lunedì 20 aprile 2009

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni. Parte tredicesima.

In alto: Farfalla, immagine tratta dal blog http://ilcielonelcassetto.splinder.com/



Gli animali e gli uomini politici non sanno di essere mortali.
Eugène Ionesco (commediografo rumeno)



A una settimana dal terremoto in Abruzzo, si cominciano a fare le prime valutazioni dei danni a persone ed edifici, pare che il responso sia desolante, più del cinquanta per cento delle abitazioni sono crollate, uffici pubblici ospedali e scuole fortemente lesionati, paesi interi completamente rasi al suolo, una catastrofe annunciata dalle scosse precedenti al sisma più devastante, qui di seguito un post di Oimmei che spiega con quali criteri sono stati costruiti gli edifici in oltre matà paese, ma prima del post , riprendo la pubblicazione delle puntate del libro di Benni:

La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni. Parte tredicesima.

La grande Stampa.

L’economista Pierandrea Postacchia torna su queste colonne dove recentemente ha attaccato (nell’articolo «Continua lo scaricabarile») un corsivo del sociologo Angelo Marras, «A chi serve?», apparso sull’«Espresso». A sua volta Marras rispondeva all’articolo «Gli stilemi di Moro», apparso sul «Messaggero», in cui l’economista Antonio Bolla si inseriva nella polemica sul «Corriere» tra Sandro Tartarelli e il ciclista Gaetano Baronchelli. Gaetano Baronchelli, in un breve corsivo intitolato «Van Linden mi ha tenuto per la maglietta», difendeva lo psicologo Paolo Quaglia che in «Psicanalisi, mass-media e modello economico» accusava Guido Carli di autoritarismo e di fumare marijuana dentro la Borsa. Guido Carli, come ricorderete, in un intervento sulle colonne di «Panorama» «L’ultima spiaggia») aveva duramente stigmatizzato l’articolo della «Repubblica» in cui Scalfari contestava l’intervista di Agnelli al «Times» ripresa dal «Globo» tramite l’Ansa.
Tartarelli attaccava le tesi di Quaglia prima con un rovente intervento su «Famiglia Cristiana» e poi cercando di investirlo col motorino. Quaglia scriveva allora una lettera di protesta a «Famiglia Cristiana» che però veniva censurata perché scritta su carta profumata. Dalle colonne del «Resto del Carlino» Luigi Preti, parlando a una riunione del Rotary Club di Molinella, interveniva nella discussione asserendo: «Tartarelli dovrebbe leggere “Di imposte si muore”, il lucido corsivo qi Abbatelli a pagina 4 sul “Giorno”». Tartarelli non riusciva a leggere il lucido corsivo, ma se lo faceva raccontare dal suo attentissimo giornalaio, che però ne travisava il contenuto, cosa che suscitava le ire dell’Abbatelli che scriveva una lettera di protesta alla Rai e veniva querelato da Gustavo Selva, insultato da un tifoso laziale e scippato dell’articolo per «L’Espresso» da un teppista su una lambretta verde.
«L’Espresso» rispondeva con un articolo firmato da Valerio Riva, «Questa vespa non è poi così verde», scatenando l’ira di Montanelli che assaltava la sede del giornale romano con una bottiglia molotov piena di dopobarba. Sul «Giornale» appariva un corsivo dal titolo «I cialtroni di stato», a cui rispondeva subito «Trotto Sportsman» con un’arguta satira di Paolo Castelli dal titolo «Nike Hanover senza avversari». La lettera di protesta di Abbatelli veniva intanto misteriosamente ritrovata e appariva su «Amica» nella rubrica «Il nostro amico cane». Abbatelli scriveva allora alla «Stampa» che il tono della sua lettera era stato travisato, soprattutto perché la parola governo era stata sostituita con cocker e la parola inflazione con cimurro. Purtroppo, chi dice per un errore, chi per una manovra sotterranea, al posto della smentita appariva una foto di Mina con la didascalia: «Veduta notturna del porto di Genova». La Fnsi cercava di mettere ordine nella polemica e invitava i giornalisti a vigilare contro la concentrazione delle testate.

Quando tutto sembrava sopito, il direttore della «Notte» veniva sorpreso mentre tentava di tagliare un intervento dell’esperto valutario Renzo Pancotti per farsi una cravatta. Si scoprì subito che nel suo intervento «Un tapis-roulant per Andreotti» Pancotti attaccava Nino Andreatta per il suo articolo «Banche e liquidità», apparso una prima volta sulla rivista «Il Mulino» il 13 gennaio 1956 e riapparso poi, notevolmente invecchiato e con gli occhiali al bar Tre Scalini di Roma 12 anni dopo. L’articolo contestava radicalmente la dottrina di Paul Samuelson, così come era stata esposta in «Topolino e Barbanera», albo d’oro numero 115.
Il comitato di redazione proponeva la pubblicazione integrale dell’articolo, contro la tesi di alcuni che proponevano di pubblicare solo un riassunto e altri che proponevano di chiedere biglietti gratis per i traghetti. Pancotti scriveva per protesta al suo medico che scriveva alla «Gazzetta del Mezzogiorno» dove la lettera veniva pubblicata con un corsivo di accompagnamento di tale G. C., che la definiva «ambigua» e terminava con la frase: «Chi se la sente di dar torto a Bearzot?».

Questo scatenava una polemica tra Gianni Brera e Gino Palumbo. Palumbo sul «Corriere dello Sport» in «Colpo grosso della Spal a Marassi» difendeva Antognoni e lo paragonava a Vilfredo Pareto; Brera in «Una panchina che scotta» attaccava Antognoni e lo paragonava a «quelle vecchine che vendono castagnacci». Intervenivano nella polemica: Italia Nostra («L’ultimo lupo»), «l’Unità» («Ampio e serrato dibattito sul tema del centrocampo») e Massimo Inardi («Antognoni, un caso di psicocinesi»).
Giorgio Bocca accusava Postacchia di essere lontano dai problemi reali del paese e di fare del fumismo di sinistra. Il Postacchia lo sfidava a comparire davanti ai probiviri. Per sbaglio di autobus i due finivano davanti alla casa di Gava e rinunciavano. Tartarelli li attaccava sul «Mattino» con il pezzo «Quanto costa giocare a golf», provocando la reazione di Eugenio Cefis che chiedeva la sua testa ad Angelo Rizzoli che comprava il «Mattino», il «Carlino» e il «Fiorino» e li concentrava in un giornale nazionale su cui lo psicologo Andrea Melella finalmente rispondeva al Tartarelli con l’articolo «I perché di una tragedia», provocando la sdegnata replica dell’«Osservatore Romano».
Per ragioni di spazio, siamo purtroppo costretti a rimandare la pubblicazione dell’articolo dell’economista Pierandrea Postacchia al prossimo numero.

Dal blog Oimmei la descrizione di come sono state costruite le nostre città o buona parte di esse:

cemento e informazione nella sabbia

Sotto troverete, incollato, uno scritto contenente una interessante serie di FATTI.
L'ho copiato da un approfondito articolo di uno dei nostri prestigiosi quotidiani italiani? l'ho ascoltato in una dei nostri prestigiosi telegiornali nazionali o privati?
Ma certo che no, quando mai....
L'ho trovato scritto in un blog, prestigioso, ma sempre un blog.
Potenza della camorra. Chi è quell'uomo del nord che aveva chiamato nella sua villa e messo sul suo consapevole libro paga uno stalliere camorrista? ho un improvviso "vuoto" di memoria che mi può salvare da una denuncia per diffamazione, ma contemporaneamente mi si rinforza un "pieno" di comprensione delle cose.
Siccome si continuerà a non poter leggere del pericolo insabbiamento (del cemento, dell'informazione, del parlamento, del referendum, dei diritti civili, dei processi, ecc.) ma solo del povero Papa che non piace agli olandesi - immagino le vostre notti insonni pensando a 'sti stronzi di olandesi - ecco qua due righe sull'argomento:

Troppa sabbia nel cemento armato (si fa per dire). Stupore generale: chi l’avrebbe mai detto? In Abruzzo, poi, regione dotata di una classe politica così irreprensibile da aver avuto l’intera giunta arrestata nel ’93 (tutti assolti grazie all’abolizione del reato, tranne il presidente Salini, condannato per falso e dunque promosso deputato da FI e poi passato all’Udeur) e un altro governatore, Del Turco, arrestato l’anno scorso.
... Continua


Happysummer rivolge un appello a favore delle persone che ormai da dieci giorni vivono sotto le tende, pare che manchino tanti generi di prima necessità, si prega di far girare:

Post aggiornato al 18 aprile 2009 - Per favore leggetelo.

Cari amici che mi leggete abitualmente e voi blogger che passate per caso, vi prego di prestarmi un po' di attenzione: io sono una che scrive battute, poesie e altre cose "leggere", e questa è una situazione nuova per me, che non so come gestire, ma cerco di fare del mio meglio.

Ieri sera mi sono arrivati un paio di commenti da un utente impegnato come volontario in Abruzzo, che fa il punto sulle drammatiche condizioni in cui vivono gli sfollati e dà alcuni consigli su come aiutare in modo più razionale chi vive in una tendopoli e non ha più nulla perché ha perso tutto.

Dice che ci sono montagne di cibo (latte e scatolette di tonno soprattutto) ma mancano completamente generi di prima necessità a cui nessuno sembra pensare:

- Medicine (Buscopan, Aspirina, analgesici, pomate, gocce per l'otalgia, Tachipirina ecc.)

- Parasanitari (pasta per dentiere, assorbenti, detergenti, occhiali da vista, ciucciotti, spazzolini, dentifrici, creme per le scottature.ecc.)

- Abbigliamento (biancheria intima nuova, cappellini per bambini, tute taglia 60, ecc.)

- sacchi a pelo

- Alimenti per celiaci e per diabetici

- Stufette alogene, ombrelli, copriscarpe per il fango.

- giornalini per bambini, matite colorate, lavagnette e gessetti colorati con i cancellini.

- Molto gradita qualche radiolina con le relative pile.

Il materiale va consegnato o spedito alla CRI della propria città o della città più vicina al vostro paese. (Per l'indirizzo chiamate il numero verde 800.16.66.66)

... Continua


Dal blog di Daniele martinelli lo scempio dell'abusivismo edilizio nel nostro paese, quante tragedie si sarebbero potute evitare se si fosse costruito in maniera decente? ecco l'articolo:

Terremoto, unico vero legislatore.

40 anni di devastazione ambientale mista a inefficienza e corruzione, che dall’ultimo dopoguerra sta distruggendo il territorio italiano, non è soltanto frutto di abusivismo edilizio. L’edilizia selvaggia ha anche compromesso la convivenza civile e il concetto stesso di legalità. Fenomeno complessivo che, mischiato all’inefficienza della macchina pubblica, ha prodotto un quadro di illegalità e di devastazioni molto variegato che provo sintetizzare.

In Italia esiste l’abusivismo vero e proprio, che riguarda edifici realizzati in totale assenza di concessione edilizia, solitamente su aree dove gli strumenti urbanistici non ne consentirebbero il rilascio. E’ un fenomeno esploso nelle periferie cittadine nel dopoguerra, che ha costituito una risposta alla necessità di abitazioni degli strati più poveri della popolazione inurbata.
La speculazione edilizia è stata la risposta funzionale all’inefficienza pubblica di fronte all’espansione demografica, che ha avuto ripercussioni anche sulle coste, sulle spiagge, nelle aree verdi delle località turistiche, coperte da una falsa morale di necessità. Chiedete ad un lampedusano che ne pensa di Domenico Modugno, proprietario di una villa di sassi che fece edificare abusivamente negli anni ‘80 in un anfratto della spiaggia dei Conigli, zona protetta.

L’abusivismo vero e proprio, negli anni successivi al boom industriale, è stato mascherato dall’abusivismo legalizzato, frutto dei numerosi condoni berlusconiani, espressione di un’incivile sanatoria permanente nonostante le inutili denunce già presentate dal WWF. Per chi non se ne fosse accorto il condono edilizio ha soltanto rafforzato la diffusa convinzione che, prima o poi, tutto sarebbe stato sanato. Anche gli abusi a venire, puntualmente sanati! Complice la grave mancanza di controlli, affidati ai comuni molto spesso conniventi e corresponsabili (dietro mazzette) degli scempi ambientali.

L’abusivismo edilizio, e quindi la mancanza di sicurezza degli edifici maggiormente esposti ai rischi di crollo in caso di terremoti, è un fenomeno che continua anche oggi indisturbato. I numeri pubblicati a pagina 15 dell’annuario 2008 del Cresme, parlano chiaro: negli ultimi 30 anni le case abusive legalizzate continuano ad avere un’incisività nell’ordine del 10 - 15% del totale.

1982: 70 mila abusive su 444 mila totali, quasi il 20%
1999: 25 mila abusive su 193 mila totali, circa il 15%
2003: 29 mila abusive su 252 mila totali, oltre il 10%
2004: 32 mila abusive su 278 mila totali, oltre il 10%
2005: 32 mila abusive su 302 mila totali, circa il 10%
2006: 30 mila abusive su 333 mila totali, circa il 10%
2007: 28 mila abusive su 336 mila totali, quasi il 10%
2008: 28 mila abusive su 323 mila totali, quasi il 10%

Le stime ufficiali dicono che le case abusive legalizzate dal 1982 al 1993 sono state in tutto 763 mila. Con la discesa in campo di Berlusconi e dei suoi condoni, dal 1994 ad oggi ne va aggiunto almeno un altro milione.
Numeri di gioia per gli abusivi incalliti, che a ragione, non hanno mai creduto ai “giri di vite” annunciati dai ministri del piduista a fine sanatoria. Al contrario hanno approfittato dei condoni per realizzare sempre nuove costruzioni, anche a termini di condonabilità scaduti, contando di riuscire in qualche modo a sanarle truccando le denunce con le date di costruzione. Tanto che quelle stime sono sicuramente in difetto.
Questo caos ha già provocato 2 casi limite in Sicilia: la rivolta mascherata spalleggiata da alcuni sindaci degli abusivi organizzati, assieme a quelli che non volevano nemmeno più pagare.

... Continua



Dalla provincia di Oristano una buona notizia, un altro comune si è aggiunto ai comuni virtuosi, si tratta del comune di Villa Verde:

Si fa riferimento in particolare:
alla raccolta differenziata dei rifiuti, attivata in questo Comune, in rete con una ventina di altri piccoli Comuni della zona, già nel gennaio del 2004, nella modalità del “porta a porta”, ed alle
collegate campagne di sensibilizzazione in particolare rivolte alle giovani generazioni;
alla campagna per il risparmio energetico e per le fonti rinnovabili, culminata con la realizzazione di due campagne di sensibilizzazione, di un convegno, della distribuzione di lampade a basso consumo, nella predisposizione di un progetto per l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali;
all’avvio di un programma di incentivazione alla eliminazione delle coperture in eternit da parte dei privati;
alla continua attenzione verso la tutela e la valorizzazione dell’ingente patrimonio forestale del territorio comunale (circa 800 ettari di aree boschive e di macchia mediterranea complessa);
alla partecipazione al progetto “Verso il riconoscimento del paesaggio protetto dell’Alta Marmilla”;
alla presenza attiva nei processi costitutivi del Parco Geominerario della Sardegna e del Parco Regionale del Monte Arci;
alle attività di riscoperta delle pietanze tradizionali, realizzate attraverso l’utilizzo di prodotti locali (ad impatto zero).
... Leggi tutto


Parlando di chiesa cattolica, viene in mente il celibato dei prelati, ora viene da chiedersi, ma chi non pratica una normale vita sessuale come può permettersi di pontificare sulla sessualità degli individui? Misteri della fede; M0rgause ha scritto un racconto sulla castità del clero molto particolare:

*Il diavolo nello specchio**

Non esistono racconti immorali: esistono solo racconti scritti bene o scritti male e questo è tutto (Oscar Wilde)


ArtPhoto



Lettura adatta a un pubblico adulto

Il giovane prete, sotto la doccia, cantava con una discreta voce da tenore “Toreador” dalla Carmen di Bizet, una delle sue Opere preferite.

Poi uscì dal box e si avvolse nell’accappatoio: quel giorno l’allenamento dei ragazzi della squadra locale di calcio era stato particolarmente pesante; non vedeva l’ora di mettersi in poltrona a rileggersi l’adorato Kant e la sua “Critica della ragion pura” prima di celebrare la messa serale del sabato.

Era giunto da poco in quel grosso paese dell’entroterra Ligure, che gli abitanti si ostinavano a chiamare cittadina.

Vi era stato mandato dal Vescovo per punizione: meglio allontanar subito dalla città e dalle tentazioni un religioso troppo bello per esser prete, pericolosamente di sinistra e con strane frequentazioni. Erano arrivate all'orecchio della Curia chiacchere su una certa bella fanciulla che assiduamente visitava la chiesa di S. Domenico dove don Paolo prestava la sua opera e anche di una strana amicizia che quest'ultimo intratteneva con il conte Francesco Risoli sospettato fortemente dalla Chiesa per certe pratiche "magiche" di cui tutta la città parlava.

In realtà il religioso, per quanto tentato dalla fanciulla, non aveva ceduto al richiamo della carne: mentre a ricordo delle frequentazioni con Francesco Risoli gli erano rimaste in testa troppe domande senza una risposta insieme a una oscura inquietudine.

Nessuno sapeva molto della sua vita passata: solo che si era consacrato a Dio dopo aver conseguito una laurea, forse in legge, nonostante la fiera opposizione della famiglia e dell’allora fidanzata prossima sposa. Ma erano solo chiacchere.

... Continua




Ancora un messaggio di solidarietà a Vauro da parte di Nonna Carina:

SATIRA, VIGNETTE E CENSURA

Non ho visto la puntata di ANNOZERO che ha scatenato tante polemiche - e a scanso di equivoci affermo che non sono una fan di Michele Santoro che anzi spesso trovo "pesante" e pertanto non gode particolarmente della mia simpatia.

Per farmene una opinione sono andata a vedermela qui

E sono anche andata a cercarmi le vignette di Vauro Senesi (che al contrario mi è simpatico) relative alla trasmissione del 9 scorso, quella in questione.

Ed eccone una:

Avrò poca sensibilità ma non sono rimasta nè turbata, nè sconvolta dalla trasmissione, nè ho trovato offensive le vignette, che potrete vedere qui

Certo sono senz'altro fuori dal coro, non grondano melassa e "buonismo" (strano come questo termine sia passato velocemente di moda) come tutto il resto delle trasmissioni televisive sul terremoto, prodotti giornalistici(?) che invece hanno spesso urtato e non poco la mia avversione alla retorica e il mio desiderio di conoscere la verità.

La pensiate o meno come me - poichè siamo in democrazia - spero vi uniate a me per opporvi alla censura. Non è tollerabile venire trattati da "minus habens" che necessitato di un tutore che stabilisca quello che dobbiamo sentirci dire dalla TV pubblica. Salvo errore abbiamo il telecomando e nessuno ci obbliga a guardare programmi non graditi ma apprezzati da altri.

La CENSURA è l'unica cosa da censurare!

A proposito di vignette, anche questa non è male:



Una riflessione di PV64 sui nostri personaggi politici:

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Brutto%20gesto%20Low.jpg

.... e buon inizio settimana a tutti voi!!! ;)



La tragedia dei migranti sballottati tra Malta e la Sicilia, vista da Mauro Biani:

Il cielo è sempre più blu


Ferma in mare nave con migranti. Scambio d'accuse tra Maroni e Malta.



Quattrocentosessanta milioni di euro che avrebbero potuto essere risparmiati con l'accorpamento delle elezioni con i referendum e destinati alla ricostruzione dopo terremoto, andati in fumo per l'opposizione della maggioranza di governo, Maramotti dice la sua:
























... E a proposito di accorpamenti, il parere di Contropensiero:

Accorpamenti

berlusconi10






























Pillola del giorno:
Ho sognato di essere il collant di Ursula Andress.
Woody Allen.

2 commenti:

strillina ha detto...

Sto meglio grazie a tutti voi. Siete sempre nel mio cuore. Siamo una grande famiglia:)

missi ha detto...

Come sempre bellissimo Nino, ci sarebbe da restare a leggere per ore...da commentare assiduamente parte su parte.
Terribile la realtà del nostro paese oggi, terribile essere in pochi a notarlo.
Ti lascio un caro saluto :)