sabato 23 febbraio 2019

Le nuove classi dominanti dipinte di verde sostenibile. Parlate per voi!

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...è in certi sguardi che si scorge l'infinita dolcezza dell'amore.




Ormai sempre più raramente parlo delle grandi associazioni animal-ambientaliste (internazionalisticamente parlando) perché si va a toccare corde sensibili (inteso come sensibilità individuale). Quindi, quando affronto l'argomento (alla mia maniera in "prosa metaforica") non intendo criticare la base (attivist*) ma sempre la dirigenza. Le grandi leviatane del "Green" sono tra le colonne del capitalismo moderno (negli ultimi 30 anni). Spesso legate a doppio fiocco con le multinazionali del petrolio e dell'energia "pulita", delle giunte militari e della politica distruttiva del pianeta. Purtroppo (per la loro attitudine formidabile nel mimetizzarsi) riescono sempre a fare proselitismo nel mondo (italia compresa).
Olmo Vallisnera


Le nuove classi dominanti dipinte di verde sostenibile. Parlate per voi!

Servitù volontaria e dipendenza al “branco”

Ormai è fin troppo chiaro che nelle società cosiddette “avanzate” si assiste ad una offensiva sempre più totalizzante delle -classi di alienazione dominanti-. Per classi non intendo più quella definizione espressa nel secolo scorso, ampliata poi negli anni ’70, ma tutte quelle forze associazionistiche ideologico-reazionarie che hanno come unico interesse la traduzione propagandistica e manipolatoria della “produzione” e dei mezzi di informazione. Queste ideologie, presentate spesso come nuovi approcci alla sostenibilità e al benessere animale, vengono giorno dopo giorno sempre più accettate da quelle formazioni politiche che si contendono lo scettro dei nuovi salvatori, di coloro cioè che per primi hanno intuito l’esplosività “risolutiva” del nuovo metodo. Si è venuta così a costituire un’area magmatica, una sorta di movimento-partito-associazione diviso in correnti “destra” e “sinistra” sensibili ad aspetti ecologici che si scontrano “ferocemente” per dare una credibilità fittizia agli occhi dei consumatori tele-dipendenti, sempre, ovviamente, con programmi economico-sociali e di salvaguardia animale-salute assai simili. Ne risulta così una cappa ideologico-conforme oppressiva e devastante che cerca di farci credere che non esiste alternativa all’esistente. Ma è un inganno. Sui corpi di milioni di individui banchettano i progressisti e i nuovi distributori di vangeli animalisti. “Salviamo il pianeta e i suoi abitanti!”, “Miglioriamo le condizioni di vita degli animali”, “Sosteniamo l’aspetto ambientale”, “Creiamo le condizioni per la difesa delle specie autoctone”, dicono, con fare “umile” e serioso, in realtà amplificano la confusione e contribuiscono all’accelerazione sistematica distruttiva del vivente. Che nulla ha a che fare con questi leviatani della religione -eco-sostenibile-. Questi vascelli solerti e affascinanti in realtà sono marci nella stiva ma rimangono a galla proprio per la loro attitudine alla mistificazione. Affabulatori e inclini al compromesso totalizzante continuano sulla rotta del disastro, senza mai virare. E lo fanno consapevolmente e con zelo autoritario. Al momento delle elezioni si “schiereranno”, alcune a destra, altre a sinistra. Dove destra e sinistra si mischiano nel calderone istituzionale girato, con estrema professionalità, dal mestolo del dominio. Fuse alle associazioni venatorie (senza mai pubblicizzare troppo il sodalizio amoroso) sono sempre alla ricerca spasmodica di nuove “tessere” di giovani attivist*. Perchè le chiamo “classi di alienazione dominanti”? Perchè la forza persuasiva è formidabile, gli agganci politico-partitici saldi come l’acciaio, il potere decisionale, in ambiti animale-ambiente è spesso ago della bilancia nelle diatribe o “controversie”. Le leggi in “favore” della “ecologia pulita”, prima di essere varate, sono sul tavolo e discusse da questi giganti della green economy. E non passa nulla senza la loro dispensa morale. Per utilizzare una semplice metafora, appaiono, all’opinione pubblica, come delle oasi nel deserto, miraggi splendenti per una rinascita della natura vilipesa, ma sono miraggi, e nel momento in cui si arriva a quello sguardo spariscono. E si tramutano da oasi sicure e fertili a pozzi senza fondo, a buchi neri che inghiottono tutto e tutti. Queste sono le associazioni internazionali partitiche della difesa ambientale, classi di alienazione dominanti che utilizzano la buonafede delle persone per incenerire il pianeta. “Benessere animale” e “piccoli passi” sono tra i loro sceneggiati più riusciti (ma ve ne sono tante altre di manipolazioni dei termini). Il solo benessere animale che vedo è il loro. Sorridenti uomini e donne di potere che beneficiano del “benessere” a scapito (l’annientamento) del corpo altro.

Per dirla in breve: Gli unici piccoli passi che hanno un valore e un senso sono quelli, delicati e leggeri, dei cuccioli alla scoperta della vita. Tutti gli altri sono lame di coltello affilato che smembrano ogni pulsione e slancio di un’animalità ormai ridotta a ombra.


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"Quanta tristezza in quel gesto...
Un cuore disperato cerca il cielo in cui perdersi per ritrovarsi libero e felice...
Ma è solo illusione e i sogni si infrangono in misera delusione.
Lo ZOO è prigione per anima e corpo...."
di Gabriella Dimastrodonato (Immagine e Parole)

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"Dove c'è tristezza, un tiranno è in agguato" (Anonimo)
Il tiranno dominatore e predatore ha sempre e solo un nome: Uomo!

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