venerdì 8 agosto 2008

Diario delle vacanze tre parte seconda.


Nella foto: immagine tratta da http://gallinavecchiafabuonbrodo.blogspot.com/
Da Diario delle vacanze tre, il dottor Norman seconda parte.
Di Stefano Benni.
Oggi finalmente c'è un tempo discreto, pioviggina. Abbiamo fatto il bagno, le meduse non c'erano, c'era solo uno squalo, ma è passato vicino a Luigino ed è morto di tonsillite in pochi istanti. Sul giornale ho letto che in Africa non c'è più un goccio d'acqua e nell'Artide i ghiacci si sciolgono a tempo di record, che il clima mediterraneo è fottuto e si prevedono tornadi mai visti. L'ho letto in un trafiletto tra le notizie della fusione tra Telecom, Cragnotti, Parmalat e la triade cinese.Verso sera la situazione è peggiorata. Si è messo a nevicare. Luigino è stato punto da una nuova zanzara tropicale, mamma starnutisce come un locomotore. Ma papà ha detto che bisogna reagire e fare il bagno, si è fatto prestare una tavola da surf e si è lanciato contro un'onda di sei metri. E' rimbalzato sulla cima di un pino, al centro del solito incendio.Il dottor Norman stava rassicurandolo spiegandogli che era successo qualcosa di simile nel 1789, ma papà gli ha tirato un pugno in faccia di incredibile potenza, scardinandogli metà dei denti, poi lo ha rassicurato dicendo che aveva dato un pugno molto peggiore a un suo compagno di scuola nel 1956, e quindi il pugno doveva considerarsi nella norma.A sera abbiamo arrostito delle bistecche di medusa sulla schiena di Luigino e mamma si è ripresa dall'asma inalando dalla marmitta della macchina. Sembra che abbia una sindrome di dipendenza dal benzene. Papà sta facendo le valigie e piange. Io ho acceso la radio e ho sperato in qualche buona notizia. C'era una lite tra maggioranza e opposizione sui parcheggi da assegnare alle loro auto blu, esattamente uguale alle quindici liti precedenti. Poi c'erano tutti gli indici Mibtel, Nasdaq, e le novità degli amori Vip in Costa Smeralda, il calciomercato e la moda inverno-inverno. Non una parola sull'aria, sugli oceani, sul mio febbrile e alluvionato futuro. Perciò ho deciso di farla finita. Sono andata in riva al mare e ho camminato nell'acqua, aspettando che le onde mi sommergessero. Sfortunatamente il mare era ghiacciato. Vorrei sapere che cosa ne pensa il dottor Norman, ma non riesce ancora ad aprire la bocca. Mi sono sdraiata sulla sabbia e ho pensato: come pretendete che facciamo due settimane di vacanze intelligenti se vi comportate da stupidi tutto il resto dell'anno? Ho contato le stelle. Erano due, tra nuvole nere e vapori di petrolio. Poi mi sono addormentata tutta agitata pensando: beati quelli che hanno paura degli scippi.
Pillola del giorno: La pastasciutta... e i grandi.
Celebrità che ormai nun ce sò più
hanno inventato sughi e sarse nòve.
Carducci, per esempio, quer "pio bove"
Lo scrisse dopo un ummido al ragù.
E Galilei, cò l'animo un pò giù,
entrò in cucina e disse: "Eppur si muove!
Me frega assai de Venere e de Giove,
cò 'no spaghetto me lo tiro su!"
E' stata tutta quanta 'na trafila;
all'epoca che smisero er callaro,*
c'è stato Volta che inventò la pila.**
E come disse Dante in Vita nova
quanno comprò la pasta dar fornaro?"
Intender non la può chi non la prova!".
* Caldaio.
** Pentola.
Aldo Fabrizi.

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