mercoledì 23 dicembre 2015

Cannabis aspetti economici del suo ripristino.



Cannabis aspetti economici del suo ripristino.
(Tratto dal libro: Cannabis i mille usi di una pianta miracolosa di Chris Conrad studioso e ricercatore della cannabis )

Quando si potrà  nuovamente avere accesso alla cannabis emergerà una nuova branca dell'industria della salute e delle concessioni che genererà miliardi di dollari di nuovo capitale per l'intera economia. Le implicazioni vanno considerate sotto diversi aspetti: personale, sociale ed economico. Molti potranno coltivare da soli la propria medicina, con un risparmio di miliardi di dollari. I benefici per la società nel suo insieme si manifesteranno in una ampia varietà di profitti sociali ed economici alla rilegalizzazione della cannabis. si registrerà una diminuzione dei comportamenti distruttivi, come l'abuso di alcool, di tabacco e di droghe pesanti, e una minore aggressività e violenza sociale. Le compagnie di assicurazione risparmieranno molto quando la gente sarà in grado di curarsi da sola con la canapa, invece di pagare dottori e farmacisti per costose medicine sintetiche che a volte funzionano a volte no.
Ma da dove arriverà tutto questo denaro? I trafficanti di droghe legali (le grosse compagnie farmaceutiche) e i trafficanti di droghe illegali dovranno fronteggiare un riassetto delle loro finanze, e diminuiranno anche i soldi che finiscono nelle tasche della polizia. Dall'altra parte i coltivatori potranno produrre canapa della migliore qualità e si aprirà il mercato dei produttori di rimedi naturali a base di canapa.
Molti dei farmaci più costosi oggi in commercio dovrebbero curare disturbi che sono stati risolti efficacemente dalla cannabis. Un tempo, non più tardi dei primi decenni del nostro secolo, la cannabis aveva il suo posto nel catalogo di tutte le principali compagnie farmaceutiche: Parke davis, Eli Lilli, Merck e Burroughs Wellcome; era l'ingrediente di diverse medicine di uso comune, come lo sciroppo per la tosse Piso's e il Neurosine. Fino al 1937, tutte le fistole, le fibrosi e i calli si curavano con un impacco di questa erba o con i suoi estratti.
Si può calcolare già che la cannabis e i suoi derivati sostituiranno, a tutto vantaggio della salute dei consumatori, più di metà delle prescrizioni di Diazapam (Valium), Librium, Thorazina, Stellazina ecc. Al presente, la cannabis è il miglior prodotto per asciugare la salivazione nelle operazioni dentistiche. Se fosse legale, potrebbe rimpiazzare la tossica Probhanthine della Searle & Co. La cannabis è stata impiegata con successo come antidepressivo, sedativo/ipnotico che concilia il sonno e come pre-anestetico nelle operazioni chirurgiche moderne, di nuovo al posto del Valium.
In una serie di studi condotti negli anni settanta, sono stati isolati due principi attivi della cannabis che si sono dimostrati molto efficaci nell'arrestare i colpi aplopettici artificialmente provocati in animali da laboratorio (operazioni aberranti per noi che siamo contro la sperimentazione sugli animali), con effetto quindi analogo alla difenil-idantoina, in commercio negli USA come Dilantin. l'unico trattamento dell'AIDS che abbia dimostrato la stessa efficacia della cannabis per eliminare la nausea è il Zoran americano. richiede una visita specialistica, costa 600 dollari al giorno e comunque non stimola l'appetito.
Perchè le compagnie farmaceutiche non hanno cercato di ottenere dal governo la possibilità di usarla? Il dott. Lester Grinspoon lo spiega così:
"Perchè non ci possono guadagnare abbastanza. In nessun modo. In America i nuovi farmaci nascono solo quando una compagnia farmaceutica viene a conoscenza di un composto chimico con un particolare effetto scoperto da qualcuno. Allora lo sperimenta e poi decide se è il caso di produrlo. si tratta di un investimento che va dagli 80 ai 100 milioni di dollari per preparare una medicina che può essere venduta in farmacia, così però la compagnia si assicura il brevetto e l'esclusiva della produzione per diciassette anni, il che gli garantisce notevoli guadagni. come potrebbero fare un'operazione del genere con la cannabis?".

Infatti, quando fu scoperto un agente capace di collegarsi ai ricettori del THC nel cervello umano, le compagnie farmaceutiche espressero il loro vivo interesse per il brevetto di farmaci di sintesi che sfruttassero la nuova scoperta. Il capo chirurgo di Bill Clinton, il presidente degli Stati Uniti, si espresse in favore della cannabis naturale nel 1992 e poi ancora nel 1993, e le compagnie farmaceutiche rumoreggiarono. Dopo pochi anni fu annunciata l'intenzione di di rendere più accessibile la pillola del THC sintetico, sul mercato dal 1985.
Tuttavia, anche gli uomini del governo di Clinton non sono stati più umani o compassionevoli dei loro predecessori, e le compagnie farmaceutiche hanno avuto modo di rafforzare il loro controllo del sistema sanitario. 

Nessun commento: