La benedizione dei genitori vale più della loro eredità.
Proverbio africano
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PROIEZIONE DI FILM IN SEDE AVA
Giovedì 17 aprile ore 18 in sede AVA via dei Rogazionisti 3 Roma,
proiezione del film di Luigi Magni “SECONDO PONZIO PILATO”, con Nino Manfredi, Stefania Sandrelli,
Lando Buzzanca. Musiche di angelo Branduardi. 108 minuti.
Seguirà breve dibattito.
Ore 20 cena conviviale vegan con:
insalatona mista, frisellata salentina, legumi pugliesi,
dolce vegan, vino, pane, acqua.
Per la cena è necessaria la prenotazione al tel. 3391406256
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OMAGGIO A GESU’
(dal libro di FLM “Il Terzo Polo”
Visse nel tempo della durezza estrema, e del furore fu vittima innocente. A piedi nudi, con la luna negli occhi, varcò il tempo e i campi di battaglia e il suo grido, palpito possente, gettò un ponte tra noi e l’Assoluto. Ma la grandezza è sempre fonte di solitudine e dolore.
Che cosa resta in noi del Cristo? Chi pensa più alle sue mani che accarezzavano i fanciulli, che si aprivano al miracolo dei pani, che spalancava i sepolcri? ai suoi piedi che valicavano i monti, le valli in corsa dov’era un grido di dolore? Oggi come allora passa per la via a mendicare amore a noi distratti e disperati, persi nei meandri della vita, travolti dalla nostra singola tempesta. Spesso la solitudine è croce ma è anche ala che innalza. Chi parla di se stesso cerca la propria gloria, ma chi parla di Dio è suo messaggero. Ed Egli l’Ispiratore così mi sprona a fare. E dopo l’amarezza dell’intimo sentire torna come a sussurrarmi in segreto “Soccorri sempre, questa è la legge dell’Amore. Sia la tua fede come lampada accesa collocata sulla cima del monte e la tua volontà baluardo ad ogni disarmonica oscillazione umana. Unisci la ragione alla tua fede e troverai la strada da seguire. Passa in volo sulle miserie del mondo, sulle lusinghe e sulle accuse peggiori e non permettere alla belva dell’orgoglio di emettere il suo ruggito. Rinnovatevi combattendo voi stessi: in voi è il vostro peggiore nemico. Lavorate per proseguire l’opera di Colui che col sangue tracciò il primo solco: unite la vostra sofferenza alla Sua e accenderete un faro sulla terra che durerà finché il tempo dovrà essere tale. Soffre l’uomo alla sua nascita come alla sua morte; soffre l’animale nel sordo incombere della lotta; soffre la pianta. il fiore, l’erba, nell’ardente anelito di esistere; soffre la terra nello spasimo delle sue sismiche convulsioni, perché nulla è possibile senza dolore, ma non tutto il dolore purifica. Combattete la vostra giusta battaglia contro i nemici della vita anche quando il sudore irrora la fronte e l’amarezza mostra i suoi artigli feroci. Al torpore è preferibile il troppo impeto, ma l’equilibrio è superiore alla prudenza e al coraggio stesso. Siate lieti, sempre e ogni prova vi si muterà in canto di vittoria. Sia la vostra volontà un ponte gettato verso albe più pure e feconde e sulla vostra vita spirerà il vento di una gioia profonda e imperitura”.
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