mercoledì 13 agosto 2008

Il dottor Niù di Stefano Benni.


Vignetta di Serre: L'automobile.
Oggi inizia un nuovo racconto di Stefano Benni:Il dottor Niù.
Avevo appena parcheggiato la macchina, quando un tizio con occhiali neri e capelli rasati mi viene incontro e si presenta: dottor Niù, consulente di aggiornamento tecnologico per famiglie.
E' un tipico esemplare Mediolanum, un uomo per cui il tempo si è magicamente fermato. Ha sessant'anni ma ha il fisico di un quarantenne, l'han condannato a venti anni di galera, ma non ne ha fatto neanche uno.
Mi spiega che la sua è una new profession nata insieme alla new economy per una new way of life. Devo solo aver un old conto corrente con un pò di old fashion money per pagargli l'old onorary.
Travolto dal suo garbo e dal suo eloquio, firmo un contratto di consulenza. Diamoci subito da fare, dice il dottor Niù, la sua vita va ottimizzata e rimodernata. Cominciamo dalla sua auto, è un vecchio modello superato e ridicolo. Ma ha solo tre anni, dico io. Tre anni sono tre secoli nella new economy, spiega. La sua auto non ha il navigatore satellitare, i vetri bruniti, l'altimetro, le sospensioni antialce. Però funziona bene, dico io.
Si vede che non guarda la pubblicità, ride il dottor Niù. Cosa vuol dire "funziona"? L'auto non è fatta per funzionare ma per mostrarla, per esibirla, per parlarne con gli amici, il funzionamento è un puro optional. Insomma in meno di tre ore ho il nuovo modello di auto, una specie di ovolone azzurro a dodici posti. Peccato che in famiglia siamo in tre.Il giorno dopo il dottor Niù piomba a casa mia per organizzare un new restyling. Per prima cosa dice che la porta in legno è roba medioevale. La sostituisce con un lastrone blindato d'acciaio che sembra la lapide di Godzilla. Poi sostituisce la mia vecchia pentola con una brocca Kettle elettropiretica, sei secondi per bollire l'acqua. Al posto del glorioso e bisunto forno, mette un microonde che cuoce un pollo solo con lo sguardo. Il tutto mi prosciuga il conto in banca, per cui obietto: cosa mi serve cucinare velocemente se poi non avrò un cazzo da mangiare? Non si preoccupi, dice il dottor Niù, la nostra ditta fa prestiti rapidi, firmi qui e in trenta secondi avrà un mutuo con tasso al trenta per cento. Come in sogno firmo.L'indomani il dottor Niù si ripresenta, e sostituisce l'edera del giardino con una new edera modificata geneticamente che strangola i ladri. Poi squote la testa rimproverandomi perchè ho ancora la vecchia televisione col vecchio videoregistratore e la vecchia playstation. Obietto che ho comprato tutto l'anno scorso. Mi rispiega che per la new economy un anno è un secolo, e subito mi fa comprare la playstation due, dove si può giocare a Pokèmon, vedere i film in Dvd e ascoltare musica, insomma la macchina perfetta per fare litigare mio figlio videogiocomane, mia moglie cinefila e io che amo i Beatles.
Cerco di telefonare ad un fabbro perchè intanto la new porta blindata si è bloccata col new alarm system, ma rapidissimo il dottor Niù mi strappa il telefonino di mano.Ma non si vergogna? dice. Questo cellulare è un modello vecchissimo, pesa come un mattone, non ha il collegamento infrarossi, non ha il Wap, non ha il comando vocale, non ha i games e il grafic system per spedire i cazzi agli amici. Ma l'ho comprato solo due mesi fa, mi lamento, e ci telefono benissimo. In due mesi, i telefonini hanno enormemente mutato le loro funzioni, dice Niù. Dopo che si sarà collegato alla rete, avrà mandato un fax, avrà riempito la rubrica con novecento nomi, avrà comprato i biglietti per la partita e avrà giocato al serpentone mangiacoda, pensa di avere ancora il tempo di telefonare? Forse ha ragione, dico io.
Mi fornisce subito il nuovo telefonino, un biscottino nero con dei microtasti che ogni mio polpastrello ne prende quattro. Dopo dieci telefonate sbagliate, fortunatamente il mio cane Ricky lo ingoia e corre per tutto il giorno con l'ouverture di Guglielmo Tell in pancia, finchè non si scarica la batteria.
Fine prima parte.
Pillola del giorno: Er sugo.
Un bòn sughetto, amabili sposette,
nun è 'na cosa che se fa d'acchitto,
però si date retta ar sottoscritto
farete onore a tutte le ricette.
Qualunque odore o spezia ce se mette,
in padella, ar tigame, lento o fitto,
pè prima cosa s'ha da fà er soffritto
ch'è d'ajo o de cipolla, a pezzi, a fette.
Cò l'ojo, er buro o qualunqu'antro grasso,
(e 'n'infocata de peperoncino)
se fa soffriggè sempre a foco basso.
Ammalappena che diventa d'oro,
se mette er vino, svaporato er vino,
se butta giù conserva e pomodoro.
Aldo Fabrizi.

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