mercoledì 26 dicembre 2018

LA VITA DI PETR ALEKSEEVIC KROPOTKIN

L'immagine può contenere: 1 persona, barba

L'immagine può contenere: 1 persona, cane
“Si è sempre attribuito ai bambini, ai folli e agli animali una intuizione particolare per quanto riguarda la sincerità o l'insincerità delle attitudini umane: perché è facile dichiarare qualcosa verbalmente, ma è difficile sostenere una bugia nel regno dell'analogico.”
PAUL WATZLAWICK


LA VITA DI PETR ALEKSEEVIC KROPOTKIN

LA VITA DI PETR ALEKSEEVIC KROPOTKIN. VISSUTO A META' OTTOCENTO, E' STATO UNO DEI PRIMI PENSATORI A PARLARE DI MUTUALISMO. CRITICO DI OGNI AUTORITARISMO E DELL'ALIENAZIONE DI INTERE GENERAZIONI DI LAVORATORI

[...] fare affidamento soprattutto sulla produzione locale per quanto riguarda le necessità di base della vita. Non di ridurre il commercio mondiale: questo può anche crescere in quantità; ma limitarlo allo scambio di ciò che deve realmente essere scambiato, e, al tempo stesso, accrescere notevolmente gli scambi di novità, prodotti locali o arte nazionale, nuove scoperte e invenzioni, conoscenze e idee [...] Il lavoratore, il cui compito è stato specializzato dalla permanente divisione del lavoro, ha perso l'interesse intellettuale nel suo lavoro; e questo avviene soprattutto nelle grandi industrie: egli ha perso le sue capacità creative".

Pëtr Alekseevič Kropotkin è stato un sociologo, geografo, zoologo e pensatore libertario russo. Nato nel 1840 in una famiglia aristocratica presto rifiutò la sua classe di origine per sposare la causa dei diseredati di tutte le Russie.
Aderì convintamente alle idee anarchiche di Bakunin che con il tempo riformulò sulla base dei suoi studi scientifici.
Grazie alle sue ricerche sul mondo animale, infatti, si convinse che il mutuo appoggio, la solidarietà e la collaborazione dentro ogni specie sono il vero motore dell'evoluzione. Ed affermò che l'uomo, come ogni altro animale, doveva seguire esattamente la stessa legge. Per questo sosteneva la necessità di creare modelli di organizzazione sociale fortemente cooperativi ed egualitari.
Imprigionato per le sue idee sovversive, fu costretto ad un lungo esilio durante il quale attraversò mezza Europa. Espulso dalla Svizzera, processato e incarcerato in Francia, fu graziato e riparò in Inghilterra. Tornò in Russia solo allo scoppio della Rivoluzione. Spese parole positive sull'originale organizzazione dei soviet ma fu fortemente critico verso i bolscevichi e la loro impostazione autoritaria e burocratica. Rifiutò gli incarichi che gli erano stati proposti ed ogni tipo di agio, preferendo vivere nella semplicità e nella frugalità, come sempre aveva fatto.
Non tradì mai le proprie idee e negli ultimi anni di vita si batté a favore dei detenuti politici e per riaffermare che "dove c'è autorità non c'è libertà".
Questa frase venne incisa su numerose bandiere che sventolarono a Mosca durante il suo funerale, durante il quale migliaia di persone accompagnarono Kropotkin nel corso del suo ultimo viaggio.

Fonte Cannibali e Re


L'immagine può contenere: 5 persone


IL 25 DICEMBRE DEL 1977 MORIVA CHARLIE CHAPLIN. 
LO RICORDIAMO CON UNA SUA RIFLESSIONE SU PATRIOTTISMO E SUL CONCETTO DI PATRIA

"Io non posso parlare di orgoglio nazionale. Se uno è attaccato alla tradizione familiare, alla casa e al giardino, a un'infanzia felice, alla famiglia e agli amici, posso capire questo sentimento: ma io non ho un passato del genere. Nel migliore dei casi per me il patriottismo si nutre delle usanze locali: corse ippiche, caccia, Yorkshire pudding, hamburger americani e Coca-Cola, ma al giorno d'oggi questi affetti si possono coltivare in ogni parte del mondo. Naturalmente, se il paese in cui vivo stesse per essere invaso, come la maggior parte di noi, credo che sarei pronto al supremo sacrificio. Ma non ho nessuna voglia di rinunciare alla vita o alla carriera per un editto del parlamento o del congresso, se non credo alla causa: non sono un martire per ragioni nazionalistiche e non intendo morire per un presidente, un primo ministro o un dittatore."

Charlie Chaplin

Nessun commento: