mercoledì 8 ottobre 2008

Rainer Tim, esploratore estremo. Di Stefano Benni. Seconda parte

Nella foto: Passeggiata nel deserto da http://rossoamarena.splinder.com/

Anche oggi un accenno alla disastrata economia mondiale è d'obbligo, ma entrando nello specifico per quello che ci riguarda più da vicino, se guardiamo al nostro cortile di casa, bisogna dire che ormai la crisi argentina ci fa un baffo, noi l'abbiamo superata! Qualche dato: Abbiamo uno dei debiti pubblici più grandi del mondo: 1.647 miliardi di euro. Ogni anno aumenta di 80 miliardi per gli interessi. Solo a marzo abbiamo pagato 23 miliardi di interessi sul debito. Dall'inizio del 2008 stanno chiudendo 300.000 aziende. 300.000! E le altre piccole aziende sono in mano alle banche con dei debiti che arrivano a 780 miliardi di euro.
Desolante , non trovate?
Mentre questo tsunami finanziario ci comincia a lambire le caviglie, cerchiamo di consolarci con un sorriso, leggendo la seconda parte del racconto di Stefano Benni.

Rainer Tim, esploratore estremo. Di Stefano Benni. Seconda parte.

Giovedi' 5 febbraio

Siamo fermi da due settimane e ogni ora una voce implacabile gracchia in quattro lingue che le ferrovie si scusano del lieve ritardo. Finalmente nella notte abbiamo sentito uno scossone, e la speranza ha invaso i nostri cuori. Purtroppo era il treno dietro che ci aveva tamponato. E' notte, e nel buio risplendono solo i flash dei turisti giapponesi. Ti penso, e se dovessi morire qui ricorda smpre due cose: a) ti ho sempre amato, b) tutto quello che sospettavi di me e di Cinzia ara vero. Perdonami.

Sabato 7 febbraio

Liberi! Il treno è ripartito trionfalmente ai duecentoquaranta verso Firenze. All'altezza di Prato ha subito deragliato e siamo finiti dentro la pista dell'aeroporto, fortunatamente vuota per uno sciopero degli assistenti di volo. Mi sono appollaiato su un'ala del Firenze-Napoli. Anche se quassù siamo quindici clandestini, più due cicogne, sento che ce la farò. A proposito su Cinzia scherzavo.

Mercoledi' 11 fabbraio

La nebbia si è alzata e ora so dove siamo: nell'area di servizio di Barberino del Mugello, sulla Bologna-Firenze. Sono tornato indietro! Sull'autostrada c'è una fila di 40 chilometri, ma non c'entrano nè i Tir nè i Cobas: E' una Fiat Cinquecento che è sbandata sul ghiaccio e si è messa di traverso in un tratto con lavori in corso del 1892, sono considerati monumento archeologico, e l'auto può essere spostata solo dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Però sul posto è arrivato un ministro a dire che l'Italia è una e indivisibile, e non basterà una Fiat Cinquecento a separare Nord e Sud. Ci ha regalato un pacchetto di noccioline ed è ripartito in elicottero.

Giovedi' 19 febbraio

La fila si è mossa e ho chiesto un passaggio al camionista di un Tir di polli. Poichè la sua associazione aderisce solo parzialmente allo sciopero, si comporta cosi': per due chilometri procede a passo d'uomo e i due chilometri dopo si lancia ai 180 seminando il panico. Viaggiavamo felicemente quando ci siamo nuovamente bloccati. C'era una manifestazione dell'ALPCA (Associazione lanciatori di pietre dai cavalcavia autostradali). Protestano perchè, con tutte queste file ferme, non possono più divertirsi a centrare le auto in corsa. Ci hanno spiegato che i pomeriggi in provincia sono come la maggior parte dei film: senza auto sfasciate si muore di noia.

Sabato 21 fabbraio

Purtroppo i polli che trasportavamo avevano la peste cinese, ci è venuto un febbrone a quaranta e alle porte di Roma il camionista ha perso il controllo del mezzo falciando un gruppo di manifestanti. Pensavamo che fossero Cobas degli agrumi, perchè erano vestiti di giallo e rosso. Invece erano ultrà della Roma e il nostro camion era tutto pavesato di stemmi laziali e di scritte "Romanisti bastardi". Ci hanno picchiato, ma non troppo. Ho preso un taxi verso Salerno, il tassametro scorreva più veloce di un videoclip e più misterioso di una bolletta Telecom. Ho prosciugato la carta di credito, ma sono arrivato al casello. Faccio autostop e ascolto la radio. Buone notizie: solo 60 morti nel weekend sulle strade. Cattive notizie: è crollata la borsa di Singapore. Ma ce la faremo: l'Italia entrerà in Europa e io a Bari.

Mercoledi' 25 febbraio

La fortuna finalmente mi assiste! Ho ritrovato la famiglia Rocco, che mi ha dato un passaggio dentro la spaziosa Prinz color salmone. Attualmente bloccati da quattro frane e da una piccola alluvione, ma domani tentiamo la traversata verso Bari. Se mi dovesse accadere qualcosa ricordati che: 1) ti ho sempre amato, ma non c'è stata solo Cinzia, ma anche Eva, Luisa e uno sherpa tibetano; 2) quando vedi in televisione una di quelle auto che corrono su strade assolate e solitarie con lo slogan "la vera libertà", per favore, spara sullo schermo.

Venerdi' 27 febbraio

Affrontiamo l'autostrada deserta sulla Prinz salmonata, i bambini Rocco stanno sul tettuccio armati di fucile, in una barricata di damigiane d'olio. Procediamo tra carcasse di container, Tir svaligiati e rovine di viadotti democristiani. Tutto è abbandonato, e al posto delle colonnine del Sos ci sono altarini con la Madonna. Verso sera la pioggia si attenua, e vediamo uno strano chiarore lontano. Poi improvvisamente...
(Qua s'interrompe il diario di Rainer Tim. Questi fogli sono stati trovati sull'asfalto. Dello sventurato esploratore, più nessuna traccia.)

Pillola del giorno: Quando ero piccolo i miei genitori mi volevano talmente bene che misero nella culla un orsacchiotto vivo.
Woody Allen.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Gran bella vetrina il tuo blog... complimenti!
buona serata
aicha