domenica 9 gennaio 2011

EARTHLINGS - Il documentario - Mostratelo al mondo

In alto: Immagine tratta dal blog http://infernosiderale.splinder.com/


Amore è stare svegli tutta la notte con un bambino ammalato. O con un adulto molto in salute.
David Frost.


Lev Nikolaevic Tolstoj noto vegetariano, diceva: "Se i macelli avessero pareti di vetro, tutti diventerebbero vegetariani", ho abbracciato la filosofia vegetariana da circa un mese, e dopo aver visionato il documentario EARTHLINGS sul blog La vera Bestia, sono ancora più convinto, è un documentario che nella sua crudezza fa capire quello che c'è dietro al commercio degli animali, da vedere e far girare in rete:

Se tutti gli umani adottassero una dieta carnivora la durata delle riserve petrolifere mondiali sarebbero di 13 anni, mentre se si adottasse una dieta vegetariana la durata sarebbe di 260 anni. Occorrono 78 calorie di combustibile fossile per produrre una sola caloria di proteine della carne mentre le calorie necessarie per produrre una caloria di proteina della soia sono 2. Se non esistessero i vegetariani nel mondo il patrimonio naturale subirebbe una minaccia mortale. L'adozione su vasta scala della dieta a base di carne potrebbe essere la fine immediata del pianeta: richiederebbe acqua, energia e cereali dei quali la terra non può disporre. « riduci
EARTHLINGS - Il documentario - Mostratelo al mondo



Guarda Earthlings ora

EARTHLINGS - Terrestri - è un documentario da vedere assolutamente sull'assoluta dipendenza dell'umanità dagli animali (usati come compagnia, come cibo, come vestiario, per divertimento e per la ricerca scientifica) ma illustra anche la nostra completa mancanza di rispetto per questi cosiddetti "fornitori non umani".

Il film è narrato dall'attore Joaquin Phoenix, candidato due volte al premio Oscar e vincitore di un Golden Globe nel 2006, e la colonna sonora è di Moby, artista acclamato dalla critica.

Attraverso uno studio approfondito svolto all'interno di negozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negli allevamenti intensivi, nell'industria della pelle e della pelliccia, in quella dello sport e dell'intrattenimento, e infine nella professione medica e scientifica, EARTHLINGS usa telecamere nascoste e filmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandi industrie del mondo, che basano i loro profitti interamente sugli animali.

Potente e informativo, EARTHLINGS è un film che fa riflettere ed è finora il più completo documentario mai prodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessi economici degli umani. Ci sono molti film ben fatti sui diritti animali, ma questo li supera tutti.

Impossibile non vederlo almeno una volta nella vita. Illuminante.(Il filmato in versione integrale su La vera Bestia).

Il nuovo anno inizia come al solito all'insegna degli aumenti delle tariffe, dai pedaggi autostradali ai carburanti ecc. ecc. e noi diventiamo sempre più poveri, gli auguri da parte di Luogocomune:

Brindisi amari

S'incrociano i calici, s'increspano le labbra a pronunciare frasi beneauguranti, si brinda al nuovo anno che arriva, ma la sensazione preponderante è quella che mentre il disastroso 2010 finisce, la tragedia continua, infischiandosene degli auguri e delle speranze.

Non occorre essere particolarmente pessimisti per comprendere come l'anno appena trascorso, condensato in una una serie di brutture senza soluzione di continuità, oltre a rendere amaro il vino, abbia costruito i presupposti perchè il 2011 ne ricalchi fedelmente le orme, rendendoci uomini sempre più soli, deprivati di aspirazioni e gioia di vivere, trascinati dentro ad un gioco d'azzardo dove vince solo il banco, mentre con gli sguardi inebetiti continuiamo a restare seduti a giocare e poi a giocare ancora, nonostante l'unica prospettiva sia quella di perdere tutto, in ultimo anche la nostra dignità.

L'anno che si dissolve nei calici resi amarognoli dal vino stantio non verrà ricordato in funzione di eventi eclatanti che abbiano cambiato il corso della storia e probabilmente scivolerà nelle sabbie del tempo senza sussulti, con la sua summa di miserie umane sulle cui fondamenta d'argilla già si stanno costruendo altre miserie umane, destinate ad un futuro che lascia in bocca il sapore acre del metallo.

La svendita dei lavoratori, ricattati, vessati, intimiditi ...

... e indotti a praticare l'autolesionismo,..... presentato loro come il "male minore", perchè in fondo un calcio negli stinchi somiglia quasi ad una carezza quando ti convincono che l'unica alternativa è costituita da una serie di bastonate sulla schiena dalle quali non ti rialzerai più.

Il cedimento sempre più evidente di un territorio violentato in profondità dalla cementificazione selvaggia, figlia di un "progresso" che ha il cervello del malaffare e il passo del gambero, ma viene unanimamente accettato come elemento positivo da coccolare. Poco importa se ogni piovasco ormai è foriero di frane disastrose, alluvioni, morti e feriti. La colpa è sempre del tempo cattivo, del mare in burrasca e della brutta sorte.

I giovani privati di un futuro e destinati al ruolo di agnelli sacrificali all'interno di un mondo del lavoro che non esiste più, se non sotto forma di una babele schizofrenica senza senso nè costrutto. Giovani indotti da "cattivi maestri" a credere che tutti i loro problemi siano incarnati dalla persona di Mariastella Gelmini e condotti per mano a protestare contro un ingranaggio, mentre una macchina immensa, di cui i loro stessi maestri fanno parte, si appresta a dilaniarli e schiacciarli senza pietà.

... Continua


E di Byoblu:

I have a Nightmare
Adoro il primo dell’anno. I creditori non ti chiamano, i rappresentanti non ti scocciano, i clienti non si incazzano, gli assegni non si protestano, le utenze non si staccano, il Parlamento e la Costituzione non si accapigliano, gli esattori non esigono, il fisco non confisca, gli ufficiali giudiziari non pignorano, le rate non scadono, le bollette non arrivano, le sveglie non suonano, gli arretrati non si accumulano, i direttori dei giornali non fanno a gara a chi la spara più grossa, La Russa e Gasparri mangiano il panettone e quindi non straparlano, perfino i lettori dei blog non commentano… Tutti si fanno i cazzi loro e di conseguenza le cose vanno bene.

Il primo dell’anno è anche il giorno dei discorsi. Il Presidente della Repubblica fa il suo discorso. Il Papa fa il suo discorso. Beppe Grillo fa il suo discorso. I discorsi si fanno a tutti oppure non si fanno. Si fa il discorso alla nazione, si fa il discorso alla cristianità, qualcuno sogna di fare il discorso al pianeta, ma nessuno fa il discorso al proprio vicino di casa, nessuno si alza in piedi, a tavola, e fa il discorso alla propria famiglia. Invece sarebbe bello. Bello e utile. Perché i discorsi fatti a chi ti conosce bene sono quelli più difficili, ma sono anche quelli più veri.

I have a dream, diceva il discorso più famoso della storia. Io invece ho un incubo, quindi dovrei forse dire: I have a nightmare!

Se chiudo gli occhi, faccio sogni terribili. Vedo immagini terrificanti: un paese senza lavoro, dove poche famiglie mangiano anche per tutte le altre; un paese senza futuro, dove le scatole di cartone legate con lo spago tornano lugubremente di moda; un paese senza dignità, ostaggio di una classe politica specchio dell’opportunismo, della volgarità e dell’analfabetismo morale di un popolo che crede di avere tanto ma che ormai non ha più niente. Vedo gente ignorante e disinteressata, priva di etica e disposta a tutto pur di raccattare qualche briciola in più. Vedo zombie, avatar alla moda occupare strade, spazi pubblici, posti di rilievo, istituzioni mentre i loro proprietari umani languono esanimi sul letto della resa intellettuale, della rinuncia ad ogni individualità, perdendo peso, avvizzendo in questa anoressia mentale nel tentativo estremo di assomigliare al modello di consumatore standard, al perfetto cittadino mediocre, iperconnesso a un sistema cui devolve il totale controllo di se stesso. E non sembra esserci nessuna speranza.
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E ancora da Mamma:

Come nelle migliori favole di Orwell, anche noi abbiamo la nostra ora d'odio

Auguriamo un pessimo 2011 a chi se lo è meritato

Basta con l'ipocrisia di auspicare cose buone agli amici: adesso diciamo quel che meritano i cattivi

mamma!!!
Auguri di vero cuore dalla redazione di Mamma! per un 2011 catastrofico e devastante. Ma solo per chi se lo merita.

Auguriamo gravi problemi di salute a tutti quelli che hanno fatto imbrogli, cricche, affari loschi, appalti, consulenze, doppi incarichi politici, lavori inutili e dorati su raccomandazione, insomma a chi ha fatto soldi per furbizia o agganci e non per merito. Così capiranno che cosa conta davvero nella vita.

Auguriamo al PD di scendere sotto il 10%, insomma di estinguersi, evaporare, fare la fine dei dinosauri, della fiat Duna e del Videotel. Così capiranno finalmente il concetto di responsabilità politica, e si apriranno le porte al cambiamento vero.

Auguriamo ai gruppettari pecoroni che seguono l'"uomo forte", premiando le facce e non le idee, di fare la fine della sinistra anni '70, precipitando in un rivolo di correnti, movimentini, partitini e sigle nate attorno a leader carismatici che di fatto hanno cambiato ben poco la storia del nostro paese. Così capiranno che l'Italia non ha bisogno di altri capi, sette, logge e combriccole, che il cambiamento dobbiamo essere noi con la nostra faccia e senza etichette, e che per salvare il paese non possiamo sospendere l'esercizio del pensiero critico per dare deleghe in bianco a ex-sbirri, ex-cabarettisti ed ex-comunisti.

Auguriamo ai leghisti padani di veder fallire le loro belle aziende di famiglia perché finalmente il lavoro nero degli immigrati verra' combattuto, represso, sanzionato civilmente e penalmente. Così finalmente impareranno a rispettare la gente che sfruttano.

Auguriamo ai leghisti terroni nati sotto il Po di trovare i soldi per la psicoterapia, così finalmente capiranno che per le proprie nevrosi urlare non serve a niente, men che meno votare lega.

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Da Jacopo Fo:

Allocuzione per il nuovo anno: ANIMO! STIAMO VINCENDO!

CARI ESSERI UMANI,
nell'augurarvi un anno radioso, con punte di piacere estatico e profonde venature di gioia artistica e appagamento sessuale (hard), colgo l'occasione per esprimere alcune considerazioni sul momento presente e l'imMediato futuro.
Innanzi tutto c'è da dire che questo anno si chiude con un drastico cambiamento del mondo.
Gli scandali sessuali in Italia e Israele e il milione di documenti segreti messi in rete da Assange e company hanno creato certamente nella mente dei malvagi la coscienza che nell'era della globalizzazione, della rete e della Società dello Spettacolo, il segreto è morto.
Ora i malvagi di tutto il mondo sanno, con cocente certezza, che qualunque cosa facciano prima o poi viene fuori!
Siamo nell'era della tracciabilità dei cellulari, delle telecamere per strada, delle informazioni digitali, dei microregistatori e delle telecamere sempre in mano a milioni di persone grazie ai cellulari.
I potenti sanno che a qualunque prostituta converrà sempre scatenare lo scandalo. Avete voluto lo show no stop? E ora beccatevi le conseguenze.
I potenti non possono più fidarsi di nessuno. Hanno costruito un mondo dove non esistono più i vincoli di famiglia, di partito, di nazione e non solo tutti possono tradire: gli conviene pure!
Pensate in che stato di ansia vive gente come B.... Avete visto quanto sono stati disposti a "spendere" per ottenere il ritorno all'ovile di qualche fuoriusciuto di Futuro e Libertà.
B. sa che la sua gente pensa solo ai propri interessi. Li ha allevati così. E ora sa anche che tutti i parlamentari del PdL stanno facendo i conti di quanto ci guadagnerebbero passando con Fini e poi trattando il successivo ritorno con il PdL.

Ma ti rendi conto?
Ma è vita questa?
No. È una fetecchia!
Il potere è una palla di lardo ubriaca e noi ci prepariamo a dare l'assalto al cielo.
Sì perché l'alternativa reale, quella quotidiana delle imprese etiche e solidali sta crescendo di giorno in giorno alla faccia di una sinistra "politica" che invece è alla frutta (forse al caffé con grappino. Magari doppio, tanto non devono guidare per tornare a casa, sono già morti...).
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E da Femminile Plurale:

Auguri
«Se tutte le donne andassero a scuola. Se tutte le donne si laureassero. Se tutte le donne smettessero di guardare i programmi televisivi dove le donne sono svilite. Se tutte le donne non comprassero più i prodotti che fanno pubblicità usando il corpo delle donne. Se tutte le donne imparassero ad usare i contraccettivi. Se tutte le donne denunciassero ogni violenza subita. Se tutte le donne votassero solo le donne. Se tutte le donne pretendessero dai mariti una divisione equa dei compiti familiari. Se tutte le donne lavorassero. Se tutte le donne che lavorano chiedessero di essere pagate di più. Se tutte le donne imparassero una lingua straniera. Se tutte le donne spiegassero alle figlie come funziona il loro corpo. Se tutte le donne insegnassero ai figli come si stira una camicia. Se tutte le donne imparassero ad usare il computer. Se tutte le donne aiutassero le altre donne. Se tutte le donne si organizzassero. Se tutte le donne facessero sentire la loro voce. Se tutte le donne sapessero il potere che hanno».

A proposito di donne, la denuncia di Arguzia sul sistema sanitario nazionale:


Una firma per Gaia

Gli attacchi alle donne, si sa, sono continui e sempre più duri, tanto che certe volte la voglia di ribattere colpo su colpo sembra affievolirsi. Sembra.

Andare in un ospedale pubblico a chiedere la pillola del giorno dopo o -orrore!- un'interruzione volontaria di gravidanza o entrare in un asilo nido a spacciare eroina nei biberon sembrano essere la stessa cosa, visti gli sguardi e le perole che spesso ti accolgono.
Assassina, egoista, pazza. Sguardi di disprezzo e parole dette a mezza bocca, che quello che vorresti è mollare un pugno sul muso a chi hai davanti per levarti lo sfizio.
Mancano solo le botte fuori dai reparti di ginecologia e il quadro è completo. Immagino si stiano attrezzando.

Poi ci sono gli attacchi ai
consultori, ogni volta dipinti come fabbriche di aborti e centri di pianificazione dell'olocausto del millennio, mentre invece sono luoghi in cui noi donne ci curiamo, facciamo prevenzione, facciamo visitare i nostri figli, in cui possiamo parlare e venire ascoltate.
Sono luoghi in cui fare i nostri controlli e magari evitare proprio di ricorrere all'aborto, visto che lì la gente ti spiega come non si resta incinta e ti mette nelle condizioni di proteggerti da gravidanze non volute e -ma Olimpia Tarzia lo saprà?- dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Gli attacchi sono continui e durissimi e troppo spesso hanno il (manco troppo) tacito benestare della politica (e qua penso a
Formigoni, per esempio, e allo scempio della Regione Lazio e della proposta di legge Tarzia) e parlarne così tanto sembra quasi perdere di significato.
Come se noi donne fossimo delle pazze fomentate che non hanno altre cose a cui pensare, come se difendere ciò che già esiste (la 194, per intenderci) fosse una perdita di tempo davanti agli orrori quotidiani (questa cosa mi è stata detta da uno dei miei amici più cari e ancora non mi va giù).

Oggi ho letto la lettera di una donna apparsa sulla rubrica di Augias su La Repubblica, che racconta cosa ha dovuto subire in un ospedale pugliese.
Copio e incollo tutto da
qua, sperando che non sia un problema.
Voi firmate su Laicità e Diritti e fate girare, quando avete finito di maledire 'sta gentaccia. So che smettere di smadonnare per scrivere vi prenderà del tempo.
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La FIAT sta tentando di far tornare questo paese al medio evo, da Giovanotta l'appello lanciato da Micromega per cercare di fermare questa ennesima infamia, da far girare a tutti gli amici:

NO. PUNTO.



Giorgio Cremaschi: "bisogna risalire al fascismo per trovare un accordo di tale gravità e portata antidemocratica come quello sottoscritto da Cisl, Uil e Fiat per Mirafiori. Oltre a distruggere le condizioni di lavoro, cancella non solo il diritto allo sciopero ma il diritto dei lavoratori ad avere una rappresentanza democratica eletta. Un fatto senza precedenti nella storia della democrazia italiana".
(l'intervento)
La società civile con la Fiom: "Sì ai diritti, No ai ricatti". Firma l'appello di Camilleri, Flores d'Arcais e Hack

Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei lavoratori a organizzarsi liberamente.

Per questo ci sembra che la richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di tutti.
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Le ultime notizie da L'Aquila da Miss Kappa:

Basta poco


E basta poco. Basta una vecchio bruciatore che si rompe, per l'ennesima volta, in una vecchia casa non tua, lontana dalla tua vita,e che ti fa piombare nel freddo che non dovrebbe farti paura. Ché lo conosci bene il freddo. E pure le sofferenze. Basta un articolo su L'Espresso: un giornale che parla della tua esistenza, e di quella dei tuoi compagni di sventura. Ne parla bene, dopo ventuno mesi. Ne parla come ne parli tu. Da ventuno mesi. Ma leggerlo, vederlo su quelle pagine patinate, scorrere le parole con lo sguardo velato, è toccare con mano quella tragedia che ti ostini a volere superare. E, a volte, non ci riesci. E allora un amico posta su facebook le vecchie immagini della strada più bella della tua città, la strada nella quale abitavi.
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E a proposito della FIAT e del nuovo accordo che pretende di far firmare agli operai, Lia Celi svela nuovi accordi in programma:

Meno pause alla Fiat, si temono vampate di protesta


orari.jpg
Ha ragione Pietro Ichino: quello di Mirafiori è un buon accordo. Ha un solo difetto: servirà a produrre più auto Fiat, di cui nessuno sente il bisogno, nemmeno in Italia. Allora lasciamo a Mirafiori le cose come stanno e, per non sprecare un'intesa così ben fatta, applichiamola ad altre categorie da tempo bisognose di nuove regole. I giuslavoristi più illuminati hanno già tracciato alcuni scenari.
PARLAMENTARI
Grazie alle nuove tecnologie, il lavoro di deputati e senatori non è più usurante come negli anni Cinquanta, quando si votava alzando la mano o infilando faticosamente schede nell'urna. Pertanto Camera e Senato possono essere accorpati in una newco con un orario di nove ore per sei giorni lavorativi, nel quadro di una futura joint venture fra Parlamento italiano e Bundestag tedesco. Più che un attentato alla salute dei parlamentari, lo sarebbe per la salute degli italiani, se pensiamo a quanti danni potrebbe fare l'onorevole Scilipoti costretto a legiferare dal lunedì al sabato. La Federcasta sembrava disposta a discuterne, finché non si è accorta che si parlava di sei giorni lavorativi alla settimana, e non all'anno...

ESCORT
Grazie alle nuove tecnologie, la prostituzione non è più usurante come negli anni Cinquanta, quando i preservativi li produceva la Firestone e l'ardore dei settantenni andava risvegliato artigianalmente, senza l'ausilio di pillole blu. Questo tuttavia ha determinato un aumento spropositato dell'orario delle battone, che per soddisfare la domanda del mercato in certi casi sgobbano ben oltre le quaranta ore settimanali, senza contare gli straordinari malpagati, come sorbirsi le lezioni di Islam di un autocrate libico vestito da Sceicco bianco o l'ascolto forzato di un vecchio barzellettiere pelato. L'adozione da parte delle lavoratrici del sesso dell'intesa di Mirafiori, con riduzione di orario, rotazione dei turni di notte e aumenti di stipendio, sarà un passo avanti, anche se già la Federpapponi lamenta di essere stata scavalcata.
PUBBLICITARI
Grazie alle nuove tecnologie, il lavoro dei creativi non è più usurante come ai tempi di Mad Men, quando le campagne venivano concepite in riunioni no-stop a base di caffè e sigarette. Il computer, la rete e soprattutto il crollo dei prezzi della cocaina hanno reso tutto più facile e veloce. L'accordo di Mirafiori, che sostituisce la pausa di quaranta minuti per turno con tre pause di dieci, recepisce l'esigenza del copy moderno di scappare periodicamente in bagno per una riga corroborante; ora è obbligato a pipparsi tutto in un'unica pausa troppo lunga, sicché, quando torna in riunione, l'effetto è finito e il copy, in depressione da astinenza, inventa cose tipo l'ultima campagna Mercedes («al diavolo le conference-calls, i social network, il sushi del venerdì sera»), chiaramente frutto della mente di un pubblicitario milanese dissociato. Ovviamente la Federpubblicitarimilanesidissociati è in stato di agitazione.

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Da Chez Baghera la recensione del film a 3D Le cronache di Namia:

Le cronache di Narnia - il viaggio del veliero -

Lettrici che puzzate ancora di zampone, Lettori che a capodanno avete compromesso la vostra castità anale dopo litri di Ferrari e Unicum possibilmente mixati [bambini non rifatelo a casa]. Oggi, Baghi e consorte , sono andati ad inquinare l'aria del cinema Fulgor con i loro peti ancora pregni di cotiche e lenticchie per vedere -come da titolo- il terzo episodio delle cronache di Narnia, in 3D ( mica cazzi e fichi ). E allora parliamone. Per chi non sapesse la storia, vi fornirò un breve bignami :

4 bambini bipolari, un giorno, cadono in un armadio e si ritrovano in un mondo dove i castori parlano e i gufi ruttano ma non si sa come mai i piccioni continuano a cagare e basta. Il capo supremo è un leone con la voce di un eunuco e la criniera col sostegno. Come se tutto questo fosse normale come l'alito mattutino che sa di stalla trascurata, i nostri andranno e verranno da questo mondo come andrebbero dal callista di fiducia.
Veniamo alle bizzarrie del film che ci hanno fatto riflettere dopo la visione.
1 Iniziamo dal fatto che quando vengono catapultati a Narnia a cazzo di cane,magari mentre stanno espellendo con imbarazzo i residui dello sformato di porri , 2 ore dopo l'arrivo, i nostri vengono forniti di un completino (probabilmente esselunga) adatto all'occasione con tanto di reggiseno imbottito.
2 Non si capisce come i fanciulli passino in Narnia city o zone limitrofe ore,giorni,settimane mesi senza beauty case nè spazzolino da denti combattendo serpenti marini o tassi a scroto compatto e condividendo i letti senza uccidersi l'un con l'altro a causa dei reciproci aliti o sommersi dalle proprie cispe.
3 A causa della spiccata simpatia e dolcezza che associamo volentieri alle più barbare sedute di cagotto assassino, durante il film l'emozione più nitida che vi trasalirà sarà voler spellare a mano nuda l'orrida piccola Lucy dopo averla sottoposta a 10 sedute del toro di bronzo e averle disegnato l'albero genealogico di Massimo Moratti a morsi sul culo .
... Continua

Le stupende immagini di Dina Art:

Di Coloratissima:



Di Desert69:

Music Play

Un sorriso.....


Di Romantica Perla:

Tu

Sei un labirinto
d’intense emozioni
di sogni vissuti
di baci rubati
di sguardi felici
di maliziosi sorrisi.

Un labirinto sì,
tempestato di brio:
ed in te che fugge
l'anima mia.

Insieme a te
non c’è vergogna:
usarti mi serve
per essere
indulgente
col tuo corpo
là ancorano i miei baci
e la mia ansia
si annida
dov’è meraviglia
perdersi.

E quando la notte
arriva ti tocco
ti tocco piano
gradualmente
per illuderti

d’esser ancora
timida bambina.

di Romantica Vany
& King Lear


Di Oro Fiorentino:


versi di OROFIORENTINO


Da Vauro il commento sull'accordo proposto dalla FIAT:


La befana di Enteroclisma:

FINALMENTE !!!!!!

Era quello che mezza umanità aspettava:
il ritorno ad una vita normale.

THE DAY AFTER

Tardo pomeriggio.
Un'anziana signora, vestita in modo trasandato e con una vecchia scopa in mano, si presenta al posto di comando delle forze dell'ordine ...

...


Pillola del giorno: Natalino Balasso alle prese con il GPS


4 commenti:

DOLCI ACQUE DI TERRE BIANCHE ha detto...

blog molto interessante
anch'io sto' iniziando ad "aprire gli occhi su tante cose"
sia sul cibo che sull'energie rinnovabili
a proposito che ne pensi della publicità sul nucleare
vedi anche tu i messaggi subliminali che nasconde?

mi aggiungo come follower
e continuo a leggere
ciao

Marco Michele ha detto...

salve e complimenti per il blog!
proprio stamane sul 5 si parlava dell'opportunità di mostrare alle giovani generazioni i processi produttivi che portano "il prodotto finale" già macellato, affettato etc nei supermercati, in relazione anche al caso di un professore licenziato per aver fatto un esperimento in classe con alcuni conigli.
complimenti ancora per gli articoli che pubblichi,
a presto,
Marco
CN

nino malgeri ha detto...

Cara Dolci Acque, il messaggio ingannevole e subliminale che questi malfattori di industriali con la complicità di Chicco Testa ex ambientalista e con l'avvallo di Veronesi altro barone opportunista è penoso e subdolo, ma tanto il nucleare non passerà, l'uranio e il plutonio finiranno fra circa quindici anni, mi spiace solo per i soldi nostri che butteranno per iniziare a costruirle, una vera infamia.
A presto
Nino

nino malgeri ha detto...

Ciao Marco, grazie per i complimenti, si dovrebbe parlare sempre dei processi produttivi che ci fanno arrivare sulle nostre tavole la carne e il pesce, è scandaloso come le industrie alimentari nascondano e occultino queste notizie, ho la speranza che sempre più persone si documentino in rete, la nostra vera e unica fonte di informazioni.
Un caro saluto
Nino