sabato 19 ottobre 2019

A Semola un amico appena conosciuto e prematuramente scomparso


Noi non possiamo permettere che questi cani vengano condannati ad una vita di reclusione o ad una vita colma di stress, perchè obbligati a vivere in contesti urbani ad altissima densità quando la loro vita è sempre stata vissuta per esempio in lande desolate di montagna, di campagna o in piccoli ambienti rurali a bassa densità abitativa umana.
Non possiamo permettere che si sottraggano al loro ambiente, perchè di quel ecosistema fanno parte, sono una risorsa , sono il valore aggiunto di quel luogo, paese, città , regione della nostra Bella penisola. Tanti animali , a causa dell'uomo sono quasi estinti sulla Terra , vogliamo davvero che il cane di quartiere, il cane ferale, semiselvatico scompaiano del tutto in Italia? La mia risposta è NON CI STO .
Quindi forza ragazzi .... Possiamo fare la differenza ... Con umiltà e competenza....


A Semola un amico appena conosciuto e prematuramente 
scomparso

Questo post è dedicato a Semola, l'ho conosciuto appena l'altro ieri e stamattina è deceduto, mi ha dato la triste notizia Antonella l'umana che lo accudisce, Antonella tiene in casa Semola, Babilonia, Gennaro, Totò e un altro cane di cui non ricordo il nome, abitano con lei anche un numero imprecisato di gatti e in casa di un suo amico vivono Ares un corso, un irruento, impetuoso, prorompente,  ed esuberante cucciolone di appena un anno, con lui oltre all'umano convivono anche tre gatti adulti e cinque micetti appena nati, datosi che circa due anni addietro ho avuto un infarto (in questo post descrivo dettagliatamente del mio incidente: https://ninomalgeri.blogspot.com/2018/09/a-roma-il-29-settembre-giornata.html), e datosi che abito da solo, ho deciso di non tenere nessun animale in casa, vuoi perchè vivo in un minuscolo appartamento ma soprattutto non vorrei che se malauguratamente mi prendesse un altro infarto, l'inquilino che abitasse con me sarebbe destinato a morte certa, da alcune settimane andavo cercando in giro per Formia la città di mare dove attualmente abito, una persona che abbia un cane e che mi permetta di passare qualche ora con il quadrupede, quando ho spiegato la mia esigenza, Antonella si è resa disponibile ad affidarmi per un pò di tempo Semola un cane di circa sei anni con il quale avrei fatto conoscenza e se lui mi avesse accettato come amico avremmo potuto passare insieme alcune ore della giornata, ho trascorso piacevolmente due giorni in compagnia di Semola, abbiamo girato in lungo e in largo per le strade di Formia, (siamo stati anche al mare a passeggiare fra sabbia e scogli), ho tenuto tutto il tempo Semola rigorosamente al guinzaglio onde evitare che venisse investito da qualche macchina, Semola mi ha sempre dimostrato una timida fiducia ma era perennemente preoccupato per l'assenza della sua umana,per questo non mi sono preoccupato per la sua aria triste e sconsolata, quando ieri sera intorno alle diciassette Antonella è venuto a prenderlo, ci siamo salutati con Semola rimanendo d'accordo che ci saremmo rivisti l'indomani, purtroppo stamattina all'alba Antonella mi ha comunicato che Semola è spirato durante la notte e lei ritiene che sia stato avvelenato, una notizia che mi ha lasciato nello sconforto più tragico e desolante... Ciao Semola è stato bello conoscerti, spero che nel posto dove sei adesso tu possa incontrare Zaccaria, Sampei e Gianna i tre cani che mi hanno accompagnato nell'arco di quarant'anni della mia vita!

La dipartita di Semola è una fitta dolorosa che mi accompagna da questa mattina, lo ricorderò sempre con affetto e simpatia, ma questo straziante episodio mi sprona in maniera ancora più impellente a portare avanti una iniziativa qui nel Golfo di Gaeta, una campagna tendente a liberare cani e gatti e altri animali prigionieri degli umani e tentare di far avvicinare i bambini agli animali...

Golfo di Gaeta
Da circa due mesi mi sono trasferito a Formia, che si trova esattamente al centro del Golfo, una posizione ideale per lo sviluppo di questo progetto, la mia abitazione si trova a due passi dal mare e a dieci minuti dalla stazione ferroviaria, in questi due mesi ho girato in lungo e in largo questa cittadina, ho iniziato a conoscere alcune persone, soprattutto amanti di animali;

La mossa successiva è stata insediarmi stabilmente tutti i pomeriggi all'interno della Villa Comunale, esattamente presso il chiosco bar della Villa, dove ho il mio tavolo riservato e dove ho impiantato il mio PC (Una postazione permanente di informazioni sugli animali, l'alimentazione naturale e i cambiamenti climatici)


(Spazi della Villa Comunale di Formia)

In questa cittadina e nelle altre città del Golfo, oltre ai cani e gatti tenuti prigionieri nelle case, come si dice in gergo: Normalizzati, affidati, microcippati... vivono anche pochi cani e gatti liberi e tantissimi di loro sono ingabbiati nei vari canili e gattili gestiti da privati e foraggiati da denaro proveniente dalle casse comunali, come succede del resto in quasi tutte le città del paese...




(Alcuni abitanti liberi)

Dalla mia postazione in Villa sto mettendo a punto una lenta strategia di avvicinamento fra bambini e animali, e sto studiando un metodo per liberare gli animali cosiddetti d'affezione dalle gabbie di gattili e canili, inizierei da Formia per poi aprire le gabbie anche nelle città limitrofe in tutto il Golfo, da solo non potrò mai farcela, chiedo l'aiuto di quanti seguono queste pagine, nei prossimi giorni entrerò nei dettagli di questo progetto, datemi una mano, lo dobbiamo a Semola e a tutte le migliaia di vittime quotidiane sacrificate dalla becera specie umana.
Nino


I cani "selvatici" e "semi-selvatici" (da non confondere con i randagi).

Agli umani l'idea che un cane selvatico non voglia avvicinarsi a loro, perché non vuole essere addomesticato, pare impossibile!

Mi spiace, cari salvatori, arrecarvi questo dispiacere, ma molto probabilmente non lo avete salvato da nessun umano cattivo, che lo seviziava o lo maltrattava.
Non è timido, impaurito o terrorizzato, per le ragioni che amate credere, perché vi piace crederle, per potervi collocare nel paradiso dei buoni, i salvatori di anima-li amorevoli, e combattere così, i malvagi, inesistenti, maltrattatori.

È l'imprigionare un cane ferale in un appartamento, in nome di un umano egocentrico, quanto improbabile, concetto di amore, che fa si che quell'animale stia manifestando tutte le sue fobie verso l'umano. E come umani, inevitabilmente e soprattutto verso voi.

Quel cane, verosimilmente non vorrebbe stare un solo minuto in più a contatto con la nostra specie e pertanto intendo anche con voi!

IL TERRORE CHE VEDETE LO STATE INFLIGGENDO VOI, semplicemente perché SI CONSIDERA IL VOSTRO PRIGIONIERO e vorrebbe tornare a ESSERE LIBERO.

Libero di vivere e libero anche di morire nel suo territorio con il suo branco e la sua famiglia, ma soprattutto lontano da noi umani.

Attilio Miconi







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