mercoledì 12 agosto 2009

Tema: è Natale. Dal racconto La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni.


In alto: Immagine tratta dal blog http://rossoscarlatto2.splinder.com/


Non è il potere che corrompe ma la paura: la paura di perdere il potere corrompe quelli che lo detengono; la paura della frusta, quelli che lo subiscono.
Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace.


Anche oggi un brano del libro di Benni, ma anche una lucida analisi di Antonella Randazzo sulla crisi economica e su quello che sta accadendo in tutto il mondo, milioni di persone che si muovono e si organizzano in movimenti, la Randazzo cita il giornalista Paul Hawken che dice: Non si tratta di un movimento di tipo tradizionale, esso ha dimensioni che nessun movimento ha mai avuto, e viene minimizzato dalle autorità per cercare di non far capire che il mondo di oggi è davvero diverso da quello delle altre epoche. Il post è diviso in due parti, viene citato in questa sede e si trova anche fra i link a destra del blog.

Tema: è Natale. Dal racconto La tribù di Moro Seduto. Di Stefano Benni.

È Natale. Le vetrine del centro risplendono di luci multicolori. I bambini schiacciano i nasini contro le vetrine, per guardare i giocattoli. Un bambino schiaccia il nasone su una vetrina della Standa lasciando una vistosa scia di moccolone, come una lumaca. Quattro commessi escono e lo arrestano. Il bambino viene identificato per E.C., calabrese, dedito alle droghe dure. (In tasca aveva un pezzo di torrone.) Nevica: fili d’argento si tendono tra terra e cielo. In barba alla crisi, tutti comprano regali, perché ormai il Natale è l’ultimo valore che ci resta. Un signore rosso in viso, stracarico di pacchetti e pacchettini, urla con tono di sfida «chi ha detto che Bulova è caro?». «Teppisti!» gli risponde un coro di consumatori. L’aria sa di solidarietà, ottimismo, e sali da bagno.
Un’ombra velocissima schizza nel traffico del centro. È il pensiero del Santo Padre che in questo giorno di letizia corre ai poveri. Dal Vaticano giunge la notizia che alcuni giovani hanno autoridotto una messa trasformandola in un’autorimessa e riempiendo la basilica di motorini. Costernazione del Santo Padre. Al presepe vivente di Pescasseroli Fanfani ha ottenuto la parte del Bambino Gesù. Tutto è rigorosamente storico, ad eccezione della cometa annunciatrice che è stata sostituita da un ufficio stampa di sedici fedelissimi.
Al cenone governativo, sotto l’albero di Natale, tutti aspettano i doni che hanno chiesto. Zaccagnini la diccì nuova. Cossiga la stella da sceriffo, Gava la zona sud di Chicago. Agli industriali, una busta con i soldi, se no magari si corre il rischio di regalare qualcosa che hanno già.
«Si mangia, si mangia» annuncia Andreotti, e i democristiani ululano secondo una tradizione che si tramanda di padre in figlio. È a questo punto che Berlinguer s’intrufola e di nascosto mette sotto il piatto di Andreotti una letterina, tutta rilucente di porporina d’oro. La lettera dice «Caro Bambino Gesù. Perché un altro Natale con la Dc?». Giulio s’indigna. Diavolo! Ma senza la Dc non ci sarebbe Natale. Che senso avrebbe la festa se non ci fosse la Dc a mantenere ingiustizia e malgoverno? Come faremmo a sentirci caritatevoli guardando chi è più disgraziato di noi? Dovremmo dire «in questo giorno di letizia il nostro pensiero corre tuttavia ai nostri industriali lontani» oppure «la nostra gioia non deve farci dimenticare le nuove e moderne case del Friuli»? Dove va a finire lo spirito natalizio senza i poveri? Ci avete tolto tutti i valori, volete toglierci anche la beneficenza?
Berlinguer sta zitto. Si vede che avrebbe voglia di astenergliene quattro. Ma è troppo Natale.


Antonella Randazzo analizza la crisi economica, post in due parti da leggere con attenzione:

A CHE PUNTO E’ LA CRISI? - Parte prima: Dare ai ricchi e reprimere i poveri

Di Antonella Randazzo




Non si può capire il corso della crisi finanziaria ed economica attuale se non si considera il pianeta nel suo complesso. Infatti, a seguito della cosiddetta “globalizzazione”, le sorti dei paesi del mondo sono strettamente intrecciate, e ciò che accade in un luogo influisce su altri.

In generale si può dire che le autorità hanno approfittato del momento di crisi per rafforzare il sistema alimentando la sua base di potere: le banche. In altre parole sono state sottratte altre risorse ai popoli, peggiorando la situazione di quasi tutti i paesi del mondo.

La ricetta anticrisi è stata resa chiara da Gordon Brown (1), che disse di attuare la “ricapitalizzazione delle banche e delle società in difficoltà”, ovvero che tutti i cittadini dovevano accollarsi quei debiti, senza averne alcun vantaggio e accrescendo a dismisura il debito pubblico.

Si cerca dunque di intervenire sempre all’interno del sistema, ovvero rafforzando le vecchie strutture che hanno causato la crisi. Aiutare le banche e le grandi industrie non risolve i veri problemi, anzi li peggiora. Si accresce ancora di più il debito pubblico, riproponendo le stesse dinamiche di saccheggio precedenti.

Le sceneggiate dei vari G8 o G20 nascondono le uniche risposte possibili da chi lavora per il sistema stesso: soldi ai soliti noti e repressione dei popoli che non ci stanno.

Il Pentagono prevede per il prossimo anno una spesa più alta del 4%, e anche la Cina e la Russia avrebbero deciso di aumentare il bilancio militare.

I paesi che risentono meno della crisi sono quelli che hanno preso le distanze dal potere statunitense e stanno agendo in modo relativamente autonomo, come il Venezuela e la Bolivia.
Molti paesi del Sud America oggi hanno un Pil uguale a 0 oppure negativo. La disoccupazione cresce anche perché ne risente non poco il settore turistico e c’è la caduta dei consumi. Con la povertà crescono la criminalità e le proteste, e cresce la militarizzazione. Da tutto questo le corporation statunitensi che producono armi traggono grossi profitti, se si pensa che almeno il 90% delle armi usate dai cartelli della droga messicani sono prodotte dagli Usa.

In Honduras, le autorità statunitensi hanno finanziato l’ennesimo colpo di stato contro un presidente regolarmente eletto.
Ma non siamo più agli anni Settanta dello scorso secolo. Oggi tutti sanno chi organizza i golpe. Gli honduregni non accettano la dittatura, e stanno facendo di tutto per rimettere al governo Manuel Zelaya.
Oggi, dopo i golpe, i popoli fanno sentire la loro voce, e i media locali denunciano quello che sta accadendo. Non c’è più pericolo che si pensi che gli Usa non c’entrino niente, dato che tutti sanno che sono proprio loro a produrre quelle armi e ad addestrare i golpisti. Inoltre, alcuni paesi non esitano a mettersi dalla parte del legittimo presidente. Infatti, il presidente boliviano Evo Morales e quello del Venezuela Hugo Chávez hanno condannato il colpo di Stato in Honduras e auspicato il ritorno della democrazia.
L’alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA) è sempre più forte, e accoglie sempre nuovi paesi. Il 24 giugno scorso si è svolto un incontro straordinario per accogliere Ecuador, Antigua & Barbados e St. Vincent. Durante l'incontro è stata letta una dichiarazione di sostegno al presidente Zelaya.
L’Honduras è praticamente un paese occupato dagli Usa, sia economicamente che militarmente, con la base militare di Soto Cano, che ospita centinaia di soldati e molti aerei ed elicotteri da combattimento.
Con il golpe si vuole allontanare l'Honduras dai paesi dell’ALBA.
Oggi (agosto 2009), la lotta degli honduregni contro la dittatura prosegue, appoggiata da altri popoli.
... Continua


Ultime notizie dal terremoto in Abruzzo da Miss Kappa, parla anche di avvoltoi appollaiati fra le rovine:

L'avvoltoio è appostato


Eccomi di ritorno a Roma. Tante le cose da raccontare. Pubbliche e private. Dopo essere stata via per due settimane, la città mi è apparsa in tutta la sua cruda realtà. Nulla è cambiato. Traffico caotico ed esasperante sull'unica arteria percorribile. E persone sempre più disorientate e sfiduciate. C'è in ballo il famoso questionario per il censimento abitativo. E solo di quello si discute. Tanta incertezza. E paura. I giorni a disposizione sono pochi per operare delle scelte. Si sa bene che gli alloggi C.A.S.E. saranno sufficienti per pochi. Si teme che le abitazioni a disposizione del Comune possano trovarsi ai piani alti dei palazzi di periferia, piani che ancora terrorizzano. Si paventa, su basi concrete, che i contributi per l'autonoma sistemazione arrivino in tempi biblici, stante il fatto che a tutt'oggi sono stati liquidati solo quelli del mese di aprile, decurtati dei primi sei giorni. Ottanta euro a cittadino. Le persone vagano con il questionario in mano, e aria spaventata. Ho visto gente piangere. Seduta alle panchine della villa comunale, o ai tavolini di qualche bar aperto, o in coda per consegnare i moduli. I funzionari della Protezione Civile, però, erano solerti nel dire che il questionario non costituiva un riferimento per le graduatorie degli alloggi. Era solo un censimento abitativo. E qui, illuminante, è arrivata la mia amica Stefania Pace che ha letto per esteso l'ordinanza firmata dal Presidente del Consiglio il giorno 30 luglio 2009. Prima delle vacanze degli Italiani.

L'articolo 28, al comma 1, recita:

-Allo scopo di definire in modo dettagliato e puntuale i fabbisogni abitativi dei cittadini del comune dell'Aquila che alla data del sei aprile 2009 risiedevano o avevano stabile dimora in un'abitazione E o F oppure situata nelle aree soggette a sgombero per effetto di provvedimenti dell'Autorità sindacale, il Commissario delegato ed il Comune dell'Aquila provvedono all'espletamento di un'attività di rilevazione, utilizzando il modulo allegato alla presente ordinanza, quale dichiarazione sostitutiva alla dichiarazione ai sensi e per gli effetti dell'articolo 46...........

Basta un passetto indietro, all'articolo 26, comma 1, per leggere:

-Per assicurare il necessario supporto alle attività inerenti alla raccolta e all'elaborazione delle dichiarazioni sostitutive della certificazione, ai fini della determinazione dei fabbisogni alloggiativi dei cittadini con abitazione E o F e di cui alle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3789 e n. 3790 del 9 luglio 2009, Fintecna Spa mette a disposizione del Dipartimento della protezione civile della presidenza del Consiglio dei Ministri un nucleo di risorse professionali composto di esperti di informatica.

Eccola là. Fintecna Spa. Quella che tutti noi sappiamo essere appostata dietro l'angolo a rilevare mutui e a comprare ruderi. A prezzo stracciato. Finalmente avrà un quadro completo delle proprietà. Tutto a sua disposizione.Lo elaborerà. Saprà chi potrà permettersi di affrontare gli oneri di una ricostruzione, chi invece non ha più nulla. Conoscerà lo stato patrimoniale degli Aquilani.Mentre affila gli artigli. E i denti.
Aggiungo il link ad un video realizzato da La Repubblica. Guardatelo, vi farà capire tante cose.
http://tv.repubblica.it/rubriche/yes-we-camp/il-censimento-che-spaventa/35677?video


Il terremoto in Abruzzo è sempre presente nel blog, non bisogna dimenticare che migliaia di persone vivono nelle tendopoli e non sembra proprio che la Protezione Civile sia in grado di portare avanti la ricostruzione, anzi dal post di Miss Kappa sembra che gli interessi siano altri... Veronicasn insieme ad altri 65 grandi poeti, hanno realizzato una antologia di poesie sul terremoto e sulla solidarietà, già pubblicato dalla casa editrice NeP Narrativa e poesia che ha contribuito all'iniziativa rinunciando al suo guadagno e riducendo il prezzo al solo costo di stampa e spedizione, il libro si intitola "Una poesia per l'Abruzzo " per maggiori informazioni si può contattare il gruppo di Facebook a questo link:http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/event.php?eid=106101375848&ref=ts dal blog di Veronica una poesia:


La Bandiera

Albe rosse di fuoco

nere di fumo

che osservi muto

con le spalle contro il muro crollato

del vecchio pergolato

inghiottendo echi di bombe lontane

che evacuano libertà perse

soffocando utopistici futuri

smantellando speranze di rinascita

adombrando occhi

velati di disperato dolore

di chi ha perso anche se stesso

mentre l'ombra di una bandiera

sventola incolore sul muro .



Dal blog di Clockclock un augurio di compleanno molto particolare:

FINALMENTE MAGGIORENNE!!!

Buon compleanno

Buon compleanno e...sorridi finché hai tutti i denti.

Ti voglio bene!!!

"LE 10 REGOLE DI VITA"

1) Dormi più che poi (chi dorme non pia pesce ma quanno se sveglia pia quello che hanno pescato l'artri.

2) Fermati spesso (chi si ferma è perduto e, a esempio è più difficile ritrovallo - si quarcuno per caso o dovesse cercà)

3) Cambia spesso abitudini, sennò te cambiano loro - gioca d'anticipo (chi lascia la strada vecchia pe la nova, si è nova, a esempio nun ce sò e buche)

4) Onora, rispetta madre, padre e, parenti, se e solo se ch'hai un credito cò loro.

5) Lavora sempre un pò meno della tua soglia minima de sopportazione; o ricordate de abbassà ciclicamente i livelli di detta soglia.

6) Nun te incazzà coi deboli, nun te incazzà coi forti, NUN TE INCAZZA' PROPRIO. Se proprio te devi incazzà fallo un giorno prima de le ferie, e ricorda, i deboli fanno finta, domani saranno forti, quindi menaie subito, nu li fà cresce.

... Continua



Da MissLibrarian uno spot pubblicitario di pubblica utilità:

pubblicità progresso - AIUTIAMO MIGLIAIA DI NASI A RESPIRARE ANCORA

Logo_Fondazione

sono profondamente consapevole dei disagi ambientali che purtroppo imperversano oggi con furia implacabile.
come sono consapevole degli sprechi dell'uomo e delle vergognose violenze da noi perpetuate a danno della natura, della terra, degli animali, fauna flora e mettiamoci pure la luna (visto che siamo in tema).

MA

pensiamo anche ad altri esseri viventi.
piccoli esserini dotati di braccia, gambe, testa, nel migliore dei casi anche di un minimo di cervello.
omuncoli costretti a vivere in promiscuità gli uni con gli altri, e a sopprtare il caldo afoso che implacabile arriva ogni anno privandoci della giusta e sana respirazione, traspirazione, energia, sali minerali e quant'altro.

pensiamoci. già siamo in perdità di dignità (a forza di ciabattare con infradito), di sana bellezza (a forza di tamponarci la zona T e spruzzare deodorante a manetta), di giusta vitalità (che nemmeno il polase può fare un granché), eppure dobbiamo continuare ad andare a lavoro, all'università, a cene, a pranzi, a feste, a messa, o dove caspita volete. e sopportare immancabilmente le furenti zaffate sudorifere di tutto il mondo, che sembra si siano concentrate assieme per darci la stangata definitiva.

... Continua


Gli operai della Innse si trovano ancora su una gru a venti metri di altezza per protestare contro la chiusura dell'azienda, il commento di Mauro Biani:

Pirati, operai e filibustieri



E ancora sulle ronde e l'informazione:

Ronda informativa





I quattro gatti che seguono il Papa visti da Altan:



Sulle famigerate gabbie salariali al sud l'opinione di Staino:



























Da Gavavenezia la telefonata del Quirinale al Cavaliere:

ops!


















Pillola del giorno: Jesse Jackson sarebbe un magnifico presidente degli Stati Uniti se soltanto non si ostinasse a voler essere negro.
Un delegato del Mississippi.

2 commenti:

RHINN ha detto...

I tuoi post sono sempre bellissimi, molto interessanti, e le vignette davvero divertenti ;)
Un bacio.

nino malgeri ha detto...

Cara Rhinn, è sempre un piacere sentirti, grazie per i complimenti, detti da te sono estremamente graditi, un affettuoso augurio di buon ferragosto.
Nino