martedì 25 dicembre 2018

Caro amico sovranista, la Natività è quel che tu combatti ferocemente ogni giorno


L'immagine può contenere: pianta, spazio all'aperto e natura

Una piccola visitatrice maculata
indossa un mantello cremisi
più luminosa di una ciliegia
più piccola di un chicco d’uva.
Un esserino a pois
una dama incappucciata di nero
in uno scialle scarlatto
passeggia sulla mia parete.
(Joan Walsh Anglund)


Caro amico sovranista, la Natività è quel che tu combatti ferocemente ogni giorno

Caro amico sovranista, leghista, fascista,

è giunto ilmomento di darti alcune informazioni di base, che evidentemente ignori e ti possono essere molto utili, il 24 dicembre. Sappi che è totalmente inutile aver confezionato un presepe di qualunque cubatura e soprattutto sarà totalmente inutile stanotte arrancare fino alla Messa, mentre le campane suonano a stormo, se sei d'accordo anche solo con uno dei provvedimenti del Ministro dell'Inferno, se avrai gioito anche per un attimo dell'odissea degli sventurati di Open Arms (o di qualunque altro sventurato lasciato senza tetto, nella Notte Santa).

Sappi che la Natività, così come essa è tramandata (secondo quelle che tu chiami "le radici cristiane dell'Europa", che è più o meno l'unica frase in cui tolleri la parola "Europa"), è un racconto di povertà, accoglienza negata, rivalsa degli ultimi del mondo. E' perfettamente inutile che tu sottolinei che la Sacra Famiglia non era nigeriana, né somala, né etiope, né libica o curda, e che tecnicamente non era profuga o rifugiata (anche se lo sarebbe stata appena poco dopo, in Egitto): è una famiglia nullatenente con un bambino appena nato respinta da tutti, e riconosciuta solo da altri ultimi della Terra, esattamente come loro.

Quindi, mio caro vidimatore di passaporti di Giuseppe e Maria, mio caro controllore trionfante dell'anagrafe di Betlemme (Palestina, peraltro, anche se tu ci metti la neve e i pastori biondi. Anzi, sappi che le libertà che ti prendi nell'allestimento hanno un nome preciso, e non ti piacerà: globalizzazione)(tiè), sappi che la Natività, come la giri e come la volti, è esattamente la messa in scena di quello che tu, ferocemente, combatti ogni giorno: l'invasione dei Gesù Bambini. Degli angeli. Delle Madonne in attesa e puerpere. Dei Giuseppi miti e artigiani. Degli scienziati (pure neri!) che vengono dall'altro capo del mondo a rendere omaggio a una Sapienza più profonda.

Quindi decidi tu cosa vuoi essere: un ipocrita che Gesù (proprio lui, proprio quello) avrebbe cacciato dal tempio, o un convinto assertore non del presepe come raccolta di belle statuine, ma di quello che il presepe, e la Natività, ci continuano a insegnare (persino a noi atei e pagani, pensa). L'accoglienza, l'accettazione, la necessità – che persino un dio sente e proclama – di farsi e restare umani.

Fonte: Anna Mallamo


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"Ogni creatura è sacra.
Ogni creatura vive.
Ogni creatura ha una coscienza.
Ogni creatura ha uno spirito.
Ogni creatura è libera.
Nessun uomo è dio.
Il grande Spirito aleggia sopra ogni cosa.
Protegge Madre Natura e i suoi figli"
(Detto della Tribù degli Wampanoag)
Nel rammentare ancora una volta che l'Uomo non possiede diritti da esercitare sugli altri Anima-li, anche se legittimati da religioni e culti, auguriamo a Tutti ed ad ognuno di trascorrere queste Festività natalizie celebrando e santificando qualunque Vita Senziente. Ogni sacrificio compiuto in nome di tradizioni obsolete e anacronistiche annienta l'intero Creato. Per ogni animale immolato, una parte di noi muore con lui. Perpetuamente. 
#VeganChristmas a Tutti. <3 div="" nbsp="">
Che la Pace e l'Amore ci pervadano e ci mostrino il percorso che conduce all'Armonia mistica che regola il microcosmo quanto il macrocosmo.
Auguri sinceri a Tutti Voi, uno/a ad uno/a ❤️💛💙💚💙🙏

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