
Albert Einstein.
Per allietare l'attesa di questo piccolo evento voglio deliziarvi con alcune battute di Tiziano Sclavi:
Meglio tarli che mai come diceva l'antiquario.
La cosa più furba al mondo è la pipi', perchè scappa anche ai poliziotti.
Mio cugino è vegetariano al cento per cento: non gioca neppure a scacchi, per non essere costretto a mangiare il cavallo.
Al mondo ci sono le cose vere e le cose supposte. Se le cose vere le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
I disegni di Dio sono misteriosi. Per molte persone anche quelli di Picasso.
Chi trova un amico trova un tesoro. Poi molla l'amico e si tiene il tesoro.
Tagliamo la corda. S'intaserà il water ma pazienza.
Lo so che il lavoro non ha mai ammazzato nessuno. Ma perchè essere la prima vittima?
Ho mandato talmente tante lettere d'amore alla mia fidanzata che si è innamorata del postino.
Il dottore mi ha fatto prendere tante di quelle medicine che ogni volta che starnutisco guarisco qualcuno.
"Tutti possono sbagliare". Come disse il riccio scendendo dalla spazzola.
Sapete a cosa serve il grano duro? A fare il pane raffermo.
Volevo regalarti una giacca di Armani, ma mi dispiaceva lasciarlo in maniche di camicia.
Le donne vanno pazze per me! L'altra notte una ragazza ha bussato per ore alla mia porta, ma io non l'ho lasciata uscire.
Come vanno le cose nel nostro paese? Un'impietosa analisi della crisi economica di Marco cedolin dal sito Luogocomune:
Il ricatto occupazionale
La crisi economica continua a manifestarsi foriera di opportunità per l’imprenditoria di rapina, governata da banche e multinazionali, che proprio fra le pieghe del tracollo economico passato e venturo sta portando a compimento tutta una serie di obiettivi che solo una decina di anni fa sarebbero sembrati eccessivamente ambiziosi e difficilmente raggiungibili.
La progressiva limatura al ribasso dei salari (reali) dei lavoratori, la soppressione dei diritti acquisiti nel tempo, ottenuta con la complicità dei sindacati e la sempre maggiore diffusione del dumping sociale, hanno rappresentato gli strumenti attraverso i quali il lavoratore è stato deprivato della propria dignità e trasformato in una figura precaria, priva di coordinate, costretta a manifestarsi, prona a qualsiasi capriccio o volere gli venga imposto in funzione di un interesse superiore.
Se la trasformazione dei lavoratori in individui mal pagati, di scarse pretese, duttili e condiscendenti rispetto ad ogni esigenza “superiore”, anche qualora in netto contrasto con i propri interessi, ha posto le basi per una migliore massimizzazione dei profitti, tale obiettivo può essere ulteriormente implementato attraverso la pratica del ricatto occupazionale che proprio sulle ali della crisi economica sembra trovare sempre più massiccia applicazione.
Gli esempi più eclatanti, sul tappeto proprio in questi giorni, …
… sono costituiti dai casi relativi alla multinazionale americana Alcoa, al Gruppo Fiat e alle multinazionali della raffinazione petrolifera.
L’Alcoa (multinazionale dell’alluminio responsabile di gravissimi stravolgimenti ambientali in Islanda) minaccia la chiusura di due stabilimenti, in Sardegna e in Veneto, con conseguente licenziamento di circa 2000 lavoratori, se il governo non accetterà le proprie condizioni. Condizioni che comportano il “baratto” dei posti di lavoro con una tariffa energetica personalizzata che permetta all’azienda (la produzione dell’alluminio è fra le pratiche in assoluto più energivore) di pagare l’energia molto meno degli altri, magari caricando il costo dell’operazione sulle bollette di tutti gli italiani, già infarcite di tasse e prelievi di ogni sorta.
La Fiat, da sempre azienda privata sovvenzionata dallo stato a fondo perduto, intenzionata a chiudere gli impianti produttivi di Termini Imerese e Pomigliano, come contemplato nel proprio piano di ristrutturazione e delocalizzazione all’estero della produzione, ha iniziato anch’essa un braccio di ferro con il foraggiatore di sempre. Sul piatto anche in questo caso il futuro di alcune migliaia di lavoratori, in cambio di una grande quantità (centinaia di milioni di euro) di denaro pubblico, da devolvere come sempre a fondo perduto, nella speranza che il disimpegno Fiat nei confronti dell’impianto siciliano e di quello napoletano possa venire procrastinato di qualche anno.
... Continua
Le ultime notizie dall'Aquila, reportage di Miss kappa:
Il cemento dell'addio

Ho la nausea. Il giornale Il Centro in mano. Ed ho la nausea. Per varie ragioni. Perché mi sento presa in giro. Ebbene sì, anche io ci son caduta. Ve ne ho parlato. Piazza d'Armi che diviene luogo di culto ed accoglienza. La mensa per i poveri. Che bravi, mi son detta. Riaprono la mensa di Celestino che preparava cinquanta pasti caldi al giorno, per i nostri indigenti. Mi ero soffermata sul solito appalto fornito senza gara pubblica, ma non avevo colto la gravità della situazione. Quando si parla di poveri, chi può scagliare la prima pietra? Quando si parla di beneficienza, chi può opporre dei veti? Ma poi inizio a pensare. Perché mai Il Centro fa una raccolta di fondi per i terremotati aquilani e poi decide di destinarli alla chiesa? Lo sapevano coloro che hanno fatto le donazioni?Perché mai un'area destinata a verde pubblico, con un progetto, cavallo di battaglia del programma elettorale del sindaco Cialente, che la vedeva spazio sociale, passa di colpo a destinazione ecclesiastica? Come mai la Curia, che non ha visto espropriato uno solo dei suoi terreni, si appropria di ciò che il Comune ha acquistato per dare alla città un luogo di incontro per la popolazione? Tutto ciò assume connotati ancora più marcati, visto alla luce del post terremoto, quando la nostra comunità vede ridotti a zero gli spazi sociali e di aggregazione. Ma Bertolaso ha lasciato la firma, prima di andar via. Ai consiglieri comunali che bloccano il progetto, ai cittadini che rivendicano i propri diritti dice "La mensa dei poveri si fa a piazza d’Armi, punto e basta. In passato sono stato criticato per aver preso decisioni da solo con scarso senso democratico. Una volta tanto lo faccio veramente. Se è vero che per le prossime 72 ore sono ancora io al comando, posso assicurare che la mensa si farà secondo il proggetto previsto”. E la cementificazione inizia in tempi record.Nonostante il cantiere sia bloccato, la ditta Meraviglia inizia la gettata , e lo fa di notte, la notte del 28 gennaio. Cemento armato a quintali, le foto parlano da sole.
... Continua
Dal blog di Terezita un'ode alle donne:
mi succede, a volte,
di osservare, nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate, laboriose, buone mogli,
esempio di virtù,
come mia madre
avrebbe voluto.
Non so perché
tutta la vita
ho trascorso a
ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce
sul mio corpo
la colpa che le loro vite
impeccabili,
per strano maleficio
mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni,
contro i pianti di nascosto
del marito,
del pudore della sua nudità
sotto la stirata e inamidata biancheria intima.
Queste donne,
tuttavia, mi guardano
dal fondo dei loro specchi;
alzano un dito accusatore
e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo
e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
essere "la brava bambina", essere la "donna decente",
la Gioconda irreprensibile,
prendere dieci in condotta
dal partito, dallo Stato,
dagli amici,
dalla famiglia, dai figli
e da tutti gli esseri
che popolano abbondantemente
questo mondo.
... Continua
Da Annika Lorenzi il racconto di una giornata di ordinaria follia in una scuola pubblica:
COMMEDIA POPOLARE
..e le masse inferocite salirono le scale che portano agli uffici del Potere..
una cavalcata di valchirie popolari e inferocite come bisce che da mesi chiedono utenza a Sua maestà Cosciallegra...
e Cosciallegra non era al suo posto..
seduta sullo scranno c'era la Vice...La travestita..brutta sia come uomo che come donna ,un'orrenda secca liftata e gobba con le gambe da impala rachitico ...
la travestita impaurita si barrica quasi dentro l'ufficio tenendosi stretto il bauletto Vuitton, suo prode ciambellano..
le grida della massa si sentono fin dalla stanzione..a kilometri di distanza.
E fu sera e fu mattina...
Con l'alba del nuovo giorno giungono alle mortali maestre in servizio notizie vaghe sull'accaduto e si chiede loro di prendere netta distanza dal'accaduto.
La maestra Annika ( colei che condanna la violenza ma che insomma si è fatta una sana risata sull'accaduto) ha il compito di sedare gli animi (ah ah...ho Marte nelle case astrali...ah ah ah..sedare gli animi...)e prendere le distanze dal fatto davanti ai genitori.
Una variopinta poesia dell'impareggiabile Observed:
Sa l'ha vist cus'e`? Ho visto un re!
aveva una tremenda malattia:
sentendosi in dovere di godere
passava in preda all'ansia le sue sere...
progettava ogni sorta di sollazzo
per il Paese e dentro al suo palazzo
fra acrobati circensi e musicisti
spremeva bile dalla colecisti
ma digeriva male riso e canti
nonché entusiasmo e grida degli astanti
e non sa più la gioia cosa sia
il re della città dell'allegria.
... E che dire degli scherzi del cuore elaborati dalla carissima amica Irene dal blog Dalfusoditaiwan:
scherziamo col cuore?
ne ho trovato qualcuno in un vecchio giornale, tracciato in bianco e nero... è stato come darmi il la, la mia fantasia si è scatenata allegramente e ne ho regalato a tutti
Il pensiero sull'amore dell'amica Lucy:
L'Amore non è un'emozione.
Le emozioni vanno e vengono,
dipendono dalle sistuazioni,
sono influenzabili, hanno degli alti e bassi;
L'Amore è costante,
è un sintonizzarsi con se stessi.
L'Amore ha la capacità di far conoscere
la realtà, e di farla amare,
di far conoscere tutti i difetti del patner
continuando ad amarlo;
L'Amore è una forza incredibile.
Le emozioni legate all'innamoramento
passano, mentre l'Amore resta
Carrellata delle opere del più grande artista satirico, Vauro:
Il cantante Morgan non potrà partecipare al festival di san Remo per sospetto uso di droghe, il commento di PV64:
MORGAN
Stronzatina istantanea di gossip leggero. Mica si può sempre fare i cupi tormentati esistenzialisti, no?!
Pillola del giorno: Piccole dissertazioni storico-filosofiche di Maddalena:
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