sabato 27 novembre 2010

Rifiuti, Saviano e Camorra

In alto: Immagine tratta dal blog http://sedutainriva.splinder.com/


I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.


Saviano, i rifiuti della camorra e dei politici

Roberto Saviano nella trasmissione su RAITRE Vieni via con me ha parlato di camorra e di rifiuti tossici sversati in Campania negli ultimi vent'anni, per completezza di informazione è bene leggere la lettera aperta che l'oncologa Patrizia Gentilini ha inviato al blog di Beppe Grillo:

Ricevo e pubblico una lettera dell'oncologa Patrizia Gentilini sulle affermazioni fatte da Roberto Saviano nella trasmissione: "Vieni via con me" sulla camorra e i rifiuti.
"Caro Beppe,la questione dei rifiuti in Campania è troppo importante perchè si possa permettere che vengano date informazioni distorte o comunque non rappresentative della realtà dei fatti. Per questo ti chiedo ospitalità nella speranza che questa mia arrivi all'attenzione di Roberto Saviano - che certamente stimo per tante sue testimonianze - ma che proprio per questo e per il ruolo che ha assunto, non può permettersi "scivoloni" di sorta. Affermare, come Saviano ha fatto in TV con 10 milioni di persone che lo vedono e scrivere su Repubblica (altri 2 milioni circa) che è la camorra colpevole del disastro dei rifiuti urbani in Campania è affermare una cosa non vera: nel processo in corso contro Bassolino e vertici di Impregilo&Fibe non vi sono imputati per reati "di camorra", ma per truffa e falso.Qui le responsabilità non sono della camorra, ma della politica e se si assolvono gli amministratori e i politici che hanno combinato questo disastro si fa un favore lla camorra perchè la camorra si combatte asciugando l'acqua in cui nuota! Ed è bene sapere che le difficoltà a gestire nel modo giusto i rifiuti (raccolta domiciliare, centri di compostaggio e di riciclo) non vengono tanto dalla camorra quanto piuttosto da un intreccio perverso tra grandi interessi e politica, senza distinzione di parte, ne sappiamo ben qualcosa anche noi cittadini di una regione "rossa" quale l'Emilia Romagna... Di certo poi Saviano non è aggiornato e non sa che non sono solo alcuni sparuti studiosi ad esprimere dubbi sulla innocuità degli inceneritori, ma intere associazioni scientifiche ed Ordini di Medici (come quello dell' Emilia Romagna o della Francia). Chi volesse farsi anche solo una idea del problema può leggere quanto pubblicato sul Sole 24 ore Sanità da parte del collega Pietro Carideo, od ancora la lettera aperta di noi medici ai cittadini di Parma, o le dichiarazioni fatte dall'oncologo francese , D. Belpomme, Presidente di ARTAC. E se ancora non bastasse riporto le parole del Prof. David Kriebel del Dipartimento Salute ed Ambiente del Massachussets che ha commentato un recentissimo studio - pubblicato sulla rivista Occup Environ Med - condotto da ricercatori dell’Università di Lione in un'area in cui sono attivi 21 inceneritori (studio che ha evidenziato su 304 neonati affetti da gravi malformazioni all’apparto genitale rischi statisticamente significativi -fino a quasi sei volte l’atteso - correlati all’esposizione alle diossine emesse dagli inceneritori).Queste le parole del Prof Kriebel: “Lo studio.. suscita serie preoccupazioni in relazione ai rischi per la salute dovuti alle emissioni di impianti urbani di incenerimento dei rifiuti. Questo dato, combinato con l’evidenza di altri effetti negativi di questa tecnologia, dovrebbe essere di per sé determinante nella scelta della gestione dei rifiuti. Infatti, oltre ad essere molto pericolosi per la salute, tali impianti infatti:1) provocano la produzione di ceneri pesanti e scorie tossiche comunque da smaltire2) contribuiscono al riscaldamento globale3) impediscono la riduzione dei rifiuti e il riciclaggio, poiché una volta che questi impianti costosissimi sono stati costruiti , i gestori vogliono avere garantita una sorgente continua di rifiuti per alimentarli".Ripeto, non pretendo certo che Saviano sappia tutto di rifiuti , ma spero si renda conto che con il suo intervento - certamente suo malgrado - è stato funzionale alla promozione del "ciclo integrato", ovvero quello che prevede un'importante quota di rifiuti da incenerire e l'utilizzo successivo delle ceneri residue.... nel cemento!


L'informazione è il fulcro della democrazia, chi controlla i media controlla tutta l'opinione pubblica e ne indirizza i convincimenti, in tutti i paesi l'informazione è gestita e controllata dai gruppi di potere politico economico, Luogocomune affronta l'argomento in questo post:

I media e la costruzione della realtà
L’importanza dell’informazione nella nostra società contemporanea è enorme, così come spaventoso si rivela il potere concentrato nelle mani dei grandi media che gestiscono la costruzione della realtà.Quasi tutto ciò che conosciamo e travalica le mura della nostra casa, della fabbrica o dell’ufficio in cui lavoriamo e della ristretta cerchia dei nostri amici e delle nostre conoscenze non esiste nella sua vera natura, bensì in quella in cui i media hanno ritenuto di rappresentarlo.Una protesta, un corteo, una manifestazione, a meno che ci abbiano coinvolto personalmente, faranno parte della nostra consapevolezza solamente se l’informazione ha deciso di darcene notizia, altrimenti per noi sarà come se non fossero mai esistiti.Un progetto come quello dell’Alta Velocità ferroviaria sarà da noi giudicato indispensabile, inutile, dannoso o strategico, in funzione dei vari giudizi che gli esperti e gli uomini politici avranno espresso attraverso i media che sono perciò in grado di filtrarli al fine di ottenere l’effetto voluto.Se non viviamo in Valle di Susa saranno i media a svelarci l’identità e le motivazioni dei contestatori e in funzione della realtà che i media ci rappresenteranno noi li considereremo. Anarco - insurrezionalisti, provocatori, teppisti alla ricerca di ogni occasione che permetta loro di sfogare la propria violenza, oppure onesti cittadini e brave persone che pacificamente difendono la propria terra....Sono i giornali e le televisioni ad offrirci i parametri attraverso i quali leggere il mondo che ci circonda, ...... individuare i buoni e i cattivi, separare i progetti utili da quelli sbagliati, considerare la validità delle scelte di ordine economico, ambientale, etico, scientifico, formarci un’opinione su tutto ciò che accade. Sono i giornali e le televisioni a fornirci le coordinate che ci permetteranno di entusiasmarci, preoccuparci, indignarci, emozionarci, solidarizzare, condividere, contestare, disapprovare, manifestare qualsivoglia genere di emozione funzionale alla realtà che ci viene rappresentata.Ma i media non si limitano a plasmare e costruire la realtà a loro piacimento, essi sono in grado di decidere se un determinato evento è esistito o meno e possono operare in questo senso con molta facilità, limitandosi a rendere pubblica o ignorare una determinata notizia. Tutto ciò che non viene rappresentato dai giornali e dalle televisioni, semplicemente non è esistito, tranne ovviamente per chi è stato direttamente coinvolto nell’evento.Il controllo dell’informazione è perciò indispensabile all’oligarchia di potere, tanto quanto lo è quello della politica, solo attraverso la condiscendenza dei media è infatti possibile gestire l’opinione pubblica, costruire consenso e distruggere eventuali avversari.In relazione a questa necessità ossessiva di mistificare mediaticamente il mondo reale, al fine di orientare l'opinione pubblica in maniera funzionale agli interessi superiori, anche il linguaggio sta cambiando in profondità. Le parole non hanno più una valenza specifica funzionale al proprio contenuto, ma sono diventate gusci vuoti privati di un significato intrinseco, adatti non a rappresentare un concetto ma semplicemente a soggiogare emotivamente l’interlocutore.Quante volte guardando la televisione o leggendo i giornali c’imbattiamo in concetti quali “strategicità di un’opera”, “necessità di sviluppo”, “funzionale agli obiettivi di crescita”, “indispensabile alla ripresa economica”, “democraticizzazione di un popolo”, “recupero di competitività”, “maggiore flessibilità”, “mercato globale”, “grandi infrastrutture d’importanza internazionale”.Si tratta di frasi fatte, luoghi comuni, esternazioni ad effetto che pur essendo prive di un reale significato sortiscono comunque il risultato voluto, poiché tendiamo ad essere influenzati dalla ridondanza del concetto, senza preoccuparci di scavare nel suo contenuto. Chi ha fatto l’esternazione non sarà mai in grado di spiegarci perché quella determinata opera è strategica o le motivazioni della necessità di sviluppo, oppure le ragioni per le quali una decisione è funzionale agli obiettivi di crescita o indispensabile alla ripresa economica. Nessuno sarà in grado di spiegarci come sia possibile esportare la democrazia, cosa significhi realmente recuperare competitività, quale sia l’importanza internazionale di un’infrastruttura o perché sia indispensabile avere maggiore flessibilità e quali siano i parametri di un mercato globale.Nonostante ciò noi avremo metabolizzato l’importanza prioritaria ed imprescindibile del concetto, accettandolo come necessario ed indispensabile.Un altro esempio del condizionamento che ogni giorno ci viene imposto tramite l’uso improprio delle parole è costituito da quei termini che vengono usati come sinonimo di modernità, pur non avendo di per se stessi alcuna valenza specifica.
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Il miracolo della ricostruzione in Abruzzo raccontato dal blog di Piero Ricca:

L'Aquila chiama. Milano risponde

Come la garanzia di soluzione in poche settimane della tragedia dei rifiuti in Campania, che in verità richiederebbe decenni di buon governo per la bonifica dei territori. Come la sbandierata diminuzione delle tasse, che - ipse dixit - sono così alte da autorizzare moralmente l’evasione, eppure in questi ultimi anni sono perfino aumentate. Come la storia delle “città più sicure”, a colpi di tagli alle forze dell’ordine e leggi che depotenziano fondamentali strumenti di indagine. Come queste e altre promesse, così il miracolo della ricostruzione in Abruzzo, propagandato con una spudorata passerella tra le macerie nei mesi dell’ondata emotiva, si è rivelato nient’altro che un numero da piazzista. Eppure molti boccaloni applaudono ancora lo spettacolo, quasi che la realtà li disturbasse e nessun altro messaggio fosse così persuasivo da scuoterli dall’ipnosi televisiva. Il piazzista e i suoi compari della cricca governativa non hanno ingannato soltanto gli aquilani ma l’Italia intera, con metodi visti e rivisti altrove: la delega dei poteri decisionali a un ristretto clan attorno al capo, “in deroga” alle procedure ordinarie, la riduzione e l’aggiramento dei controlli, l’imbonimento mediatico, la gestione paramafiosa degli appalti, la neutralizzazione del dissenso.
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E sul terremoto a L'Aquila il resoconto di Miss Kappa:
Riprendiamoci le nostre città
Sabato pioveva sulle nostre speranze. E sulla nostra rabbia. Sulle nostre rivendicazioni. E sulla verità. L'Aquila si è mostrata, a noi e ai tanti venuti da fuori, in tutta la sua cruda realtà. Realtà alla quale troppi Aquilani rischiano di abituarsi. Realtà che, invece, va gridata, e combattuta. Eravamo tanti. Più di ventimila, al freddo e sotto l'acqua che ci ha accompagnato, impietosa come le nostre macerie, lungo tutto il doloroso tragitto. E le case sventrate, vuote e buie, sono state la scenografia della rappresentazione del dolore dal quale cerchiamo di uscire.
Molti c'erano, molti non c'erano. C'era chi vuole reagire, chi non si accontenta. E chi non delega. C'era chi si rifiuta di credere e far credere che tutto va bene. C'era chi non si arrende.E c'era anche in nome dei tanti che non sono venuti. Dei tanti che non ce l'hanno fatta a ripercorrere e rappresentare il loro dolore. Dei tanti che sono deboli, e stanchi, e rassegnati.
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Il 25 novembre è stata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alcune testimonianze e considerazioni, da Vita da Streghe:
Poetry Attack: Femminicidio (giornata contro la violenza sulle donne)

Dopo avermi recisa
per giocarti le dita,
dopo,
sarà la tua decadenza.
Ciò che uccidi non si arrende
ma rimane nel ventre
a sussurrarti, piano,
la morte.
(Giorgia Vezzoli - Vita da Streghe)

Dal blog di Arguzia:
giovedì, 25 novembre 2010
No alla violenza sulle donne!
Oggi è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.Si, in effetti ogni giorno dovrebbe essere una giornata contro la violenza sulle donne, ma qua tra omicidi -riusciti o meno-, stupri, botte è una guerra.Lunedì a Vieni Via Con Me tre Donne hanno letto tre elenchi, che sono quello che molte di noi pensano ogni giorno.Ognuna di noi avrebbe potuto scrivere quegli elenchi.Femminismo A Sud ne ha scritto uno e chiede a Saviano e Fazio di leggerlo.E' l'elenco delle donne uccise negli ultimi QUATTRO mesi.Più di sessanta donne ammazzate in quattro mesi.E mancano tutte quelle che sono state stuprate, mutilate, picchiate.Mancano quelle che sono sopravvissute e se andate a fare un giro su Bollettino di Guerra potrete avere un'idea dei numeri.Sono donne normali, non eroine e proprio per la loro normalità vengono dimenticate, perché in troppi ancora pensano che "certe cose" non siano un problema di tutti.Per aderire all'iniziativa di Femminismo a Sud, si può può inviare l'elenco, o direttamente il link al loro post, a info@robertosaviano.it , tramite il form sul sito della trasmissione o lasciare un messaggio sulla bacheca della loro pagina facebook.Per ogni donna uccisa, stuprata e offesa siamo TUTTE parte lesa.


Dal blog Donne Pensanti:
Donne e Pubblicità: come è andata a finire

U-power: la scarpa che dà calci in culo alle donne
Il 15 ottobre 2010 tramite mail, un lettore mi segnala questa pubblicità che si commenta da sola.
Apro una discussione nell’area forum della community: http://donnepensanti.ning.com/forum/topics/upower-ovvero-prendere-a-calci e contemporaneamente scrivo allo IAP usando l’apposito modulo.
In molti abbiamo scritto per segnalare il contenuto offensivo nei confronti delle donne contenuto in questa campagna pubblicitaria.
Oggi mi arriva questa mail:
Spettabile
Associazione Donne Pensanti
alla c.a. Dott.ssa Francesca Sanzo
Segnalazione messaggio pubblicitario “Con le Scarpe da Lavoro U.Power ti puoi permettere “Quasi” tutto!!”
rilevato su affissioni diffuse nella città di Novara nel mese di ottobre 2010
Desideriamo informarLa che il Comitato di Controllo, esaminato il messaggio pubblicitario da Lei segnalato, ha deliberato di emettere ingiunzione di desistenza per violazione degli artt. 9 - Violenza, volgarità, indecenza – e 10 - Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
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Da Mesic la descrizione di alcuni tipi di donne:
Slut machine!
Saranno vere?Ce ne sono molte di donne, migliaia, troppe, perlopiù siamo zoccole, ma ognuna è diversa, ognuna ha un modo di fare la zoccola che ci distingue.Conosco ragazze che amano mettersi in posa nelle foto come avessero solo loro la figa e sproloquiano su quanti ragazzi si fanno e quanto gli piacciono i baci e così via. Sono quelle che poi non fanno pompini. Ok, non a tutte piace farlo, lo posso capire. Sono quelle che non si masturbano. Questo proprio non lo capisco, ma non ci credo neanche. Insomma dici che hai voglia di cazzo ma non ti masturbi che ti fa schifo ed è squallido? In cosa è squallido? Ok toccare la gnagna non è proprio il massimo ma è per un bene superiore che lo fai.Conosco ragazze che non lo fanno se non col proprio uomo. Poi parli con questi uomini e ti raccontano di quanto siano porche a letto. Siete delle fighe, non ve la menate, lo fate solo con chi è nel vostro interesse e vi godete la vostra sessualità e zoccolaggine col partner in questione.Ci sono quelle tontolone, che di sesso proprio non parlano ma nemmeno ci provano con un ragazzo, aspettando qualche manna dal cielo. Sono quelle persone che trovano squallido provarci con i ragazzi. Hai ragione, perché ci sono quelle che se escono è solo per provarci, mentre se te esci è per stare in compagnia e divertirti ma se trovi qualcuno, civetta un po' cristo.
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CherryLotus è una donna che vive in Cina, racconta le sue esperienze in questo sterminato paese:
UNIVERSITA' E FUTURO
Mi è capitato di parlare con studenti universitari cinesi dei loro studi. Ci sono alcune cose che mi hanno davvero sorpresa. Primo, alcuni mi dicevano di non essere contenti dei loro studi, nel senso che a loro non piacciono molto, e uno si chiede perché l'hanno scelto. Secondo, le ragazze mi hanno detto che devono cercare di avere un titolo di studio più basso dei loro ragazzi o futuri mariti, per evitare di guadagnare di più e creare dei problemi ai poveri maschietti. Questo è nettamente in contrasto con la cultura di rispetto verso le donne che c'è in Cina, ma potrebbe essere un ritorno del maschilismo tradizionale, che risale ai tempi di Confucio, e che fa comunque far preferire alle famiglie un figlio maschio piuttosto che una femmina, e cose del genere. Terzo, alcuni mi hanno detto che continuano a studiare per poter avere un lavoro migliore, e che comunque anche con una laurea specialistica trovare un buon lavoro non è facile. Non sembra che parlino di un paese in forte espansione, ma di un paese medio, dove il lavoro scarseggia. Anche questo non so se sia dovuto al fatto che i laureati sono “viziati”, e vogliono solo lavori buoni e pagati bene, o se davvero la forza lavoro cinese richiede meno cultura e più manovalanza.
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L'Irlanda è sull'orlo della bancarotta, ha accettato il prestito offerto dalla Comunità Europea, Lia Celi svela i retroscena:
Ue: «Sì al prestito all'Irlanda, ma solo se si iscrive agli Alcolisti Anonimi»
E’ ufficiale: l’Irlanda accetterà il prestito offerto da Ue e Fondo monetario. L’opinione pubblica europea è sconcertata: solo l’altra mattina il premier di Dublino Brian Cowan sosteneva di non vedere nessuna crisi, mentre la sera, uscendo dal pub, diceva di vederne addirittura due. Fatto sta che l’isola verde è ancora più al verde, e l’unica voce dell’economia irlandese ancora attiva è quella di Enya. Vediamo perché.O’ CONNOR? O’ FAMESecondo un’antica leggenda, la secolare indigenza dell’Irlanda deriv adall’inganno teso dal perfido Fiode na-Mighnothagh, l’elfo delle speculazioni finanziarie, all’ingenuo re celta Poweropirlagh: lo spirito materializzò davanti agli occhi del sovrano una bolla iridescente attraverso la quale si vedevano enormi ricchezze. Affascinato dalla visione, Poweropirlagh abolì le tasse, e la sua gente cominciò ad acquistare case, cavalli e castelli che in realtà non poteva permettersi. Ma un brutto giorno la bolla di Fiode scoppiò, lasciando tutti più poveri di prima. Quando san Patrizio sbarcò sull’isola, gli irlandesi lo scambiarono per un altro promotore finanziario e tentarono di sgozzarlo. Quando Patrizio spiegò di esser esolo un innocuo evangelizzatore arrivato lì per caso furono così sollevati che non solo si convertirono subito al Cristianesimo, ma sottoscrissero con fiducia i suoi derivati «Pozzo di San Patrizio», che promettevano profitti senza fine. Non sapevano che si trattava dei titoli più tossici d’Europa, nati in antigieniche banche d’oltremare infestate da ratti, pulci e analisti di Goldman Sachs...
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Il ministro dell'Interno ha preteso di essere invitato alla trasmissione Vieni via con me su RAITRE per smentire le affermazioni di Roberto Saviano sugli intrecci affaristici fra Lega e 'Ndrangheta al nord, Michele Serra prevede ulteriori sviluppi sulle smentite del nostro uomo al Viminale:
Rai, arrivano le Smentine
Dopo la performance di Maroni e le pretese del Movimento per la Vita, va di gran moda la rettifica forzosa. Ecco i prossimi passi
Dopo l'uomo che ha mangiato 12 angurie in un'ora e il geometra che è riuscito a fare approvare nel piano regolatore due chilometri lineari di villette a schiera, un altro italiano entra trionfalmente nel Guinness dei Primati. Si tratta del ministro degli Interni Roberto Maroni, autore della smentita più lunga del mondo. Per rispondere a una frase di Roberto Saviano, il ministro è stato a "Porta a Porta", "L'ultima parola", "Matrix", "In mezz'ora", "Vieni via con me" e in una ventina di telegiornali, utilizzando anche dei sosia o delle sagome di cartone quando le trasmissioni erano in contemporanea. Complessivamente, sedici ore di replica a una frase di quattro secondi. Il ministro ha in animo anche una risposta a Gomorra: quaranta volumi rilegati in cuoio, un'opera monumentale che verrà inviata a ogni famiglia italiana con pagamento fermoposta, anche rateale. La strategia di Maroni, messa a punto da un ingegnere tedesco specializzato in megastrutture, è comunque appena agli inizi.

Face to face Il ministro suonerà il campanello di alcuni cittadini estratti a sorte, ai quali spiegherà perché Saviano ha torto e lui ragione. Al termine dell'incontro, Maroni consegnerà al cittadino una elegante brochure con le foto segnaletiche dei boss arrestati, da aggiornare a fascicoli.
Varietà Esauriti i talk-show, il ministro sta preparando smentite adatte ad ogni format televisivo. Nei varietà ribatterà a Saviano circondato dalle avvenenti Smentine, un quartetto di tre ragazze selezionato da Renzo Bossi. A Quark, se Piero Angela rispetterà gli accordi, la misteriosa scritta "Smentisco Saviano" dovrà apparire, fotografata da un satellite, nel deserto dell'Arizona, forse tracciata dagli alieni forse da Renzo Bossi, riconoscibile alla fine dell'ultima "O" con un enorme pennello in mano e un correttore di bozze al fianco.
Maturità Con l'appoggio del ministro Gelmini, al prossimo esame di maturità verrà proposto il seguente tema di italiano: "La smentita del ministro Maroni a Roberto Saviano, nel solco della grande tradizione razionalista, recupera molti dei valori formali e sostanziali che sono alla base del pensiero politico e filosofico moderno. Illustra e approfondisci questo nesso, con particolare riguardo al passaggio "mica è vero quello che dice Saviano". Completa l'esposizione facendo riferimento all'arresto di quarantadue dei trenta latitanti più pericolosi".
Latitanti Il camorrista Iovine è stato catturato in casa sua dopo 14 anni di latitanza e dopo 14 ore dal monologo di Saviano. Visto il successo di pubblico, il ministro intende perfezionare il numero arrestando personalmente un boss in diretta, riconoscendolo in mezzo al pubblico di un talk-show. La scena è stata preparata nei minimi dettagli e già provata in gran segreto dal ministro nello studio di Paragone. Conduttore: "Ministro, dei trenta latitanti più pericolosi lei ne ha già arrestati settantanove. Lo giudica un risultato soddisfacente?". Maroni: "Non ancora. Alle sue spalle, confuso nel pubblico, ho riconosciuto il boss Gennaro Proboscide. Arrestatelo!". Conduttore: "Ma quello è il tecnico audio... il signor Pino...". Maroni: "Dicono tutti così".
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Le citazioni su LA PIGRIZIA da Happysummer:
Il lavoro e' il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare.(Oscar Wilde)
Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo!. (Jerome K. Jerome)
I pigri intelligenti hanno sempre grandi ambizioni, per poter così giustificare alla propria intelligenza la loro inerzia.(Fowles)
Sono un pigro altruista: mi stanca pure vedere lavorare gli altri.(G. Vanella)
Una gran quantità di persone ha un'anima che adora nuotare. Volgarmente vengono chiamati pigri.(Henri Michaux)
Ogni mattina mi sveglio e tocco 200 volte le punte delle mie scarpe. Poi mi alzo dal letto e me le infilo.(Max Greggio)
La pigrizia non è altro che l'abitudine di riposarsi prima della fatica.(Jules Renard)



Le immagini di Ninfearosazzurra:



Di OroFiorentino:




Di Romina05:





Alcune opere del grande Vauro:

















Carrellata di vignette da Enteroclisma:
DALLA LORO PARTE
La protesta dilaga in tutta Italia.
Gli studenti si ribellano all'incapacità ed all'inefficienza ( e non solo quello ) di chi sta rubando loro il futuro, preparando una strada di precarietà e buio che giova soltanto ai grassi imprenditori e mazzettari, amici degli amici.
Nonostante le manganellate d'ordinanza, questi ragazzi sono saliti sui tetti e sono entrati nelle stanze del potere. Una piccola rivoluzione che deve far riflettere le mummie del regime.


L'AMARO... IN BOCCA
Di solito al ristorante - se chiedi un amaro - ti portano un bicchierino di liquore scuro ed amarognolo.
Ma se cerchi di trombarti la moglie del produttore, l'amaro te lo porta direttamente lui, sottoforma di cazzottoni in faccia.
Dal produttore al consumatore !!


SEMBRA IERI...
Ci penso io !!
SuperSilvio l'aveva buttata lì ... facile facile.
Sembrava una delle sue solite frottole ed infatti lo era.
Non solo ...
Ora la spazzatura sommerge anche Palermo, ma non se ne parla troppo, forse per non sporcare troppo le pagine dei giornali. I suoi.



PENSAVFATE KE JO' CI AFESSE RIPENZATO???


Pillola del giorno: Da Ehvvivi remember, Sopravvoliamo di Corrado Guzzanti & Co.



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