Se discrimini tra specie e tra individui senzienti, non eserciti alcun Rispetto. Se ti affezioni ad un animale e ne divori un altro, chiediti perché salvi il primo e condanni il secondo. Non troverai alcuna risposta coerente e razionale. Scorgerai sopraffazione, violenza, dominio, predominio ed assoggettamento. Finché si ammazzeranno e si tortureranno gli Animali Non Umani, la società umana sarà solo cieca barbarie.
Leggi condividi e diffondi: PROGETTO PACE NEL MONDO – EDUCARE L’UMANITA’ ALLA PACE di Franco Libero Manco
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IL CORAGGIO DI ESSERE COERENTI
di Franco Libero Manco
Gli uomini si scelgono non in base a quello che dicono ma a come vivono
Eccetto qualcuno più aperto e sensibile, la stragrande maggioranza dei personaggi pubblici credo mangi la carne, il pesce e prodotti di derivazione animale, considerando la cosa un fatto del tutto naturale, lecito, eticamente irreprensibile. Eppure mangiare un animale a cui è stata tolta violentemente la vita dovrebbe indurre chiunque, e in special modo coloro a cui la gente comune fa riferimento, a considerare gli effetti che produce la loro disinvolta scelta alimentazione.
Nulla come il modo di alimentarsi è in grado di mettere in crisi la coerenza morale di chiunque, specialmente dei rappresentanti del popolo. Immaginiamo il papa, presidente della repubblica o il presidente del consiglio (o qualunque altro personaggio noto, o che si candida ad essere tale) intenti a consumare a pranzo il corpo di un qualunque animale. E immaginiamo di chiedere loro se sarebbero capaci di uccidere con le loro mani l’animale che hanno nel piatto. Sicuramente si rifiuterebbero di farlo. In questo modo dimostrerebbero la loro patetica incoerenza. Allo stesso modo sicuramente si rifiuterebbero di condannare all’immobilità e alla prigionia, fin dalla nascita, una creatura come un vitello nato per essere libero; si rifiuterebbero di negargli la luce del sole, l’erba dei prati, la pioggia; si rifiuterebbero di sparargli nella testa un proiettile captivo, di aprirgli il torace con un sega elettrica, di strappargli gli organi interni, di prendere lembi del suo corpo per farne pietanza. A questo punto la domanda è: perché deleghi a compiere ciò che tu no hai il coraggio di fare dal momento che sei consapevole che è un fatto riprovevole, cruento, sanguinario, stomachevole, ingiusto?
Chiederei anche se sono al corrente della correlazione esistente tra consumo di carne e patologie umane dal momento che queste pesano sul bilancio dello Stato; se sono al corrente che l’indifferenza verso la sofferenza e la morte dell’animale rende più insensibile la coscienza umana; che per produrre carne vengono abbattute le foreste e che l’industria della carne è la massima imputata in fatto di inquinamento, di risorse umane ed economiche.
Se sono al corrente di tutto questo ma ritengono che mangiare la carne sia necessario alla salute noi vegani dimostriamo il contrario. Se consapevoli di tutto questo ma non desistono perché non considerano gli effetti prodotti, allora non sono adatti ad essere punto di riferimento, dal momento che la loro influenza sulla gente comune causa danni mille volte maggiori.
Se costoro sono consapevoli che l’animale è capace di provare sofferenza e angoscia, ma nonostante questo ritengono prioritario il piacere del loro palato alla morte dell’animale, allora sono persone con ridotta sensibilità verso il dolore altri. Se invece non sono consapevoli di tutto questo allora non sono adeguatamente informati e per questo inadatti al ruolo che ricoprono dal momento che i rappresentanti di un popolo devono incarnare la parte migliore del pensiero e dell’animo umano.
Maestoso ′′ Harfang delle nevi ′′
nella Tundra Artico.
Foto di @Rachel Bilodeau
Vive a nord del cerchio polare dove la temperatura scende a-50.
Emblema ufficiale del Quebec dal 1987.
Considerato uno dei più pesanti Strigidi del Nord America, l’Harfang delle nevi (Bubo scandiacus) è alto quasi 50 cm e le sue ali dispiegate hanno una portata di quasi 1,5 m. La femmina è più grande e pesante del maschio (2,3 kg in media contro 1,8 kg) come nella maggior parte dei rapaci diurni (che cacciano di giorno).
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