domenica 11 ottobre 2009

Call-center con le amiche blogger.

In alto: Immagine tratta dal blog http://azalearossa1958.splinder.com/


La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.
Charles Bukowski.





Nel video Ascanio Celestini racconta la vita di un qualsiasi call-center, l'opposto di come si può operare tramite l'ausilio del telefono per dare e ricevere una corretta informazione, in questo post si cerca di spiegare come fare:

Da gennaio a giugno 2009 hanno chiuso in Italia 36.000 negozi. 6.000 AL MESE. 200 al giorno. A fine anno le previsioni di Confesercenti sono di MENO SETTANTAMILA. Soprattutto a conduzione famigliare. Resistono le grandi catene. Un calcolo prudenziale, pur tenendo conto dell'apertura di nuovi negozi, è di almeno 200mila persone senza lavoro quest'anno. I negozi chiudono per la crisi, per la mancanza di ottimismo dei consumatori, per la concorrenza della grande distribuzione e dei prodotti d'importazione dal terzo e quarto mondo e per le tasse.Una fetta enorme di questi ''esercizi a rischio'' e' costituita dai piccoli negozi di quartiere: ne potrebbero sparire ancora piu' di 30 mila. Nel nostro paese il piccolo e medio esercizio commerciale è stato per decenni la vera spina dorsale della nostra economia, con l'avanzata dei grandi centri commerciali e adesso con la crisi imperante sarà una vera ecatombe, nel nostro piccolo, per cercare di arginare questa emorragia, insieme con Massimiliano Montenz della Tecnosystem abbiamo contattato alcune aziende, e al volante della nostra autovettura siamo partiti da Roma ci siamo sciroppati ben cinquemila chilometri in due settimane e ci siamo recati nell'ordine:
A Ragusa presso la Seipo azienda produttrice di poltrone e sedie per ufficio, a Baronissi(Salerno) presso la Socam azienda produttrice di arredi metallici, a Treviso presso la Neoform azienda produttrice di arredi casa e ufficio, sempre a Treviso presso la Seccose azienda produttrice di arredi, complementi, infissi e porte di alto livello, a Forli' presso la Leoni spa azienda produttrice di scaffalature metalliche leggere e industriali, a Martinsicuro (Teramo) presso la Full mobili azienda produttrice di arredi per ufficio direzionali e operativi, ed infine a Bra (Torino) presso la Trau azienda storica produttrice di poltrone e sedie per ufficio di alto livello, alla fine di questo lungo viaggio e dopo aver constatato di persona le reali condizioni nelle quali si arrabbattono queste e tante altre realtà industriali, siamo giunti alla conclusione che solo creando una rete di aziende e punti vendita collegate con un call-center che le sponsorizzi si potrà organizzare un circuito virtuoso imitando le iniziative dell'associazione dei Comuni virtuosi, un gruppo di comuni sempre più numeroso che ha nella salvaguardia dell'ambiente la sua caratteristica fondante, se le aziende sapranno comprendere che unendosi fra loro potranno iniziare a fare ricerca e produrre con materie prime riciclabili e riutilizzabili e i punti vendita a loro volta iniziassero a trattare le merci con queste caratteristiche avremo fatto un bel passo avanti nella realizzazione di questo progetto, per raggiungere questi risultati è indispensabile che alcune amiche del gruppo Splinder riunite con il blog ci diano una mano, oltre a partecipare alla realizzazione di questa rete virtuosa, potranno anche guadagnare un pò di denaro ospitando le pubblicità delle aziende eticamente presentabili, cliccando sul Numero Verde si possono visionare le principali regole per partecipare, riassumendo: Blogger, aziende e punti vendita eticamente presentabili, una rete virtuosa, nei prossimi giorni torneremo sull'argomento e contiamo di organizzare un incontro a Roma presumibilmente intorno alla metà di novembre per illustrare il progetto, contatteremo il maggior numero di persone interessate e realizzeremo un video su You Tube che verrà inserito nel blog, ringraziamo per l'attenzione e a presto.

Riprendiamo l'informazione su quello che succede in Abruzzo dal blog di Miss Kappa, la quale è tornata a vivere in una vera abitazione dopo dopo sei mesi passati dentro un container:

Intervallo

Uso la penna per questo post. Domattina lo trascriverò sul blog. Un post a penna deve essere per forza un post che esce dal cuore. Ho una casa, stavolta per davvero. Una casa dopo sei mesi sotto il cielo, e il sole, e la pioggia. E le stelle. Il cielo e le stelle son belli, ma un tetto è sicurezza. E vita. E programmi. Seppur minimi. La casa è umile, ma dignitosa. Costa molto più di quanto vale. Ma oggi una casa a L'Aquila vale oro. Non c'è il gas, forse arriverà fra dieci giorni. E alla notte è troppo freddo per dormire in un container da cantiere. Allora ho preso tutto il coraggio che mi è rimasto e son partita. Ci vuole coraggio per partire. Quando si lascia indietro il nulla. Coraggio, se sai che a quel nulla tornerai. Il nulla nel quale vuoi provare a costruire di nuovo qualcosa. E' una scelta. Non ponderata, quasi inevitabile. Non potrei fare altrimenti. Sento e so di voler continuare il mio cammino con quelle anime gemelle che non vogliono abbandonare la nostra terra in mano ai barbari invasori. Ed ai nuovi barbari colonizzati da TV ed imbonitori. Un sogno quello di pensare di poter incidere sulle future scelte? E che sogno sia. Ho raggiunto, con mille paure, un luogo della mia anima. Un luogo che mi appartiene non meno della mia città. E qui, ora, ho ritrovato la mia identità. E un minimo di serenità. Fuori dal terremoto, Anna è la stessa. Anche se con la vita spezzata.
... Continua

Le scuole di questo paese versano in condizioni penose e la pseudo riforma Gelmini continua a devastarle inesorabilmente, per fortuna ci sono tante insegnanti che si impegnano con altruismo e abnegazione, in questo post Fiorenascosto spiega la poesia:

Mi siedo sulla cattedra. Ottengo un silenzio che mi piace, forse un po', questi ragazzi, si destabilizzano nel mio fare così. È una classe di I media, sono piccoli ma crescono in fretta, ogni giorno è un attimo che vola, e cambiano con una rapidità sconvolgente. Ho la consapevolezza di avere creta morbida davanti. So che ogni attimo che io, che noi docenti passiamo con loro può rovinarli come farli vivere.
I ragazzi mi guardano.
Bene, dico. Oggi voglio parlarvi della poesia.
Per parlarvi della poesia la dovrei spiegare, dovrei dire che cos’è la poesia.
Ma non si può. Perché io posso spiegare qualcosa che è razionale. Ma la poesia non è razionale.

Prendo una penna. Apro la mano. La penna cade.
Cosa è successo? Chiedo.
Hai lanciato la penna, risponde un ragazzo.
No, non l’ho lanciata, ho solo aperto la mano.
La penna è caduta, dice una ragazza.
Sì, e perché?
La forza di gravità!, risponde un ragazzo
Sì.. e la forza di gravità è un qualcosa di scientificamente spiegabile.

Faccio una pausa. Li osservo.
La poesia, no, non è spiegabile…
Quindi io, poiché voglio spiegare la poesia, non la spiegherò.

Il silenzio è di attesa e di timore. Chissà cosa pensano. Io li scruto. Poi riprendo.
Ma io voglio che voi sappiate cosa sia la poesia. E poiché la poesia è dentro di voi, come dentro ogni uomo, io farò il modo che siate voi e dirmi cosa sia la poesia.

Tutti sono immobili. Qualcuno ha la bocca leggermente aperta, e so bene che non sa di averla.
Riprendo.
Poiché, dico, la poesia non è razionale può essere tante cose che siano tra loro anche opposte.
Prendiamo l’amore, che non è razionale. L’amore rende felici e fa soffrire. Come è possibile che possa fare due cose tra loro opposte? La forza di gravità fa cadere la penna. Non la fa cadere e galleggiare nell’aria. La fa solo cadere. Ma questo perché la forza di gravità è razionale, e scientificamente dimostrabile, l’amore no.

Ora, poiché la poesia è anche dentro voi, e io ve ne devo dare la consapevolezza, farò il modo che voi sentiate la poesia.

Scendo dalla cattedra e chiudo leggermente le persiane. Si rimane in una piacevole penombra. Prendo un libro e risalgo in cattedra.
Ora, dico, cercate di essere rilassati, non pensate e nulla, dovete solo sentire dentro di voi ciò che vi leggerò. Potete anche tenere gli occhi chiusi.
... Continua

Dal blog di Anna Della Porta un invito a visitare Genova ed il suo Salone Nautico:

...e mentre si manifesta per tenersi il posto di lavoro, e si impreca contro un consumismo che non consuma come vorrebbe il consumismo,
e mentre si intervistano donnine allegre e capi di Governo,
e mentre si cerca di non farsi distruggere la scuola dalla Ministro e dalle calamità naturali,
e mentre topi indisturbati colonizzano la città,
qui c'è il Salone Nautico con il bum di prenotazioni per andare a visitare e comprare le più belle imbarcazioni di lusso del pianeta.

27151333_panoramica_salone

...e mentre si impasta il cemento, lo stucco e la pittura per ristrutturare casa,
e mentre si correggono i compiti e si preparano le lezioni,
e mentre si fa un minimo di pubblic relation per riuscire a mantenere gli amici di questa terra che ancora non sento per nulla mia,
e mentre nonostante tutto io convivo con una vite ormai da 58 piantata nella testa,
qui ci sarà una rimpatriata con amici del sud e del nord e tutti insieme si va al Salone Nautico per visitare (e non comprare) le imbarcazioni di lusso più belle del pianeta.


Continuano ad andar via dall'Italia tanti concittadini nauseati da questa classe politica, Monaca Bastarda racconta di una prossima partenza:

MILVA: " BERLUSCONI PENSA SOLO A SE STESSO, LASCIO L'ITALIA"

Categories:

Milva vuole lasciare l'Italia. Il motivo? Berlusconi e il suo governo. Il premier italiano "non capisce piu' nulla", afferma la cantante nel talk-show "Beckmann", che va in onda domani sera alle 22.45 sulle prima rete televisiva pubblica tedesca Ard. Il presidente del Consiglio "non e' davvero intelligente. Pensa di essere meglio degli altri, ma non lo e'". Milva dichiara inoltre che l'attuale governo italiano costituisce un pericolo per il paese, poiche' a farne parte sono "persone che non hanno nessuna intelligenza politica e pensano solo a se stesse". Per questo motivo la cantante starebbe meditando di trasferirsi all'estero. "L'Italia e' proprio insopportabile - spiega - forse andro' a vivere a Zurigo, a Berlino o da qualche altra parte in Germania". (AGI)



Dopo la bocciatura del lodo Alfano il Cavaliere si agita e si comporta in maniera sempre più scomposta, Lia Celi racconta i dettagli delle nuove iniziative:

Secondo la Consulta non basta portare le scarpe col rialzo per essere al di sopra della legge. Ora il premier promette di mostrarci di che pasta è fatto: il sugo lo conosciamo già, è alla puttanesca. Poveretto: con tutti i soldi che deve a De Benedetti e a Veronica, potrà permettersi solo l'escort d'ufficio. Ma gli italiani felici per la riapertura dei suoi processi sono pochi: da anni i tribunali erano l'unico posto in cui non si correva il rischio di incontrarlo. Per Angelino Alfano si aprono le porte del canile municipale: come ministro da guardia ha fallito, come ministro da compagnia è meglio la Carfagna. Bossi: «Trascinerò il popolo in piazza»: sai che fatica, grazie alla politica economica del governo il popolo è già in mezzo a una strada. Il Pd si oppone a una crisi senza uscita: «Ci basta la nostra». Ma le grane non distraggono Berlusconi dai suoi compiti di governo: oggi consegnerà agli abusivisti messinesi i primi cinquecento difensori prefabbricati.


E ancora a proposito di lodo, una poesia di Carlo Cornaglia:

Cucù, cucù, il lodo non c’è più




In Italia è successo un finimondo:
dicendo che la legge è ugual per tutti
la Consulta ha mandato il lodo a fondo
ed Alfano e Ghedini son distrutti.

I Giustiniani in erba eran tranquilli,
era tranquillo il prode Cavaliere
poiché, dei suoi lacché grazie ai cavilli,
i suoi processi erano chimere.

Ma ad un tratto è arrivato un terremoto
contro il qual Bertolaso è disarmato:
la Consulta ha deciso col suo voto
che Silvio Berlusconi è un imputato.

Al sol pensar di andar sotto processo
la rossa primula dei tribunali
comincia ad inveir come un ossesso
al quale hanno pestato i genitali:

“Son tutti comunisti i magistrati
e la Consulta garanzia non dà,
i media contro me sono schierati,
Napolitan sappiamo con chi stà!
... Continua


Dall'ultima puntata di Anno Zero una carrellata di opere del mago della satira Vauro:


















Quale sarà la sorte del nostro pianeta? La risposta di Altan:

http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/eol/eol2-extra/2009/10/08/jpg_2111879.jpg


Pillola del giorno: Forza Italia è un bel nome, ma quando ai mondiali segnava Baggio io gridavo: "Forza nazione che stai sotto la Svizzera!".
Roberto Benigni.

Nessun commento: