sabato 20 agosto 2016

Vissani contro i vegani: Sono una setta, come i testimoni di Geova. Li ammazzerei tutti”




di Simona Mazza

Il celebre cuoco Gianfranco Vissani, ospite di Onda Estate (La 7 ), si è lanciato in una cruda filippica contro i vegani e i cultori della cucina sperimentale “molecolare” Casus belli, il vis a vis con il collega Davide Oldani, inventore della "cucina pop", (definita come uno stile di vita). Il cuoco di Massimo D'Alema, (abituato a cucinare frittate per il padrone), ogni qualvolta apre bocca mostra evidenti limiti culturali, per cui non ci stupisce il fatto che ignori possibilità alternative alla cucina e all'alimentazione tradizionale. Per tali motivi, cercheremo di spiegare in maniera razionale e ragionata i concetti banditi semplicisticamente da Vissani, poiché il cuoco, al di là dell'invettiva non è riuscito ad argomentare le ragioni del suo ribrezzo in maniera lucida.

Chi è Davide Oldani. Allievo di Alain Ducasse e Gualtiero Marchesi, Oldani ha inventato la cucina Pop, una cucina capace di trasformare in arte i cibi e gli ingredienti "poveri". Sua la gustosissima "Cipolla caramellata", piatto simbolo per equilibrio dei contrasti: una cosa pop che prescinde da prezzi e costi. Oldani ha dichiarato "Lo Chef esprime un’arte effimera, non si può confrontare la cucina con l’arte figurativa“. Il concetto non fa una piega: la cucina è arte e creare partendo da ingredienti umili è ancora più artistico. Ma Vissani non comprende.

Cucina molecolare: di cosa parliamo? "La cucina molecolare è una scienza che, partendo dall’osservazione del comportamento molecolare dei cibi durante la preparazione, permette di trasformare la struttura molecolare degli alimenti senza fare uso di sostanze chimiche additive.

Questo tipo di cucina offre la possibilità di scoprire nuovi sapori e nuovi piatti che risultano di particolare interesse e dal punto di vista dietetico e degli abbinamenti". (Font alimentipedia.it) Anche questa spiegazione non fa una piega eppure anche la scienza in tavola fa storcere il nasone al buon Vissani.

Se la modernità espressa da Oldani ha fatto rabbrividire il cuoco di D'Alema, il concetto olistico di alimentazione Vegan lo ha fatto trasalire più di Linda Blair nell'Esorcista. "Che mi fai, come i vegani?” – ha ringhiato Vissani – “Ma quale stile di vita, dai, è una tua cucina!”.

I due hanno poi polemizzato sulla cucina a bassa temperatura, sulla quale un Vissani esagitato come pochi ha ululato "Con questa cucina mangiamo il capretto a basse temperatura, quando invece è tiepido. Lo stesso vale per lo stinco, la guanciola, il pollo. Vengono cotti due volte e questa cosa non la sopporto, perché vuol dire che non siamo più all’altezza di cucinare un pollo. Abbiamo queste cucine moderne a induzione e con controsoffitti aspiranti, poi non se po’ fa’ un cazzo! Non sappiamo fare più un cazzo!".

Il raffinatissimo Lord, nel parossismo del delirio, ha concluso l'intervento insultando i vegani: "Sono una setta, come i testimoni di Geova". Immediata la risposta di Oldani “Non dire stupidate”. “E invece è vero” – ha proseguito il cuoco umbro – “Io li ammazzerei tutti. E intendo i vegani, non i vegetariani. Anche Pitagora era vegetariano, ma mangiava uova e formaggio. I vegani sanno benissimo che il pane che comprano ha il miglioratore, cioè un estratto del pancreas del maiale". A dare man forte a Vissani, anche Carlo Cambi, autore de “Il gambero rozzo” (il titolo è tutto un programma): “Sono d’accordo con Vissani. Dopo la P2, avremo la V2".

Interessante il discorso dello sterminio.... La violenza insita nelle parole dei due personaggi è stata spiegata in poche righe dal senatore vegano Lello Ciampolillo (M5S) che in un post su fb ha scritto: "Le proteine animali, oltre a provocare gravi malattie, generano un' aggressività notevole. Ecco a voi il #nazionnivoro Vissani. Quello che ammazzerebbe tutti i vegani. Vissani, se sei carnivoro come dici, ti invito a visitare un mattatoio e se hai il coraggio porta con te i tuoi figli/nipoti. Il futuro dell'alimentazione è #vegan, il passato è il #nazionnivoro Vissani".

A questo punto parliamo di carne. A partire dalla seconda metà del Novecento il consumo globale di carne è aumentato di 5 volte: secondo le statistiche della FAO aggiornate al 2007, nel mondo vengono uccisi per scopi alimentari oltre 56 miliardi di animali ogni anno, esclusi pesci e altri animali marini. Sempre secondo la FAO, ben 795 milioni di esseri umani non hanno abbastanza da mangiare. Per sfamare gli onnivori occidentali, sono nati gli allevamenti intensivi su scala industriale, ma la loro crescita si sta rilevando sempre più incompatibile con i ritmi naturali terrestri. Oltre al disboscamento massiccio per far pascolare gli animali, si stanno alterando infatti i delicati equilibri naturali. Basti pensare che le emissioni di gas dei bovini sono tra le principali cause dell'allargamento del buco dell'ozono. La zootecnia ha un ruolo centrale nel dispendio di risorse alimentari e idriche, tanto che nel 2006 la FAO pubblicó il documento Livestock’s Long Shadow, in cui veniva valutato l’impatto globale del settore zootecnico sugli ecosistemi naturali. L’analisi concludeva affermando "l’allevamento emerge come una delle prime cause dei più gravi problemi ambientali".

Gli onnivori sono al corrente di ciò? Si, ma se ne infischiano. Gli onnivori sono al corrente della sofferenza degli animali? Si, ma se ne infischiano altrettanto. Gli onnivori sono al corrente del fatto che se si sottraessero terre agli allevamenti, per favorire al loro posto l'agricoltura, si potrebbero sfamare tutti gli abitanti de pianeta? Si, ma se ne infischiano. Gli onnivori sanno che mangiare animali può provocare danni alla salute, cibarsi di frutta e verdura al contrario non uccide nessuno? Si, ma se ne infischiano. Gli onnivori non riescono a pensare che al loro benessere, certi di essere i padroni del Pianeta in quanto esseri pensanti, ergo darwinisticamente superiori. In nome della supremazia specista, si è addirittura arrivati a sottoporre l'alimentazione al regime dittatoriale governativo. Basti pensare alla proposta di legge denominata "Introduzione degli articoli 572-bis e 572-ter del codice penale, concernenti il reato di imposizione di una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita a un minore di anni sedici (3972)" presentata ufficialmente l’11 luglio scorso dall’onorevole Elvira Savino di Forza Italia.

Così invece di vietare il cibo/spazzatura, distribuito anche nelle scuole di ogni ordine e grado, si intende perseguire chi vuole alimentare i propri figli con i prodotti della terra. Per farlo, stanno mettendo in atto una sottile propaganda mediatica, e il botta e risposta tra Vissani e Oldani è stato volutamente pensato per boicottare chi si oppone a ciò. Anche perché i vegan si oppongono alle multinazionali alimentari e farmaceutiche, quelle che tengono "per le palle" chi governa, quelle che fanno Pil. Purtroppo da qualche tempo si legifera in modo schizofrenico su ogni cosa, ma la proposta di legge supera ogni limite, pregna com'è di sfacciata repressione. Essa dovrebbe indurci a riflettere sul totalitarismo del potere governativo sulla vita di ognuno e se fossimo meno ottusi, dovremmo informarci di più, guardare meno TV di regime e soprattuto ribellarci a certi meccanismi perversi. Precisiamo che ogni regime alimentare è imposto: sono i genitori a scegliere il cibo, a cucinarlo e a offrirlo ai bambini. Peggio di questa coercizione c’è il regime in piena regola come nel nostro caso.

Conclusioni Il veganismo è un modo di vivere rivoluzionario, poiché esprime concretamente un rifiuto netto a qualsivoglia sfruttamento, supremazia ed assassinio di animali. Vietare o soltanto boicottare questa scelta di vita e' una follia, ne è prova l'abominio commesso dai genitori onnivori, quelli che portano i figli da Mac e che nell'obesità dei figli vedono solo l'espressione del loro malato benessere.

E ancora su questo demente pseudo chef la lettera aperta di Carmen Luciano:


°° Lettera aperta a Gianfranco Vissani: ti spiego perchè io, vegana, invece ti lascerei vivere °°


Pubblicato da Carmen Luciano


In data 19 Agosto 2016 lo chef Gianfranco Vissani, ospite nello studio del programma “In Onda” sul canale La7, ha avuto un attacco di vegefobia.
Ha espresso il suo disprezzo nei confronti dei vegani dicendo di loro che “sono una setta, come i Testimoni di Geova”. Ha inoltre rincarato la dose dichiarando apertamente
<<li ammazzerei tutti>>.

Dal momento che mi sento chiamata in causa essendo vegana e dal momento che reputo debba cessare al più presto questo odio gratuito nei confronti di chi, come me, non mangia animali ho ritenuto opportuno scrivere due righe allo chef.
Spero che il mio messaggio possa arrivare chiaro al diretto interessato e a chi, come lui, ci detesta così tanto.





Caro Gianfranco Vissani.
Faccio una piccola premessa.
Nonostante sia solita dare del lei alle persone che non conosco come forma di rispetto, dal momento che è stato espresso il desiderio di ammazzare tutti i vegani mi avvalgo della facoltà di non elargire rispetto gratuito a chi non ne ha nei miei confronti.
Per questo motivo ti darò del tu.
Con la presente lettera aperta che pubblico con la speranza che possa arrivare fin sotto ai tuoi occhi, ci tengo a farti riflettere un po’ su quanto hai avuto il coraggio di dire in tv davanti agli spettatori di tutta Italia.
Per prima cosa, consiglio spassionato, la prossima volta che vorrai gettar fango su persone che hanno intrapreso un percorso di vita etico ben lontano dal tuo, fallo magari in modo autentico e personalizzato.
Dire che “i vegani sono come i Testimoni di Geova“, oltre ad essere per niente vero, è ormai una frase talmente banale, sentita e risentita così tante volte, da far quasi sanguinare le orecchie.
Ti ho mai suonato al campanello la domenica mattina?
Io o qualche altro vegano ci siamo mai presentati davanti alla tua porta vestiti old-fashioned per porti quesiti esistenziali mentre magari dovevi ancora pettinarti o lavarti la faccia?
No. Non è mai successo.
Questo perchè il veganismo non è uguale al credo che ruota intorno alla figura di Geova.
Per testimoni si intende coloro che hanno visto cose che in pochi hanno avuto modo di vedere e che si impegnano a riportare con veridicità agli altri ciò che hanno visto.
La crudeltà che viene riversata sugli animali invece è di dominio pubblico grazie a video e prove fotografiche acquisiti direttamente negli allevamenti e nei mattatoi.
Ci limitiamo dunque a diffondere il messaggio di rispetto universale per ogni forma di vita. Pertanto nessun collegamento con chi ti parla di Geova in piedi sullo zerbino di casa.

Seconda cosa.
Hai definito “setta” la Vegan Society fondata da Donald Watson in Inghilterra nel 1944, e il modo in cui hai espresso il termine mi ha lasciato immaginare che ne parlassi quasi come fosse qualcosa di demoniaco.
Un personaggio pubblico non dovrebbe avere queste cadute di stile.
Nel linguaggio comune ormai il termine SETTA è stato associato in modo erroneo e stereotipato a qualcosa di negativo, come possono essere le sette sataniche.
In realtà il significato corretto del sostantivo è
<>. Da questo punto di vista il veganismo, sì, è una setta.
Esattamente come la religione Cristiana è una setta dell’Ebraismo,
il veganismo è una setta del vegetarismo.
Nel 1944, mentre il mondo si faceva guerra e milioni di persone morivano uccise poichè ritenute inferiori, in Inghilterra c’era chi si stava distaccando da una forma di pensiero ormai superata per tutelare ogni tipologia di essere vivente presente sul pianeta.
Donald Watson infatti fu il primo a sottolineare quanto gli allevamenti di animali da produzione latte/uova/formaggi/miele fossero crudeli e implicassero comunque la morte di tali esseri. Allevamenti molto simili ai lager nella struttura, anche secondo lo scrittore ebreo premio Nobel Isaac Bashevis Singer.
Sir Watson è stato un uomo che ha lasciato qualcosa di positivo che è giunto fino a noi.
Tu invece quali miglioramenti e quali progressi stai regalando al genere umano oltre alle foto dove sei immortalato mentre ironizzi su esseri che sono stati uccisi?

Personalmente, credo tu non stia regalando alla nostra società nulla di profondo e innovativo.
Sei una persona che ha fatto il cucinare resti di altre specie il proprio lavoro. Uno dei tanti.
Gli animali (si salvano almeno i cani?) sembrano essere per te solo un mero ingrediente per preparare delle portate al ristorante.
Sai cosa ti dico? Anche per me sono un ingrediente, ma da vivi.
Per me, vegana dal 2011 ma diventata vegetariana nel 2002 a 12 anni, sono l’ingrediente principale della mia vita. Senza di loro non potrei vivere!

Forse se sei arrivato a dire che ci ammazzeresti tutti noi vegani è perchè vedi in me, e nelle persone come me, una minaccia per il tuo lavoro.
Forse è anche per questo che i vegetariani, almeno quelli, godono della tua tolleranza?
Perchè qualcosina con i derivati animali sai cucinare?
Non sentirti sol dinnanzi a questo cambiamento.
Sappi che in passato anche i negrieri vedevano in coloro che lottavano per i diritti di tutti gli uomini una minaccia per i propri affari.
I negrieri schiavisti si sono dovuti adattare. Così temo accadrà anche a te per quanto riguarda la schiavitù animale.

Sai, non so se te ne sei mai accorto, ma l’uomo non è statico.
L’evoluzione fa parte di noi. Credere di aver raggiunto lo stadio ultimo del nostro percorso evolutivo è una bella illusione, ma rimane appunto un’illusione.
Siamo ancora lontani dal raggiungere il vero equilibrio.. ma non troppo direi stando alle statistiche.

Non lo vedi questo risveglio collettivo?
Sicuramente per lamentarti lo avrai notato in quanti siamo a non seguire le tue ricette a base di tessuti muscolari, secrezioni mammarie e ovuli non fecondati.
Mi dispiace deluderti ma non siamo una moda. Come le suffragette, siamo coloro che stanno anticipando un pensiero che sarà proprio a tutti in futuro.
Stiamo gettando le basi proprio di quel futuro.
Gli animali sono esseri viventi che esistono sulla terra non per noi, ma per se stessi.
Hanno lo stesso diritto inalienabile di esserci, di stare qui, di godersi la loro vita.
Le altre specie terrestri e marine non sono nostre schiave. Gli animali non sono oggetti, non sono intrattenimento o mezzi di trasporto, non sono cibo.
Sono esseri senzienti e noi non siamo i loro proprietari.

Hai detto che ci ammazzeresti tutti.
Magari ti piacerebbe, lo so. Ma qualcuno ha lottato e dato la propria vita per raggiungere l’abolizione della pena di morte per il genere umano.
Adesso ci siamo noi, che lottiamo e stiamo dedicando la nostra intera esistenza per l’abolizione della pena di morte per animali innocenti.
Io invece, a differenza tua, ti lascerei vivere.
Ti auguro di vivere il più a lungo possibile e che il tuo percorso di vita giunga presto ad una svolta. Ti auguro di comprendere ciò che ancora non hai compreso, ovvero che la vita è preziosa. La tua, e quella di tutti gli esseri che ti circondano.

Non è mai troppo tardi.

Carmen Luciano.


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