I Parlamentari si autoriducono lo stipendio!

E' ufficiale, per far fronte all'emergenza crisi e per non rischiare il fallimento, il governo varerà la prossima settimana una manovrina da 25 miliardi di euro, verranno tagliate le pensioni e gli stipendi dei dipendenti pubblici, si paventa una sollevazione popolare come quella in corso in Grecia, per cercare di far digerire queste drastiche misure ai cittadini già provati e ridotti ormai al lumicino, i parlamentari hanno pensato bene che era ora che anche loro dessero un contributo ed hanno anticipato che, udite udite, ridurranno i loro stipendi di ben il cinque per cento! Il Fatto Quotidiano ha tirato un pò le somme:

Il taglio Calderoli più che simbolico è offensivo. Nello stipendio di un membro della “casta” non cambia nulla



(Conti on-line: Le cifre riportate nella tabella sono ricavate utilizzando i dati pubblicati sui siti Internet di Camera e Senato. La retribuzione del ministro si riferisce a quella dichiarata da Renato Brunetta sul sito www.innovazionepa.gov.it . Lo stipendio mensile di un assessore regionale infine, è calcolato sulla base della legge della Regione Veneto n°5/1997)

“Senza lo stipendio da parlamentare e l'indennità da viceministro avrei qualche difficoltà a pagare le rate”. Chissà il panico che avrà preso Adolfo Urso quando ha sentito il ministro Calderoli annunciare “i sacrifici” in arrivo anche per il Palazzo. Lui, che ha una rata del mutuo da più di 8.000 euro al mese, deve aver avuto un mancamento pensando a quel 5 per cento di retribuzione in meno minacciata dal ministro. Il vice-ministro Urso stia tranquillo, abbiamo fatto i conti per lui: la stangata Calderoli non lo farà finire in mezzo a una strada. Al massimo, dovrà rinunciare a qualche centinaia di euro. Già, perché l'austerità targata Lega funziona così. Prendiamo il caso di un semplice deputato: per lui, il taglio Calderoli significa 757 euro in meno. È tutto quello a cui dovrà rinunciare per far bella figura davanti agli italiani. (Leggi tutto)