venerdì 16 dicembre 2016

Anarchici contro il G7



Venerdì 26 maggio 2017 dalle ore 9:00 alle ore 12:00


Anarchici contro il g7
Innanzitutto cos’è il G7?
Il Gruppo dei sette, di solito abbreviato in G7: sette governi che si incontrano per un forum politico nel quale, si presume, essi discutano su problemi sociali, ambientali economici, mondiali….Certo! Come se il mondo gli appartenesse. Come se solo loro fossero il mondo!
Il G7 è una formula del sistema capitalista. Su via! Conosciamo bene l’ideologia capitalista.
Fondata sull'accumulo di capitale, sulla disuguaglianza sociale, sullo sfruttamento della Terra, delle sue risorse e dei suoi abitanti. Conosciamo bene i rappresentanti di tale sistema - I PADRONI- e quali siano, in realtà, gli argomenti che prediligono e che, sotto sotto, riguardano esclusivamente i loro interessi personali, anche se ciò che si verrà a sapere, attraverso giornali, radio, tv e mezzi d’informazione, lascerà percepire tutt'altro - magari la loro buona fede nel voler assicurare un qualsivoglia benessere per il pianeta e per la società umana….Già! Perché, per i padron,i gli unici viventi da preservare, in questo pianeta, sarebbero gli umani….Se stessi, però!
Li conosciamo, i padroni, e sicuramente non ci aspettiamo grandi cose, tutt’altro!
Per noi anarchici l'intero apparato capitalista, in tutte le sue complesse sfaccettature, altro non è che l'antitesi di qualsiasi pensiero politico che abbia a cuore gli individui – umani, animali e vegetali - l'ambiente e la sua organizzazione sociale e comunitaria.
Non mi sembra di esagerare minimamente se affermo che il Sistema capitalista è disumano e ambienticida. Ne vediamo i risultati ogni giorno, li percepiamo e ne siamo vittime e spesso complici. Cosa ci si può aspettare da un sistema fondato sulla competizione sfrenata? Solo un mondo in guerra: guerre tra stati che cercano di sottrarsi le risorse tra loro; guerra tra individui che cercano di sottrarsi il lavoro a vicenda.
Il mondo che vediamo oggi, dovunque! Un mondo in uno stato di collasso cumulativo e, ormai, permanente, abitato da individui frustrati a tal punto da perdere spesso la testa per ritrovarsi a far parte di quella schiera informe di esseri che soffrono le più atroci malattie, la fame, l'ignoranza. Individui che si ammassano nel degrado e che rappresentano il ceto sociale più basso, poiché il capitalismo è un sistema classista! Esso conduce gli individui impoveriti nella più accentuata criminalità a cui viene affibbiata la colpa del mancato funzionamento del medesimo sistema!
Noi anarchici siamo stanchi di tutto questo: dell’ingiustizia, della povertà, della sofferenza, della guerra tra poveri. Per noi il progresso umano non si misura dalla quantità di terre distrutte per estrarre metalli o dalla distruzione delle barriere coralline per estrarre carburante né tantomeno pensiamo che, pur di trovare e sfruttare mano d'opera a basso costo, bisogna lasciar morire di fame mezzo mondo!
Gli anarchici allora, ci si può chiedere, sono contro o a favore del progresso? La risposta è semplice: l'anarchico non concepisce il progresso come continuo e sfrenato aumento della ricchezza materiale e del consumo, dello sfruttamento tanto del lavoro quanto delle risorse, come distruzione dell'ambiente, come incremento della complessità della vita ma, piuttosto, come strategia e mezzo di emancipazione della società umana attraverso l'abolizione dell'autorità, dell'ineguaglianza, dello sfruttamento economico e ambientale e, insieme, come offerta ad ogni singolo essere umano ed a ciascuna comunità vivente delle stesse possibilità di sviluppo in termini di benessere, cultura, qualità della vita, senza privilegi né discriminazioni di sorta (economiche, etniche, razziali, di genere...).
L’anarchismo come mezzo in grado di condurre gli individui all’autodeterminazione…Non abbiamo bisogno di padroni poiché ciascuno e ciascuna deve divenire capace di essere padrone di sè stesso o di sè stessa, senza valicare la libertà dell’altro o dell’altra. Noi critichiamo, inoltr,e le barriere nazionali e le disuguaglianze tra i popoli cosi come il concetto di patria, in nome della quale troppi uomini e troppe donne hanno perduto inutilmente la vita.
Per questo e per una lunga serie di altri motivi saremo presenti al G7 di Taormina, per ribadire ciò che pensiamo ed in cui crediamo, per propagandare le nostre idee e discuterne cercando, con la ragionevolezza, di creare un’ opposizione politica, culturale e d’azione contro il sistema attuale, contro il capitale che, in nome di un finto progresso, ha portato l'intero pianeta e i suoi abitati in rotta di collisione, conducendoci verso il degrado più assoluto.
Saremo presenti al G7 per manifestare tutta la nostra contrarietà ai “porci grossi” che sostengono questo modello istituzionale, sociale e commerciale, in crisi fin dall'alba dei suoi tempi.
Saremo tanti e tante, saremo tranquilli e tranquille, saremo incazzati ed incazzate perché ne abbiamo legittimo diritto, perché amiamo la Terra e tutti i suoi abitanti, perché crediamo che una nuova umanità, libera e giusta, sia possibile.
Saremo a Taormina per riprenderci il nostro futuro! Avanti tutta compagni! Avanti tutta compagne!
Invitiamo chiunque abbia a cuore la propria sorte e quella altrui ad essere presente e ad unirsi a NOI.

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