domenica 26 dicembre 2010

Il vero stato della ricchezza in Italia

In alto: Immagine tratta dal blog http://dolcemaniaanteprima.splinder.com/


La sua virilità era talmente esigua che, se fosse vissuto nel paradiso terrestre , al posto della foglia di fico, avrebbe usato un ago di pino.
Max Greggio.


Il vero stato della ricchezza in Italia

Carlo Alberto Salustri detto Trilussa diceva a proposito delle statistiche:
La Statistica

Sai ched’è la statistica? È ’na cosa
che serve pe’ fa’ un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che sposa.
Ma pe’ me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pe’ via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
secondo le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra ne le spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due.

La Banca d'Italia ha pubblicato alcuni giorni addietro la distribuzione della ricchezza nel nostro paese, da questo studio risulta che ogni famiglia italiana possiede circa 350.000 euro di beni, ma proprio come il pollo di Trilussa questi beni non sono equamente distribuiti, l'impietosa analisi di Byoblu ce lo conferma:

La Banca d’Italia dice che nel 2009 tutte le famiglie possedevano più o meno 350 mila euro in beni di vario tipo. E’ la vecchia storia dei morti sulle autostrade. Se ogni anno ci sono mille viaggiatori e cinquecento morti, significa che siamo tutti mezzi morti.

Invece la vita insegna che c’è chi muore e chi se la spassa. Nella fattispecie, delle 24.905.042 famiglie italiane [al 31 dicembre 2009, fonte Istat], ce ne sono 2 milioni, 490 mila e 504 che se la spassano, possedendo oltre il 45% dei 9 miliardi e mezzo di euro cui assomma la ricchezza lorda di tutte le famiglie messe insieme, e oltre 12 milioni (12.452.521) che se la vedono male, dovendo spartirsi un misero 10%.

In parole povere, col cavolo che la ricchezza di ogni famiglia assomma a 350 mila euro: ci sono 10 famiglie su 100 che hanno in media un milione e mezzo di euro a testa e 50 famiglie su 100 che non arrivano a 70 mila. Di più, queste ultime hanno un reddito medio familiare annuo di 8.019,30€ contro i quasi 200 mila euro delle 10 famiglie vip.

Tanto per schiarirvi le idee, se la torta intera fosse la ricchezza disponibile, e ogni smiley fossero 2 milioni e mezzo di famiglie, la situazione del nostro paese a tutto il 2009 sarebbe più o meno questa.

Distribuzione RicchezzaItalia Grafico Torta

10 famiglie su 100 hanno uno spazio vitale degno di un imperatore, 40 si accontentano di un modesto giardinetto privato (sono quelle che fanno la settimana bianca) e 50 vivono accatastate le une sulle altre come e peggio delle galline in un moderno allevamento di polli, dove la luce del sole è un miraggio e se vai di corpo fai lo shampoo a quello di sotto. La storia tristemente insegna che prima o poi le 50 faccine rosse, livide di rabbia, invadono i giardini fioriti delle 10 faccine sorridenti, che smettono di sorridere.
Buon senso vorrebbe invece che, sulla torta, ciascuno avesse più o meno lo stesso spazio, ma ciò che alcuni chiamano ragionevole, altri lo chiamano comunismo. Punti di vista.

Intendiamoci: una distribuzione di risorse e di ricchezze perfettamente equa è utopica e forse contraria alla natura competitiva dell’essere umano, ma anche un sistema sociale nel quale il divario in termini di benessere sia tanto esasperato da suonare offensivo è insostenibile.

Nel loro “Study for the World Institute for Development Economics Research” [2001], Giovanni Andrea Cornia e Julius Court mettono in guardia da un egualitarismo eccessivo nella distribuzione della ricchezza, in quanto porterebbe a incentivi-trappola, speculazione, grandi costi di operazione e corruzione nel sistema di redistribuzione. Il risultato influirebbe sul potenziale di crescita del Paese allo stesso modo in cui inciderebbe un’iniquità estrema, che distruggerebbe la coesione sociale, aumentando il malcontento pubblico, alimentando il conflitto sociale e causando incertezze riguardo ai diritti di proprietà.

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La distribuzione della ricchezza nel mondo è simile alla nostra, gran parte di questa ricchezza è concentrata nelle mani di pochi individui, l'analisi dal blog Il Portico Dipinto:

20 statistiche sulla distribuzione della ricchezza


Traduzione dell’articolo: “20 dati statistici che provano che la ricchezza mondiale viene riversata nelle mani dell’élite - lasciando il resto del mondo sventuratamente povero”, di The Economic Collapse Blog


Al giorno d’oggi la ricchezza mondiale è più concentrata nelle mani di una élite di quanto lo sia mai stata nella storia moderna.

Un tempo la maggior parte della popolazione sul pianeta sapeva come coltivare i propri alimenti, allevare i propri animali e prendersi cura di sè. Non c’erano molte persone favolosamente ricche, ma c’era una certa dignità nell’avere un pezzo di terra che potevi chiamare tuo, o nell’avere un’abilità che potevi far fruttare.
Tristemente, nelle ultime decine di anni, una percentuale sempre maggiore di terre coltivabili è stata inghiottita da grosse corporation e da governi corrotti. Centinaia di milioni di persone sono state cacciate dalle proprie terre verso aree urbane sempre più dense.
Nel frattempo, è diventato sempre più difficile avviare un’attività propria, dal momento che poche monolitiche corporation globali hanno iniziato a dominare quasi ogni settore dell’economia mondiale. Così, un numero sempre maggiore di persone nel mondo è stata obbligata a lavorare per “il sistema” per riuscire appena a sopravvivere. Allo stesso tempo, coloro che sono al vertice della catena alimentare (l’élite) hanno impiegato decenni per implementare il sistema in modo da assicurarsi nelle proprie tasche porzioni sempre più vaste di ricchezza.

E così oggi, nel 2010, abbiamo un sistema globale in cui pochissime persone al vertice sono assurdamente ricche, mentre circa metà della popolazione di questo pianeta è irrimediabilmente povera.

Ci sono davvero poche nazioni nel mondo che non siano state quasi interamente saccheggiate dall’élite globale.
Quando l’élite parla di “investire” nei paesi poveri, ciò che intende veramente è prendere possesso delle terre, dell’acqua, del petrolio e delle altre risorse naturali. Grosse corporations globali stanno oggi spogliando dozzine di nazioni in tutto il mondo di favolose quantità di ricchezza, mentre la maggior parte della popolazione di quelle nazioni continua a vivere in un’abietta povertà. Nel frattempo, i politici al vertice di quelle nazioni ricevono ingenti doni per poter perpretare il saccheggio.

Quello che quindi abbiamo nel 2010 è un mondo dominato da una minuscola manciata di persone ultraricche al vertice che posseggono una quantità incredibile di beni reali, un gruppo più numeroso di "manager intermedi" che fa funzionare il sistema per l’élite globale (e che è pagato veramente bene per farlo), centinaia di milioni di persone che fanno il lavoro richiesto dal sistema, e diversi miliardi di “inutili avventori” di cui l’élite globale non ha bisogno alcuno.

Il sistema non è stato progettato per elevare il tenore di vita dei poveri. Né per promuovere la “libera impresa” e la “competizione”. L’élite intende piuttosto accaparrarsi tutta la ricchezza e lasciare il resto di noi schiavi del debito o della povertà.

Quello che segue è un elenco di 20 dati statistici che provano il continuo accentramento di ricchezza nelle mani dell’élite globale, lasciando la maggior parte del resto del mondo in povertà e miseria.

  1. Secondo la UN Conference on Trade and Development (Conferenza dell’ONU su Commercio e Sviluppo), il numero di “paesi meno sviluppati” è raddoppiato negli ultimi 40 anni.
  2. I “paesi meno sviluppati” hanno speso 9 miliardi di dollari per importazioni di alimenti nel 2002. Nel 2008 questa cifra è salita a 23 miliardi di dollari.
  3. Il reddito medio pro-capite nei paesi più poveri dell’Africa è sceso a 1/4 negli ultimi 20 anni.
  4. Bill Gates ha un patrimonio netto dell'ordine dei 50 miliardi di dollari. Ci sono circa 140 paesi al mondo che hanno un PIL annuo inferiore alla ricchezza di Bill Gates.
  5. Uno studio del World Institute for Development Economics Research (Istituto Mondiale per la ricerca sull’economia dello sviluppo) evidenzia che la metà inferiore della popolazione mondiale detiene circa l’1% della ricchezza globale.
  6. Circa 1 miliardo di persone nel mondo va a dormire affamato ogni notte.
  7. Il 2% delle persone più ricche detiene più della metà di tutto il patrimonio immobiliare globale.
  8. Si stima che più dell’80% della popolazione mondiale vive in paesi dove il divario fra ricchi e poveri è in continuo aumento.
  9. Ogni 3,6 secondi qualcuno muore di fame, e 3/4 di essi sono bambini sotto i 5 anni.
  10. Secondo Gallup, il 33% della popolazione mondiale dice di non avere abbastanza soldi per comprarsi da mangiare.
  11. Mentre stai leggendo questo articolo, 2,6 miliardi di persone nel mondo stanno soffrendo per mancanza di servizi sanitari di base.
  12. Secondo il più recente “Global Wealth Report” di Credit Suisse, lo 0,5% di persone più ricche controlla più del 35% della ricchezza mondiale.
  13. Oltre 3 miliardi di persone, quasi la metà della popolazione mondiale, vive con meno di 2 dollari al giorno.
  14. Il fondatore della CNN, Ted Turner, è il più grande proprietario terriero privato negli Stati Uniti. Oggi, Turner possiede circa 2 milioni di acri [più di 8.000 Km quadrati - NdT] di terra. Questa quantità è maggiore dell’area del Delaware e di Rhode Island messe assieme [come l’intera superficie dell’Abruzzo - NdT]. Turner peraltro invoca restrizioni governative per limitare a 2 o meno figli per coppia nell’ottica di un controllo della crescita demografica.
  15. 400 milioni di bambini nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile.
  16. Circa il 28% dei bambini dei paesi in via di sviluppo sono considerati malnutriti o hanno una crescita ridotta a causa della malnutrizione.
  17. Si stima che gli Stati Uniti detengano circa il 25% della ricchezza totale del mondo.
  18. Si stima che l’intero continente africano possegga solo l’1% della ricchezza totale del mondo.
  19. Nel 2008 circa 9 milioni di bambini sono morti prima di compiere i 5 anni. Circa 1/3 di tutte queste morti è dovuto direttamente o indirettamente a scarsità di cibo.
  20. La famiglia di banchieri più famosa al mondo, i Rothschild, ha accumulato montagne di ricchezza mentre il resto del mondo è stato intrappolato nella povertà. Ecco cosa afferma Wikipedia a proposito delle ricchezze della famiglia Rothschild:

Si è sostenuto che nel corso del 19° secolo, la famiglia possedeva di gran lunga il più grande patrimonio privato del mondo, e di gran lunga la più grande fortuna nella storia moderna.

Nessuno sembra conoscere esattamente quanta ricchezza posseggano i Rothschild oggi. Dominano il sistema bancario in Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Svizzera e molte altre nazioni. E’ stato stimato che la loro ricchezza aveva un valore di miliardi [di dollari] già alla metà dell’800. Senza dubbio la quantità di ricchezza detenuta oggi dalla famiglia è qualcosa di inimmaginabile, ma nessuno lo sa con certezza.

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La manifestazione degli studenti a Roma è stata strabiliante, mentre le forze di polizia in tenuta antisommossa presidiavano la famosa zona rossa nel centro della capitale, i geniali manifestanti venivano accolti allegramente dagli abitanti delle periferie, dal blog Mamma:

Capitini: "da una periferia onesta, pulita, nonviolenta, avverrà la resurrezione del mondo"

La nonviolenza degli studenti romani

I giovani liceali e universitari che oggi hanno manifestato a Roma per contrastare la cosiddetta "riforma Gelmini", hanno offerto una bella lezione di pratiche nonviolente.
23 dicembre 2010 - Mao Valpiana

I giovani liceali e universitari che oggi hanno manifestato a Roma per contrastare la cosiddetta "riforma Gelmini", hanno offerto una bella lezione di pratiche nonviolente. Bravi davvero. La zona rossa del centro cittadino, il salotto buono di Roma, era presidiata dalla polizia, blindato e deserto, mentre loro sono andati a sfilare nelle periferie, lungo le tangenziali, lontani dai luoghi del potere, e hanno ricevuto gli applausi dei passanti (chissà se sono consapevoli di aver dato corpo alla visione capitiniana: "perché da una periferia onesta, pulita, nonviolenta, avverrà la resurrezione del mondo").
Le forze dell'ordine erano in assetto antisommossa, con caschi e manganelli, mentre gli studenti manifestavano a mani nude e imbiancate, visi sorridenti e scoperti, e hanno portato doni e fiori da offrire ai cittadini (e mi piace pensare che anche in questo abbiano voluto rifarsi a Capitini: "un tempo aperto per vivere la festa che è la celebrazione della compresenza di tutti alla nostra vita, al nostro animo"). Una gioiosa diciottenne, con il simbolo della pace dipinto sul volto, ha dato la risposta più bella ai giornalisti: "Cosa chiedete al Governo?", "al Governo non chiediamo niente, solo che se ne vada". C'è molta saggezza in questa idea, la nonviolenza non aspetta la conquista dei palazzi del potere, ma esercita la sua influenza anche senza stare al governo. Non penso che questa giovanissima abbia letto "Il potere di tutti" di Capitini, ma so che ne ha colto il senso profondo: "Ognuno deve imparare che ha in mano una parte di potere, e sta a lui usarla bene, nel vantaggio di tutti; deve imparare che non c'è bisogno di ammanettare nessuno, ma che cooperando o non cooperando, egli ha in mano l'arma del consenso e del dissenso. E questo potere lo ha ognuno, anche i lontani, le donne, i giovanissimi, i deboli, purché siano coraggiosi e si muovano cercando e facendo".
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Lo sfruttamento della prostituzione è un affare colossale in mano alla criminalità organizzata, la spietata analisi di questo aberrante mercimonio dal blog Consumabili:

L'affare più lucroso del mondo


Milioni di persone sono convinte che la prostituzione sia il mestiere più antico del mondo, ma se diamo ascolto ai protagonisti dell'industria del sesso possiamo scoprire che in realtà il mestiere più antico è quello del padrote, ossia il protettore, ruffiano e trafficante.
(Lydia Cacho, "Schiave del potere", Roma, Fandango, p. 230)

Prima noi donne dicevamo "mio marito mi picchia perché mi ama" perché sin da bambine ci avevano insegnato che l'amore era quello; poi abbiamo capito che è l'esatto contrario. Ora, a quanto pare, dovremmo dire " I clienti mi violentano e mi umiliano perché sono libera." E' una stupidaggine enorme! Essere sessualmente libere significa decidere di non essere sfruttate e fare sesso con chi desideri, ma non per portare benefici a un'industria che promuove l'abiezione femminile, la violenza come normalità.
(Carmen, ex prostituta messicana che si occupa ora di prevenzione della violenza a Miami, intervistata da Lydia Cacho, in "Schiave del potere", idem, p. 284)

La verità è semplice: se non ci fosse la domanda, la prostituzione non esisterebbe. La prostituzione non ha a che fare con la sessualità femminile: è una creazione dei maschi. Se gli uomini di ogni parte del mondo non andassero in cerca di sesso a pagamento, non ci sarebbe bisogno di rinchiudere, violare e assoggettare milioni di donne e bambine a questa esistenza disumanizzante.
(Viktor Malarek, giornalista canadese, autore di diversi libri su prostituzione e tratta)

Se c'è una cosa che non mi ha mai convinta, quando mi è capitato di parlare con qualcuno di prostituzione è stata la generale rassegnazione all'esistenza di questo commercio, come fatto "naturale", appunto "antico quanto il mondo". Una cosa che c'è sempre stata ci sarà sempre, si dice. In realtà, a ben guardare, la prostituzione è tutt'uno con l'organizzazione patriarcale della società umana e non è altro che uno dei mezzi di controllo del corpo femminile, uno dei più brutali, per la verità. La prostituzione sottintende e manifesta nel modo più esplicito la percezione culturale dominante di due sessualità molto diverse: una piena, attiva, di un "soggetto desiderante" - tipicamente l'uomo eterosessuale - e l'altra "di servizio" dell'"oggetto desiderato"- tipicamente la donna.

C'è un libro molto importante sulla prostituzione uscito a ottobre scorso in Italia. Si tratta di "Schiave del potere" della giornalista messicana, Lydia Cacho. La Cacho è una donna coraggiosa, che ha osato sfidare il potere politico e mafioso del suo Paese, smascherando una rete di pedopornografia che coinvolgeva le alte sfere e pagando per questo col carcere, la tortura e alcuni attentati alla sua vita. In questo suo ultimo libro, la giornalista riporta il frutto di una sua inchiesta in giro per il mondo durata due anni, tracciando una rotta del traffico sessuale globale.
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A proposito di sfruttamento delle donne, Terezita esprime il suo parere su una donna, Belen:

Sàra SAUDKOVADetesto Belen, e non per una generica e banalissima invidia verso la sua avvenenza: ci sono centinaia di donne bellissime e famose alla cui bellezza guardo con ammirazione estetica, soprattutto quando è illuminata da un tocco di personale originalità, da quella luce, in verità assai rara, che dà un carattere ed una nota specifica, personale e unica, all’aspetto fisico.
E Belen non mi piace proprio per via di quanto leggo nella mimica della sua bella faccia, che mi appare come un vuoto a perdere, un’inutile maschera, perfetta sì, ma portatrice ed espressione di una personalità femmina intesa nella sua forma più deteriore e dispregiativa, codificata secondo vecchi stereotipi, declinati all’insegna della più volgare contrapposizione tra generi sessuali.
Perché nel broncio di Belen c’è sempre un che di lamentoso, di pianterello incipiente, di supplichetta infantile e insistente, tipico accessorio della femmina bella e bistrattata, vittima della sua bellezza e del maschio irriguardoso, al limite del violento , che per destino sessuale e geneticamente determinato (da dio?) le tocca perennemente in sorte.
Belen sorride senza dismettere mai la luce di pacata e rassegnata mestizia bovina che le abita perennemente lo sguardo. Il suo sorriso rimanda ad un’idea di vittima sacrificale sessuale, di preda tout-court: una che implora il suo cacciatore di non rovinarla troppo maneggiandola con ruvidezza maschia e incontrollata, ché il maschio si sa…”ha da esse’ ruvido…”
Belen si offre sull’altare della seduzione come una bestia che va al macello, è soccombente e vinta a prescindere, offre un corpo perfetto ma statico come un fotogramma, il suo unico mezzo di espressione e di visibilità e, insieme, la fonte della sua dannazione eterna.

bovinità assoluta

Sessualità perdente, incapacità congenita di farsi controparte reale dell’elemento maschile, bellezza e sessualità illuminate dalla sola luce della sofferenza e del lamento, della sottomissione insomma, tesori offerti al maschio come le uniche carte possibili, con le quali giocare la partita del potere e, lasciatemi aggiungere, che brutta e vecchissima cosa la partita per il potere! che orrida metafora per intendere e vivere il sesso e le relazioni!!!
Insomma, Belen è la classica femmina da monta, che si mette nell’angolo da sola e che per sé sa solo implorare.
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L'illustre oncologo Umberto Veronesi è stato nominato presidente dell'Agenzia sul nucleare, l'emerito professore non ha la minima idea di che cosa sia la devastante tecnologia dell'atomo, eppure si permette di pontificare sulle magnifiche sorti e progressive del futuro del nucleare in Italia, ci pensa Greenpeace a sputtanarlo, dal blog di Avedon:

~ pinocchio nucleare ~~ Letto sul blog di Greenpeace:



veronesi


Ti sarà capitato in questi giorni di leggerle sui giornali o sentirle in tv le sparate nucleari del Prof. Umberto Veronesi. Dice per esempio che vorrebbe dormire con le scorie nucleari in camera da letto. Se, per assurdo, tutti i cittadini italiani seguissero il Prof. nell’esperimento avremmo oltre 250 mila casi di tumori fatali all’anno. Quanti Veronesi servirebbero per curarli tutti?
Sempre per il Prof. il problema del deposito delle scorie non esiste perché - secondo lui - le potremo mandare in Spagna dove “c’è una vera e propria gara” dei comuni per accaparrarsi il deposito temporaneo. Visto che si tratta solo di 8 comuni su 8.000 (ma tutte le Regioni spagnole sono contrarie), la domanda sorge spontanea: qualcuno ha avvisato il governo spagnolo delle intenzioni del Prof. Veronesi?
Dichiara, inoltre, il Prof. che in Svizzera sono state “ordinate” tre nuove centrali, ma si dev’essere confuso: in Svizzera di sicuro ci sono tre centrali che devono chiudere e, prima di farne di nuove, ci sarà un referendum. E la maggioranza dei Cantoni è contraria al nucleare.
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L'augurio di buon natale da L'Aquila, da Miss Kappa:

Il pacco

Il pacco di Natale è arrivato per gli Aquilani. In tempo per essere scartato sotto l'albero. Le premesse al bel regalo c'erano tutte: il presidente della Regione, nonché commissario alla ricostruzione, Gianni Chiodi, era andato a Roma, in conferenza stampa, in assise con Berlusconi, Letta e Gabrielli, a dire che qui tutto va bene. A magnificare l'operato del Governo. A millantare denaro a disposizione. Virtuale. Persino un'indagine de La Sapienza ci comunicava che la nostra qualità della vita è migliorata. Il presidente della Provincia, Del Corvo, eletto fresco fresco dalla Marsica, risulta perennemente non pervenuto: l'Aquila non rientra, a quanto pare, tra le sue incombenze e i suoi pensieri: che ci pensino pure quei comunisti al governo della città. Il sindaco Cialente: sempre più debole, sempre più afono, sempre più inadeguato. Dedito più alle manovre di palazzo, che ai problemi della cittadinanza , mai è stato, né è stato percepito dalla popolazione, quale portavoce delle istanze di tutti i suoi concittadini. Mai è riuscito ad unire gli Aquilani verso l'unico obiettivo possibile: quello di una ricostruzione partecipata e non delegata.
Il regalo, quindi, è nelle nostre "case". E peserà, il prossimo anno. Nel decreto mille proroghe, approvato ieri, non compare la proroga della restituzione delle tasse sospese ai terremotati aquilani. Nonostante le promesse. Nonostante la situazione tragica. In compenso, compare la proroga per gli alluvionati del Veneto. Oggi il succitato terzetto dei nostri rappresentanti si recherà a Roma: a pietire, e a far finta di pietire. Mai, dico mai, un guizzo di orgoglio.
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Non sapete cosa regalare ai vostri amici e parenti per le feste di Natale? Terranauta vi viene in aiuto con la top ten dei regali inutili:

Alla corte dei miracoli di sua maestà Consumo il Bello

Natale è alle porte. Come ogni 25 dicembre negli ultimi duemila e passa anni, si ripete questo evento sensazionale. Un giorno leggendario dell'anno ritorna ad albeggiare, trascorre imperterrito, anche se volessimo dimenticarcene (di questi tempi abbiamo molti impegni), e dopo ventiquattro ore si spegne umilmente per lasciare posto al giorno successivo, che gode di meno audience, ma è pur sempre, nella sostanza, tale e quale a quello che precede. Del resto, non tutti riescono a diventare dei tronisti.

albero natale
Natale è alle porte. Come ogni 25 dicembre negli ultimi duemila e passa anni, si ripete questo evento sensazionale
Sino a qualche generazione fa, il Natale era davvero stupefacente, coinvolgente e conturbante. Per certi versi un razzolare nel profondo dell'uomo come nel bidone dell'immondizia. Roba da psicanalisti. Di breve durata certo, e con molti discutibili risvolti gerarchici, religiosi e sociologici di dubbio gusto. Tuttavia, qualcosa era. Forse un rimasuglio di panteistica adorazione della luce o forse un assieparsi degli umani nella speranza di un nuovo ciclo di messi e raccolti. Un qualcosa. Senza grandi esigenze. Se non la sopravvivenza e la serenità dello stare insieme nel periglio e nella sventura del freddo polare delle nostre latitudini. Che volete che sia.

Negli ultimi decenni però qualcosa è cambiato. Eh sì. Finalmente abbiamo un re che divulga un nuovo Verbo che tutti sono tenuti a rispettare. E le promesse di ricompensa stimolano un'ipersecrezione salivare degna di una vincita al superenalotto. Altro che Vangelo o Capitale!

Il nuovo Verbo fa parte di quelli della prima coniugazione in “are”, e cioè “acquistare”. È un verbo antico che ha varie accezioni molto interessanti: comprare, ottenere, procurarsi, assumere, conquistare, prendere, acquisire, acquistare, rilevare. E solo per nominarne alcune. Come si può vedere, sono tutti termini che esprimono un unico concetto molto noto presso una scuola filosofica di primo piano, la Scuola Materna, e cioè: tutto mio.

Ma non basta. Visto che ormai tutti hanno tutto e non riescono nemmeno a condividerlo (meglio gettarlo intero che fare a metà con qualcuno), sua maestà Consumo il Bello ha inventato di recente una serie di oggetti, sempre di gran lusso, che hanno il grandissimo pregio di non servire praticamente a nulla (così non impegnano la mente più di tanto) e di diventare spazzatura nel giro di pochissimo tempo aiutando i proprietari di discariche e quelli di inceneritori ad arricchire smisuratamente così che anch'essi possano acquistare altri oggetti di infinito valore (per un'analisi psicopatologica) e perpetuare così il circolo virtuoso dell'esborso.

Ma facciamo alcuni esempi di questi oggetti di incalcolabile importanza per le nostre società odierne e riflettiamo a lungo sulla strategia di sua maestà. È istruttivo.

sbuccia ananas
Sbuccia ananas (la domanda che ci ha assalito è: ma quante ananas all'anno mangeranno certi individui?)
Nel redigere l'elenco che segue abbiamo avuto qualche titubanza perché qualcuno potrebbe pensare che è tutto inventato. E invece no. Non ci sta crescendo il naso. È proprio tutto vero. Sono oggetti che si producono, si spediscono sui tir, si espongono nelle vetrine, si acquistano con grande motivazione, si portano a casa impacchettati e si gettano in pattumiera. Milioni di tonnellate di materiali sprecati nel segno del delirio di sua maestà verso cui tutti siamo ossequiosi.

Allora, ecco le top ten:

-ciocco-pinza spezza cioccolato in quadretti perfetti (probabilmente per matematici maniaci incurabili con le correnti psicoterapie);

-sparabiscotti (per questo davvero per quanto ci siamo sforzati non siamo riusciti a coglierne una qualsivoglia motivazione d'esistenza);

-mutande riscaldate (qui lasceremmo scorrazzare la fantasia del lettore...);

-sbuccia ananas (la domanda che ci ha assalito è: ma quante ananas all'anno mangeranno certi individui?);

-taglia pelucchi che sporgono dal maglione (altro strumento di fondamentale importanza specie per capiufficio monomaniaci);

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E a proposito di regali i consigli di Lia Celi:

La parentopoli dei regali di Natale

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Le feste si avvicinano, la crisi morde il budget-regali. Per fortuna in Italia i doni più graditi sono quelli che non costano nulla – o meglio, nulla a chi fa, ma un sacco alla collettività. Un incarico pubblico, una cattedra, una consulenza: questi sono regali che dimostrano ai tuoi cari quanto tieni a loro. E quella che i giacobini chiamano Parentopoli, a Natale può diventare la soluzione giusta per rendere felice chi ami senza girare troppo per negozi. La regione Piemonte, la giunta Alemanno e tante università ci dànno un sacco di idee: per realizzarle basta un briciolo di potere, qualche complicità e una buona dose di impudenza. La sera della vigilia dì ai tuoi cari di appendere i culi al caminetto: la mattina ci troveranno tante belle poltrone! Ecco qualche consiglio per gli indecisi.

Per la tua lei
Nessun regalo è abbastanza per una fanciulla che ha gettato alle ortiche una limpida reputazione di lapdancer, spogliarellista e hostess solo-distintissimi per lo squalificante ruolo di fidanzata di un politico di centrodestra già nel mirino di certa stampa moralista – e tu sai bene che a lei non piace essere sbattuta sui giornali, a meno che lo strato non sia abbastanza spesso...


Ma si sa, dopo i diamanti, gli impieghi pubblici sono i migliori amici delle ragazze, e un tuo
amico dirigente dell’Azienda municipalizzata dei Trasporti sta cercando una nuova segretaria perché quella attuale scalcia nel sonno. Con una sola mossa renderai felici due persone: il tuo amico, che avrà un’assistente personale qualificata professionalmente per dimenarsi sulle ginocchia di signori importanti, e la tua lei, che non sarà più costretta a infilarsi le mance nel reggiseno, ma ogni mese avrà un sexyssimo bustier-paga. Attenzione: se è un’animalista convinta, devi cambiare regalo. Lei non accetterebbe mai uno stipendio ricavato spellando una specie in via di estinzione, i contribuenti.

Per il tuo lui
Che fosse un po’ imbranato l’avevi intuito fin dal vostro primo incontro, alla finale del concorso «Italian Macho»: se non correvi tu ad aiutarlo, durante lo strip finale per poco non si auto-strangolava con la canottiera. Eppure gli hai detto subito che anche se eri una donna di potere, il tuo uomo doveva farsi strada con suoi mezzi. Lui, detto fatto, ha investito con la Ferrari una processione che rallentava il traffico. Da allora dirigi tu la sua vita, decisa a renderlo presentabile negli ambienti che contano - impresa non così impossibile, da quando ha smesso di scambiare il papillon per un perizoma e la mousse di salmone per crema depilatoria. A Natale premia il suo impegno con un regalo importante – no, non un’altra Ferrari, troppo pericoloso, ma un posto da commissario all’Aci di Milano. Si divertirà un mondo a organizzare il Gran Premio di Monza insieme al figlio di La Russa, al figlio di Ermolli e, si spera, anche a qualche
figlio normodotato. E poi, andiamo, se quella sciacquetta di Vittoria Brambilla è riuscita a piazzarci il suo compagno, puoi riuscirci anche tu.

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Le donne del Cavaliere si ribellano al loro sire, da Mamma il commento:

Crescono i malumori tra le parlamentari del Pdl

Il governo delle vergini suicide
Alcune fra le esponenti di maggiore spicco dell’entourage femmineo del Cavaliere rifuggono il silenzio e si arrischiano a dire la loro
23 dicembre 2010 - Rouge (si lecca i baffi pensando al brasato di renna)
Fonte: una serpe in seno (una quarta abbondante) - 22 dicembre 2010
Grande fermento tra le girls del capo.
L’altra metà del cielo berlusconiano comincia infatti a manifestare evidenti segni di nervosismo e insofferenza all’interno di una maggioranza di centrodestra già acciaccata di suo ancor prima che ci si mettessero pure i capricci delle prime donne.
E nulla c’entrerebbe l’annuncio del Cavaliere che per il pranzo di Natale avrebbe ordinato al fido cuoco Michele di tirare il collo alle oche comprate un po’ di tempo fa e ormai pronte per il ripieno.
«C’è un limite a tutto ed è ora che il più bieco servilismo lasci spazio alla mia dignità di donna offesa e umiliata» avrebbe sbottato una furiosa Daniele Santanchè prima che qualcuno le spiegasse l’equivoco.
Altre infatti sarebbero le ragioni di tanto clamore tra le ancelle del presidente del Consiglio.
Ha cominciato settimane addietro il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, adusa a immalinconirsi sotto Natale dal momento che la fulminea carriera politica l’ha costretta a rinunciare a un recente passato fatto di cenoni della Vigilia a casa Mengacci con gli avanzi della trasmissione culinaria che l’aveva portata in tutte le piazze d’Italia prima di finire in tutti gli abitacoli d’Italia e da lì tra le fila di Forza Italia.
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Da IwantYourSex la segnalazione della pubblicità di un oggetto indispensabile per la non riproduzione della specie:




Dalle amiche Splinder una serie di splendide immagini, da Dalfusoditaiwan:


Dal blog di Kamasa54:

buonanotte



Dal blog di KonsiderAzioni:


http://img0.liveinternet.ru/images/attach/c/1//60/573/60573520_mark_eliot_lovett_l1005_field_of_gold.jpg


Dal blog Romina05:

Neve





Dal blog Viola62:


poi...ci sono quelle persone che con semplici parole..riescono sempre arrivare al cuore delle persone...queste sono gli amici veri del mio blog...questo grafico lo dedico a voi...scusandomi se spesso non riesco a passare da voi..ma voi ci siete sempre...un sorriso e una carezza katia
E

Dal blog di COLORATISSIMA:





Dal blog di FascinoIndiscreto:


Dopo le demenziali sparate del losco Gasparri sugli "arresti preventivi" il commento di Aquadueo:



Contro le violenze in piazza servono arresti preventivi.

(Maurizio Gasparri)
Io ci aggiungerei lo sterminio di massa.
(notate, per favore, che non faccio commento alcuno sullo sguardo sagace, espressivo, arguto, brillante, vivace, profondo, scaltro, sveglio, felino, vispo, attivo, intenso, elettrizzante, rubicondo, folgorante, favillante, rutilante, vivido, nonché intelligente del nostro.
Sarò brava, sì o no? E poi dite che sono di parte e che ce l'ho con i politici di destra.)


Commento di Vauro sulle esternazioni di Gasparri e Maroni:




Gli auguri di PV64:

Il regalo più bello

http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Semina%20Low.jpg
...e con questa vignettona tra il fiabesco e il filosofico, vi lascio per qualche giorno per passare le feste di Natale nel migliore dei modi. E ricordatevi di continuare a seminare bene, che ci aspetta un 2011 ricco di buone cose.

Un abbraccio di luce e colori a tutti voi dal vostro amatissimo PV!
:) ;) :D

PS: nel frattempo sto elaborando una serie "artistica/mistica" con il nostro Idiota Zen come co-protagonista e sta venendo una cosa a dir poco spettacolare.... ne riparliamo a gennaio però! ;)


E quelli di Enteroclisma, compreso il commento sul Papa e il preservativo:

HAPPY HOLIDAYS !!


IDEA FOR CHRISTMAS

Aumentano le malattie e le morti causate dal fumo.
Un consiglio ai fumatori per le vacanze natalizie:
perchè non smettere ?


APERTURA DIFETTOSA

Erano rimasti stupiti in molti,
ma era solo un giochetto di parole.
Jo rimane contrario al condom ... beccatevi pure l'AIDS e la sifilide, i suoi amici hanno fior di cliniche private pronte a curarvi in cambio dei vostri risparmi !!



Pillola del giorno: Maddalena si prepara al Santo Natale con metodo scientifico.

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