martedì 22 dicembre 2009

Agente Babbo Natale missione speciale. Di Stefano Benni.

In alto: Immagine tratta dal blog http://sedutainriva.splinder.com/


Quelli che ti dicono “capirai solo quando sarai grande”, quasi sicuramente sono diventati grandi senza avere capito.
Stefano Benni

A tutte le amiche Splinder
La manifestazione Arti & mestieri expo è terminata, il bilancio è molto positivo, le persone incontrate in occasione di questo evento sono state veramente tante e tutte interessanti, abbiamo discusso dei progetti da mettere in cantiere, di bioedilizia e fonti rinnovabili e soprattutto delle liste civiche di sole donne senza nessun partito di riferimento, pensateci un momento care amiche, siete più della metà, in ogni città grande o piccola che sia siete la maggioranza, basta presentare un programma alternativo a tutti i partiti che parli di ambiente, di cultura, di scuola pubblica, di acqua pubblica, di raccolta differenziata porta a porta, di Linux il software libero e immune dai virus, di ristrutturazione degli edifici pubblici in bioedilizia, tutte le donne che hanno a cuore le sorti di questo disastrato paese dovrebbero solidalizzare e convincere anche i maschi che le donne sono la vera e unica risorsa per risollevarsi e uscire dal pantano nauseabondo in cui siamo tutti immersi fino al collo (c'è qualcuno che grida "non fate l'onda!");
La prossima manifestazione che organizzeremo sarà nel mese di febbraio dal primo al quindici del mese a Faleria, in coincidenza con il carnevale di Civita Castellana sarà una "Mostra di arte contemporanea, Design e Nuove Tecnologie" e si terrà presso una struttura pubblica del milleduecento in quell'occasione presenteremo la prima lista civica di sole donne per Faleria con un programma articolato sugli argomenti sopra elencati, sarete tutte invitate a discutere di queste iniziative, questo post è dedicato a tutte voi con i migliori auguri di buone feste.

Agente Babbo Natale missione speciale (scritto nel 1993). Di Stefano Benni.
PROLOGO
Se volete sapere con precisione dove inizia la nostra storia, cercate sulla carta geografica la Groenlandia. Nella costa Est, proprio di fronte alle isole Ellesmere c'è un paese chiamato Thule. A pochi chilometri da Thule c'è un monte spazzato da venti gelidi, su cui resistono solo pochi abeti contorti e tenaci. Alle pendici di questo monte c'è una grotta, detta la grotta degli Orchi Rossi. Narra la leggenda che nelle notti d'inverno, specialmente nelle imminenze del Santo Natale, dalle profondità di questa grotta vengano rumori e risate, che il sottosuolo tremi come per un sabba sotterraneo e che dall'entrata della grotta, all'improvviso, decollino astronavi fiammeggianti che si perdono nel cielo artico. Leggende, come dicevo: tutti conoscono il rumore che il vento produce mulinando nelle viscere delle grotte, e tutti sanno che la Groenlandia è l'isola dei geyser sibilanti. Ecco spiegati i rumori. In quanto alle "astronavi fiammeggianti", chi ha avuto la fortuna di assistere a quel magico spettacolo che è un'aurora boreale, ne conosce bene i fenomeni: fantasmi di luce, riverberi accecanti che saettano da una parte all'altra del cielo. Eppure, passando da quelle parti, la curiosità animalesca mi spinse a dare un'occhiata. Mi presento: mi chiamo Selma, e sono una volpe artica.

LA GROTTA DEGLI ORCHI ROSSI
Era una notte di dicembre, molto vicina a Natale. Il vento spazzava la difesa gelata attorno al monte sollevando nuvole di nevischio come una gigantesca scopa. Pur avendo regolarmente cambiato al Grande Supermarket della Natura il mio vecchio pelo primaverile con un nuovo pelo bianco assai caldo, e pur indossando un maglione di pura lana norvegese, avevo freddo. Mi infilai quindi con piacere nella grotta, dove almeno ero al riparo dalle ruvide carezze del vento. E qui ebbi la prima sorpresa.
Vidi nella neve molte orme di umani. E, cosa del tutto nuova per me, che sono abilissima nel riconoscere e catalogare le orme (se no avrei già lasciato tutte le zampe nelle tagliole!), esse erano tutte uguali, di uomini con lo stesso numero di scarpa, il quarantasei, e dello stesso tipo di calzatura, uno stivalone di renna cucito a mano. Inoltre appartenevano a persone più o meno dello stesso peso: omoni di centotrenta e più chili.
Fu quindi con una certa cautela che mi incamminai in un lungo corridoio di stalattiti, lussuoso e abbagliante come la hall di un grande albergo (non ne ho mai visto uno, ma immagino sia così). E mentre mi avvicinavo alla fine del corridoio, là dove balenava una luce rossastra, sentii chiaramente i rumori, e non erano né il soffio dei geyser né il mulinare del vento. Erano voci umane, battere di pietre e martelli e... cori! Sì, sentii distintamente le parole di una canzone intonata da dieci vocioni orcheschi.

Su bambini, su bambini
il sacco è pronto già
nella notte di nascosto
vi verremo a visitar.....

Ed ecco, nella fucina infernale, li vidi. Erano più di duecento, alti quasi due metri, con grandi pance e braccia muscolose. Il fuoco arrossava i loro visi mentre a petto nudo, sudati, martellavano e forgiavano come titani di Efesto (ho fatto il Classico). Alcuni spingevano carrelli, altri azionavano mantici, altri tenevano in mano corpicini ai quali staccavano gambe e teste, li colpivano col martello, li inchiodavano ai tavolacci. Tutti avevano una folta barba bianca, baffoni e capelli candidi, e in testa un cappello rosso a cono. Allora capii: avevo scoperto il punto più segreto della terra, il covo dei Babbo Natale, la Grande Azienda ove si costruiscono e si smistano i giocattoli per i bambini di tutto il mondo. E qui il mio compito di narratrice si esaurisce: la volpe Selma rubò un pezzo di salsiccia e se la svignò dalla grotta.

AGENTE ULF MISSIONE SEGRETA
Ulf Claus Gunvunssunsson era uno dei Babbinatali più vecchi ed esperti. Aveva trecentosei anni e aveva portato giocattoli a migliaia di bambini, tra cui alcuni famosi come Mozart, Hoffmann, Lamarck, la regina Vittoria, Coppi, il cancelliere Bismarck, Pasteur, Aragon, Roosevelt, Rubick, Bob Dylan, Chinaglia, Walt Disney, Satana Manson e Cossiga.
Per via dell'età era stato spostato da Consegnatore Volante a Controllore di Qualità del settore giocattoli in plastica. Dopo anni e anni di voli notturni era infatti pieno di reumatismi e la sua stazza era tale che non riusciva più a scendere attraverso i camini. Attualmente stava controllando una partita di Mostri Bavosi per i bambini austriaci, quando sentì la voce dell'altoparlante.
- Il Babbo Ulf Gunvunssunsson è desiderato dal presidente.
Ulf lasciò il bancone, si allacciò il colletto della tuta rossa e rispose al saluto di auguri dei colleghi incrociando le dita. Essere ricevuti dal presidente, il Mammasantissima Natale, era un onore che capitava di rado, ma poteva significare solo due cose: o una promozione, o la retrocessione a un lavoro umile, come collaudatore di trottole o cuoco di pop-corn.
Fu quindi con una certa ansia che Babbo Natale Ulf salì la scala a chiocciola che portava alla Grotta Suprema. Cercava di ricordarsi se negli ultimi tempi avesse commesso qualche errore o gli fosse scappata qualche frase irriguardosa.
Si ricordò che il mese prima, dopo una bella bevuta, aveva discusso coi colleghi su una cantante italiana che interpretava il novantasette per cento delle sigle di cartoni animati del suo paese. "Ma che rompipalle, questa Cristina Semolina" aveva detto "ma chi ha dietro, il Vaticano?". Che Mammasantissima Natale lo avesse saputo?
Ma le paure di Ulf si dissolsero non appena il presidente gli venne intorno sorridendo, e lo abbracciò. In fondo non erano passati che centocinquanta anni da quando facevano insieme le consegne.
- Ti ricordi Ulf, quando capitammo in quella riunione con Lenin e ci spararono scambiandoci per la polizia zarista?
- Certo, capo: e quando per sbaglio portammo i due bambolotti neri alla famiglia Goebbels?
Risero abbondantemente e bevvero sei litri di kirsh e acquavite di lingam, bevande preferite dei Babbi Natali. Poi, all'improvviso, il Mammasantissima si fece serio, e posò la mano sulla spalla di Ulf.
- Vecchio amico - disse - ho bisogno di te. Di te e della tua discrezione.
- Una grana? Ancora cocaina dentro gli orsacchiotti?
- Peggio - disse il Mammasantissima indicando un grosso pacco coperto da un telo - Una consegna non fatta. Non capisco come sia potuto accadere.
- Succede - lo rincuorò Ulf - Certo nella nostra categoria non consegnare puntualmente un regalo natalizio è un errore gravissimo: ma avremo sbagliato sì e no dieci volte in cento anni, e un piccolo ritardo non scandalizzerà nessuno.
- Questo non è un piccolo ritardo - sospirò il presidente. Tolse il telo dal pacco e apparve uno scatolone infiocchettato con la scritta: Italia, 1983.
- Per tutte le Palle del Grande Albero di Natale - disse Babbo Ulf - Dieci anni di ritardo!
- Sì. Il massimo ritardo che si ricordi nella storia della nostra azienda, è di due anni e stavolta questi dieci anni sono un autentico scandalo. Se lo sapessero quelli della Dhl, o quel maledetto Spielberg, sarebbe la rovina del nostro buon nome. Capisci ora perché ti ho chiamato?
- Credo di sì - disse Ulf ingollando due sorsi di kirsh - dovrò consegnare quel pacco.
- Certo, ma di nascosto e facendo finta di niente. Partirai stanotte stessa.
- D'accordo. Chi è il destinatario?
- Ecco un altro problema - disse il Mammasantissima - l'indirizzo è quasi completamente cancellato dalla maledetta umidità di queste grotte. Sappiamo solo che il dono era destinato a qualcuno molto potente in Italia in quegli anni. Leggi questo dossier durante il viaggio, trova qualcuno e scaricagli il regalo giù dal camino. L'onore della categoria è nelle tue mani - disse il Mammasantissima con gli occhi lucidi.
- Fidati di me, capo - disse Ulf infilandosi il dossier in tasca e allontanatosi con aria decisa.
- Ehm... Ulf - lo bloccò la voce del Mammasantissima.
- Cosa c'è ancora?
- Prima di partire fatti una sauna. Sei così grasso che non passeresti neanche attraverso il reattore di una centrale nucleare.

... Continua

A proposito di Babbo Natale, la letterina scritta da Miss Kappa al suddetto ingombrante e barbuto personaggio:

Torno bimba

Caro Babbo Natale,

mai ti ho scritto, neanche quando ero bambina. Ai miei tempi scrivevo alla Befana. E chiedevo cose utili. L'inutile non poteva essere persino desiderato. E allora erano libri, e quaderni. E quel maglioncino caldo. O le scarpe, ché le vecchie erano rotte. E si prometteva, in cambio, di essere buoni. Non si chiedevano cose impossibili da ricevere. Non voglio chiederle a te. Neanche oggi che son grande. Non ti chiedo di ridarmi la mia città come era, so che non puoi farlo. So che non posso chiederti di svegliarmi, il 25 mattina, e di trovare tutto come prima. La mia casa calda ed accogliente. La mia città fredda e meravigliosa. Tutti che dormono ancora ed io a ravviare le ceneri ancora vive ed a rassettare i fasti del cenone. I regali scartati sotto l'albero e la vita che scorre tranquilla. Guardare dalla vetrata la fuga dei tetti intatti. E la città che si sveglia pigramente nel giorno di festa. E sentire i rumori. E le voci. Uscire con la spazzatura da gettare e far scivolare lo sguardo sui selci della mia L'Aquila. E assaporare l'aria carica dell'odore dei camini . E le luci della notte ancora accese. E le prime campane. E poi la gente. E la vita. Voglio, invece, chiederti una cosa possibile, ma difficile. Vorrei che gli Aquilani alzassero il capo. E scoprissero di essere quel popolo fiero che ci dicono di essere. Vorrei che sentissero che possono farcela. Non chiudendosi in se stessi. Individualmente. Nella disperazione.E nella rassegnazione di fronte a qualcosa che sentono più grande di loro. O, peggio ancora, nella ristretta visuale del proprio orticello da coltivare. Senza pensare a quello degli altri. Senza sentire che l'ingiustizia perpetrata sul vicino è un'ingiustizia perpetrata su tutti.Vorrei che capissero che solo insieme si può rinascere.
... Continua

Un'altra letterina al simpatico conducente di slitta e renne incorporate è redatta da una cara amica da poco conosciuta, si tratta di Bagheraa:

Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale.
Mi sei sempre stato sul culo penso tu lo sappia.
Ma unn'è che te la devi prendere,stai sul culo a tanti credimi.
Mi stai sul cazzo da quando da piccina ( ero quello scarabocchio nel toscano con gli occhialini azzurri e le dita sempre nel naso ) ti chiedevo un maggiolino vero color tamarindo e te mi rispondevi con la calligrafia del mi babbo che ero una bambina rompicazzo e che queste cose al caro babbo non si chiedono e mi portavi sempre le sbrodoline che a me mi facevano cacare e lo sapevi. Te lo sapevi che mi facevano cacare e me le portavi lo stesso. E di varie fogge. Io per ribellarmi al sistema e fartelo capire ho iniziato a fare le bolle con la saliva per 3 anni e a volte nelle notti di plenilunio le faccio ancora. E te niente,un cazzo,hai smesso con le sbrodoline e hai cominciato coi mappamondi in rilevo. Per quegli anni di gloria di dico di andare a cacare su una cintura borchiata . Caro Babbo Natale due anni fa sei stato un po' stronzo e m'hai portato Mr Merda. Te l'ho rimandato qualche tempo dopo col culo a stelle e a strisce e un biglietto con minacce di morte prematura di una delle tue renne migliori. L'anno scorso forse per sdegno mi sei andato in culo e porto 6 e non mi hai portato un corno a tre punte. Quest'anno invece mi hai portato in anticipo un pacchettino color verde languido con una D sopra . Io ho pensato subito che mi fosse arrivato dalla Bulgaria il mio pacco mensile di papaver somniferum per crearmi le mie piccole dosi di oppio ma invece no. Dentro c'era una creatura. Si muoveva e mi diceva ''prendimi prendimi''. Alla mi gatta è garbato subito e ti ringrazia parecchio anche lei con uno starnuto. Ti volevo dire che io l'ho presa in mano questa creaturina e che ormai mi sgambetta nel cervello e nella pancia,hai presente.. appena sotto il diaframma . Quindi nulla ti volevo ringraziare di molto perchè insomma erano tempi di magra qui a Gotham City e finalmente è tornato il sereno anche senza l'enterogermina. Grazie Babbo. Puoi pagare la tua renna con una pratica ricarica PostePay o un'altra qualsiasi carta aderente al circuito Visa. Te la spedirò al più presto. Tante care cose eh. E stai tranqui.. la prossima volta che ti incrocio in quel night club che sappiamo taccerò.
Tua Baghi G.


In un post dedicato alle donne non poteva mancare Il Corpo delle Donne:

Metterci la faccia (2)

unaltra-donna_laura_albano_1

“C’è una ruga che parte dalla mia tempia e termina sotto l’occhio destro. Esita, vacillando lievemente, incerta su dove vuole arrivare. È la strada che percorremmo un giorno in Provenza, quando si era fatto tardi ed avevamo fame e voglia di fare l’amore e non si trovava un albergo, e questa strada continuava tra i campi di lavanda e io sudavo e tu non ti perdevi d’animo, e infine arrivammo.

Poi c’è una ruga, piccola ma profonda, tra le sopracciglia. Breve come la telefonata che veniva da lontano a farmi piangere, come la notte passata ad aspettare notizie, come un’inutile preghiera.

“Ci sono due rughe sottili agli angoli della mia bocca. Quelle sono le risate convulse tra i banchi di scuola, all’ultima ora del venerdì, o ai funerali, quando non si dovrebbe ridere ma non si riesce a smettere, o nella penombra di un cinema, o le risate per i comici di piazza nelle sere morbide d’estate quando avevamo un po’ bevuto.

Il ventaglio di segni intorno ai miei occhi, invece, sono giornate di sole accecante sul mare, gite in barca tra le isole greche col salmastro che brucia la pelle e vino bianco nei calici verdi e parole leggere come il vento. E svolte improvvise, pianti immotivati, litigi, letture notturne fino alle ore piccole senza poter posare il libro, sorprese, delusioni, innamoramenti.

... Continua


Un'amica impareggiabile Aps07 ha deciso di scrivere la sua avventura in Argentina a puntate nel suo blog, un racconto travolgente che spero un giorno decida di trasformare in libro, un caro saluto amica mia:

Lascìa scorrere ìl fìume...Parte IX...

Ed ecco che mì son messa un mìssìle ìn culo per fìnìre entro ìl 30 dicembre....!!!!! Voglìo fìnìre davvero... fìnìre da dove ho ìnìzìato....

Dove eravamo....? Vado a leggere e torno...eh...? Tornataaaaaaaaa....!!!!! Purtroppo per voì....

Era novembre del 1979 e la nostra secchìoncella lavorava dì gìorno e studìava la sera quìndì aveva poca voglìa dì serate e menate varìe... Dormìva poco e male ed ìl sabato era sempre un mìraggìo.... Quel sabato non pareva dìverso daglì altrì tranne che per un fatto.... Sì sveglìò alle 6 causa impellente pìppì ...la fece e se ne tornò al letto e nel dormìveglìa vìde suo padre spettìnato...(assurdo vìsto che faceva ìl rìporto relìgìosamente...) ed in un letto non suo.... Lì per lì le venne ìl mal dì stomaco ma sì chìamò scema.... Peccato che un'ora dopo sua madre la sveglìò urlando che suo padre aveva avuto all'alba un ìncìdente sul lavoro.. Premonìzìone...? Sesto senso...? Mah...!!!! Va tu a capìrlo....!!!!! Fatto stà che corsero madre e figlìe all'ospedale e la nostra Aps vìde suo padre come nel sogno.... spettìnato ed ìn un letto non suo....

Non le pìacque questa cosa... non le pìacque "vedere" prìma.... non faceva per leì... non lo fa tuttora.... eccheccazzo.... ha gìà troppì casìnì.... sususususu....!!!!!

ll fatto resta dì quel novembre.... Padre mezzo paralìzzato.... madre gìorno e notte con luì... Aps a far l'adulta alla sorella mìnore ed a mandare avanti una baracca sfascìata... Mamma Caterìna che sì succhìava ì rìsparmì ungendo le ìnfermìere...(ìn Argentìna funzìona così se vuoì un trattamento decente...) e la nostra secchìoncella senza un benchè mìsero termìne dì paragone tentava... tentava sempre....

... Continua


A seguire una serie di post di donne allegre e originali, si comincia con Barbable:

Le piante e la musica
Ieri sera appuntamento fisso: mistero con il mitico Ruggeri che e' bravo, molto bravo a presentare!
Mi sono chiusa in cucina lasciando taty e consorte chiusi a chiave in salotto. Ah, che bello adesso mi guardo la trasmissione. Stavo tutta intenta a sentire di Caronia quando squilla il telefono. Era Nonna Integratore, nonna paterna che voleva parlare un po'.... MA CAVOLO!!!! possibile che non riesca mai a vedere questo programma???????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Finisco sempre per appiccicarmi su youtube nella speranz ache qualche anima pia abbia messo qualche spezzoncino di programma.
Per fortuna poi sono riuscita a vedere tutto fino alla fine e mi sono innamorata di questo ( ora provo a mettere un video, spero entro domani...aspettatemi - Ore 21 e 30-)



Dunque forse ce l' ho fatta.. ore 21 e 32 ( a tempo di record).

... Continua


Da Mariloulou:

Cenere e vento


Noi donne dallo sguardo profondo e dall'animo fragile. Sciocche, siamo così sciocche, a lanciare il nostro cuore in pasto a leoni famelici, a raschiare la pelle e la carne con lame affilate per compiacere il branco, sadico giudice, sciocche, a soffocare le parole e ad abortire creazioni ed idee, acuminando i conflitti interiori ed i pensieri autolesivi. Sciocche nel sentirci morire ogni giorno di un petalo, se non troppo amate, per uno sguardo sottrattosi, per una mano ingorda, per l'indifferenza della domenica mattina. Noi donne dalle labbra bruciate e brucianti, mai sazie di garbo e di semplici versi, noi che amiamo in quartine dalle rime alternate, che in ginocchio sul fango ci lasciamo annientare, prostrate col capo cosparso di cenere e vento, e sempre così fioca quella stima di noi... Sfinimento d'amore, languore, languore, vuoto nel corpo ed un silenzio di ghiaccio. Sciocche, bellissime, povere in fiducia autonomia ed autostima, che lavoriamo con perizia, disfacendo tele, e ricucendo lembi, bottoni, ferite. Noi donne dagli occhi grandi e dal cuore di vetro, resistenti alle bufere ed alle tormente di neve, eppure spezzate dalle bugie e dalle brezze di perfidia. Quando verrà il tempo di essere forti? Non è per questo che in fondo siamo state programmate?


Da Di sicuro rido:

Pensieri straVAGANTI
Non ho mai tradito. Eppure ho avuto diverse occasioni per farlo. Non nascondo di esserci anche andata vicino, ma poi nulla di fatto. Ad un compagno ed all'amante di turno ho preferito la libertà. E' che ogni uomo dapprima è troppo, poi sempre troppo poco. Quello che voglio dire è che se noi donne siamo tutte zoccole ci sarà un perchè.

Da Soavento:

NEVICA!!

E dopo la sfiocchettata dell'altra notte, la neve è tornata..
non riesco a distogliere lo sguardo dalla finestra che ho qui accanto.. e non appena avrò finito di scrivere qui farò una capatina di sotto a darle il benvenuto come si deve!! cioè buttandomici sotto a braccia aperte!! ehhhh per certe cose son rimasta bimba... e spero di restarlo sempre:)))
La cosa bella però è che non è arrivata da sola.. la neve... ma insieme a qualcosa che in fondo sapevo di aspettare... probabilmente ad aspettare questa cosa era la Vale bimba, quella che sente solo col cuore.. e fa le pernacchie alla ragione... la stessa che stava qui impaziente ad aspettar la neve... quella parte di me che i giorni scorsi, man mano che si avvicinava il Natale, non poteva fare a meno di pensare che qualcosa quest'anno le sarebbe mancato..
Oggi quel qualcosa è arrivato.. e nello stesso momento ha iniziato a fioccare.. e sarà anche una scemata ma... a me ha fatto sorridere..e sono certa che la Vale bimba dentro di me.. abbia fatto una capriola!
Spero che la neve non faccia danni e non crei disagi.. io intanto vado di sotto a godermela.. e a godermi questa bellissima sensazione che ho addosso..
Approfitto per augurare a tutti un sereno Week End!!




Da Dalfusoditaiwan:

Avventura in Ice Hotel
***

se freddo deve essere...che sia!!!

Gli Hotels di ghiaccio, dislocati nei punti piu freddi del globo,
sono ricavati per intero da neve e blocchi di ghiaccio. Sono ricostruiti ogni anno
e riempiti di sculture di ghiaccio. Gli alimenti e le bevande sono scelti per le circostanze e devono essere serviti in piatti e bicchieri di ghiaccio.
All'interno la temperatura è tenuta costante tra i - 5° e i - 9°

esterno dell'Hotel

primo sguardo all'interno: raffinato!

conciergerie
... Continua


Da Sistercesy:

neve Pictures, Images and Photos Stamattina, mentre camminavo nel buio, affondando in un manto soffice di neve pensavo.
Tutto era bianco, anche la nuvola di vapore che usciva dalla mia bocca, un mondo irreale cristallizzato nel passato.
Con il pensiero ho aperto il laccio che chiude il sacco dei ricordi e ho rovistato cercando certezze e serenità.
Alla rifusa toccavo giorni o anni, non so, ma sempre riconoscendoli e per tutti c'era un sorriso, una smorfia di dolore e nel freddo pungente anche lacrime gelate nel cuore.
Ma in fondo, giù, persa in quel mare di vita ho trovato una bambina, quasi una Pigotta che all'epoca nessuno voleva.
Una bimba che ho preso con curiosità, l'ho portata alla luce dell'oggi e l'ho guardata con occhi spietati, senza darle nessuna giustificazione, solo lei e io, sono noi perchè siamo sempre la stessa persona.
Una bimba nata per sbaglio che già da subito sapeva di poter contare solo su se stessa, niente abbracci o baci, niente coperte calde o cappotti colorati,
... Continua


Da due amiche gli originali auguri di buone feste, da Marleneinnoir:

{ AUGURI DI BUON NATALE }
martedì, 22 dicembre 2009


Signore , Signori eccoci agli auguri che vi avevo promesso per Natale . Prenderò questa settimana di pausa dal blog per Natale ed ovviamente ulteriori giorni per Capodanno , ma per quegli auguri c'è ancora tempo . Io scrissi l'anno scorso un augurio a tutti i miei lettori che vale anche per questo anno perchè è mio , perchè lo sento mio . Ricordo quando lo scrissi , ci misi sentimento e partecipazione , la stessa che Vi voglio dedicare questo anno , visto che le mie vacanze da questi luoghi si protraranno per un bel po' di tempo . Mi collegherò ugualmente , ma per ora vi faccio gli auguri di un buon Natale nei seguenti termini .

A chi ama dormire , ma si sveglia sempre di buon umore , a chi saluta ancora con un abbraccio , a chi lavora molto e si diverte di più , a chi va in fretta in auto , ma non suona ai semafori , a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse , a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere , a chi è felice il doppio quando fa a metà , a chi si alza presto per aiutare qualcuno , a chi ha l'entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo , a chi vede nero solo quando è buio e a chi non aspetta Natale per essere migliore ,e a chi SA amare , aggiungo quest'anno , perchè non è facile sapere amare , la compliance implica molte cose , tra le quali la complicità , il Rispetto , l'amicizia , la sessualità , il dialogo , la comprensione reciproca , e la sensibilità , soprattutto quella , ed anche la sincerità .

A Voi e a me auguro tutto questo . Buon Natale 2009 .



E da Orofiorentino:

Image Hosted by ImageShack.us




I rinnovati e sempre più ambigui inciuci fra D'Alema e il Cavaliere raccontati da Vauro, ed alcune sue opere:

22 dicembre 2009 (direttamente dal 1996!)











Con lo scudo fiscale stanno rientrando in Italia vagonate di soldi dai paradisi fiscali, come verranno utilizzati? Altan suggerisce:



Il nucleare in Italia è stato bandito più di vent'anni fa con un referendum popolare, in questi giorni si sta discutendo dove saranno installate ben quattro centrali nucleari, l'allarme di PV64:

Il Pianeta ringrazia.

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Qualcosa%20per%20il%20pianeta%20Low.jpg

Chist'è 'o paese d''o sole, chist'è 'o paese d''o mare... ma vulimm 'o nucleare!

Il futuro pulito sarebbe di casa. Sole, mare, vento, neve e zone geotermiche. Per strutturare eco-tecnologie come inter grid di energia, e condividere il surplus made in Italy con la rete globale. E viceversa.

Dice Jeremy Rifkin: “L’Italia è l’Arabia Saudita delle rinnovabili”. Abbiamo più fonti di quel che serve per produrre energia e non le usiamo. Cose ‘e pazz!

La Terra piange, a Copenhagen si discute e nel Bel Paese si contempla la costruzione di 4 impianti nucleari. Forse in Veneto, il via all’atomo.

Perché mai? Col nucleare non si emette quella brutta bestia di Co2 e abbiamo tanto bisogno di energia. OK! Sì, e poi? Il nucleare coprirebbe un fabbisogno energetico ridicolo; l’uranio non è rinnovabile né economico; le tecnologie nucleari “sicure” sono ancora in fase di sperimentazione; i costi di costruzione degli impianti sono elevatissimi… già, a questo provvederanno le nostre bollette rincarate; probabili incidenti nucleari, oibò, appena cinque in Francia nel 2008, con fuoriuscita di uranio in due immissari del Rodano e oltre cento operai contaminati; rischio tumore, leucemie infantili; dopo sessant’anni non si è ancora risolto lo stoccaggio e lo smaltimento delle scorie radioattive, chissenefrega, produrre altre scorie farà bene al Pianeta!

Nell’87 abbiamo detto NO NO NO ma i referendum sono a scadenza, come la volontà popolare. Restaurazione, cribbio! Non vi sembra l’ora di unire le nostre "energie pulite" in una rete di protesta? Chi in romano o bolognese, milanese o palermitano, io lo urlo in napoletano.

Chist'è 'o paese d''o sole e d''o mare e nun vulimm 'o nucleare!
ANT



Pillola del giorno: Una proposta rivoluzionaria per risolvere la fame del mondo, da una donna, Sarah Silverman (da Mamma):

Vendi il vaticano, sfamerai il mondo.

Traduzione di Adrien Vaindoit per Comedysubs e www.mamma.am
18 dicembre 2009 - Sarah Silverman


1 commento:

tabagista1986 ha detto...

grande sarah silverman! ti consiglio il sarah silverman program, trovi i sottotitoli in ita subs :)