martedì 16 ottobre 2018

ABC Maps – Autostrade Benetton Cremonini

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Voi sapete quello che dovete fare.
Il Winka (usurpatore) capitalista e il suo potere è il nostro nemico.
Con il nemico non si discute.
Il nemico si distrugge.
Così che mi rivolgo ai giovani, i peñi e i lamngen con la dignità dei nostri antenati fate quello che considerate che bisogna fare.
Da parte mia dico alla mia gente, a tutti: non penso che dialogherò più con questa spazzatura, assassini, razzisti, oppressori, tutti quelli che leccano i piedi ai gringos, alle multinazionali, alla società e a quella manica di assassini.
Non ho paura. Viva la RAM. Viva la CAM. Viva l’autodifesa e il sabotaggio.
Pietre e fuoco all’oppressore, risponderemo con lo stesso livello di violenza per proteggere le nostre cose.
Difendetevi con quello che avete alla portata.
Hasta la Vittoria, vincere o morire, Marrichiweu!

Il concetto attualizzato di disobbedienza civile, ovvero l’opposizione a quelle espressioni di dominio e prevaricazione che, normalizzate e rese legali dal sistema per tutelare e giustificare l’operato del sistema stesso, minano la libertà dell’essere e dell’ambiente.
Per questo discorso, pronunciato nel marzo 2018 a Bariloche nel corso del processo che ne ha determinato l’estradizione in Chile e rivolto al popolo Mapuche, Facundo Jones Huala è stato incriminato per intimidazioni pubbliche e incitamento all’odio, in quanto le sue dichiarazioni oltrepasserebbero i limiti della libertà d’espressione.
Il lonko, estradato in Chile lo scorso agosto dopo aver già trascorso 13 mesi nel carcere di Esquel, a prescindere dall’esito di questa detenzione dovrà poi affrontare due cause analoghe, oltre a quella che vede sotto processo diversi membri della comunità Mapuche en Resistencia de Cushamen mossa ai loro danni dal gruppo Benetton inerente all’usurpazione di Black River, ovvero la lotta di recupero di quelle terre ancestrali colonizzate dalla stessa multinazionale italiana.
Oltre all’incriminazione ricevuta per le parole pronunciate attraverso gli altoparlanti del tribunale di Bariloche, Facundo è stato accusato di incitamento alla violenza collettiva a seguito del discorso che tenne subito dopo il ritrovamento nel fiume Chubut del corpo senza vita di Santiago Maldonado.
Provvedimenti in linea con il processo di criminalizzazione della resistenza Mapuche che di fatto hanno condotto alla stessa estradizione di Facundo, risultato a lungo rincorso dal governo Macrì in quel fenomeno di mistificazione dei fatti che vede i/le Mapuche e solidali taggati come estremist* e terrorist*.




Breve guida al boicottaggio incrociato di chi ha costruito il proprio impero sul dominio di Terra e viventi.

ABC Maps – Autostrade Benetton Cremonini

Il Gruppo Benetton rappresenta senza dubbio uno degli esempi più chiari di come le multinazionali tentino di infiltrarsi in ogni aspetto della vita, condizionando e pilotando il quotidiano a loro vantaggio, rendendo consumatori e consumatrici schiav*, vittime e complici al tempo stesso.
Multinazionale nota forse di più per i suoi successi nel campo della moda (settore che controlla anche attraverso il marchio Sisley), costruiti grazie ad opere di land grabbing, persecuzione delle comunità Mapuche della Patagonia Argentina e uccisioni commissionate, l’impero Benetton si estende ben oltre i negozi di abbigliamento.
Nel 2002 la famiglia Benetton, grazie all’azienda subordinata Edizione S.R.L. e alla finanziaria Sintonia, acquisisce il 30,25% delle quote che ad oggi ne fanno la maggiore azionista dell’allora neo-costituita Atlantia S.p.A. (ex Autostrade S.P.A.).
Atlantia S.P.A. controlla oltre 5.000 chilometri di reti autostradali non solo in Italia, ma anche in Brasile, Cile, India e Polonia, oltre alla gestione degli aereoporti di Fiumicino e Ciampino, e di quelli di Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint Tropez.
Ma la marcia verso il monopolio delle reti autostradali inizia nel 1995, quando grazie ad un’altra società di comodo, Schema34, controllata a sua volta dalla onnipresente Edizione S.r.l., Benetton acquista Autogrill S.P.A.
Regista di questa operazione è Gilberto Benetton, attuale presidente di Autogrill, vice presidente di Edizione S.R.L. che figura come azienda proprietaria della catena di ristorazione, oltre ad essere consigliere di Mediobanca S.p.A. e della stessa Atlantia S.p.A.
Autogrill S.P.A. nasce nel 1977 dalla fusione di tre marchi: Motta(assorbita poi da Nestlé), Pavesi e Alemagna.
Attualmente presente in 31 paesi e 4 continenti, oltre ad ospitare nei propri locali marchi e multinazionali come Starbucks e Burger King, e alla partnership con Eataly, Autogrill è proprietaria a sua volta di Motta, 1897 Market, Amo, Beaudevin, Café Chocolat, The Buerger Federation, Bubbles wine bar, Bistrot Centrale, Caffé Kimbo, Délice Maison, Duch (Kitchen Bar&Cocktails), ICE, Harvest Market, GrabandFly, Grounded, La Barrila, La Tapenade, Mercedes-Benz Cafè, MKT, Puro Gusto, Pains à la Ligne, Pork & Pickle, The Local, Territori d’Italia, terrazza Aperol, Upperdeck, Urban food market, Spizzico, Ciao Ristorante, A-café.
L’acquisto nel 1999 della compagnia alimentare statunitense HMSHost da parte di Autogrill S.P.A., permette al Gruppo Benetton di estendere il proprio monopolio in Nord America, Nord Europa, Medio Oriente e Area del Pacifico, entrando così anche negli aereoporti, come testimonia la recente inaugurazione di due punti di ristoro Pret a Manger nella struttura di Copenaghen, nelle stazioni ferroviarie e nei centri commerciali.
Nel 2013 Autogrill si affaccia anche all’Eurasia, sottoscrivendo un accordo con le società Novikov Group e Ginza Project viene costituita Autogrill Russia che gestisce la ristorazione nell’aereoporto internazionale di San Pietroburgo.
Quello che non risulta sotto regime di monopolio Autogrill (ovvero Benetton), appartiene o è dato in concessione al Gruppo Cremonini: tra le più grandi aziende europee nella produzione di carne di manzo.
Multinazionale italiana di origine modenese un tempo proprietaria dei fast food Burghy, Cremonini è attualmente tra i principali fornitori di McDonald’s e dei supermercati COOP attraverso la controllata Inalca.
Sulle autostrade, come nelle stazioni ferroviarie e negli aereoporti, Cremonini è presente con i marchi di proprietà Chef Express, Mokà, Mr. Panino, Gourmè, Gusto Ristorante, Bagel Factory e Roadhouse, oltre al monopolio dei distributori automatici attraverso le consociate Ibis, Manzotin e Montana.
Il Gruppo Cremonini, che con Autogrill S.P.A. ha contribuito all’organizzazione della vetrina per multinazionali Expo 2015, è stato tra i pionieri del fenomeno di mercificazione dell’antispecismo, proponendo prima nei punti vendita Chef Express e poi nei fast food McDonald’s un panino vegano, nel tentativo di trasformare in business anche la lotta di liberazione.
Se da un lato l’esteso monopolio detenuto da queste due multinazionali italiane attraverso società di comodo, controllate, affiliate e subordinate può sembrare un impero difficile da smantellare, dall’altro ci offre un quadro di come poter dar vita ad un boicottaggio che ne mini le fondamenta, perché se di impero si tratta a tenerlo in piedi o meno sono le scelte di consumatori e consumatrici.


Fonte: Earth Riot

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Neocolonialismo #madeinitaly

"Eni, Enel, Salini-Impregilo, #Leonardo, Ferrero,#Benetton, sono alcune tra le principali multinazionali italiane che hanno fatto dello sfruttamento made in italy, esportato in tutto il mondo, il proprio personale marchio di fabbrica...
...#Astaldi, fondata nel 1926, in tutti questi anni ha fornito un importante contributo nei processi di nutrimento della Terra a base di cemento, con all’attivo 500 “gandi opere” realizzate in tutto il mondo, oltre 5.000 chilometri di reti ferroviarie e metropolitane, più di 15.000 chilometri tra strade e autostrade, infrastrutture alle quali si aggiungono 21 ospedali, 20 aereoporti e circa 70 dighe.
Progetti che la vedono operare in quasi 20 paesi, alcuni dei quali coinvolti in conflitti bellici e dove sono in vigore regimi oppressivi come in Turchia e in Russia, o che detengono il primato delle uccisioni tra gli/le attivisti ambientalisti e difensori della Terra, come l’Honduras.
Tra le vari realizzazioni ci sono il MOSE (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico): serie di paratoie mobili funzionali ad isolare la laguna di Venezia dall’Adriatico nel corso degli eventi di alta marea.
La linea della MetroC di Roma, progetto indagato per corruzione, oltre ad aver contribuito alla distruzione di un’area verde della città.
La sede del gruppo farmaceutico Angelini, la linea TAV Roma-Napoli e il settore riservato a chi utilizza i treni ad alta velocità costruito all’interno della stazione di Bologna centrale, la metropolitana di Istanbul e numerosi progetti idroelettrici che, dopo quelli realizzati in Congo e Perù, ora la vedono operare in Chile.
L’area di interesse è la regione del Bio Bio, già teatro della persecuzione dei popoli dal regime #Pinochetad oggi e dove, da qualche mese, è operativo il Comando Jungla: uno squadrone della morte assemblato dallo stato cileno al preciso scopo di dare la caccia alle comunità #Mapuche.

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