mercoledì 9 gennaio 2019

In corso la protesta degli operai che producono i nostri vestiti dall'altra parte del mondo

protesta Bangladesh

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Non tutti conoscono la bellezza del significato del modo di dire “in bocca al lupo”.
L’augurio rappresenta l’amore della madre-lupo che prende con la sua bocca i propri figlioletti per portarli da una tana all’altra, per proteggerli dai pericoli esterni. Dire ‘in bocca al lupo’ e’ uno degli auguri più belli che si possa fare ad una persona. E’ la speranza che tu possa essere protetto e al sicuro dalle malvagità che ti circondano come la lupa protegge i suoi cuccioli tenendoli in bocca. 
Da oggi in poi non rispondete più "crepi" ma "viva il lupo!"



In corso la protesta degli operai che producono i nostri vestiti dall'altra parte del mondo


Da 4 giorni i lavoratori del settore dell'abbigliamento sono scesi in piazza a Dhaka, capitale del Bangladesh ma anche in altre città. Una protesta di grossa portata ma passata quasi sotto silenzio.


Ne stanno parlando solo i media locali ma sono migliaia le persone che si sono mobilitate, dando vita al quarto giorno consecutivo di proteste per ottenere diritti inalienabili, a partire dal salario minimo garantito.

L'industria dell'abbigliamento del Bangladesh genera circa $ 30 miliardi di esportazioni all'anno, pari all'80% dei guadagni delle esportazioni di merci del paese e al servizio di alcuni dei più grandi marchi del mondo. Si tratta del secondo paese esportatore di capi di abbigliamento al mondo dietro la Cina.

Purtroppo i lavoratori da tempo denunciano condizioni disumane in fabbrica, turni lavorativi massacranti e stipendi da fame.

A poco sono valse le rassicurazioni del governo, secondo cui a settembre il salario minimo per i lavoratori del settore abbigliamento aumenterà di 8.000 taka (82 euro circa) al mese, il primo incremento dal 2013.


Ma secondo i lavoratori, a beneficarne sarà solo una piccola percentuale degli oltre 3,5 milioni di lavoratori del settore.



Per questo i manifestanti sono tornati in piazza per il quarto giorno, nonostante gli scontri tra polizia e manifestanti abbiano ucciso un lavoratore e ferito decine di persone.



I lavoratori dell'abbigliamento hanno iniziato a radunarsi nelle aree di Uttarkhan e Dakhinkhan dopo le 9 di martedì e si sono diretti verso l'autostrada di Dhaka-Mymensingh. Strade e autostrade bloccate ma anche pneumatici bruciati nel distretto industriale di Savar, a nord della capitale.


Ruhul Amin, presidente esecutivo del Garments Trade Union Center, ha raccontato a Reuters che la polizia ha usato manganelli, gas lacrimogeni e anche cannoni ad acqua per disperdere la folla.


"La polizia dapprima ha cercato di convincerli parlando e ha chiesto loro di lasciare le strade in modo che i trasporti potessero riprendere facilmente, ma hanno lanciato pietre e mattoni", ha replicato Tahmidul Islam, agente di polizia della zona.

Il governo ha formato un gruppo di proprietari di fabbriche, leader sindacali e funzionari per capire se e come accogliere le richieste dei lavoratori, ha detto il ministro del commercio Tipu Munshi promettendo di raggiungere una risoluzione entro un mese.

Ma i lavoratori non sembrano convinti e sono pronti a portare avanti la protesta fino a quando le loro istanze non verranno accolte.

Fonte: Green Me


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“Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all'esterno se si coltivano nel proprio animo la collera o l'odio” (Dalai Lama)
Cosa può esserci di più vile e codardo che puntare un fucile carico contro gli occhi di un Anima-le ridotto a preda, svuotato della sua stessa essenza, per essere impallinato, ucciso, smembrato ed infine divorato?
Cosa c'è di più infamante di qualcuno che arma la propria vigliaccheria ed ammazza senza pietà una Vita innocente? Con quanta disgustosa ipocrisia questi assassini legalizzati e santificati tentano in ogni modo di giustificare e acquietare la propria coscienza affamata di oscena propensione al sangue e scevralmente incline a procurare la Morte? I novelli tutori dell'ambiente e i (perversi) amanti degli animali (come amano definirsi), che invadono boschi, radure, campagne come giustizieri ai quali tutti è concesso, sono macellai che affinano le loro tecniche a cielo aperto. I cacciatori si riuniscono in gruppo per individuare un Animale ignaro del feroce destino che lo attende, lo accerchiano (un branco di bestie umane contro una sola Creatura) e lo attaccano come un commando di guerra, acciecato e con il ghigno che puzza del fetore del loro omicidio. Questa è la società in cui viviamo, dove Giustizia e Ordine sono sovvertiti e la violenza più brutale è la legge del dominatore. In siffatto consesso umano, i bulli che invadono le nostre strade traggono insegnamento da queste stragi ed imparano ben presto che il più debole non solo può essere sopraffatto ed umiliato, vilipeso e violato, ma che è giusto che sia disumanizzato e ridotto a mero oggetto perché, in fondo, è il medesimo trattamento che certa umanità (adulta!) riserva ad Anime Senzienti Non Umane. Questa è l'aberrazione che si continua colpevolmente a tacere invece di gridarla con quanta voce abbiamo in gola! 
"Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore" (Pitagora)

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