domenica 29 agosto 2010

Le fonti rinnovabili, piccole turbine ad asse verticale.

In alto: Immagine tratta dal blog http://sedutainriva.splinder.com/


Cosa nascondi in tasca, una pistola o semplicemente sei felice di vedermi?
Mae West.


Siamo arrivati alla terza lezione di sesso efficacemente spiegate da Lorena Berdùn e tradotte in maniera impeccabile da Maurizio Crozza, in questa terza parte l'argomento è "Le dimensioni del pene":




Le fonti rinnovabili, piccole turbine ad asse verticale

Quando pensiamo a un generatore eolico ci vengono subito in mente oggetti giganteschi, alti e con delle enormi eliche rotanti. Questo perché ci hanno abituati a vedere, per lo più in foto o in TV! solo grossi impianti di Megawatt di potenza. Ma quello delle grandi dimensioni e grandi potenze è in generale un'abitudine tutta maschile (vedi video sopracitato...), con cui ci poniamo per affrontare la maggior parte delle sfide. Anche nel mondo dell'energia rinnovabile stiamo riportando questa consuetudine perdendo un pò di vista la vera rivoluzione che vi è dietro: La possibilità di una produzione distribuita e discreta che non necessita di centrali e grandi impianti. Qualcuno ovviamente ci vorrà pure ma dovrà essere l'eccezione e non la regola. L'energia del vento è imbrigliabile con piccoli ed efficienti rotori che, grazie a moderne tipologie di motori, ad accurati profili e ad un'elettronica ben progettata possono dare ottime soddisfazioni a fronte di prezzi d'acquisto abbastanza accessibili. Diventa cosi' possibile utilizzare una piccola turbina per produrre l'energia sufficiente ad alimentare la propria abitazione, l'ufficio, il negozio, posizionandola in terrazza, in giardino, sul balcone, utilizzando energia pulita e rinnovabile e non essere più schiavi della bolletta. Gli apparati di piccola taglia non sono invasivi dal punto di vista paesaggistico ed ambientale e possono provvedere alle esigenze energetiche di minuscole comunità (singole abitazioni, piccoli condomini, uffici, agriturismi e aziende agricole, alberghi, centri commerciali) o piccole e medie realtà industriali e artigianali.

Esempio di piccola turbina ad asse verticale da posizionare in terrazzo, balcone, giardino.

Al fine di far conoscere e promuovere le turbine microeoliche e le altre fonti rinnovabili come il fotovoltaico, la geotermia e la canapa, il blog ha deciso di realizzare una rivista mensile cartacea, la copertina del primo numero la trovate in alto a destra, questa rivista dovrà essere finanziata dalle aziende che faranno parte del circuito aziende eticamente presentabili e punti vendita rispettosi dell'ambiente, è mia intenzione presentare ufficialmente questo progetto editoriale intorno alla fine di settembre, presso l'azienda con la quale collaboro, la Italpress Modular Office si trova a Baronissi in provincia di Salerno;
La rivista tratterà principalmente i seguenti argomenti:

La salvaguardia dell'ambiente;
L'Universo femminile;
Satira e umorismo;
... E poi libri, notizie, arte cultura e tanto altro...

Chiedo a tutte le amiche Splinder di collaborare a vari livelli, da un rapporto lavorativo (diffusione della rivista che verrà distribuita presso tutti i punti vendita del circuito, promozione dei prodotti a fonte rinnovabile e prodotti d'arredo delle aziende collegate) alla semplice partecipazione con gli scritti e i post che producete quotidianamente, contatterò personalmente tutte voi per illustrare nel dettaglio l'iniziativa.

Parliamo di animali e dello sport (se cosi' si può definire) della caccia, il blog di Beppe Grillo sintetizza in maniera efficace il mio pensiero su questa barbarie:

Odio la caccia

sanfrancescogrillo.jpg

Odio la caccia,
chi uccide un capriolo, un gallo cedrone, una beccaccia,
chi spara ai passeri o alle cinciallegre per divertimento,
per farsi la mano,
odio chi acceca gli uccelli da richiamo, chi dissemina trappole, esche, tagliole,
odio chi usa il fucile, ma dice di proteggere la natura,
odio i boschi, i prati trasformati in poligoni da tiro,
odio l'odore del cuoio, della polvere da sparo, delle cartucce rosse, gialle e arancione
grandi spesso come il bersaglio,
odio il massacro spaventoso (*)1 di animali che ogni anno avviene in Italia,
chi spara agli uccelli migratori, ai falchi, alle rondini, agli aironi,
odio il cacciatore buono che difende l'habitat naturale
e quello incosciente che ammazza l'amico o un parroco mentre dorme,
odio i ristoranti con gli animali impagliati come trofei,
scoiattoli, marmotte, civette e gufi che ti osservano con gli occhi di vetro,
odio chi spara vicino alle abitazioni, i pallini di piombo nel tuo giardino,
odio la legge fascista (*)2 che permette di entrare nei fondi privati,
i cacciatori che si aggirano a meno di 100 metri dalle case (*)3
con il fucile e il colpo in canna quando la legge lo proibisce,
odio chi mi toglie il piacere della vista di un cervo, di una ghiandaia,
di animali che i miei figli vedranno solo allo zoo o nei parchetti,
odio non poter andare a funghi senza la paura di essere scambiato per un cinghiale
e ascoltare il rumore cupo e cadenzato delle doppiette invece che il canto degli uccelli,
odio la scomparsa dal cielo degli arabeschi formati dagli stormi,
odio l'esproprio della natura fatto per il piacere di pochi (*)4,
il non poter vedere su un tetto i nidi delle cicogne che non migrano più per l'Italia
per sopravvivere ai cacciatori,
... Continua

Sempre a proposito di animali, segnaliamo Ippoasi un'associazione di volontariato senza scopo di lucro, impegnata a salvare gli animali destinati al macello, si può contribuire al sostentamento di questa meritoria associazione inviando un contributo:

ippoasi

L’associazione di volontariato “ Fattoria della Pace IPPOASI” sorge nel cuore verde di Marina di Pisa, ed ospita diversi animali da “reddito” (mucche, asini, cavalli, maiali, capre, galli, galline, conigli) salvati da varie associazioni animaliste da morte certa. In effetti la fattoria ha un duplice ruolo, di rifugio per animali domestici, ma soprattutto di polo per l’educazione ambientale e l’agricoltura sociale.Gli animali, salvati da situazioni di profonda sofferenza, approdano qui ad un luogo dove ritrovare la propria natura e dignità, liberi di muoversi nei tre ettari a disposizione senza impedimenti e godendo della compagnia l’uno dell’altro. Affrancati dalla schiavitù di dover produrre, sacrificando la loro stessa vita, questi animali assumono qui un ruolo nuovo che nulla toglie alla loro serenità. Diventano infatti ambasciatori della loro specie, esemplificazione vivente della razza a cui appartengono ma anche carichi di individualità (ognuno ha la sua storia, il suo carattere,le sue preferenze, ma tutti agiscono anche in conformità con quanto la natura nei secoli ha plasmato in loro).

foto

I visitatori quindi, specialmente bambini, possono venire qui per esperire cosa sia una mucca che di solito viene sfruttata per produrre il latte che bevono ogni mattina, ma che invece non è solo questo, una gallina con la sua famiglia, i socievolissimi asini,gli intelligenti maiali, le giocose capre …… Ma la cosa si può approfondire, perché grazie alla sapienza di accompagnatori altamente formati, ed alla domesticità degli animali questo incontro diventa rapporto, diventa relazione, addirittura terapia.
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Il Cavaliere si è fatto approvare l'ennesima legge a lui favorevole, in pratica si è fatto uno sconto del 95% sulle tasse da lui evase con la Mondadori, da Mamma le edizioni straordinarie del TG UNO sull'argomento:

Dilaga tra le folle il boicottaggio delle edizioni di governo

Il Tg1 annuncia la rivolta anti-mondadori

Decine di assembramenti spontanei nelle librerie Mondadori di tutta italia, dove liberi cittadini invitano al boicottaggio della Mondadori.
Redazione Tg1


Interrompiamo i programmi con un'edizione straordinaria, per annunciare decine di assembramenti spontanei nelle librerie Mondadori di tutta italia, dove liberi cittadini invitano al boicottaggio della Mondadori.

I manifestanti stanno collocando nei libri Mondadori dei piccoli volantini con il seguente testo:

Mondadori è diventata di Berlusconi grazie ad un colossale imbroglio, con giudici comprati e sentenze scritte sotto dettatura. Contribuire ai profitti di Mondadori, comprando libri Mondadori, scrivendo libri per Mondadori, o comprando qualunque cosa in un megastor Mondadori, significa contribuire a un furto legalizzato, che riempie le tasche dei figli di Berlusconi, e degli altri imbroglioni che si sono impadroniti di questa azienda con l'inganno.

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Continua la polemica sul colosso editoriale che porta soldi al premier

Camilleri, Marina Berlusconi e il boicottaggio Mondadori

Edizione Straordinaria TG1 - Camilleri acclamato in piazza invita le folle a Boicottare Mondadori. Marina Berlusconi replica in collegamento telefonico. Lo scrittore: "premiate i piccoli editori". La figlia del premier: "noi come Feltrinelli".
28 agosto 2010


Ecco il testo dell'intervento di Camilleri in Piazza Navona:

Boicottate la Mondadori! Questa azienda, con le sue megalibrerie, sta uccidendo le piccole librerie di quartiere, e con loro muore la biodiversità culturale, il rapporto di fiducia tra il libraio e i lettori, muore la cultura del libro e vince la cultura del profitto, l'editoria di plastica, i libri diventano un prodotto qualunque, piazzato tra conserve e pannolini.

Se sei un autore bravo, o un autore già famoso, non hai bisogno di Mondadori per sfondare. Prendi una piccola casa editrice sconosciuta e portala al successo grazie ai tuoi scritti, come ho fatto io con le ottime edizioni Sellerio.

Magari venderai un pò meno libri perché non avrai quella pubblicità garantita ai libri Mondadori dalle riviste Mondadori, dai negozi Mondadori e dai giornalisti che scrivono per Mondadori.

Ma avrai la soddisfazione di aver messo il tuo granello di sabbia sulla bilancia della storia, e avrai la coscienza pulita quando l'editoria indipendente morirà di stenti, ammazzata da Mondadori, Rizzoli, Caltagirone, e dal Gruppo L'Espresso.

Forse sarai meno famoso perché farai meno comparsate nelle Tv private controllate dal Padrone della Mondadori, e non ti inviteranno nelle Tv pubbliche controllate dal governo presieduto dal Padrone della Mondadori, ma in compenso avrai la stima dei lettori veri, quelli che rovistano nei cataloghi dei piccoli editori e non si fermano ai libri di successo impilati a decine accanto alle casse.

Se sei un autore scarso, magari Mondadori può farti diventare la star del momento, ma purtroppo solo per un momento, e poi avrai la vita rovinata da quindici minuti di celebrità e da un libro di successo, e passerai il resto dei tuoi giorni a drogarti per dimenticare quei quindici minuti.

Resistete alla tentazione del successo: per uno scrittore non c'è condanna più brutta di un successo esplosivo con l'opera prima: se arrivi in cima calato da un elicottero, e ti perdi il gusto di scalare la montagna salendo sempre di più ad ogni passo, tutto quello che potrai fare dopo essere stato in vetta sarà precipitare verso il basso.

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Sul boicottaggio alla Mondadori l'opinione di Valma75, la giornalista di serie B:

logo-mondadoriPochi giorni fa, alla giornalistadiserieb è arrivato un link. E, prima di pubblicarlo, ci ha voluto pensare bene sopra. Perché il boicottaggio in sé non le piace. Un boicotaggio, se fatto seriamente, porta inevitabilmente a una riduzione del personale, a casseintegrazioni e licenziamenti. I primi a pagare colpe non loro sarebbero gli impiegati, in primo luogo quelli in posizioni più precarie. E, forse, per solidarietà, perché magari ci è passata lei in prima persona più di una volta, la giornalistadiserieb non se la sente di augurare a un'azienda editoriale una cosa del genere (in realtà, a nessuna azienda in particolare!).
Rimane il fatto che quello che è successo è sconcertante. Anche se forse, "sconcertante" non è il termine adatto, considerando, che non è certo la prima volta che il governo italiano interviene per salvare il culo (che dite, è un'espressione un po' troppo colorita?) all'onorevole cavaliere.

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Nel lontano settembre 2006 Nanni Moretti apostrofava i vari Rutelli, Fassino, D'Alema dicendo: Con questi personaggi non vinceremo mai!

Dopo la lettera che Bersani ha scritto sul Corriere della Sera, quell'affermazione è ancora più attuale, anche Jacopo Fo ci tiene a sottolineare l'inconsistenza e la pavidità dell'attuale gruppo dirigente, che diciamolo è sempre lo stesso di Cinque anni addietro:

Bersani mi fa paura!

Ho letto la lettera del Segretario del PD e la mia fiducia per il futuro si è incrinata.

Una cosa da panico. Veramente preoccupante.

Parte con una frase che sembra un gioco di parole: “/Ci si vuole trascinare ad un sistema dove il consenso viene prima delle regole e cioè delle forme e dei limiti della Costituzione…..”/

Una frase di rara nebbiosità che potremmo interpretare come negazione del diritto dei cittadini di decidere quel che vogliono. A me risulta che il consenso in democrazia permetta di approvare qualsiasi legge. Probabilmente Bersani si è sbagliato a scrivere. Scriveva a orecchio cercando belle parole e gli è venuto fuori un ingarbuglio. Ma poi Bers continua:/ “Il populismo infatti è, per definizione, una democrazia che non decide, specializzata com’è nell’usare il governo per fare consenso e non il consenso per fare governo.”/

E qui mi chiedo dove abbia studiato comunicazione Bers… Siamo all’inizio dell’articolo e dovrebbe cercare di accalappiare l’attenzione dei lettori. Invece continua a ribadire un’idea che comunque è debole. Qui ha perso già il 50% dei lettori. L’articolo parte veramente fiacco. E continua a peggiorare:/ “Il dato di fondo della situazione politica sta qui, mentre la questione sociale e quella del lavoro sono senza risposte e si drammatizzano ogni giorno.”/

Cavolo ti hanno catturato i marziani e ti hanno fatto la lavanda cerebrale? Ma come “Il dato di fondo… è tutto qui”? Il governare per il consenso invece che governare col consenso? Ma chi ti capisce?

E continua inarrestabile su sta roba del consenso che sembra sempre di più la volpe che dice che l’uva è acerba perché non arriva a prenderla. Mai partire con una lamentela formale! Lo dicono anche i manuali di comunicazione del Cepu!!!/ /

E va avanti con un altro danneggiamento della propria immagine: “/Il consenso per Berlusconi è ancora largo, ma il rapporto fra parole e fatti e fra promesse e realtà diventa sempre più labile anche nella percezione dei ceti popolari.” /

Cioè, sto male fisicamente! Stai ancora parlando del consenso di Berlusconi? Continui a parlare della forza e della potenza dell’avversario? Vuoi infondere coraggio alle tue schiere o far sì che fuggano disperate a farsi di psicofarmaci?

Vuoi un martello per dartelo sulle sfere con maggiore efficienza?
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Il PD ed i suoi dirigenti non sanno che pesci pigliare nell'eventualità di elezioni anticipate, e pare che anche il riesumato ex presidente del consiglio Romano Prodi abbia detto la sua, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, ecco un suo intervento nell'interpretazione di Corrado Guzzanti:


Illuminante articolo di Maurizio Pallante e Andrea Bertaglio su Il Fatto Quotidiano:

Stiamo ancora parlando di nucleare?

Un sistema basato su una perenne crescita economica e quindi su aumenti continui dei consumi ha costantemente bisogno di aumentare l’offerta di energia, invece che diminuirne la domanda. La proposta del nucleare si basa proprio sulla convinzione che la domanda di energia non possa non crescere. Ma questo non è un dato oggettivo su cui fare le previsioni, perché con opportune innovazioni tecnologiche la domanda di energia si può ridurre, senza deprimere gli usi finali, ma semplicemente riducendo gli sprechi e le inefficienze.

Questo è il punto di partenza di ogni politica energetica, perché produrre e usare energia comporta sempre e comunque qualche forma di inquinamento ambientale, e l’unica maniera di ridurlo è fare in modo di consumarne di meno. Come dice l’ingegner Palazzetti, l’inventore del primo micro-cogeneratore di energia, è “meglio un KW/h evitato di un KW/h sostituito, anche con fonti rinnovabili piuttosto che fossili”.

Il vantaggio di questa impostazione è che coniuga la riduzione dell’impatto ambientale con la riduzione dei costi, perché gli investimenti necessari a sviluppare quelle tecnologie che aumentano l’efficienza e riducono gli sprechi si ripagano entro un certo numero di anni con i risparmi economici che consentono di ottenere. E perché il costo di investimento per un kilowatt evitato è molto inferiore del costo di investimento per un kilowatt prodotto, qualunque sia la fonte da cui proviene.

C’è un’ultima ragione per dare preferenza a questa scelta: i tempi necessari a ridurre il consumo di energia attraverso una maggiore efficienza sono più brevi dei tempi necessari a produrre energia con fonti fossili, o peggio, nucleari. Infatti, anche ammesso e non concesso che il nucleare non comporti nessun pericolo e nessun aumento dei costi, ammesso e non concesso che il nucleare consenta una riduzione delle emissioni di CO2 (cosa non vera, perché se la produzione di energia nucleare non manda CO2 in atmosfera, lo fa la costruzione delle centrali nucleari, oltre che l’estrazione e la purificazione dell’uranio), se dobbiamo ridurne le emissioni del 20% entro il 2020 per evitare che si aggravi in maniera irreversibile l’effetto serra, anche se per un concorso di cause (in realtà non realizzabile) si riuscisse ad avviare la costruzione di alcune centrali nucleari entro il prossimo anno, il primo KW/h prodotto con questa fonte non potrebbe essere immesso in rete prima del 2021, cioè fuori tempo massimo.
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Testimonianza di Miss Kappa sul corteo del popolo delle carriole e della Perdonanza:

Le carriole alla Perdonanza


Qualche giorno fa, in assemblea, la Signora Gabriella Liberatore ha chiesto timidamente la parola e, altrettanto timidamente, ha detto: "vorrei proporre di portare le carriole alla Perdonanza aquilana. Tutto qui, ho finito". Son rimasta spiazzata. Non avevo mai partecipato al corteo della Perdonanza, ricorrenza laica della città dell'Aquila. Giubileo del Perdono, proclamato con una bolla papale da papa Celestino V, l'eremita del monte Morone.Il papa del gran rifiuto. Bolla consegnata alla municipalità e sottratta alle indulgenze a pagamento offerte dalla Chiesa. Indulgenza per il popolo.Sentivo gli echi del corteo da casa mia, quando avevo una casa. E, da lontano, scuotevo la testa. Troppo anarchica, troppo cavallo pazzo per riconoscermi nella sfilata di autorità, gonfaloni, confraternite ed associazioni. Quest'anno sentivo che i cittadini responsabili avrebbero dovuto partecipare alla sfilata, ma non riuscivo a trovare la forma. Le carriole quindi, proposte al corteo. Le carriole fanno parte della storia della mia città, mi son detta. Le carriole hanno segnato il risveglio delle coscienze e della volontà di tanti cittadini. Hanno segnato la rinascita di un popolo tramortito dall'evento naturale e dall'oppressione di coloro che erano venuti a "salvarci". Ed allora ho realizzato che l'invito di Gabriella era sano. E giusto. L'assemblea ha votato la proposta favorevolmente, ma in molti si sono dissociati.
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Da Phoebe1976 un grido d'allarme al rientro dalle vacanze:
Quel che resta dell'Italia
In questi giorni di ferie appena trascorse ho fatto una scelta: niente quotidiani, nemmeno on-line e niente TG.
Nemmeno quello di Sky.
Nemmeno il sito de “Il Fatto quotidiano”.
Nemmeno il giornale al bar all’ora dell’aperitivo.
Nulla.
Black out mediatico.


Quindi mi perdonerete se conosco poco o nulla del divorzio Fini/Berlusconi. Non ve ne avrete troppo a male con me se non sono a conoscenza della debacle sul clan Tulliani e sono venuta a sapere della morte dell’ex Presidente della Repubblica solo da mia madre.
Lo so che non è giusto, lo so che non serve a niente.
E’ stata una scelta.
Disintossicante.
Distensiva.
Antirughe.
Ma ha funzionato fino a domenica.
Oggi già i benefici effetti del silenzio mediatico si sono esauriti.
E sono ricomparse le prime rughe.
Sia ben chiaro, non ce l’ho col Caimano.

Ce l’ho con chi lo vota e lo rivoterà, perché vuol essere come lui un uomo che si è fatto da sé.
Ce l’ho con chi vota Lega, così occupato a guardarsi l’uccello da non capire che il diverso è lui.
Ce l’ho con noi italiani, che diamo siffatta immagine di noi all’estero, e ritrovarmi con un turista belga seduto accanto alla sagra dell’agnello scottadito che mi prende in giro non è bello.
Mi fa rabbia l’opposizione o ciò che ne resta, brandelli di qualcosa che era o poteva essere.
E mi fa rabbia pesare che gli unici barlumi di verità e razionalità provengano da Famiglia Cristiana.
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Anche il PDL si prepara alle elezioni anticipate, Michele Serra è riuscito a trovare i nuovi sistemi che il Cavaliere si appresta a mettere in moto per catturare il consenso degli italiani ecco i dettagli:

Le vergini della libertà

di Michele Serra

Nascono in vista delle elezioni le Squadre della Libertà. E' solo l'inizio di una strategia incontenibile, volta a far entrare Silvio nel Guinness dei primati per il maggior numero di fan club

Festa dei Circoli della Libertà Festa dei Circoli della LibertàIn vista delle possibili elezioni, Berlusconi ha fondato le Squadre della Libertà, coordinate da Denis Verdini, che hanno il compito di "radicare il partito sul territorio e vigilare contro possibili brogli" ("Corriere della Sera", domenica 22 agosto, pagina 2). Le Squadre della Libertà si sommano ai Promotori della Libertà e ai Circoli della Libertà fondati da Michela Brambilla, agli Amici della Libertà di Alfredo Biondi, ai Comitati della Libertà, alle associazioni "Silvio ci manchi", "Per fortuna che Silvio c'è" e la recentissima "Silviooooo! Silviooooo!" fondata da un gruppo di berlusconiani non udenti. È solo l'inizio di una strategia incontenibile, che ha lo scopo, ambizioso ma realizzabile, di entrare nel Guinness dei primati alla voce "personaggio vivente con il maggior numero di fan club", fino ad oggi appannaggio di Elton John. Ma vediamo i circoli di prossima fondazione.

Maniaci della Libertà
Scopo dei Maniaci della Libertà è radicare il partito sul territorio, però con una cura minuziosa, senza trascurare stradine sconosciute, piccoli bar, vicoli ciechi. Un Maniaco della Libertà che si rispetti riesce a raggiungere e convertire, in pochi mesi, almeno un guardiano del faro, un pastore all'alpeggio e un maratoneta in allenamento. Vengono spesso alle mani con i testimoni di Geova.

Rompicoglioni della Libertà I simpaticissimi Rompicoglioni della Libertà sono i berlusconiani più entusiasti, rumorosi, colorati. Quando arrivano in città è una festa: corrono lungo i marciapiedi sventolando bandiere di Silvio, abbracciano i passanti dicendo "ma lo sa che lei assomiglia a Silvio?", diffondono barzellette registrate di Silvio invitando la cittadinanza a ridere con loro battendo le mani. Anche nell'ambiente di lavoro, il rompicoglioni della Libertà è sempre attivo ed entusiasta, e cerca di coinvolgere i colleghi in canti e danze dedicati a Berlusconi. La cravatta regimental, la giacca blu e l'occhio nero lo rendono subito riconoscibile.

Acrobati della Libertà Quando la lezione del Nouveau Cirque si sposa con la passione politica. Gli acrobati della Libertà diffondono il pensiero di Berlusconi bussando all'improvviso alla vostra finestra, sospesi a una fune o dondolandosi su un trapezio, spesso a testa in giù. Tra i loro slogan, i più diffusi sono "Vota Berlusconi!" e "La prego, mi aiutiiiii.... Crash!".
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I consigli di Lia Celi per trascorrere le ultime vacanze in luoghi esclusivi:

Ma va' a dà via i Chatwin! Viaggi low cost per chi è stufo del solito lastrico


La crisi economica peggiore degli ultimi duecento anni non è una scusa sufficiente per passare il Ferragosto davanti alla tivù! I tour operator offrono allettanti pacchetti lowest-cost alla portata di tutte le pezze al culo. Ecco qualche offerta last-minute.
TOUR «SPLENDORI DELL’INPS»
Hai rimandato sine die il sognato viaggio all’isola di Pasqua? Ripiega sul giardino pubblico sotto casa, dove potrai ammirare manufatti antropomorfi ancora più enigmatici dei Moai: i pensionati, caratteristici monumenti della favolosa era dello Stato Sociale, perfettamente conservati fino a 80-90 anni grazie al servizio sanitario pubblico e a una pensione che tu, da vecchio, probabilmente manco te la sognerai. Se sei un giovanotto ambizioso puoi adescare qualche vedova novantenne rimbambita e risolvere per sempre i tuoi problemi economici; oppure rimorchiare la sua badante rumena e farti spiegare da lei come si abbatte un autocrate corrotto che ha rovinato un paese...

«MAGICO MUSEO CIVICO»
Per chi vuole trascorrere le ferie in un luogo tranquillo senza incrociare rumorose comitive di italiani, il museo della propria città è la migliore alternativa low-cost all’Alto Adige: garantisce frescura, ombra e silenzio come i boschi della val Pusteria, ed è frequentato soprattutto da tedeschi. La vera differenza è che anche nel più sperduto bosco sudtirolese ti senti a due passi dalla civiltà, mentre il museo italiano medio non si lascia contaminare dal progresso: anche nel Terzo Millennio presenta bagni indecenti, barriere architettoniche insormontabili, personale che si esprime a grugniti.

«PD SAFARI»
Agosto è il mese ideale per osservare le Feste Democratiche, struggenti celebrazioni in cui gli ultimi superstiti di una tribù un tempo grande e potente cercano di propiziare un improbabile ritorno all’antica grandezza. Il rito consiste nel riconquistare il favore degli dèi mediante il fumo emanato da migliaia di salamelle alla brace; superstizione assurda, ma non tanto quanto sperare di riconquistare il favore degli elettori con il fumo contenuto dagli interventi dei dirigenti del Pd. Il safari comporta qualche rischio: il minimo, ritrovarsi intrappolati fra coppie danzanti durante l’esibizione dei Samurai del Liscio, il massimo, farsi convincere a prendere la tessera Pd.

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Gli aforismi di Orofiorentino:



I fiori di Daphnuti:

I fiori di crinolina di Daryl Banks...geniale!


Daryl Banks
Consiglio vivamente di guardarli tutti.

Daryl Banks



Il ritorno dalle vacanze di PV64, sempre più pessimista:
Il pessimista.
http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Ottimista%20Low.jpg

Questa vignetta (e quella di ieri) sono state pubblicate su IL MISFATTO, l'inserto satirico de IL FATTO in edicola oggi!! ;)

Da Altan considerazioni sul futuro dei giovani:

http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/eol/eol2-extra/2010/08/26/jpg_2133253.jpg


Da Enteroclisma le impressioni sulle prossime elezioni e sulla vicenda FIAT:

Se esce testa si vota, se esce croce ...

Ma insomma ... si vota o non si vota ???



MODELLI PRODUTTIVI

Una fabbrica cinese concede ai propri operai solo 400 minuti al mese per andare al gabinetto.
La notizia non specifica se tale limite valga anche nel mese di febbraio, ma viene il sospetto che "qualcuno" in una nota fabbrica italiana di automobili possa fare altrettanto, se non peggio.



Pillola del giorno: Sempre Enteroclisma, da Roberto Mangosi auguri al presidente











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