’inspirare aria con il naso ed espellerla dalla bocca ansimando. Tagliare il pelo non favorisce quindi in alcun modo la sudorazione (che i cani non hanno), ma elimina un prezioso strumento di conservazione della temperatura.

Il mantello del cane protegge dal freddo e dal caldo, impedendo la perdita di calore del corpo, con un grado di isolamento termico che aumenta con lo spessore. Quindi se pensate che il cane d’estate senta troppo caldo e che tosandolo magicamente avrà fresco… È ASSOLUTAMENTE FALSO! È quindi una pratica da evitare a meno che non sia necessario, per cause di forza maggiore come, per motivi chirurgici o comunque legati alla salute dell’animale, perché tosandolo gli togliamo la sua protezione naturale esponendolo ai raggi solari, così da provocare possibili scottature, dermatiti e tumori della pelle!
Il mantello del cane, anziché tosato, VA CURATO proprio per via della sua importanza. I cani normalmente fanno la muta (perdita del pelo) due volte all’anno, in primavera e in autunno. La perdita del pelo in primavera serve a liberarsi del pelo invernale che non è necessario per l’estate, mentre quella in autunno serve a preparare la ricrescita del più folto mantello per la stagione fredda. Nei periodi della muta primaverile, si consiglia di spazzolare più frequentemente i cani per accelerare la perdita di pelo.


Gli hamburger vegetali stravincono nei maggiori supermercati in USA

Gli allevatori nostrani organizzano il "bistecca day" e giocano con le statistiche per cercare "dimostrare" che il numero di persone vegan diminuisce: difendono come possono il loro business - fatto di sofferenza e morte di esseri senzienti - che ormai da qualche anno è in pericolo per la diminuzione della domanda, che si sposta verso i prodotti vegetali.

In Italia forse ci vorrà un po' di tempo, ma negli Stati Uniti è notizia recente che quando gli hamburger vegetali (e salsicce, würstel, ecc.) sono venduti nei supermercati accanto ai corrispondenti a base di carne, le vendite aumentano di molto e in alcuni casi le alternative vegetali stravincono.

Leggiamo dal sito dell'associazione vegan statunitense Mercy for Animals (che a sua volta riprende da Forbes) che l'hamburger vegetale di "Beyond Meat", quando posto nello stesso banco frigo degli hamburger di carne, è risultato la marca più venduta, superando tutti quelli a base di carne, nelle 5 settimane da inizio marzo a metà aprile di quest'anno.

L'azienda Beyond Meat ha infatti di recente adottato come regola l'obbligo per i supermercati che vendono i loro prodotti di porli a fianco dei corrispondenti carnivori: ebbene, nell'ultimo anno hanno raddoppiato le vendite.

Certo, noi vegan preferiamo trovare questo genere di prodotti in un settore apposito, non vogliamo dover vedere i banchi della carne, con le confezioni di animali fatti a pezzi: ci fa tristezza, angoscia e anche rabbia. Ma in aggiunta al settore "veg", risulta utilissimo porli anche nel banco frigo assieme alla carne, perché questo può facilmente spostare la scelta di un buon numero di onnivori, che non visiterebbero il reparto vegan, verso tali prodotti alternativi. Per salute, per provare, per curiosità... Qualunque sia il motivo, questo si traduce in meno carne venduta e quindi meno animali uccisi: questo conta e nient'altro.

Certo, i salutisti diranno che i piatti pronti come questi sono meno nutrienti e sani dei piatti casalinghi tradizionali come la pasta coi ceci o le lenticchie al pomodoro. Certamente, ma va aggiunto che:

esistono varie tipologia di vegburger e possono essere più o meno salutari a seconda degli ingredienti;

qualunque vegburger, anche il meno sano della gamma, è comunque più sano di un hamburger di carne: non è pieno di grassi saturi e colesterolo come la carne, non è un ricettacolo di antibiotici, altri farmaci e sostanze chimiche che vengono di routine somministrati agli animali d'allevamento; e non è un concentrato delle sostanze chimiche usate in agricoltura per coltivazione dei mangimi, le quali, com'è noto, per il fenomeno del bioaccumulo si ritrovano concentrate nell'organismo degli animali;

prodotti come questi sono solitamente consumati più dagli onnivori e dai neo-vegan che da chi è veganda tempo, in quanto la dieta-tipo di una persona vegan è costituita per lo più dei normali piatti della nostra tradizione, realizzati con ingredienti vegetali.

Ben venga, dunque, la diffusione di questi prodotti, se sottraggono mercato a quelli a base di carne. Così l'industria della carne sottrarrà meno vite agli animali.

Animali che, non dimentichiamolo mai, ogni giorno soffrono a milioni per la prigionia, la mancanza di aria respirabile, di spazio, di luce. Sono maltrattati, ingabbiati, subiscono amputazioni senza anestesia, non sono curati quando si ammalano, viene loro negata ogni possibilità di esprimere affetto verso i propri simili. Sono intrappolati in un incubo da cui non si potranno mai svegliare. E alla fine sono uccisi tra sofferenze indicibili.

Fonte: Agire Ora


"E’ ovvio che la Medicina Convenzionale sarà sempre schierata contro un'alimentazione totalmente Vegetale. 
Se la gente di tutto il mondo si alimentasse di frutta, verdure, semi, frutta a guscio, cereali e legumi e bevesse solo acqua, sparirebbero l’80% di qualsiasi disturbo di salute, e sparirebbe anche l’80% dei medici!
L'industria farmaceutica crollerebbe di colpo (così come le industrie di congelazione, degli allevamenti intensivi, della pesca industriale e della conservazione alimentare), resterebbero in attività solo i medici destinati ai servizi di emergenza per gli incidenti ed il pronto soccorso dei feriti, l’unica vera utilità della Medicina Ufficiale".

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