Jerome K. Jerome.
Primo maggio festa del lavoro!
Nella giornata di ieri si è festeggiata la festa del lavoro, anche se con la disoccupazione imperante ed il lavoro sempre più precario di migliaia di cittadini c'era ben poco da festeggiare, alcune testimonianze a ricordo di questa giornata, dal blog Sognatrice Nata:
Buon primo maggio a chi è in pensione dopo aver lavorato una vita.
Buon primo maggio a chi il lavoro lo cerca.
Buon primo maggio a chi il lavoro l'ha perso.
Buon primo maggio a chi lotta col precariato, a chi ha ricevuto una lettera di licenziamento, a chi è alle prese con la cassaintegrazione.
Buon primo maggio a chi lavora sette giorni, sei, a chi lavora un giorno e poi sta a casa in attesa che lo richiamino.
Buon primo maggio a chi odia il suo lavoro e a chi lo ama, a chi lavora da casa e a chi ogni giorno deve percorrere km su km.
Buon primo maggio a chi ha dovuto lasciare la sua città o addirittura il suo Paese.
Buon primo maggio a chi rischia quotidianamente la vita.
Buon primo maggio a chi non ce l'ha fatta.
Buon primo maggio, insomma.
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro."
Baci,
Claudia
1° maggio, festa dei lavoratori...
Dal blog di Giovanotta:
Buon Primo Maggio
I tre segretari confe-derali saranno a Rosarno
E ancora su lavoro e precarietà, dal blog di Bianca2007:
I MAGGIO 2010 LAVORATORI UNIAMOCI. USCIAMO DALLE TANE DELLE NOSTRE PAURE E CHE LA STRADA SIA "NOSTRA" ALMENO PER OGGI.
...E siamo arrivati anche quest'anno al 1 Maggio.Data che dovrebbe riportare tutti noi che lavoriamo,la fierezza di contribuire coi nostri sforzi il più delle volte mal riconosciuti,a creare il tessuto muscolare su cui poggia la società.Società appunto fatta di noi.Ma oggi come c'arriviamo dopo tutte le profonde crisi economiche che hanno visto aumentare a un tasso altissimo (8,8%) la disoccupazione con un aumento dello sfruttamento "i tritacarne" direbbe un mio carissimo amico,con salari-stipendi che a malapena permettono d'arrivare alla fine del mese se non facendo buchi dentro i quali prima o poi si cadrà e saranno loro la fossa che c'hanno fatto scavare perchè in mutande e con la fame alle calcagne non può essere che così?!...Noi non vogliamo ignorare che è solo per proteggere gli interessi dei monopoli capitalistici che si addossa l'onere, il gravoso, sulle spalle dei lavoratori licenziandoli in massa,con contratti di lavoro fasulli, manipolati e capestri imposti con l'autoritarismo di chi sa che può farlo perchè è il padrone.Gli attacchi per demolire le conquiste economiche e politiche si fanno sempre più forti e agguerrite inficiando ogni diritto conquistato con lotte durissime.Si sovvenzionano banche e grosse imprese con enormi quantità di denaro pubblico (nostro) tagliando le pensioni,i servizi sociali, aumentando la pressione fiscale e,nel mentre i grandi azionisti si spartiscono libagioni e pasti (vivendo nel lusso più sfrenato con usa e getta che alimenta munnezza e spreco),a noi lavoratori l'economia nel dividendo di un'unico piatto,contando i centesimi e perdendo la dignità di persona costretta a chiedere in ogni dove per sopravvivere se non per morire senza che la natura abbia fatto il suo corso..
E parliamo di economia e di quello che sta succedendo in Grecia, dove il governo sta approntando delle misure "lacrime e sangue" per far fronte al mega prestito concesso dalla Comunità Europea, migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contro i tagli allo stato sociale, uno scenario che molto probabilmente toccherà anche al nostro paese, le considerazioni di Marco Cedolin:
In Grecia i “cattivi” protestano
di Marco Cedolin
I giornali e le TV stanno da qualche settimana presentando quella che viene definita la “crisi finanziaria” della Grecia, in maniera estremamente didascalica, per molti versi simile ad un fumetto per bambini, alternando alle didascalie dotte disquisizioni e complesse calcolazioni esperite dai guru istituzionali della finanza che discettano ostentando un vernacolo per iniziati incomprensibile ai più.
Le didascalie hanno lo scopo di orientare il pensiero degli italiani, proponendo una lettura della questione tanto semplice quanto rassicurante. Le dotte disquisizioni sono indispensabili per dimostrare che questa è la lettura giusta, in quanto suffragata dal pensiero di chi conosce e domina una materia per “cervelli fini” con la quale le persone “normali” non possono certo nutrire la presunzione di confrontarsi.
La Grecia viene così dipinta nell’immaginario collettivo come un paese vittima di una grave crisi finanziaria, ...
... imputabile ad una cattiva gestione del debito pubblico da parte della classe politica che ha permesso il dilagare della corruzione e dell’evasione fiscale, garantendo a larga parte dei cittadini facili guadagni e “privilegi” a pioggia.
Proprio a causa di questo baccanale collettivo costruito a debito, il paese si è trovato così di fronte alla prospettiva di un crack di proporzioni gigantesche, dal quale solamente “l’amica UE” potrebbe essere in grado di sottrarlo. Prospettiva che naturalmente in Italia mai potrebbe verificarsi, poiché i nostri conti sono solidi e la nostra classe politica dall’avvento della seconda Repubblica cammina sulla retta via
I Paesi della UE, dall’alto della loro bonomia, ma anche per preservare intatta la salute dell’euro, si sono detti disposti a devolvere ai greci (a titolo di prestito) decine e decine di miliardi di euro nei prossimi tre anni, indispensabili per riportare a galla il loro equilibrio finanziario. Ma come ogni “buona banca” si sono visti costretti a pretendere alcune garanzie a tutela del loro “investimento”.
Tali garanzie sono costituite naturalmente dall’assicurazione che il governo greco chiuda i rubinetti dei “privilegi” imponendo ai suoi cittadini una serie di riforme “lacrime e sangue” che ne ridimensionino l’opulenza e contribuiscano a risanare i conti pubblici.
La UE ed il governo greco, dopo una serie di trattative, hanno “finalmente” raggiunto un accordo di comune soddisfazione. Ma una parte (peraltro minoritaria) dei cittadini, costituita da facinorosi, anarchici e frange dell’estrema sinistra sta protestando con veemenza, arrivando a scontrarsi con la polizia, perché abituata egoisticamente alla “bella vita” non è disposta a perdere i privilegi acquisiti.
Una rappresentazione molto semplice, convincente, rassicurante, ma tanto visionaria quanto distante dalla realtà.
Le cause della crisi finanziaria greca, oltre che derivare dalla corruzione e dall’evasione fiscale ad alti livelli, allignano in tutta una serie di speculazioni finanziarie internazionali studiate con tutta probabilità proprio allo scopo di condurre la Grecia sull’orlo di un baratro dal quale potrà salvarsi solamente “svendendo” quella sovranità limitata che ancora conservano i paesi della UE.
La sorte della Grecia sarà entro breve tempo seguita da tutti gli altri Paesi, ad iniziare dal Portogallo, dalla Spagna e dall’Italia, poiché il progetto messo in essere (per uno strano scherzo del destino) proprio all’indomani della ratifica del Trattato di Lisbona prevede l’annientamento dell’attuale sovranità limitata degli stati membri ed il trasferimento dell’intera sovranità nelle mani di una confraternita di organismi privati quali BCE, FMI, Banca Mondiale ecc.
Il denaro che verrà devoluto alla Grecia proviene dalla finanza pubblica e pertanto il finanziamento peserà sulle tasche dei contribuenti dei singoli stati. Tale denaro non sarà destinato ad offrire vantaggi ai cittadini greci ma entrerà in una partita di giro dove sarà utilizzato unicamente per coprire le voragini create dalla speculazione finanziaria.
Aggiornamento sulla situazione in Abruzzo, dove Miss Kappa racconta di come sta organizzando la propria vita:
Non ho più.....
... Continua
Il nucleare tanto strombazzato in questi ultimi mesi, nonostante un referendum che l'ha abolito più di vent'anni addietro, dopo lo spaventoso incidente di Cernobyl, si continua a cercare di convincere gli italiani che il nucleare di nuova generazione è sicuro e affidabile, mentre tutti gli addetti ai lavori sostengono che non esiste nucleare sicuro, inoltre è antieconomico e dannoso per la salute, dal blog di Passatorcortese una lettera aperta al cavaliere con un video da far accapponare la pelle:
solo per chi è forte di stomaco! ~
Lettera aperta a Silvio Berlusconi:
gradirei una risposta esauriente, essendo uno dei cittadini che qualche anno fà votarono NO al referendum sul nucleare:
Se questi sono i frutti...... a Berlusco', ma te sei informato bene???? O che cosa?
La mercificazione del corpo delle donne è sempre più visibile nelle pubblicità e nelle televisioni, dal blog de Un'altra Donna il pensiero di Naomi Wolf:
Segreti e bugie
“Perché l’ordine sociale sente il bisogno di difendersi eludendo la realtà delle donne vere, dei loro visi, delle loro voci, dei loro corpi, e riducendo il loro significato a delle immagini “belle”, codificate e riprodotte all’infinito?
Anche se le ansie personali inconsce possono essere una forza possente nella creazione di una menzogna vitale, in pratica questa viene garantita dalle necessità economiche.
Un’economia che dipende dalla schiavitù ha bisogno di promuovere immagini di schiavi che la giustifichino.”
Naomi Wolf, “Il mito della bellezza”
A proposito di donne, un post molto interessante sul comportamento di noi maschietti nei confronti dell'altra metà del cielo, dal blog di Vanigliavagiti:
La forma delle cose: e i preliminari?
Incontri un uomo carino, molto carino.
L'hai conosciuto in uno di quei siti assurdi di cui pullula la rete.
Ti sei infatuata della sua personalità, che noi donne di quella ci innamoriamo in primis, ami il suo carattere, è brillante, intelligente, amante dell'arte, della musica, e di tante altre cose che leggi e conosci.
Sembra anche piacevole da guardare, ma non così tanto da farti pensare che la prima volta che lo vedresti, potresti farci l'amore. Anzi, tu di solito da questo ti guardi bene, un po' per le esperienze vissute in passato, un po' perché non ti piace per niente andare col primo che capita, anche se ci hai parlato per due settimane, per iscritto, al telefono, l'hai visto in webcam...ma non basta per...ci vuole proprio una di quelle attrazioni da film, da commedia americana tipo: qualcosa di travolgente.
Appena lo vedi capisci che ti piace e molto...sei in astinenza da mesi...che qui se una non fa un certo mestiere ed è single, brava ragazza, vita normale, i mesi passano in fretta e gli ormoni si muovono e resta questo senso di inappagamento nell'aria e quando poi capita di incontrare quello che ti piace (e credetemi è una cosa davvero rara, visto che passati i 40 il mercato dell'usato scarseggia un po' per quanto riguarda la qualità), è una lotta con te stessa comportarti come vorresti.
Il senso di integrità dice: "No, stavolta non si può fare."
Il desiderio imprigionato nel corpo risponde: "Perché no? Se non lo fai stavolta con uno che ti piace (ed è minimo un anno da che il tuo ex ti ha mollato con freddezza che non ne incontri uno) quando lo farai?"
Sotto la banca la Grecia crepa: storia del mondo secondo Goldman Sachs
Dal serpente dell’Eden che ingannò Eva offrendole futures ad alto rischio sulle mele, ai furboni che hanno mandato in bancarotta la Grecia e mezzo mondo: dietro ogni catastrofe nell storia dell’uomo c’è una frode di Goldman Sachs, la banca d’affari che di legale ha solo la sede, a New York. Qualche esempio?
PALEOLITICO
Le caverne non furono la prima dimora dell’umanità. Due milioni di anni fa gli ominidi vivevano già in confortevoli villette, sorte grazie al boom immobiliare del Pleistocene e acquistate attraverso i mammutui, cioè mutui estinguibili a rate con il versamento mensile di un mammut. Disgraziatamente, a causa delle glaciazioni, i mammut si estinsero prima dei mammutui, le villette si svuotarono e i pitecantropi dovettero rifugiarsi negli anfratti rocciosi. Ma le vittime più illustri della crisi dei mammutui furono i dinosauri, distrutti da Asteroid, un prodotto finanziario creato da Goldman Sachs e appositamente inzeppato di titoli tossici derivanti dalla cartolarizzazione dei mammutui, veri e propri antenati degli odierni subprime. Gli ingenui bestioni, vecchi clienti della banca di Wall Street, abboccarono subito, e dopo un decennio erano completamente scomparsi dalla faccia della terra... GUERRA DI TROIA
Gli ultimi rilevamenti archeologici gettano nuova luce sul conflitto omerico. Proprio a Troia, infatti, si trovava a quel tempo la sede centrale di Goldman Sachs. A innescare la sanguinosa guerra sarebbe stata l’ira degli Achei che avevano creduto nei derivati dell’alpacca, titoli fondati sulla convinzione degli analisti della Goldman che all’età del bronzo sarebbe seguita quella dell’alpacca o argentone, una lega nichel-zinco-rame ottima per le posate. Sordi ai consigli della loro consulente finanziaria Cassandra, Agamennone e Menelao si erano buttati sull’alpacca, il cui prezzo, secondo Goldman, sarebbe schizzato alle stelle. Ovviamente, all’inizio dell’età del ferro, gli Achei si trovarono sul lastrico, e si precipitarono in armi a Troia chiedendo la restituzione dei loro soldi, ma le loro spade di alpacca risultavano ben poco persuasive. Riuscirono nell’intento solo grazie alla class action condotta dall’avvocato Ulisse, che introdusse nel fortino della Goldman un cavallo di legno zeppo di agenti pignoratori.
... Continua
Dal blog di Oro Fiorentino immagine e aforismi:
Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.
Chi non comprende il tuo silenzio probabilmente non capirà nemmeno le tue parole.
Quello che davvero mi interessa è se Dio, quando creò il mondo, aveva scelta.
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.
Ci sono due modi di vivere la tua vita. Una e' pensare che niente e' un miracolo. L'altra e' pensare che ogni cosa e' un miracolo.
Sull'amore una poesia dal blog di Lory75:
E sul primo maggio e la festa dei lavoratori il commento di Vauro e altre sue opere:
Sulle immani catastrofi che si sono abbattute nel nostro pianeta in questi ultimi mesi il commento di Altan:
La ripresa
Ennesima variante sulle cosucce di politichetta Italiota, con l'esordio di un possibile nuovo personaggio "fisso"... da valutare nel tempo... mah, chissà!
Pillola del giorno: Un manager con computer e telefonino entrò in una cabina telefonica e pianse di nostalgia.
Stefano Benni.
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