Albert Einstein.
A tal proposito Alessandro Ingegno dice:
Il Venus Project è un nuovo disegno sociale, illustrato all’interno del documentario Zeitgeist Addendum, proposto come alternativa al sistema attuale del mondo industrializzato.
I pilastri su cui si basa il piano Venere sono: l’utilizzo infinito delle fonti di energia rinnovabili ed in generale di risorse sostenibili, l’alta tecnologia e la mobilità sostenibile al servizio dell’uomo.
Il Venus Project parte dal concetto che al giorno d’oggi abbiamo a disposizione le risorse necessarie per dare casa a chiunque, per costruire ospedali e scuole in tutto il mondo, per le migliori apparecchiature e laboratori, per insegnare e condurre ricerche mediche. Abbiamo tutto questo ma il problema è che veramente poco di quello che viene prodotto nella nostra società è nemmeno minimamente sostenibile ed efficiente. Il sistema attuale si basa sulla scarsità delle risorse, allo scopo tenere alto il prezzo di mercato in base alla teoria della domanda e dell’offerta.
Il progetto Venus si propone di eliminare le cause dei problemi alla radice, a partire cioè dalla natura umana e dai suoi comportamenti. Eliminando quei processi che producono egoismo, fanatismo, avidità e corruzione, che si acquisiscono all’interno della società, non in maniera innata. Affinché le persone traggano vantaggio gli uni dagli altri
Per la visione integrale del film: ZeitGeist Future by Design
Per comprendere ancora meglio il concetto di futuro è utile approfondire la conoscenza, e la tecnologia ci permette di spaziare su numerosi concetti, dal sito del movimento Zeitgeist:
Tecnologia
Quando consideriamo la rilevanza delle nostre strutture sociali e ideologiche nella società, molto spesso vediamo i governi, politici e corporazioni come guide per le istituzioni organizzative responsabili per la qualità della nostra vita. Questo è certamente vero… ma solo fino a un certo punto. Col passare del tempo, gli esseri umani sono diventati sempre più coscienti della natura, i suoi processi, e quindi sono stati capaci di derivare inferenze su come imitare la natura in tutta la sua gloria creativa..
Il risultato è stato la Tecnologia, che separa gli uomini dalle altre specie in quanto a funzionalità. Abbiamo l’abilità di creare in ambiti molto vasti. Se non vogliamo pulire le fogne, possiamo creare una macchina che lo faccia per noi.
All’inizio dell’Era Industriale, la stragrande maggioranza delle persone lavorava in fabbriche. Oggi, l’automazione comprende il 90% di quasi tutte le industrie. Questo ha sostituito il lavoro delle persone e creato un vasto e artificiale settore di industria di “servizi” per mantenere gli uomini nel sistema del lavoro salariato.
Questa evoluzione ci può dire molte cose. L’implicazione è che l’automazione è costantemente in lotta con il ruolo del lavoro umano. Questo non significa che gli uomini non avranno “nulla da fare” nel corso del tempo. Proprio il contrario… questa implicazione porta alla liberazione dell’umanità dai lavori che non hanno interesse nel portare avanti, così avranno modo di impegnarsi in ciò che gli interessa davvero. A margine: è importante far notare come la società oggi assume un atteggiamento davvero negativo verso l’umanità, supportando la credenza secondo la quale se gli uomini non sono “richiesti” per fare qualcosa, passerebbero il loro tempo a non fare nulla. Questa è una propaganda assurda.
In una vera società, non ci sarebbe alcuna differenza tra “lavoro” e “divertimento”, in quanto gli uomini dovrebbero essere liberi di impegnarsi in tutto ciò che ritengono rilevante. In altre parole, considera la curiosità e l’interesse di un bambino. Lui o Lei non sa neanche cosa sia il denaro… devono essere motivati dal denaro per andare ed esplorare/creare? No. Hanno uno speciale interesse e lo seguono senza richiedere riconoscimenti. Infatti, i più grandi contribuenti alla nostra società, come Einstein, Newton o Galileo, hanno fatto quello che hanno fatto senza interesse per il denaro. L’hanno fatto solo perché lo volevano. L’atto del fare e contribuire era il loro riconoscimento.
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The times they are a-changin'
"I tempi stanno cambiando" cantava profeticamente Bob Dylan nel 1964, appena pochi anni prima della rivoluzione culturale che nessuno si aspettava avrebbe cambiato così rapidamente la storia e la visione del mondo.
Io ho la sensazione che oggi ci troviamo, contrariamente a quanto sembrerebbe guardando la tv, in una situazione simile a quella raccontata nelle parole di Dylan.Girando l’Italia per i miei incontri respiro una crescente sete di verità.
La stanchezza e lo scoraggiamento che hanno paralizzato il nostro paese negli ultimi anni si stanno rapidamente traformando in una straordinaria energia di rinnovamento dal basso, capace di mobilitare le parti più attente e sensibili della nostra società e anche di coagulare ampi consensi quando sa mostrarsi credibile nelle proposte.
Backminster Fuller scrive: "Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta". E' questo che sta avvenendo nel nostro paese, nonostante l’assordante silenzio delle tv al proposito!
Certo, la situazione italiana è difficilissima. L'Italia è un paese in ginocchio, con problemi difficili da risolvere perché frutto di scelte folli stratificatesi nei decenni. Basti pensare alla cementificazione selvaggia che devasta il nostro territorio, alla disoccupazione giovanile che è ormai al triplo della media europea, ai danni alla salute provocati dagli inceneritori e da una mobilità insostenibile, all'assurdità delle enormi spese militari a fronte di tante emergenze sociali...
Però esiste anche “un’altra Italia”, sempre più consapevole!E non mi riferisco solo ai 4 milioni e 400mila attivisti che operano nel volontariato e che con il loro impegno quotidiano tengono in piedi questo paese nonostante le scelte scellerate della nostra classe dirigente. Credo che anche fra la gente comune non ci sia bisogno di andare tanto lontano per trovare persone che sognano un paese più onesto, accogliente, solidale.
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A proposito di futuro, sul versante energetico la lobby del nucleare finanzia una campagna pubblicitaria milionaria per convincere i cittadini sulla bontà dell'atomo, Mario Agostinelli anticipa quello che si prevede per l'anno in corso:
L’anno nucleare prima del referendum
È utile ricordare che la Legge n.99 del 2009 e il decreto legislativo 31/2010 prevedono l’adozione di ben 34 provvedimenti per definire tutte le norme tecniche ed amministrative relative alla regolamentazione della pianificazione, progettazione, autorizzazione ed esercizio degli impianti elettronucleari in Italia. Entro il 23 giugno 2010 avrebbe dovuto essere approvata la strategia nucleare. Tuttavia il 13 dicembre scorso, Sara Romano, direttore generale del Ministero per lo Sviluppo economico retto per un semestre da un Berlusconi in tutt’altre faccende affaccendato, ha ribadito per l’ennesima volta che la strategia “è a buon punto”, ma non è ancora pronta. Le delibere CIPE sulla tipologia degli impianti avrebbero dovuto essere pronte per metà febbraio 2010. Sono invece state presentate alla Conferenza Stato-Regioni il 16 dicembre, senza ricevere un parere vincolante visti i difficili rapporti tra i territori e il centro (solo 4 Regioni, tra cui la solita solerte Lombardia di Bossi-Formigoni hanno dato via libera ai reattori di III generazione).
Nel 2010 è giunto in porto solo lo statuto dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, ma ancora il governo non è riuscito a completare le nomine del suo vertice. Rimane entusiasta della sua futura funzione l’incompetente Umberto Veronesi che, messone a capo, sproloquia dicendo che dormirebbe con un contenitore di scorie sul comodino e che nel 2150, esauriti tutti i fossili, rimarrà in campo solo l’inesauribile (?) uranio. Inoltre manca la mappa per il deposito delle scorie, lo schema di copertura finanziaria e assicurativa per gli operatori, e manca all’appello la campagna nazionale di comunicazione e sensibilizzazione prevista dalla legge (art.25 comma 2). Vista la latitanza delle istituzioni, le imprese si sono già mosse autonomamente e il 19 dicembre è partita la campagna del Forum Nucleare di Chicco Testa (budget di sei milioni di euro).
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Altre nefandezze questa volta nel campo medico, Chiara Manganelli segnala questo video sui complotti delle multinazionali del farmaco, l'invenzione delle malattie, si consiglia la visione di tutti i video collegati:
Ancora nefandezze, Miss Kappa racconta le vicissitudini da terremotata a L'Aquila:
Si ricomincia
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Passiamo alle miserie di casa nostra con il Cavaliere ancora inchiavardato alla poltrona, una bella iniziativa del blog Donne Pensanti da far girare nel web, per strada, nei posti pubblici:
Appello per chiedere le DIMISSIONI di Silvio Berlusconi
Donne Pensanti chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi e del suo esecutivo.
Se è evidente che oggi come donne e come associazione che tutela la rappresentazione delle donne, non possiamo tacere lo scempio compiuto ancora una volta nei nostri confronti, deve essere altrettanto chiaro che l’inadeguatezza di Berlusconi a governare l’Italia, con gli scandali sessuali degli ultimi giorni è solamente arrivata ad un punto culminante e finale.
- L’incapacità di governare di Berlusconi è tale da avere ormai intaccato la credibilità del nostro paese sul piano internazionale: traspare dalla sua totale mancanza di senso dello stato, dalla gestione personalistica della cosa pubblica, dalle sue ripetute gaffes, nonché dai numerosissimi capi d’accusa che gli vengono imputati come il concorso esterno in associazione mafiosa, la concussione e il favoreggiamento della prostituzione minorile. Berlusconi ha da tempo perso ogni senso del limite, trascinando l’intera nazione, grazie alla collusione di una fedelissima corte di vassalli pronti a tutto pur di ricevere i suoi favori, in un declino di proporzioni enormi, per recuperare il quale saranno necessari molti anni e molte, profonde trasformazioni.
- Gli scandali sessuali di questi giorni sono solo gli ultimi di una smisurata serie. Nel corso degli anni del suo governo – con un’impennata decisa negli ultimi due, davanti ai nostri occhi si è delineato un quadro scioccante, i cui protagonisti e dettagli non cessano di emergere – non certo perché, come vorrebbe farci credere , è un perseguitato/ intercettato/spiato- ma perché si tratta di un giro di proporzioni tali che è impossibile, nonostante i mezzi dispiegati, comprare il silenzio di coloro che hanno visto e sentito. Una domanda sorge, a questo punto, più che legittima: chi governa l’Italia mentre il Capo del Governo e tutti i suoi Ministri sono impegnati a coprire le nefandezze di colui che non è nemmeno più in grado di comprarsi una credibilità pubblica?
- La misoginia di Berlusconi è tale che gli ha fatto sottovalutare il pericolo degli scandali, eppure sono proprio le donne che iniziano a parlare: prima Veronica Lario con la sua lettera profetica, poi Patrizia D’Addario con la sua rabbia, poi le varie Noemi Letizia, Barbara Montereale, Ruby, Nadia Macrìi, che perdendo di vista per un istante scaltrezza e cinismo si sono impasticciate rivelando, forse loro malgrado, ciò che sapevano. Ma è una storia fatta anche della determinazione e della serietà di donne come Annamaria Fiorillo e Ilda Boccassini che sfidando l’omertà e usando gli strumenti della giustizia stanno contribuendo all’affondo degli ultimi colpi definitivi.
Sempre a proposito del Caimano la similitudine con Youporn e Silvio da Byoblu:
YouSilvio.Com
Benvenuti nella Repubblica del Bunga Bunga. Gli italiani sono impazziti per YouSilvio. Passano le ore davanti alla televisione, sui giornali e su internet a masturbarsi. Scelgono la categoria che più li attizza, e ce n'è davvero per tutti i gusti, e poi sbavano come gli adolescenti di 30 anni fa sui cataloghi del Postal Market.
Chi è appassionato di anal clicca su Ruby. Chi preferisce la blonde va dritto nel canale di Noemi. Se siete gay, Signorini vi attizzerà non poco. Nella categoria shemale regna incontrastata la De Filippi, se amate i pompini (con perversione igienica) la Minetti è un must, mentre se vi eccita l'interracial Maristhelle non mancherà di attirarvi come api sul miele.
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Il commento di un magistrato su questa turpe e ignobile vicenda, Da Felice Lima:
L’inevitabile punizione della storia
Io e mia moglie siamo entrambi magistrati e prestiamo il nostro servizio da venticinque anni in Sicilia.
In passato accadeva che solo negli ambienti più torbidi del malaffare e della criminalità più odiosa i magistrati (e dunque anche noi) venissimo apostrofati con espressioni ingiuriose – tipo “sbirro”, “curnutu”, e altre – da chi, essendo un criminale, ci teneva a marcare una differenza per così dire ontologica con chi, nel suo universo di riferimento, serviva il nemico: cioè, lo Stato.
E tuttavia, anche questi criminali e anche i peggiori di loro pronunciavano le ingiurie solo quando parlavano fra loro o in ambienti in cui fosse condiviso il loro sistema diciamo così valoriale.
Perché in qualunque altro posto diverso da una suburra anche i più squallidi ceffi si riferivano ai giudici con un rispetto formale magari insincero ma consapevole del fatto che il vivere in una società vagamente civile o almeno aspirante civile o, come direbbe Cetto, qualunquemente civile impone di fingere un certo almeno minimo rispetto per lo Stato.
Da alcuni anni a questa parte, invece, il linguaggio tipico dei più squallidi ceffi delle peggiori suburre è in uso al Capo del Governo e va in onda su tutti i mezzi di comunicazione in tutti gli orari e a preferenza in quelli di punta sulle televisioni generaliste.
Dunque, io e mia moglie ci troviamo costretti a vietare l’uso della televisione – e sommamente negli orari dei vari telegiornali – ai nostri figli adolescenti, per evitare che le loro anime semplici risultino disorientate su una delle idee che i genitori in qualche modo gli hanno inculcato: che i magistrati sono al servizio dello Stato e svolgono un lavoro onorato.
Né sarebbe sensato smentire il Presidente del Consiglio dinanzi ai nostri figli, perché sembra evidente che, se il Presidente del Consiglio, al pari di qualunque incallito criminale, dice che i magistrati sono nemici dello Stato, ogni persona semplice sarà indotta a pensare che non si possa sfuggire all’alternativa consistente nel fatto che, se il Presidente del Consiglio avesse ragione, i magistrati sarebbero davvero l’antistato, ma, se avesse torto, allora senza dubbio l’antistato sarebbe lui. Ed è difficile dire quale delle due alternative sia la peggiore.
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Ecco il riassunto delle puntate precedenti redatto da Andrea Scalzi:
Turpi postriboli disgustosi
di Andrea Scanzi
Pensavate che il fondo fosse stato toccato. E invece.Ricapitolando: giovedì scorso, Daniela Santanché imita Darth Vader che imita Stielike ai Mondiali dell’82. Ad Annozero, sguainando un ammiccante pelo nella narice sinistra e il consueto fascino prognatico, la Pasionaria del Poltronismo rampogna con dovizia gli anti-berlusconiani, ricordandoci che non esiste alcun Rubygate e siamo tutti dei minchioni.
Lo sfogo sembra coincidere con l’acme di un crescendo attraverso cui i pretoriani del Sire intendono smontare le prove, apparentemente inconfutabili, relative alle cene con le ragazze del quartiere dell’Orgettina (non è un refuso). Di lì a poco, si assiste invece a un’ulteriore accelerazione.
La mattina dopo Annozero, Lady Santadeché abbandona Agorà, il pacatissimo spazio di RaiTre condotto da Andrea Vianello, l’uomo più tranquillo del mondo. L’intervento della caricatura di Donna Rachele è così eccessivo da indurre Giampiero Mughini, non esattamente un dipietrista, a gridarle: “Ma in quale angolo di zoo….”. Lady Santadechè, esalando le solite frasi d’ordinanza, tutte rigorosamente senza senso, lascia lo studio. Lasciando un vuoto paragonabile al giorno in cui Lupetto Mannari disse addio al Milan.
Più o meno contemporaneamente, Paolo Liguori, una delle 712 dimostrazioni viventi su come il Sessantotto abbia lasciato propaggini appena diverse dai desideri iniziali di Mario Capanna, ci ricorda che viviamo in uno Stato di polizia e che i pm di Milano sembrano i comunisti della Germania dell’Est nel film Le vite degli altri. Del suo intervento, pleonastico come tutti gli interventi di Liguori, non colpisce tanto la facilità con cui se ne potrebbero smontare i contenuti, ma il fatto che un capolavoro venga biecamente citato per motivi para-politici. Da persone che, oltretutto, magari quel film neanche l’hanno visto (infatti suole citarlo anche la Santadechè).
In mezzo a siffatto sfoggio di Libertà Intellettuale da Discount, si staglia – come un fagiolo lesso all’orizzonte – il Prode Luigi Amicone. Il direttore di Tempi, l’unica pubblicazione che ha più pagine che lettori, arriva a paragonare Berlusconi alle adultere lapidate in pubblica piazza (da quei cazzoni degli islamici, magari). Amicone, come d’uopo (?), ci stupisce con la sua conclamata profondità afasica. Forte di un bigottismo secondo solo a quello di Casini (l’antiabortista) e memore dei dettami del maestro di aperture mentali Baget Bozzo, Amicone The Man avverte un desiderio tale di arrampicata sugli specchi da tratteggiare un impenitente lussurioso quale novello martire dei moralisti. E’ vero: Amicone che parla di sesso è un’astrazione assoluta. Forse però persino lui, stavolta, ha esagerato. A meno che non valga la regola per cui Hannibal Lecter sia solo una vittima delle diffamazioni dei giornalisti vegani.
Non manca l’ennesimo attacco ischemico di Vittorio Sgarbi; prima tratta la Melandri come una reietta, poi dà del “mafioso” a Peter Gomez. Ah: Sgarbi, quello per cui Caselli era un professionista dell’antimafia, dà del mafioso a Peter Gomez. Come se Nadia Macrì desse della zoccola a Rosy Bindi.
Domenica gira voce che il governo voglia abbassare la soglia della maggiore età, con effetto retroattivo (tripudio tra i pedofili). Sembra una battuta: sembra. Lunedì circola la leggina ad personam per lasciare in mutande i pm. Non sembra una battuta: infatti non lo è.
Nel frattempo, in ogni angolo di mondo, lo zimbellamento è a tappeto. Persino in Uganda, usata ingiustamente come metro di paragone quando qualcuno era ancora comunista, si sentono quasi la versione terrena delle utopie di Thomas More.
In serata, torna Lady Santadechè. Stavolta da Enrico Mentana. In una delle sue molte battute che non fanno ridere, la comica-massaia Littizzetto le aveva consigliato di andare al Tg de La7 a mostrare il dito medio (uuuuuh, qual cipiglio satirico).
... Continua
L'intervento di Maurizio Crozza sui festini di Arcore a Ballarò è spassosissimo:
Il blog Dalle8alle5 svela i retroscena su pompette e affini ad Arcore:
Mia madre, a distanza di 50 anni, ricorda ancora con imbarazzo quel che io, tenera frugolina ancora incerta sulle gambette, chiedevo a perfetti sconosciuti incontrati per strada, robe tipo: signore, ma tu sei ricco? signora, ma perché hai i capelli un po’ neri e un po’ gialli?
La mia curiosità non conosce remore e nemmeno savoir-faire; per dirne una, quasi ventenne mi sono giocata un probabile marito della Milano bene, all’epoca tirocinante in pronto soccorso, perché, nel bel mezzo di una pomiciata sotto le stelle, gli ho chiesto a bruciapelo: ma quando amputate un arto, poi dove va a finire?
Il tirocinante, nonostante ci fossero stati tra noi ben sei mesi di splendida liaison amoureuse, mi scaricò la sera stessa. Però prima rispose alla mia domanda.
Quindi non c’è da meravigliarsi se nella mia testa ronzano sempre quesiti, spesso improvvidi. Di uno di questi sono riuscita a venirne a capo, finalmente!, ieri sera quando ho trovato in Rete un vecchio amico, soggetto perfetto perché barone ospedaliero, dotato di cultura enciclopedica e curioso più di me.
Gli ho chiesto: ma se il silvio è stato operato di un tumore alla prostata anni e anni fa, mi spieghi com'è possibile che abbia ancora erezioni?
Risposta: ma dài, lo sanno tutti, ha una pompetta, cioè una pompa interna peniena.
Incredula, ho cercato su Google e sì, tale Gianni Barbacetto, giornalista, l'ha effettivamente detto a Rai3, durante la trasmissione Agorà del 18.01.2011.
Le domande di Pyperita sulla cultura televisiva:
Lo sapevate?
foto sparklystardust
Misurate la vostra cultura:
- Chi ha vinto l’ultimo concorso di Miss Italia?
- Come si chiama almeno uno dei partecipanti del GF 11?
- Su quale canale va in onda il programma Mistero?
- Quanti cuochi ci sono alla Prova del Cuoco?
- Conoscete il nome del cane di Alfonso Signorini?
- Dove si terrà l’ultima isola dei Famosi?
E quindi inadatti a vivere in questo Paese e condannati ad evidente infelicità.
Le immagini delle amiche blogger, da El3onor3:
Da Oro Fiorentino:
Da Solesenzanuvole:
Da Kay Blu:
Da Rosa rossa_3:
Le ultime notizie raccontate da Vauro:
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