sabato 14 luglio 2018

Boom dei latti vegetali negli USA: in calo gli allevamenti e gli animali uccisi


L'immagine può contenere: erba, spazio all'aperto e natura

Diventare #vegetariani è il primo grande importante passo, ma non è completo se non si passa a#Vegan.
Mangiare latte e derivati è, nella stessa identica logica, aberrante quanto mangiare carne. Prendere consapevolezza di questo, deve darci la forza di rinunciare all'alimentazione che siamo stati abituati a considerare "normale". 
Sono vegetariana da 20 anni, ma da 2 anni ho deciso di compiere il passo definitivo. Sono stata Vegana "a tratti" fino ad un paio di mesi fa, finchè con mio marito abbiamo deciso: 
Basta latte e derivati, basta uova definitivamente, anche perchè, SAPENDO BENE DA DOVE VENGONO E LA SOFFERENZA CHE INFLIGGONO non riusciremmo più a "goderci" un sol boccone!


Boom dei latti vegetali negli USA: in calo gli allevamenti e gli animali uccisi

Negli USA la situazione sul consumo di latte è sempre stata molto peggiore che in Italia, visto che gli americani sono abituati a bere latte a pasto, anziché bere acqua, una cosa per fortuna impensabile da noi.

Eppure, anche nella patria del consumo di latte - e dell'ingerenza dell'industria casearia - le cose stanno cambiando negli ultimi anni. Un articolo di CBS New York spiega che nello stato di New York sono sempre più numerosi gli allevamenti che chiudono per mancanza di domanda, vista la diminuzione del 37% dei consumi rispetto ai livelli di 50 anni fa, in tutti gli Stati Uniti.

Questo grazie alla diffusione delle alternative vegetali: latti di soia, di avena o altri cereali, di mandorle e altra frutta secca, ecc.

Alcune industrie casearie chiudono gli allevamenti e passano a produrre solo prodotti vegetali: è questo il caso di Elmhurst Dairy, un'azienda che dopo 90 anni di produzione di latte vaccino ha chiuso le stalle ed è passata alla produzione di latti vegetali a base di frutta secca, col nome di Milked.

Altre cambiano completamente settore e più d'una passa alla produzione di... birra! Meglio birra che latte, sicuramente, non solo per la salvezza degli animali, ma anche per la salute delle persone, perché poche bevande sono più insalubri del latte animale.

In altri casi, la produzione di latte vaccino subisce un calo e viene affiancata con la produzione di latti vegetali e derivati (yogurt, gelati, formaggi). Per esempio la Danone, multinazionale dello yogurt, ha creato un nuovo stabilimento in Virginia per commercializzare yogurt vegetali.

Questo lo vediamo succedere anche in Italia: sono molte ormai le aziende lattiero-casearie - dalle centrali del latte alle enormi industrie nazionali - che affiancano la commercializzazione di latti "senza crudeltà" a quelli "con crudeltà" (anche se naturalmente loro non li definiscono certo così...).

Il mercato delle alternative vegetali non è certo decollato in questo modo grazie a noi vegan: siamo decisamente ancora troppo pochi per fare tanta differenza. La differenza è costituita invece dai tanti onnivori che hanno diminuito i consumi di derivati animali e hanno iniziato ad apprezzare anche le alternative vegetali. Sempre negli USA, la metà dei consumatori di latticini consuma anche latte, gelato, yogurt ecc. di derivazione vegetale.

La loro motivazione è quella salutistica: riducono la quantità di prodotti animali per ridurre i consumi di grassi saturi e altre sostanze dannose (le sostanze chimiche che si accumulano nei prodotti animali, il pus presente nei latticini, ecc.).

Dal 2016 al 2017 c'è stato un incremento del 20% delle vendite di alternative vegetali, un trend che certamente continuerà.

Questa è un'ottima notizia per gli animali: diminuire la produzione di latte vaccino significa diminuire il numero di animali che vengono fatti nascere ogni anno solo per soffrire ed essere uccisi al macello.

Le mucche sono trattate come macchine, ingravidate artificialmente a forza e tenute in condizioni orribili. Appena partorito, il vitello viene loro strappato per essere confinato in un piccolo spazio per 6 mesi e poi macellato, se maschio, mentre alcune femmine faranno la stessa fine della madre, costrette a partorire un vitello l'anno e poi uccise dopo 3-4 gravidanze, stremate.
Cosa puoi fare tu

E' facilissimo non essere parte di questo sfruttamento, basta evitare latte, formaggi e ogni altro prodotto animale, optando per le tante alternative vegetali, che sono anche più sane ed ecologiche.

In aggiunta, aiutaci a diffondere la locandina "L'industria del latte strappa i cuccioli alle madri" che vedi qui sotto, sia in forma cartacea che on-line. Leggi come scaricarla e divulgarla.
Guarda e diffondi il video-denuncia di Mercy for animals

Il video è in inglese, ma le immagini non conosco barriere linguistiche, anche perché questi metodi di allevamento sono quelli applicati in tutto il mondo, Italia inclusa.

Sotto il video è offerta la traduzione in italiano.

TRADUZIONE:

Paura.
Isolamento.
Morte.
Sofferenza e infelicità? Il latte le contiene.
Una investigazione sotto copertura di Mercy for animals.
Non appena la madre inizia a creare un legame con suo figlio...
le viene portato via.
Anno dopo anno
le madri vengono ingravidate a forza
e i loro figli vengono di nuovo portati via
di nuovo
di nuovo
di nuovo.
Questo ciclo che spezza loro il cuore continua.
Passano ore o anche giorni
cercando i loro figli e chiamandoli.
Ma questa è l'ultima volta che li vedranno.
Le madri vengono attaccate ai macchinari per la mungitura.
Non allatteranno mai i loro cuccioli.
Tutto il latte viene loro rubato e poi venduto.
Elimina i latticini.
Fonte: Agire Ora
L'immagine può contenere: uccello e spazio all'aperto
La Famiglia!
La famiglia. Eravamo uno strano piccolo gruppo di personaggi che si facevano strada nella vita condividendo malattie e dentifrici, bramando gli uni i dolci degli altri, nascondendo gli shampoo e i bagnoschiuma, prestandoci denaro, mandandoci a vicenda fuori delle nostre camere, infliggendoci dolore e baci nello stesso istante, amando, ridendo, difendendoci e cercando di capire il filo comune che ci legava.
(Erma Bombeck)

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