domenica 10 giugno 2018

Alle mie figlie e ai miei futuri nipoti. Serena.

L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute, albero, spazio all'aperto e natura

Quante cose sono cambiate negli anni...
Un tempo le donne non potevano votare, esistevano gli schiavi, si sperimentava sui cani di Green Hill. Verrà un giorno in cui non esisterà più la parola vegano, in cui il non cibarsi di esseri senzienti sarà la normalità. In cui non verremo più visti come strani e lo saranno quelli che ancora commettono crudeltà. Esisterà una legge per chi commetterà le uccisioni per ogni essere vivente. 
Spero quel giorno di esserci, ma anche se non potrò gustarmi la vittoria...continuerò lo stesso a fare la mia parte in questa ed in altre 100 vite. Sarò quella goccia che insieme a tante altre formerà il mare e quella goccia contribuirà al cambiamento abolendo le ingiustizie. La presunzione di crederci superiori ci porta a decidere della vita di altri come se gli altri non avessero un'anima propria. La libertà dovrebbe essere un diritto di tutti, ma essa non dovrebbe intaccare la libertà di altri esseri...che essi siano umani o animali poco cambia...anzi nulla! Sono tutti esseri che provano emozioni.
Alle mie figlie e ai miei futuri nipoti. 



CHIARIAMO ALCUNI PUNTI:
- Sia i vegani che i carnisti sono figli dell'era moderna e abituati agli agi della società. Salvo rare eccezioni, nessuna delle due categorie riuscirebbe a sopravvivere in ambienti ostili e selvaggi.
- Mangiare carne presa nei centri commerciali e/o dal contadino non vi fa diventare automaticamente cacciatori o predatori. Infatti molti di voi mangiano carne perché la trovano già pronta. E se siete convinti che sia più facile catturare, uccidere, scuoiare e mangiare una lepre o un qualsiasi altro animale selvatico piuttosto che piantare un vegetale, mi sa che avete giocato troppo a Farmville.
- Il veganismo è un movimento incentrato sull'etica e questo con l'istinto di sopravvivenza non c'entra proprio nulla, ergo, in caso di scenari estremi, per sopravvivere un vegano potrebbe mangiare qualsiasi cosa. Ma finché c'è la possibilità di scelta, il vegano sceglie di non uccidere esseri senzienti.
- Se per voi un vegano deve assolutamente mangiare carne perché in caso di scenario estremo forse sarebbe costretto a farlo, allora voi dovreste darvi al cannibalismo perché in caso di scenario estremo, forse sareste costretti a farlo (come già successo con l'incidente aereo sulle Ande).
Ora erigete pure una manciata di specchi su cui arrampicarvi...

Ma perché continuate con la storia dell'uomo frugivoro? Tanto le persone comuni non sanno nemmeno cosa sia un frugivoro. Le uniche che vi risponderanno, saranno i carnisti disagiati che vi trascineranno in un vortice di polemiche inutili per dimostrarvi che l'uomo era onnivoro e da cui non ne uscirete più. L'unica cosa che otterrete dopo ore di dibattiti sarà il nulla, voi rimarrete della vostra opinione, loro altrettanto. Imho dovremmo concentrarci su quello che potremmo diventare, non su quello che eravamo. Poi voi fate come volete eh, ma i vegani che parlano di antenati frugivori, sono pari pari a quei carnisti che ancora si attaccano al cavernicolo che mangiava carne...

(Nonno Paolone)

Alcuni scatti dell'ornitologo e fotografo naturalista Rocco Malgeri:










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