mercoledì 15 agosto 2018

Amiche e amici a supporto dei Rifugi di Animali Liberati

Supporta Agripunk e tutti I Rifugi di Animali Liberi
ISCRIVI, INVITA AMICHE E AMICI, AIUTAMI A FAR CRESCERE IL GRUPPO!


La natura non perdona, non dimentica ciò che l’uomo le ha fatto. Per secoli può sopportare migliaia di colpi e improvvisamente – dopo aver restituito occhio per occhio – può, al minimo battito di ciglia, replicare con una apocalisse.
(Fabrizio Caramagna)

E se l’uomo scomparisse dalla faccia della Terra?

Dopo solo poche ore, le conseguenze della scomparsa dell’essere umano dal pianeta Terra saranno già tantissime. In primis le centrali elettriche, senza manutenzione, si andrebbero a spegnere, rendendo una parte del mondo buia anche se la maggior parte della luce artificiale sarà ancora prodotta da centrali idroelettriche, nucleari, impianti fotovoltaici e pale eoliche.

Dopo qualche giorno anche queste forme di energia alternativa si esaurirebbero, e il pianeta resterebbe completamente al buio. Gli animali domestici morirebbero quasi subito senza le cure dei propri padroni e soprattutto senza né acqua né cibo da mangiare. Le stazioni metropolitane inizierebbero ad allagarsi, poiché le pompe che le tengono asciutte funzionano ad energia elettrica e quindi in pochi giorni smetterebbero di funzionare.

Dopo un anno la terra riuscirebbe pian piano a cancellare i danni causati dalle esplosioni nucleari ma il pianeta sarà ancora disseminato dei rifiuti che l’uomo avrebbe dovuto riciclare nel corso degli anni come il vetro e la plastica. I satelliti poi inizierebbero a cadere sulla terra dando vita a uno scenario affascinante e apocalittico al contempo, simile alla caduta di scintillanti stelle.

Dopo alcuni anni i principali palazzi, statue, ponti e monumenti inizieranno a crollare a causa della corrosione, a eccezione delle piramidi in Egitto, il monte Rushmore e la Grande Muraglia Cinese. Gli animali cominceranno a dominare il mondo e poche saranno le tracce del passaggio dell’uomo sulla terra.


Amiche e amici a supporto dei Rifugi di Animali Liberati

Arrivato un certo punto della vita, quando ho iniziato a non cibarmi di animali e derivati, ho cominciato a perdere tutti gli amici che avevo. Tutti, financo i parenti più stretti. Uno dopo l'altro, non appena sentivano che sostenevo la tesi che bisogna battersi per la liberazione di tutti gli animali, si allontanavano da me come se fossi impazzito.

È molto difficile tenere la barra dritta in quelle situazioni, perché ovviamente sarebbe molto più comodo adagiarsi nel comfort del pensiero omologato.

Ma io ho tenuto duro, perché per me è più importante cercare la verità che non cercare di uniformarsi al pensiero comune.

E alla fine ho avuto ragione. Ho costruito questo blog, sul quale hanno cominciato a convergere dozzine di persone che la pensano come me, e alla fine ho scoperto che siamo tantissimi. Certo, non è più la cerchia di amici "fisici", personali, quella con cui vai al bar a darti le pacche sulle spalle, ma almeno so di essere in compagnia di persone intellettualmente oneste, che combattono battaglie esattamente come la mia, e che si supportano a vicenda in caso di difficoltà. In seguito con l'avvento dei social ho aperto gli account su Facebook dove siamo in cinquemila e seguiti da circa settecento utenti, su Linkedin (Ebbene sì, in un social che parla di affari denaro e Bisiniss mi sono intrufolato parlando di anarchia e antispecismo), e su Google plus, sul blog e sui social ho sempre evidenziato e continuo a farlo i post di voi amiche e amici e dei principali siti vegan e antispecisti, e adesso sono qui a chiedervi di supportare un gruppo, mi rivolgo a voi:

Silvietta Antispecista, Olmo Vallisnera, Pasqualina Bonifacio, Rita Ciatti, Crisitna PuozzoPaola Fisichella, Serena Vecchio, Rossana Mianulli, Chiara Sgro, Barbara Mugnai, Renata Mallarini, Daniela pelosi, Maria Del PilarTamara Granelli, Marina KodrosLara Vicovaro, Gabriella Dimastrodonato, Myriam Jael Riboldi, Fabiana Russo, Graziella Taurian, Claudia Storai, Mary Christine Polzonite, Alessandra Danti, Carmen Luciano, Paola V Casini, Liliana Di Vito, Maria Pia Rossella Mazzocchetti, Giulia Gianni Veg, Maria Principato, Sonia Raimondi, Astrid Iannò, Berta Casillo, Valentina Kesi, Rosa Vegana Crudista fruttariana, Stefania Petrucci, Silvia Montevecchi, Silvia Colafrancesco, Eloise Cotronei, Silvia Scantamburlo, Samanta jain, Paola Ci, Carla sale Musio,.. E tante altre amiche che vorrei aggiungere ma FB non me lo permette.

Tutti noi antispecisti vorremmo che tutti gli animali fossero liberi, ma al momento attuale l'unica soluzione auspicabile sarebbe che l'essere umano sparisse dal pianeta terra, come descritto nella parte iniziale del post, nel frattempo che questa eventualità si concretizzi (e dai cambiamenti climatici in atto, non dovrebbe essere un momento tanto lontano, noi umani siamo seduti sul ramo dell'albero che stiamo segando, e manca pochissimo alla catastrofe), bisogna pensare agli animali liberati dagli allevamenti e dai macelli, in Italia e nel mondo esistono tanti rifugi o santuari per animali liberati, e bisogna aiutarli, a supporto di questi luoghi magici, da qualche mese ho formato un gruppo su Facebook: Supporta Agripunk e tutti I Rifugi di Animali Liberi, al momento siamo oltre cinquemila iscritti, vorrei che mi deste una mano a farlo crescere, invitando ed iscrivendo i vostri amici;
I rifugi si possono aiutare in tanti modi, il più semplice è destinare il cinque per mille sulle dichiarazioni dei redditi, oppure organizzare delle cene benefit nelle vostre città a favore dei rifugi in ristoranti e locali solo vegan (Non finanziamo gli sfruttatori di animali), ma soprattutto si possono visitare e conoscere gli umani e non umani ospiti delle strutture.

Descrizione del gruppo:
Questo gruppo nasce con l'intento di contribuire alla diffusione di informazioni sulla filosofia vegan e sulla canapa, per un'alimentazione senza l'utilizzo di esseri viventi, per la salvezza di tutti gli animali e la salvaguardia dell'ambiente e anche l'utilizzo della canapa può aiutare al raggiungimento di questi obiettivi, questo gruppo supporta e contribuisce al sostentamento dei rifugi per animali liberati;
E, particolare non da poco, a differenza di alcuni altri gruppi e pagine, qui non c'è alcuna attività commerciale né ritorno economico, non promuoviamo aziende, locali,  o eventi commerciali.

 Elenco di alcuni dei rifugi supportati

AgripunkFattoria Capra e Cavoli, Fattoria ippoasi, La Belle Verte, Oasi Be Happy, Palle di Lana, Porcikomodi - vita da Cani, Capra Libera Tutti, Oasi di Brenda, Rifugio Miletta, Oasi Verde Mearas, Le Orme sul Cuore, Rifugio degli animali Felici, La Collina dei Conigli, Il Rifugio degli Asinelli, La Piccola Fattoria degli Animali, Italian Horse Protection, Rifugio No Macello, Il Vecchio Faggio, Rifugio HopeLa Fattoria di nonno Peppino Aps,  Santuario Fattoria Heartland, Rifugio Alma LibreIl Maialino VerdeOhana Animal Rescue FamilyRifugio La Tana del BianconiglioTerranomala OnlusZampe Felici Onlus.

Da Lecobottega una breve descrizione dei santuari ed un elenco aggiornato con i relativi dati per poterli aiutare o per andare a visitarli.

Li chiamano Santuari per animali liberi, oasi o fattorie vegane. Si tratta di luoghi in mezzo alla natura, dove gli animali vivono liberi, senza subire alcuna forma di sfruttamento.

Sottratti dal più triste dei finali, dall’industria della carne e del latte, questi fortunati animali possono vivere la loro intera vita in un habitat naturale adatto alle loro necessità. Qui, possono vivere liberi e in pace, circondati da affetto e amore.

A prendersi cura di questi animali, salvati da sofferenza, paura e maltrattamenti, sono i volontari dei rispettivi rifugi. Persone, anime gentili che nella loro vita il più delle volte hanno già fatto o stanno facendo una scelta cruelty free, per una vita senza alcun tipo di sfruttamento animale. Nell’alimentazione – niente carne, pesce e derivati, per preferire un’alimentazione naturale ricca di cereali, legumi, frutta, verdura e semi. E nel vestire – niente cuoio, lana, piumini e seta.

Questi santuari per animali liberi, non traendo reddito dagli animali ospitati, si sostengono – purtroppo il più delle volta con molta fatica – grazie alle sole donazioni dei privati sensibili al tema, che si avvicinano e innamorano alle fattorie. Come potrete immaginare, mantenere gli animali ha un costo. Fieno, mangimi, verdure e cure veterinarie sono i principali.

Visitare questi rifugi è un’esperienza unica sia per i bambini, che per gli adulti. Si potranno vedere e conoscere da vicino animali che tipicamente non si vedono nei contesti domestici, come maiali, capre, mucche, asini e cavalli.

Per conoscere davvero gli animali da fattoria, l’unico modo è quello di conoscerli e viverli in un ambiente naturale, privo di gabbie e costrizioni.

Prima di andare a visitare un rifugio, ricordatevi di lasciare a casa i classici luoghi comuni sugli animali, dato che il più delle volte sono infondati. Scoprirai, infatti, che i maiali non puzzano, che le capre non sono così stupide e che, se le pecore si muovono in gregge, c’è un perché.

Scoprirai tante altre cose. Che il maiale è una specie di un’intelligenza straordinaria, che gli asini sono di una dolcezza incredibile, e che le mucche sono tra gli animali più buoni della terra.

Visitando uno di questi rifugi – ce ne sono ovunque, Lombardia, Toscana, Piemonte , Lazio – scoprirai che, non solo cani e gatti hanno un cuore, un’anima e un carattere. E che ogni animale ha un nome, ogni animale è un individuo.

E ricordate di lasciare una piccola offerta, per aiutare le strutture a comprare fieno, mangimi e a sostenere le cure veterinarie degli animali.

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, spazio all'aperto e natura
Zzig Comunidade
Anatre e oche non amano solo vivere in famiglia, ma anche in grandi comunità (stormi per le anatre e branchi per le oche), come fanno molte altre specie di uccelli.
Le oche sono talmente guardinghe che i “nemici” riescono raramente ad avvicinarsi. Quando mangiano, almeno una di loro rimane sempre di vedetta e avvisa il gruppo di un eventuale pericolo.
Il verso dell’oca non ha solo il significato di un avvertimento. Inspiegabilmente molte persone lo trovano struggente.
Quando gli anatroccoli e i paperi nascono dall’uovo sono attratti dalla prima cosa che vedono.
(Jeffrey Moussaieff Masson)


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